The Next Tech: La nuova electric car della Nasa ci guiderà su Marte. Ma va già bene per le città europee

thenexttech_logo1La nuova electric car della Nasa ci guiderà su Marte. Ma va già bene per le città europee

Il piccolo rover sviluppato a Houston va a batteria e può essere guidato via software anche a distanza, escludendo il guidatore umano.

di Arturo Di Corinto per The Next Tech – 12 maggio 2015

Un veicolo sviluppato dalla Nasa potrebbe ispirare la prossima generazione di veicoli elettrici per esplorare nuovi pianeti o, perchè no, guidare sulla terra.

Il prototipo, MRV o Veicolo Robotico Modulare, è stato sviluppato dal Johnson Space Center della Nasa di Houston, in Texas, proprio con l’obiettivo di testare nuove tecnologie da applicare ai trasporti del futuro. Ma grazie a un sistema che permette il comando a distanza delle ruote motrici e il movimento laterale, l’electric car dell’agenzia aerospaziale americana potrebbe rivoluzionare la mobilità urbana già da oggi.

La piccola jeep, delle dimensioni e della forma simili a uno di quei divertenti veicoli pensati per i campi da golf, ha quattro ruote motrici indipendenti, ciascuna con un motore elettrico e un sistema autonomo di frenata. Ha due posti per i passeggeri e può essere guidata a distanza.

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Il Fatto Quotidiano: Promuovitalia, breve storia di un fallimento

fatto_quotidiano_logo Promuovitalia, breve storia di un fallimento

Lavori e affitti non pagati, spese discutibili, un buco da 17 milioni, le inchieste: una SPA pubblica distrutta in un anno.

 

di Arturo Di Corinto per Il Fatto Quotidiano del 10 maggio 2015

Tredici consulenze legali allo stesso studio di avvocati in poco meno di due mesi, per una cifra sempre uguale di 4.049 euro l’una. Una gara da 70 mila euro per l’archiviazione digitale dei documenti e una di pari importo per le buste paga nel 2015. Un bilancio passivo di 17 mlioni di euro per il 2013. Un dirigente sotto inchiesta per truffa aggravata. Decine di contenziosi legali con i lavoratori. Dieci interrogazioni parlamentari. 59 dipendenti senza stipendio da quattro mesi. Centinaia di disoccupati in formazione mai retribuiti. Una società sotto sfratto che non paga neanche le bollette della luce, inseguita dalle indagini della magistratura e sotto la lente d’ingrandimento del Garante della Privacy. Un’azienda di stato che impiegava oltre 300 persone distrutta in poco più di un anno.

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The Next Tech: Artigiani digitali: è italiana la prima mano bionica disegnata al Pc e stampata in 3D (e costa meno di uno smartphone)

thenexttech_logo1Artigiani digitali: è italiana la prima mano bionica disegnata al Pc e stampata in 3D (e costa meno di uno smartphone)

My-Hand è una protesi robotica che unisce bellezza e tecnologia. Realizzata dall’Istituto di BioRobotica di Pisa in collaborazione con i designer romani di DARCstudio è la sintesi perfetta dell’incontro tra il design italiano, la scienza e le tecnologie avanzate.

Roma: Un dizionario hacker alla libreria Anomalia

Venerdì 08 maggio, alle ore 19.00, presentazione del libro Un Dizionario hacker di Arturo Di Corinto, con la partecipazione di Corinna Caracciolo del collettivo Ippolita presso la libreria Anomalia, in Via dei Campani, 73, a San Lorenzo, Roma.

dizionario_hacker_ebook_Un dizionario ragionato dei termini più significativi della cultura hacker, in cui di ogni voce si dà definizione, interpretazione e storia. L’autore, con sguardo critico e tutt’altro che neutrale, sfata i pregiudizi e fa luce sul mondo della controcultura digitale, spesso percepito come illegale e pericoloso. Dalla A di Anonymous alla W di Wikileaks, passando per Bitcoin, Defacement, Free software, Gnu e Media activism, l’autore ci accompagna alla scoperta di uno dei movimenti più attivi nella lotta alla globalizzazione capitalista, nella tutela della democrazia partecipata, della condivisione del sapere e della libera circolazione della conoscenza. Lemma dopo lemma, emerge la prospettiva politica dei “pirati informatici” e il senso della loro battaglia fatta a suon di decrittazioni e remix. Perché “privato” è il participio passato di “privare”.

