Workshop: TFA e Informatica

L’esperienza del TFA classe A042 e l’insegnamento dell’informatica

Roma 21-22 febbraio 2014

Facoltà Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica

 Sapienza Università di Roma. Aula Alfa via Salaria 113

PROGRAMMA

Venerdì 21 febbraio h.14

Alessandro Panconesi: benvenuto

Simone Martini: “Informatica, contenuto e linguaggio”

1. L’esperienza TFA vista dall’università

Agostini Alessandra “Didattica dell’Informatica: approccio e contenuti di Milano-Bicocca”

– Luca Forlizzi “TFA@Univaq”

– Ugo Solitro “Percorsi di formazione per gli insegnanti: la proposta degli Atenei veneti “

2. L’esperienza TFA vista dalla scuola

– Maria Grazia Di Noi “Progetto di collaborazione tra Scuola e T.F.A.”

– Giovanni Caprioli “Potenziamento e criticità della didattica dell’Informatica nella scuola superiore.

 

h17 Coffee break

h. 17.30 Arturo Di Corinto UN DIZIONARIO HACKER

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La Repubblica: Giornata mondiale contro la sorveglianza di massa, per l’autodifesa digitale

la-repubblica-it-logoGiornata mondiale contro la sorveglianza di massa, per l’autodifesa digitale

Electronic Frontier Foundation, ACLU, Amnesty International, Human Rights Watch e Greenpeace chiamano alla mobilitazione in difesa della privacy nel “Giorno della riscossa”. Così, centinaia di siti, aziende e associazioni di 100 paesi aderiscono a “The day we fight back” per dire basta alle intercettazioni illegali e alla sorveglianza commerciale

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 10 Febbraio 2014

UN GIORNO INTERO contro la sorveglianza di massa. Per invocare maggiore privacy e celebrare la vittoria del movimento internazionale a difesa della libertà della rete contro SOPA nel 2012, un insieme di gruppi tra cui la Electronic Frontier Foundation e l’associazione americana per le libertà civili, ACLU, hanno indetto per l’11 febbraio una giornata mondiale di protesta a difesa della privacy per gridare forte e chiaro che esiste un’alternativa alla società del controllo e della sorveglianza generalizzata.
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LIbro: Riunificare il mondo del lavoro è possibile oggi?

Riunificare_mondo_lavoroRiunificare il mondo del lavoro è possibile oggi?

A cura di: Alfiero Grandi
Pubblicato nel: Gennaio 2014
Pagine: 270
ISBN: 88-230-1850-1
Prezzo: 13.00€

È già da tempo che la politica non si rapporta più in maniera diretta, men che meno empatica, con il mondo del lavoro subordinato, oggi più che mai frantumato, diviso. E nemmeno la sinistra ha fatto eccezione, sia per le sue inefficaci scelte politiche, sia perché è stata investita dal rimprovero generalizzato alla politica. D’altro canto, la rabbia dei lavoratori troppe volte porta fuori strada, verso scelte difensive e spesso perdenti; le forme di lotta da tempo indicano sempre più frequentemente il prevalere della disperazione.
Nella gravissima crisi attuale, e contro l’uso politico che ne viene fatto, la sinistra deve allora aiutare i lavoratori a riprendere consapevolezza della loro forza potenziale, rispetto a una condizione subalterna sempre più unificante verso il basso. Deve farlo partendo dalla consapevolezza che per i lavoratori subordinati la sinistra oggi non è più la prima opzione di voto, e che ciò dipende dall’assenza di risposte politiche adeguate alla loro concreta condizione e dalla mancanza di una proposta che indichi la possibilità di invertire il giogo della subalternità. Ma per farlo bisogna cambiare il modello di sviluppo.

Contributi di Piergiovanni Alleva, Pietro Barrera, Maria Luisa Boccia, Paolo Borioni, Mauro Bulgarelli, Carlo Buttaroni, Pierre Carniti, Alessandro Carra, Sergio Caserta, Paolo Ciolfi, Arturo Di Corinto, Fulvio Fammoni, Stefano Fassina, Alfredo Garzi, Alfonso Gianni, Alfiero Grandi, Maurizio Landini, Alberto Leiss, Gennaro Migliore, Sandro Morelli, Felice Roberto Pizzuti, Luciano Pregnolato, Cesare Procaccini, Mario Sai, Antonella Stirati, Claudio Treves, Mario Tronti, Lanfranco Turci.

