Net-neutrality, la mediazione italiana rischia di indebolire la scelta dell’Ue
Il testo che ridisegna l’assetto delle telecomunicazioni europee anziché ribadire il principio di una rete dinanzi alla quale tutti gli attori – piccoli e grandi – sono trattati allo stesso modo, introduce una serie di condizioni per la sua applicazione che sembrano indebolirne la portata e il significato
di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 25 Novembre 2014
VE l’immaginate se al supermercato il cassiere vi facesse passare davanti quello con la spesa più grossa e costosa? E se all’ufficio postale l’addetto leggesse sulla lettera il vostro destinatario per decidere se farla recapitare dal postino subito o fra una settimana? Probabilmente vi arrabbiereste. Ma è quello che succederà qualora venisse meno il principio di neutralità della rete su Internet, un principio che dice che casellanti e autisti sul web non possono fare preferenze, e devono trattare tutti gli utenti allo stesso modo. Come per altro previsto dalla risoluzione del parlamento europeo adottata l’aprile scorso. È per questo che tutto il mondo digitale teme un passo indietro del governo italiano nella difesa della net-neutrality.

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