 

Un dizionario hacker
di Arturo Di Corinto

Editore Manni
Collana Sollevazioni

Pagine 212, brossura

€ 14.00

EAN 9788862665162

– See more at: http://dicorinto.it/i-nemici-della-rete/libro-un-dizionario-hacker/#sthash.N1w9QJRO.dpuf

Wired: Expo2015 è iniziato ma l’Agenzia nazionale del turismo non c’è

wiredlogoExpo2015 è iniziato ma l’Agenzia nazionale del turismo non c’è

Expo2015 è partito, ma la gestione del turismo italiano è ancora balcanizzata e a un anno dal decreto di riassetto del settore, governance e promozione del settore sono nel pallone

Di Arturo Di Corinto per Wired del 6 maggio 2015

Dopo un anno di gestazione lo statuto della nuova Enit, l’Agenzia nazionale per il turismo, potrebbe essere presto validato dalla Corte dei Conti. Scritto dal commissario straordinario Cristiano Radaelli, ingegnere nucleare presidente di Anitec, era arrivato già a novembre sul rotondo tavolo del Consiglio dei Ministri ma è stato firmato solo da un mese. A ritardare la riforma dell’Ente che dai tempi di Mussolini si occupa della promozione turistica del Bel Paese sono state le incertezze del governo e il mancato accordo politico su chi dovrà gestire tutta la partita del turismo nazionale.

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La Repubblica: Antonio Samaritani è il nuovo direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale

la-repubblica-it-logoAntonio Samaritani è il nuovo direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale

L’annuncio dato da Renzi al Consiglio dei Ministri. Chief information officer della Regione Lombardia, era il candidato voluto dal ministro Marianna Madia  che dice: “Questa nomina vuole dare un messaggio di continuità rispetto al lavoro svolto dalla Poggiani”

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 29 Aprile 2015

Antonio Samaritani, Direttore Sistemi Informativi e ICT della Regione Lombardia ha continuato fino all’ultimo a raccontare i progetti su cui stava lavorando con Lombardia Informatica: data center, disaster recovery, open data, cloud, Expo, ma da domani di tutto questo dovrà occuparsene a livello nazionale, nella cornice dell’Agenda digitale, visto che è lui il nuovo direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid). La decisione è stata comunicata da Matteo Renzi al Consiglio dei Ministri.
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Roma: Osservatorio Generazione Proteo. Presentazione del 3° Rapporto di ricerca sull’universo giovanile “Corsa ad ostacoli”

proteoLa presentazione del 3° Rapporto di ricerca nazionale “Corsa ad ostacoli” si terrà il 27 aprile 2015, alle ore 10.30, presso l’Auditorium della Link Campus University.

Anche quest’anno l’Osservatorio Generazione Proteo ha   realizzato una ricerca nazionale sull’universo giovanile intervistando circa 10.000 studenti degli Istituti secondari di secondo grado di età compresa tra i 17 e i 20 anni delle principali regioni italiane, le cui risposte contribuiranno a fornire uno spaccato realistico dell’universo giovanile italiano, nonché delle differenze territoriali tra Nord, Sud, Centro e Isole.

Proteo Invito

I risultati della ricerca vengono presentati alle scuole, alla stampa e all’opinione pubblica nel corso di un convegno al quale intervengono gli Istituti, i docenti e gli studenti che hanno partecipato alla rilevazione e che riceve massima attenzione da parte dei mezzi di comunicazione, sempre molto interessati alle tematiche e ai risultati diffusi dall’Osservatorio.

Gli Istituti coinvolti nel progetto Generazione Proteo hanno altresì formalizzato un Accordo di Rete con l’Università Link Campus University con l’obiettivo di studiare i comportamenti, il linguaggio, le attitudini dei giovani e sviluppare progetti formativi ed educativi congiunti.

Wired: Icann, ecco come internet diventerà più robusta e neutrale

wiredlogo Icann, ecco come internet diventerà più robusta e neutrale

Il dipartimento del Tesoro Usa cede a Icann la gestione degli indirizzi del web. Il suo presidente Fadi Chehade spiega come gestirà la rete nei prossimi anni

di Arturo Di Corinto per Wired del 20 Aprile 2015

I dispositivi connessi a Internet nel 2020 saranno 50 miliardi, forse di più. L’internet delle cose è la nuova frontiera del business e nel 2019 varrà 1,7 trilioni di dollari. Solo in Europa le professioni legate a Internet offriranno 150 mila posti di lavoro nei prossimi due anni. I social network sono la spina dorsale delle relazioni digitali.