La Repubblica: Diritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

la-repubblica-it-logoDiritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

Il Parlamento italiano si appresta ad allungare la vita del copyright. Aumentano gli acquisti di musica in streaming e una corte d’appello olandese ammette: “Impedire l’accesso a un sito pirata è un metodo inefficace” di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 4 Febbraio 2014

 Da oggi il mercato unico europeo della musica è una realtà. Approvata la direttiva Barnier del 2012, le società di gestione collettiva dei diritti potranno operare facilmente su tutto il territorio dell’Unione e gli artisti potranno scegliere da chi farsi rappresentare: la contropartita? Quelle società saranno soggette a maggiori obblighi di trasparenza verso i propri associati e dovranno garantire una migliore gestione e redistribuzione dei proventi collettivi. E, per intenderci, non potranno più comprare palazzi da gestire allegramente. Continua a leggere La Repubblica: Diritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

Articolo 21: Copyright vs internet. In mezzo rimane il consumatore, inascoltato

articolo21Copyright vs internet. In mezzo rimane il consumatore, inascoltato

Arturo Di Corinto per Articolo21 del 30 gennaio 2014

Dai primi giorni del mese di Marzo entrerà in vigore il nuovo regolamento contro la pirateria online voluto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La sua attuazione prevede l’inibizione dell’accesso o di specifici contenuti a siti pirata senza passare per un giudice in seguito alla semplice segnalazione delle parti in causa, da attuarsi a livello di Internet Service Provider che per farlo dovranno violare la privacy dei loro utenti. Il regolamento è stato oggetto di un lungo braccio di ferro tra quanti ritengono che l’Autorità non posso recitare tre parti in commedia, regolatore, inquirente e giudicante, e quanti ritengono che la sua applicazione rappresenti un deterrente efficace contro l’emorragia di profitti delle major e dell’industria dei contenuti.

Per capire il significato di questo scontro però è necessario fare un passo indietro e capire se questa forzatura sia giustificata ed effettivamente utile allo scopo dichiarato. Continua a leggere Articolo 21: Copyright vs internet. In mezzo rimane il consumatore, inascoltato

Sel Made: Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

banksy1Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

Dai primi giorni del mese di Marzo entrerà in vigore il nuovo regolamento contro la pirateria online voluto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La sua attuazione prevede l’inibizione dell’accesso o di specifici contenuti a siti pirata senza passare per un giudice in seguito alla semplice segnalazione delle parti in causa, da attuarsi a livello di Internet Service Provider che per farlo dovranno violare la privacy dei loro utenti. Il regolamento è stato oggetto di un lungo braccio di ferro tra quanti ritengono che l’Autorità non posso recitare tre parti in commedia, regolatore, inquirente e giudicante, e quanti ritengono che la sua applicazione rappresenti un deterrente efficace contro l’emoraggia di profitti delle major e dell’industria dei contenuti.

Per capire il signficato di questo scontro però è necessario fare un passo indietro e capire se questa forzatura sia giustificata ed effettivamente utile allo scopo. Continua a leggere Sel Made: Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

Convegno: Non solo twitter: esperienze d’uso di tecnologie per la partecipazione politica

tuparlamento

Non solo twitter: esperienze d’uso di tecnologie per la partecipazione politica

Partecipano: Fiorella De Cindio, Donatella Solda Kutzmann, Damien Lanfray, Davide Barillari, Giulio De Petra, Walter Tocci

L’uso delle tecnologie digitali in politica non può essere confinato nell’utilizzo più o meno efficace di Twitter, Facebook o di altri social media emergenti. A partire dalla piattaforma Liquidfeedback realizzata e utilizzata su larga scala dal Partito Pirata, nuovi strumenti digitali sono stati realizzati esplicitamente per consentire una più larga partecipazione alla politica di cittadini e militanti. Alcune esperienze significative sono state avviate in Italia negli ultimi mesi, ma i loro risultati sono finora spesso deludenti.

Esaminare criticamente queste esperienze da vicino e discuterne con chi le ha realizzate e’ il metodo per evitare la superficialità delle opinioni che caratterizza troppo spesso il dibattito attuale sull’uso delle tecnologie digitali in politica.

Saranno presentate e discusse:

.  La piattaforma TuParlamento alla quale hanno aderito alcuni parlamentari di diversi partiti. Ne parlera’ Fiorella De Cindio, Università di Milano e Fondazione RCM (Rete Civica Milanese)

.  La consultazione sulle riforme costituzionali promossa dal Governo Letta. Ne parleranno Donatella Solda e Damien Lanfray che l’hanno progettata e gestita.