Nel dibattito sull’evoluzione digitale delle nostre società troppo spesso dimentichiamo che quei servizi e quelle funzioni a cui affidiamo il nostro futuro dipendono dal funzionamento di Internet come infrastruttura globale. E mentre dimentichiamo che la sua evoluzione e stabilità sono i prerequisiti di quelle attività, ci scordiamo pure che la rete è un bene scarso, che non arriva ovunque e che non funziona da sola. La diamo per scontata. Ma la rete funziona perchè c’è chi la fa funzionare ogni giorno. L’Icann, l’autorità che assegna i nomi a dominio è l’attore principale del suo funzionamento, garantendo l’unicità delle risorse informatiche sui server distribuiti nelle reti di tutto il mondo. Internet infatti non è una semplice rete, ma una rete delle reti che le connette tutte a partire da regole condivise. Continua a leggere Wired: Icann, ecco come internet diventerà più robusta e neutrale

Wired: Perché abbiamo bisogno di una Carta dei diritti di internet

wiredlogoPerché abbiamo bisogno di una Carta dei diritti di internet

Nel silenzio quasi totale si è chiusa la consultazione online voluta da Laura Boldrini per chiarire la posizione italiana sulla rete. Ecco perché è fondamentale portarla avanti

di Arturo Di Corinto per Wired del 3 Aprile 2015

Nella quasi totale indifferenza della politica si è da poco conclusa la consultazione online per una Carta dei diritti di internet e si sono chiuse le audizioni parlamentari dei soggetti invitati a commentarla.

L’iniziativa, voluta dalla presidente della Camera Laura Boldrini, ha come obiettivo indicare al Parlamento e al governo la strada da seguire per definire una posizione italiana nel dibattito mondiale che riguarda la governance di Internet relativamente ai temi della privacy, della sicurezza, dei diritti esercitati in rete e attraverso la rete. E proprio perchè tratta di governance, cioè di gestione condivisa e partecipata, e non di governo imposto dall’alto, la presidente Boldrini ha cercato di coinvolgere tutti gli stakeholder, cioè i portatori di interesse: enti, istituzioni, imprese, associazioni e cittadini. Continua a leggere Wired: Perché abbiamo bisogno di una Carta dei diritti di internet

La Repubblica: Attacco informatico di Anonymous pro-Palestina contro Israele. Ma l’obiettivo fallisce

la-repubblica-it-logoAttacco informatico di Anonymous pro-Palestina contro Israele. Ma l’obiettivo fallisce

A una settimana dal giorno in cui Israele ricorda la Shoah, il 16 aprile, gruppi di attivisti palestinesi hanno condotto una massiccia azione denominata “Olocausto elettronico” contro siti web e account privati israeliani poi pubblicati su Internet. Ma c’è stato solo un temporaneo blocco dei sistemi. E la maggioranza degli hacker del gruppo si è dissociata dall’iniziativa proprio per il nome dato all’assalto

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 8 aprile 2015

L’AVEVANO promesso e l’hanno fatto. A una settimana dal giorno in cui Israele ricorda la Shoah, il 16 aprile, gruppi di attivisti pro Palestina hanno condotto un massiccio attacco informatico contro siti web e account privati israeliani successivamente pubblicati su Internet. A rivendicare l’attacco è stato un gruppo composito sotto la maschera di Anonymous. E tuttavia la maggior parte degli attacchi ha causato solo il temporaneo malfunzionamento di siti web istituzionali e il temuto “Olocausto elettronico” non c’è stato. Ma era così che AnonGhost e altri avevano annunciato l’operazione che ormai da diversi anni si ripete contro Israele per denunciarne la politica nei confronti dei palestinesi e in particolare degli abitanti di Gaza: “Siamo tornati per punirvi di nuovo, per i vostri crimini nei territori palestinesi come facciamo ogni anno il 7 aprile. E come abbiamo fatto molte volte, bloccheremo i vostri server,  siti governativi e militari, di banche e istituzioni pubbliche, vi cancelleremo dal cyberspazio”.

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La Repubblica: Agenzia Digitale, la Poggiani si è dimessa

la-repubblica-it-logoAgenzia Digitale, la Poggiani si è dimessa

La direttrice dell’Agid ha consegnato le sue dimissioni nelle mani della ministra Madia. In politica con la Moretti nella corsa a governatrice del Veneto.