.  La piattaforma Parlamento Elettronico, realizzata dal movimento 5stelle del Lazio. Ne parlerà Davide Barillari consigliere regionale del Lazio

 L’incontro si svolgerà presso la Fondazione Astrid

Corso Vittorio Emanuele II, 142, Roma

Giovedì 6 febbraio dalle ore 15.00 alle 18.00

Torino: e-Privacy alla Scuola di Politica di Benevenuti in Italia

benvenuti-in-italiae-Privacy alla Scuola di Politica di Benevenuti in Italia
28 gennaio 2014

Sicurezza, libertà e web

La cronaca estiva del 2013 è travolta dallo scandalo “Datagate”: il giovane informatico statunitense Edward Snowden, già collaboratore della CIA e della NSA, la National Security Agency, svela al mondo l’esistenza di articolati programmi di sorveglianza del web messi in atto dal governo americano e da quello britannico. Nel giugno 2013 il quotidiano britannico «The Guardian» pubblica infatti una serie di articoli, frutto della collaborazione con Snowden, che rivelano al mondo l’esistenza di questi programmi di intercettazione. Tra i bersagli, moltissimi privati cittadini, ma anche uomini di governo e delle istituzioni di tutto il mondo, Europa e Italia comprese. 100.000 computer venivano spiati attraverso l’installazione di software specifici.

Gli avvenimenti sono recenti e tutti noi ricordiamo la straordinaria eco mediatica di questo caso, così come il rischio concreto che tali rivelazioni potessero scatenare una rottura delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e alcuni governi europei. La reazione è stata talmente veemente da spingere lo stesso Obama a una sorta di ammenda, invitando la collega tedesca Merkel a un chiarimento e lavorando a una riforma dei servizi segreti in grado di fornire le dovute rassicurazioni ai leader alleati. Punto fermo della risposta era però la giustificazione addotta a tale imponente azione di monitoraggio, ricondotta a ragioni di sicurezza.

Questo scandalo internazionale ci riporta infatti a interrogarci sul rapporto tra sicurezza collettiva e libertà individuali che, in particolare all’indomani degli attacchi terroristici dell’11 settembre, è chiaramente apparso come uno degli aspetti più controversi dei già fragili equilibri liberaldemocratici del nuovo millennio. La sempre più massiccia diffusione in tutto il mondo del web e di nuovi dispositivi digitali mobili acuisce l’importanza e la delicatezza della questione, che non coinvolge solo i rapporti diplomatici tra grandi potenze, ma la libertà e la privacy di ognuno di noi.

Questi temi saranno al centro della prossima Scuola di Politica della Fondazione Benvenuti in Italia, in programma per lunedì 27 gennaio alle 21, presso la Fabbrica delle “e”, in corso Trapani 91b a Torino. Ospiti della serata il giornalista Arturo di Corinto e Claudio Agosti, del Centro Studi Hermes per la trasparenza e i diritti umani.

Festival Internazionale Giornalismo Investigativo

Festival Internazionale Giornalismo Investigativo
Anteprima Roma 24-25 gennaio 2014

www.festivalgiornalismoinvestigativo.org
twitter @AGIjournalism

associazione-giornalismo-investigativo

Presentazione
Il Festival di Giornalismo Investigativo nasce con l’ambizione di contribuire allo sviluppo di un modello di giornalismo orientato all’analisi accurata e documentata dei fatti sociali e politici e di una riflessione sulle caratteristiche e sugli strumenti intellettuali e documentali necessari al giornalismo d’inchiesta.
Il mondo del giornalismo e in particolare del giornalismo d’inchiesta, sta conoscendo un’evoluzione vertiginosa.

Informatica e giornalismo si stanno intrecciando sempre di più, aprendo spazi di indagine prima impensabili.
Insomma, il quadro strategico dell’informazione del futuro vede ormai una presenza massiccia di abilità relative al Data Journalism, l’Open Source Intelligence, il Computer Assisted Reporting e in linea generale l’uso di tool informatici per estrarre, manipolare e analizzare dati e informazioni.

Tale scenario rende chiaro il fatto che è ormai maturato il passaggio a una dimensione del giornalismo significativamente diversa dalla concezione tradizionale del reporting, nella quale il giornalista non è solo quello che controlla i fatti e li riporta (magari con più profondità nel caso di un’inchiesta giornalistica), ma è al contempo un data analyst, un esperto di hacking, di tecniche di intelligence e di organizzazione di grandi set di dati, di uso dei social network, di strumenti di promozione e diffusione tipici del marketing virale. Continua a leggere Festival Internazionale Giornalismo Investigativo

La Repubblica: Copyright web, con le nuove regole l’Agcom scavalca il Parlamento

la-repubblica-it-logoCopyright web, con le nuove regole l’Agcom scavalca il Parlamento

I retroscena che hanno portato al varo del nuovo regolamento per tutelare il diritto d’autore online. Due giorni prima dell’insediamento del nuovo commissario

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 12 dicembre 2013

Alla fine l’hanno fatto. Il regolamento contro la pirateria online è una realtà. L’Agcom ha reso pubbliche – nonostante le perplessità di esponenti del governo come Emma Bonino e l’invito del presidente della Camera Laura Boldrini a fare subito una legge di riforma – le nuove regole sull’applicazione delle sanzioni relative alla violazione del diritto d’autore online. Soddisfatto il presidente Agcom Cardani che dopo le numerose critiche ricevute segna l’unico punto della sua gestione dell’Autorità da quando Monti l’ha voluto presidente in un consiglio tutto sbilanciato a destra. Eppure anche per Cardani una punta di amarezza c’è. Il presidente è consapevole dello sgarbo istituzionale verso il nuovo commissario incaricato, Antonio Nicita, espressione del Partito Democratico, che insediandosi fra pochi giorni non ha potuto votare né a favore né contro la norma. Per di più in uno scenario dove il segretario del partito di maggioranza relativa vuole rivedere tutti i dossier relativi al mondo digitale. Continua a leggere La Repubblica: Copyright web, con le nuove regole l’Agcom scavalca il Parlamento

Di Corinto: lettera ln difesa del diritto d’autore

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ln difesa del diritto d’autore

Arturo Di Corinto

Per noi autori che viviamo anche di diritto d’autore, è sempre difficile spiegare perchè siamo contrari ai “giri di vite” sul copyright. Ma il motivo è semplice: noi autori vogliamo esser tutelati nel nostro lavoro, ma non vogliamo che questo accada a discapito delle libertà altrui.

Il risultato del nostro lavoro in quanto giornalisti, scrittori, intellettuali, è sempre uno strano ibrido tra il talento che esprimiamo e la possibilità di usare quello che altri hanno detto, fatto, scoperto e raccontato. Il nostro lavoro riguarda la capacità di combinare in maniera creativa elementi noti, e riposa grandemente sulla capacità di usare il patrimonio culturale preesistente. Il lavoro che ne risulta è esso stesso sempre manifestazione del diritto all’informazione, all’innovazione, alla ricerca, alla critica, che sono l’altro polo del diritto d’autore. Nel mondo della creatività questi diritti procedono insieme e non possiamo affermare che uno conti di più di un’altro. Continua a leggere Di Corinto: lettera ln difesa del diritto d’autore

Datagate e privacy: Comunicato stampa e programma

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Datagate e privacy 6 DICEMBRE, Camera dei Deputati

Comunicato stampa a rilascio immediato

03/12/13

Il programma: convegno_privacy_6_dicembre

Il 6 dicembre dalle ore 9:30 e per tutto il pomeriggio, si svolgerà presso la Camera dei Deputati il convegno Datagate e Privacy, una giornata di studio per affontare il tema della tutela della privacy nell’era della comunicazione digitale. Il convegno prende le mosse dalle rivelazioni della talpa Edward Snowden, il contractor americano della National Security Agency che ha svelato l’entità della sorveglianza operata segretamente dagli Stati Uniti verso gli alleati.

Il 5 giugno 2013 scoppia lo scandalo: il Guardian rivela che la Nsa, l’agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha costretto Verizon a fornirgli i metadati dei suoi abbonati: chi chiama chi, da dove, per quanto tempo. Poi si scopre che insieme al Fbi la Nsa ha chiesto a Microsoft, Yahoo!, Google e Facebook di accedere a file, foto, video, email, e conversazioni dei propri utenti nel’ambito del programma di sorveglianza “Prism” di Bush figlio. I big player della rete affermano di essersi opposti. Barack Obama non smentisce ma definisce l’operazione “un necessario compromesso tra privacy e sicurezza”. Pochi giorni dopo si scopre che Edward Snowden è la gola profonda che ha portato alla luce lo scandalo e, con un mandato di arresto pendente, fugge prima a Hong Kong e poi in Russia dove rimane nonostante la richiesta di estradizione degli Usa che gli revocano il passaporto. Mentre la UE chiede ai più alti livelli spiegazioni sui programmi spionistici della Nsa il suo direttore afferma che erano perfettamente conosciuti dal Congresso americano. Prism non è il solo programma globale di intercettazioni e sorveglianza verso cittadini e leader di paesei amici. Anche gli inglesi con Tempora, sorvegliano le comunicazioni lungo le dorsali internazionali. A settembre Dilma Roussef, presidente brasiliano, dichiarerà all’assemblea dell’Onu: “Siamo di fronte a una grave violazione delle libertà civili e della sovranità nazionale del mio paese. Senza diritto alla privacy non c’è democrazia”.