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 30 Marzo 2015

Alessandra Poggiani, poco dopo le 21, ha ufficializzato con una lettera al ministro Madia le sue dimissioni. E alla notizia dell’annuncio delle dimissioni della direttrice dell’Agenzia per l’Italia Digitale si aggiunge quella che né Matteo Renzi né Marianna Madia hanno commentato la scelta. Solitamente prodighi di annunci e commenti via Twitter questa volta ministro e premier sono rimasti in silenzio. Il motivo potrebbe essere l’imbarazzo determinato dalla sua decisione? Oppure la consapevolezza che si apre di nuovo un periodo incerto per l’agenzia che ha il compito di digitalizzare l’Italia? Né l’uno né l’altro secondo Alessandra Poggiani, che a Repubblica.it in mattinata aveva annunciato: “Consegnerò stasera le mie dimissioni nelle mani della Ministra Marianna Madia. Il mio non è stato un colpo di testa, la decisione l’ho maturata un mese fa quando mi hanno chiesto di impegnarmi al fianco di Alessandra Moretti nella sua corsa a governatrice del Veneto. A quel punto ne ho parlato subito con la ministra e lei ha capito. Le sono molto grata per questo”. Ora resta al lavoro fino al nuovo bando per chi le succederà già uscito.
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La Repubblica: Dl antiterrorismo, Rodotà: il passo indietro di Renzi? Un atto dovuto e per di più provvisorio

la-repubblica-it-logoRodotà: il passo indietro di Renzi? Un atto dovuto e per di più provvisorio

Per il giurista lo stralcio del passaggio del provvedimento antiterrorismo che consentiva di spiare dati e documenti nei computer dei cittadini è da accogliere positivamente. Consapevole che questa minaccia alla privacy verrà riproposta in sede di disciplina delle intercettazioni. “Preoccupante la disinvoltura legislativa dell’uso di un decreto legge per intervenire sui diritti fondamentali”

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 26 Marzo 2015

LE INTERCETTAZIONI delle comunicazioni su pc, smartphone e tablet con software spia non si faranno. Sono in molti ad avere tirato un sospiro di sollievo di fronte a una notizia che poteva precipitare l’Italia agli ultimi posti delle classifiche mondiali della privacy. E proprio la tutela della riservatezza dei dati e delle comunicazioni, un diritto costituzionale sancito per tutta l’Europa dalla Carta di Nizza, è stato l’innesco del dietro-front del governo sul passaggio del provvedimento che però verrà affrontato nuovamente nella discussione della legge sulle intercettazioni. Un plauso alla scelta di Renzi è arrivato con un tweet da Nils Muiznieks, commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa: “Bravo @matteorenzi per aver bloccato misure antiterrorismo intrusive. E’ necessario garantire che le misure di sicurezza rispettino diritti umani”. Continua a leggere La Repubblica: Dl antiterrorismo, Rodotà: il passo indietro di Renzi? Un atto dovuto e per di più provvisorio

La Repubblica: Dl antiterrorismo, così lo Stato avrà libero accesso ai pc degli italiani

la-repubblica-it-logoDl antiterrorismo, così lo Stato avrà libero accesso ai pc degli italiani

La nuova legge prevede la possibilità di acquisire, attraverso software occulti, tutte le comunicazioni fatte in digitale dai cittadini sospettati di qualsiasi reato, non solo di matrice terroristica

di ARTURO DI CORINTO per La repubblica del 25 marzo 2015

ROMA – È allarme privacy circa la possibilità che l’Italia promuova una legislazione irrispettosa dei diritti dei cittadini. Arriva infatti oggi nell’aula di Montecitorio il decreto antiterrorismo la cui conversione in legge è stata licenziata lunedì dalle commissioni competenti ma che ha già registrato le perplessità del Garante per la Privacy.
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La Repubblica: Gli hacker del Califfato “100 soldati usa da uccidere”

la-repubblica-it-logoGli hacker del Califfato “100 soldati usa da uccidere”

Arturo Di Corinto per La Repubblica del 22 Marzo 2015

Gli hacker dello Stato Islamico hanno pubblicato in rete una lista di 100 militari americani da colpire in patria per aver preso parte ai bombardamenti contro l’Isis in Iraq, Siria, Afghanistan, Yemen e Somalia. La lista, su cui le autorità stanno operando le necessarie verifiche, riporta fotografia, grado, nome, cognome, indirizzo, città e stato di soldati Usa della marina e dell’aviazione ed è accompagnata da una breve lettera in inglese che invita ad ucciderli in quanto “crociati”. È la prima volta che una lista tanto dettagliata viene diffusa in rete. Pubblicata su justpaste.it, è stata rilanciata centinaia di volte su Twitter prima che gli account responsabili venissero bloccati, ma senza che ne fosse impedita l’ulteriore diffusione.