Lo scandalo della NSA, poi ribattezzato Datagate, ha rivelato la più massiccia violazione della privacy della storia. E pone molte questioni: sul ruolo dei governi, degli operatori telefonici e degli intermediari della rete; ci interpella su diritti civili e libertà costituzionali, e sulla qualità delle nostre democrazie.

Per discutere di tutto questo è stato organizzato il convegno Datagate e Privacy: dati segreti, dati spiati, dati venduti”, cui parteciperanno gli ultimi tre Garanti italiani dei dati personali, Stefano Rodotà, Francesco Pizzetti e Antonello Soro. L’evento cui daranno il loro contributo politici, giornalisti e ricercatori si terrà presso la Camera dei Deputati il 6 Dicembre a Roma.

A moderare la discussione della mattina, il giornalista Arturo Di Corinto, che cederà il testimone nel pomeriggio a Mauro Paissan, già membro dell’Authority per la privacy. A introdurre il tema della giornata interverrà Stefania Maurizi che per LEspresso segue da quattro anni le vicende di Julian Assange e Wikileaks. Partecipano inoltre Claudio Fava, Paolo Gentiloni, Gennaro Migliore, Domenico Laforenza del Cnr, e Franco Siddi della FNSI, il sindacato unitario dei giornalisti.

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6 dicembre 2013

9:30 – 17:30

Giornata di Studio

DATAGATE E PRIVACY

Dati segreti, dati spiati, dati venduti

Camera dei deputati

Sala delle Colonne

Via Poli 19 Roma

DATAGATE E PRIVACY alla camera dei deputati

logo Camera dei Deputati

6 dicembre 2013
Giornata di Studio

DATAGATE E PRIVACY

Dati segreti, dati spiati, dati venduti

Camera dei deputati
Sala delle Colonne
Via Poli 19 Roma

TUTELARE LA PRIVACY DEI CITTADINI:

I GARANTI, LO STATO, LA POLITICA

“Se non c’è nessun diritto alla privacy, non può esistere vera libertà di espressione e di opinione, vero baluardo di una democrazia efficace”. Dilma Rousseff, Presidente del Brasile

Introduce e presenta
Arturo
Di Corinto

9:30 – 13:30

Keynote speaker
Stefania
Maurizi (L’Espresso)
Scandalo NSA: cosa è in gioco

 

Stefano Rodotà (Università di Roma)

Francesco Pizzetti (Alleanza per Internet)

Antonello Soro (Garante Per la protezione dei dati personali)

 

Paolo Gentiloni (Partito Democratico)

Claudio Fava (Sinistra, Ecologia e Libertà)

Stefano Quintarelli (Scelta Civica)

  Continua a leggere DATAGATE E PRIVACY alla camera dei deputati

Presentazione libro: Esplorare Internet – Manuale di investigazioni digitali e Open Source Intelligence

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Presentazione del libro
Esplorare Internet – Manuale di investigazioni digitali e Open Source Intelligence

Lunedi 2 dicembre ore 15 – Sala Angelici 1° piano
Associazione Stampa Romana – Piazza della Torretta 36
Roma

Intervengono
Beatrice Curci (direttrice Associazione Stampa Romana)
Paola Spadari (Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio)
Arturo Di Corinto (giornalista esperto di Internet – gruppo Espresso)
Leonida Reitano (Presidente dell’Associazione di giornalismo investigativo)
Infoline
Leonida Reitano – 3489155506 (agi@fastmail.fm)

Questo è il primo manuale italiano rivolto all’utilizzo professionale della rete Internet per ricavare informazioni su fenomeni sociali e criminali, persone fisiche e giuridiche, profili individuali e collettivi. Un manuale per i giornalisti d’inchiesta, ma che torna utile a tutte le professioni aventi a che fare con l’investigazione. La metodologia illustrata è l’OSINT (Open Source Intelligence, analisi delle fonti aperte) che comprende diversi ambiti disciplinari combinati tra loro.