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La Repubblica: Anonymous: “Guerra totale all’Is”, ma col crowdfunding

la-repubblica-it-logoAnonymous: “Guerra totale all’Is”, ma col crowdfunding

Colpo di scena nella campagna degli hacktivisti contro i jihadisti online: iniziativa per finanziare la loro attività di antiterrorismo. Ma non tutti sono d’accordo

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 18 Marzo

UN GRUPPO di attivisti sotto il cappello di Anonymous ha da poco diffuso una lista di 9200 account Twitter considerati vicini all’Is chiedendo ai responsabili del social network di cancellarli e agli utenti di supportare tale richiesta. Un altro gruppo ha invece realizzato un “dump”, ovvero una sorta di copiatura massiva di dati per 14.000 account e relative email dei partecipanti a ben cinque forum considerati fiancheggiatori dello Stato Islamico. Un numero così grande che anziché incollarli sul solito Pastebin hanno deciso di farci un video. E siamo solo agli inizi. La resistenza all’Is è anche digitale e Anonymous è in prima fila. Continua a leggere La Repubblica: Anonymous: “Guerra totale all’Is”, ma col crowdfunding

La Repubblica: “Le aziende Usa diano al governo i dati degli utenti di tutto il mondo. Per legge”

la-repubblica-it-logo “Le aziende Usa diano al governo i dati degli utenti di tutto il mondo. Per legge”

Alla Commissione Intelligence del Senato passa la versione definitiva del Cybersecurity Information Sharing Act. Prevista anche la “licenza di hacking” per neutralizzare ogni potenziale minaccia alla sicurezza digitale

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 17 marzo 2015

NON È LA GUERRA alla privacy degli Anni 90 ma poco ci manca. Giovedì scorso, in una riunione segreta, la Commissione Intelligence del Senato americano ha licenziato la versione definitiva di una nuova legge per consentire la sorveglianza generalizzata di ogni cittadino da parte dei privati. Grazie a questa legge aziende e corporation potranno fornire i dati dei propri clienti, anche di natura finanziaria, al Dipartimento per la Homeland Security, in tempo reale e senza che ci si possa opporre in tribunale in caso di abusi o errori. Continua a leggere La Repubblica: “Le aziende Usa diano al governo i dati degli utenti di tutto il mondo. Per legge”

Wired: Reporter senza frontiere, ecco come aggirare la censura online

wiredlogoReporter senza frontiere, ecco come aggirare la censura online

Ecco i mirror di nove siti bloccati nei paesi d’origine che Reporter senza frontiere ha diffuso per contrastare la censura su Internet

di Arturo Di Corinto per Wired del 13 Marzo 2015

Per festeggiare la giornata mondiale contro la censura su Internet i giornalisti di Reporter senza frontiere ieri hanno diffuso i link ai mirror di nove siti bloccati nei paesi d’origine.

L’idea, sviluppata insieme a un’organizzazione cinese per i diritti umani e la libertà di stampa, ha visto la collaborazione di alcuni giganti del web come Amazon e Google. Abbastanza semplice da realizzare, l’idea consiste nel creare delle copie dei siti bloccati cui si viene rediretti una volta digitato l’indirizzo oscurato.

Tra i siti censurati ci sono grani.ru, un sito di informazione russo, quello del Centro per i diritti umani nel Golfo, e poi il Bahrain mirror, dedicato alla libertà di stampa, e anche il sito dell’agenzia di stampa indipendente Hablemos, a Cuba. Continua a leggere Wired: Reporter senza frontiere, ecco come aggirare la censura online

La Repubblica: Wikipedia, Amnesty e altre Ong portano la Nsa in tribunale

la-repubblica-it-logoWikipedia, Amnesty e altre Ong portano la Nsa in tribunale

Wikimedia, insieme a una serie di associazioni per i diritti civili e per la privacy, ha fatto causa alla National Security Agency (Nsa) per aver violato i diritti dei suoi utenti attraverso forme massicce di sorveglianza. Lo spionaggio, effettuato senza uno specifico mandato, come ha rivelato Edward Snowden, riguarderebbe le email, i siti visitati e anche l’uso dei motori di ricerca

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 12 Marzo 2015

L’UNIONE americana per le libertà civili, ACLU, ha fatto causa alla National Security Agency per denunciare il carattere illegale della sorveglianza che l’ente Usa per lo spionaggio ha esercitato nei confronti di ogni americano in cerca di informazioni e conoscenze in rete.

La denuncia, presentata martedì 10 marzo vede coinvolti come parti lese la Wikimedia Foundation (che controlla Wikipedia), il Rutherford Institute, il settimanale The Nation, Amnesty International USA, il PEN American Center, Human Rights Watch e altre associazioni. Un insieme trasversale di organizzazioni liberali, progressiste e conservatrici, ha inteso così denunciare la violazione del primo e del quarto emendamento della Costituzione americana, “i due più importanti per la democrazia”, perché riguardano la libertà d’espressione e la privacy nella società digitale. Continua a leggere La Repubblica: Wikipedia, Amnesty e altre Ong portano la Nsa in tribunale

La Repubblica: L’Agenzia digitale chiude? Fantasie, dice la Poggiani: “Noi diamo indirizzi e soluzioni”

la-repubblica-it-logoL’Agenzia digitale chiude? Fantasie, dice la Poggiani: “Noi diamo indirizzi e soluzioni”

Tra gli addetti ai lavori nel mondo dell’innovazione c’è chi paventa lo smembramento o la chiusura dell’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, ma la direttrice Alessandra Poggiani considera queste ipotesi surreali. E a Repubblica.it spiega come stia lavorando per colmare il gap accumulato in anni precedenti usando il digitale per trasformare il paese

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 9 Marzo 2015

L’AGENDA digitale italiana non è più la stessa. E tuttavia il governo sta prendendo decisioni che potrebbero favorire l’implementazione di molti dei suoi obiettivi anche se oggi si chiamano con un altro nome. È di questi giorni la presentazione del piano nazionale per la banda ultralarga mentre la ministra Madia ha annunciato un’accelerazione sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. In questo scenario, dopo gli scarsi risultati della gestione precedente, l’Agenzia per l’Italia Digitale è al centro dell’azione di governo per favorire l’attuazione delle cosidette “riforme digitali”. Perciò, a sette mesi dal suo insediamento abbiamo chiesto alla sua direttrice, Alessandra Poggiani, cosa è stato fatto finora. Continua a leggere La Repubblica: L’Agenzia digitale chiude? Fantasie, dice la Poggiani: “Noi diamo indirizzi e soluzioni”

Convegno: Non c’è più la rete di una volta

marchiologo500Non c’è più la rete di una volta

Il Crs organizza per il 10 marzo a Roma un incontro sulla “Dichiarazione dei diritti in Internet”, elaborata dalla Commissione per i diritti e i doveri in Internet costituita presso la Camera dei deputati e sottoposta a consultazione pubblica.

Il Centro per la Riforma dello Stato (CRS) organizza a Roma il 10 marzo a partire dalle ore 16 presso la Fondazione Basso, in via della Dogana Vecchia 5, un incontro pubblico sul tema:

“Non c’è più la Rete di una volta”

Discussione sulla “Dichiarazione dei diritti in Internet” elaborata dalla Commissione per i diritti e i doveri in Internet costituita presso la Camera dei deputati e sottoposta a consultazione pubblica dal 27 ottobre 2014 al 31 marzo 2015.

Interverranno tra gli altri:

Fulvio Ananasso, Carlo Blengino, Fiorello Cortiana, Fiorella De Cindio, Diego De Lorenzis, Giulio De Petra, Arturo Di Corinto, Anna Carola Freschi, Anna Masera, Michele Mezza, Giovanni Paglia, Antonella Pizzaleo, Giovanna Sissa, Walter Tocci, Guido Vetere, Vincenzo Vita, Felice Zingarelli aka FelynX

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Roma: Workshop ‘Accesso aperto al patrimonio culturale digitale e linked open data: strategie, progetti e nuove opportunita”

otebacRoma, Biblioteca Nazionale Centrale – organizzato dall’ICCU, in collaborazione con Ariadne, AthenaPlus, Biblioteca nazionale Centrale di Roma, Michael Culture Association, Wikimedia Italia

4 marzo 2015 – Eventi ICCU

Il principale obiettivo del seminario, che si svolgerà presso la Sala Conferenze della Biblioteca nazionale centrale di Roma, è quello di fornire degli elementi di riflessione sull’opportunità di adozione delle licenze aperte e dei principi dei dati aperti nel settore dei beni culturali. Verranno presentati i principali progetti che promuovono l’accesso aperto ai contenuti di musei, biblioteche e archivi, come CulturaItalia ed Europeana, fornendo un quadro generale del dibattito europeo e delle opportunità offerte.

Gli interventi presenteranno le strategie, la sostenibilità e le migliori pratiche ed esempi di attuazione del accesso libero per la condivisione le diffusione e la promozione del patrimonio culturale. Nel pomeriggio è prevista una sessione operativa per fornire indicazioni tecniche per realizzare linked open data, attraverso un linguaggio chiaro e comprensibile.

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria

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La Repubblica: L’Is minaccia Twitter: “Morte al fondatore”

la-repubblica-it-logoL’Is minaccia Twitter: “Morte al fondatore”

In rete dopo l’attacco di ANonymous: “Non bloccate i nostri account”

Arturo Di Corinto per La Repubblica del 3 Marzo 2015

Un messaggio minaccioso, pubblicato in forma anonima su justapaste.it (http://justpaste.it/jot6), chiama alla guerra contro gli interessi e i lavoratori della famosa piattaforma di microblogging: “La vostra guerra virtuale contro di noi ora provocherà una guerra reale contro di voi.” E in perfetto arabo afferma: “Avete iniziato una guerra destinata a fallire. Vi avevamo detto dall’inizio che questa non era la vostra guerra ma non ci avete ascoltato e avete continuato a chiudere i nostri account su Twitter”. Il post prosegue: “Hey Jack (Dorsey) come proteggerai i tuoi dipendenti quando i loro colli diventeranno un obiettivo ufficiale per i soldati del califfato. Cosa dirai alle loro famiglie?”. Insomma il motivo è dichiarato: smettetela di bloccare i nostri account oppure ne subirete le conseguenze. Continua a leggere La Repubblica: L’Is minaccia Twitter: “Morte al fondatore”

La Repubblica: Viaggio nella cyber-jihad del califfato islamico

la-repubblica-it-logoViaggio nella cyber-jihad del califfato islamico

Gli hacktivisti non stanno più da una parte sola. Le fazioni in lotta nella guerra cibernetica che vede al centro lo Stato islamico usano strumenti e tattiche simili sul web. Ciò che le differenzia sono i valori alla base della loro azione e la scelta del campo dove stare. Con qualche trucco informatico non facile da replicare

di ARTURO DI CORINTO del 3 Marzo 2015

LA PROPAGANDA dello Stato Islamico non conosce sosta. E se qualcuno aveva dubbi sull’efficacia delle strategie delle sue strutture di comunicazione, oggi si deve ricredere e confrontarsi con una situazione di vera e propria guerra mediatica di difficile contenimento. All’inizio erano le azioni realizzate dai combattenti della bandiera nera raccontate da agenzie di stampa e riprese dai media arabi e occidentali. Poi sono arrivati i video realizzati in proprio da Al Furqan Media e postati su Isdarat-Tube, costruiti per altro con una buona tecnica cinematografica. Dopo ancora sono venuti i reportage diffusi via web del giornalista John Cantlie, avvicinato alla causa islamista, infine sono arrivate le interviste ai rappresentanti del Califfato, riportate in una serie di documenti scritti, tradotti e diffusi in molte lingue da Al Hayat Media Center. Continua a leggere La Repubblica: Viaggio nella cyber-jihad del califfato islamico

Roma: Reti digitali e territorio. Come cambia la città tra connettività e collaborazione

Copia di invito naked city2NC-Talk2

Reti digitali e territorio. Come cambia la città tra connettività e collaborazione

Nell’ambito del Talk sarà presentata la piattaforma di cartografia partecipata “ReTer” (www.reter.org)

sabato 28 febbraio – ore 15,00-19,00

Ex Cartiera Latina, sede del Parco regionale dell’Appia antica, via Appia antica, 42

Il 27 e 28 febbraio, nel complesso dell’ex cartiera latina, Naked City Project, con VISIVA e Linux Club Italia, presenta 2NC-Fest, seconda edizione del festival di narrazioni urbane multimediali: photo-screening, multimedia, videoart, vjing, performance, cartografie digitali, web-doc e convegni, esploreranno e racconteranno la realtà urbana in costante e problematica trasformazione.

 

Wired: Darkleaks, il mercato nero per informazioni segrete, film e software

wiredlogoDarkleaks, il mercato nero per informazioni segrete, film e software

Chi si nasconde dietro Zozan Cudi, la giovane combattente anti Isis? Certamente un bravo sviluppatore che ha incrociato la blockchain e le piattaforme di whistleblowing per lanciare un mercato anonimo in cui scambiare un po’ di tutto. Magari anche l’identità di qualche terrorista

di Arturo Di Corinto per Wired del 27 Febbraio 2015

È donna, È kurda. È una guerrigliera che combatte contro l’Isis. Ed è il nome per arrivare a Darkleaks, un mercato nero elettronico dove si contrabbanda ogni tipo di segreto. Di lei dicono che è l’ingegnere che ne ha sviluppato il software, ma il suo profilo twitter, @zozancudi, potrebbe essere fasullo. Dietro ci sarebbe un ex ingegnere di Google che già contribuisce a OpenBazaar.
Il software di Darkleaks, che ovviamente si trova su Github, insieme a Sourge Forge il più grande magazzino di progetti software al mondo, è in costante perfezionamento, ma già funziona, con l’obiettivo di consentire a chiunque di vendere e comprare segreti di stato, informazioni commerciali, perfino film di hollywood prima della distribuzione. Continua a leggere Wired: Darkleaks, il mercato nero per informazioni segrete, film e software

Wired: Ecco dove finiscono i tuoi dati

wiredlogoEcco dove finiscono i tuoi dati

di Arturo Di Corinto per Wired del 24 Febbraio 2015

Secondo Trackography, i siti di news offrono i nostri dati a società che non sono tenute a rispettare le leggi italiane sulla privacy. Ecco come difendersi dagli spioni

Clicca su un Paese in blu sulla mappa, poi clicca sul sito di news che consulti regolarmente. Guarda chi ti traccia, scopri in quale Paese finiscono i tuoi dati e come sono gestiti ogni volta che accedi a quel sito. Così facendo saprai chi tiene traccia dei tuoi comportamenti ogni volta che leggi una news e vedi sotto quale giurisdizione viene gestita la tua privacy.

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Wired: Meglio se taci, l’ipocrisia della libertà di parola in Italia

wiredlogo Meglio se taci, l’ipocrisia della libertà di parola in Italia

Il nuovo libro di Gilioli e Scorza fa il punto (non felice) sull’informazione in Italia: dalla libertà di stampa alla corruzione e alle decine di leggi contro la libertà d’espressione che giacciono in Parlamento

di Arturo Di Corinto per Wired del 23 Febbraio 2015

Il nostro bellissimo paese è un paese disgraziato. Ed è un paese disgraziato perchè è un paese ingiusto, ed è ingiusto perchè è profondamente corrotto. Una corruzione che ruba ai bisogni del paese almeno 60 miliardi di euro all’anno, soldi che invece di finanziare scuole, ospedali e trasporti, finiscono in paradisi fiscali e banche compiacenti. La colpa non è solo di imprenditori collusi coi poteri mafiosi e di funzionari dello stato infedeli e arroganti, ma anche di un sistema dell’informazione che rinuncia ogni giorno a svolgere il suo ruolo di cane da guardia della democrazia. E se questo accade non è solo per l’inaccettabile compromissione del potere politico con quello mediatico – che non si è ancora scrollato di dosso un sistema televisivo basato su un duopolio di fatto -, ma per le norme anacronistiche che regolano l’accesso alla professione giornalistica, per le minacce subite quotidianamente da chi fa informazione, per la cecità politica di decisori pubblici che trattano la comunicazione in Internet come un pericolo piuttosto che come una risorsa. Continua a leggere Wired: Meglio se taci, l’ipocrisia della libertà di parola in Italia

La Repubblica: Open Data Day, in Italia dieci appuntamenti per la trasparenza

la-repubblica-it-logoOpen Data Day, in Italia dieci appuntamenti per la trasparenza

Sabato 21 febbraio è la giornata internazionale dei dati aperti. Le occasioni per discutere le opportunità dell’uso intelligente dei dati per migliorare la qualità della vita

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 20 Febbraio

ROMA – Gli Open Data non servono a niente se non migliorano la vita delle persone. Forti di questa convinzione, sono molti quelli che sabato 21 febbraio parteciperanno al terzo evento italiano dedicato ai Dati Aperti. L’Open Data Day  celebrato a livello internazionale, è un’occasione di incontro, distribuita in Italia tra dieci città, per costruire, secondo gli organizzatori, un modo nuovo e diverso di pensare la relazione reciproca tra informazione, diritti e conoscenze, al fine di migliorare il rapporto tra Pubblica Amministrazione, imprese e cittadini.
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