Attraverso l’analisi delle fonti aperte su Internet è possibile ottenere informazioni significative pur partendo da pochissimi dati. L’indirizzo di un sito web, un’email, un semplice curriculum vitae possono diventare delle miniere di notizie e dettagli informativi. In un mondo aperto come quello di Internet, documenti, dati e informazioni saranno sempre più messi a disposizione degli utenti della rete. Conviene essere preparati e pronti per sfruttare questa immensa risorsa.

L’autore
Leonida Reitano è dottore di ricerca in Sociologia della Comunicazione e McLuhan Fellow dal febbraio 2003. Ha insegnato presso la Facoltà di Sociologia di Urbino e dal 2007 è Presidente dell’Associazione di Giornalismo Investigativo e svolge attività di ricerca e di didattica nell’ambito delle metodologie legate al giornalismo d’inchiesta. Nel 2009 ha frequentato la Summer School del Center for Investigative Journalism di Londra diplomandosi come esperto di Computer Assisted Reporting (CAR) e di Open Source Intelligence (OSINT). Attualmente si occupa di giornalismo d’inchiesta, geopolitica e studi sui new media. Per l’inchiesta Toxic Europe ha vinto il Premio Best International Crime Report organizzato dal Premio Ilaria Alpi.

 

Left or right: openness

Left or Right

Diritto d’autore e open data in europa

Dalle culture hacker all’open government

Arturo Di Corinto

Open source, open content, open access, open data, open government. La pubblicistica e la retorica politica si sono impadronite dell’aggettivo open per piegarlo sovente a interpretazioni di comodo senza rispetto per le sue origini e il suo senso profondo, che è quello di garantire la cooperazione tra gli esseri umani, incentivandone creatività, cultura e conoscenza.

La sfida per l’openness, l’apertura dei dati e delle informazioni, contro forme di appropriazione privata di quanto prodotto in maniera etica, sociale e cooperativa dagli uomini e dalle donne, coincide ai giorni nostri con la battaglia per il software libero e la liberazione dei dati all’interno delle culture hacker e dei movimenti per la pubblicità del sapere contro un diritto d’autore considerato antiquato e totalitario. Continua a leggere Left or right: openness

Convegno: Libertà fondamentali sul web. Il Regolamento AGCOM sul diritto d’autore

logo Camera dei Deputati

Il 22 Novembre 2013, dalle 10 alle 13, alla Camera dei Deputati,  presso la Sala della Mercede, si svolgerà il Convegno

“Libertà fondamentali sul web. Il Regolamento AGCOM sul diritto d’autore”

Prima sessione
Libertà fondamentali e ruolo del Parlamento
Modera :  Fulvio Sarzana

Nicola D’Angelo, Magistrato ex Commissario AGCOM
Vincenzo Vita, già senatore del PD
Gennaro Migliore, Capogruppo di SEL alla Camera
Paolo Gentiloni;, deputato del Partito Democratico
Francesco Pizzetti, Ordinario di Diritto Costituzionale, ex Garante privacy.
Michele Boldrin; Professore Washington University a St. Louis, nel Missouri. *in attesa di conferma

Seconda sessione
Diritti fondamentali sul web ed attività d’impresa
Modera:  Arturo Di Corinto

Paolo Nuti, Vicepresidente di AIIP-Confindustria digitale
Dino Bortolotto, Presidente Assoprovider Confcommercio
Giovanna De Minico, Professore di Diritto Costituzionale Università degli Studi di Napoli
Giovanni Maria Riccio, Professore di diritto comparato Università di Salerno
Marco Orofino, Professore di diritto delle comunicazioni elettroniche Università statale di Milano
Marco Pierani, Responsabile relazioni istituzionali Altroconsumo

Il Convegno è libero e gratuito, previa registrazione obbligatoria da effettuarsi presso la mail info (AT) lidis.it  entro la mattina del 21 novembre o chiamando lo Studio legale Sarzana al numero  06/3211553

Si ricorda che per gli uomini è necessario indossare la giacca

Studio Legale Sarzana e Associati  www.lidis.it

La Repubblica: Regolamento anti-pirateria, l’inviato Onu frena l’Agcom

la-repubblica-it-logoRegolamento anti-pirateria, l’inviato Onu frena l’Agcom

A Roma Frank La Rue ha illustrato i risultati del suo giro di incontri per valutare lo stato della qualità dell’informazione in Italia. E ha parlato dei compiti dell’Agcom in materia di copyright: “La rimozione dei contenuti spetta all’autorità giudiziaria di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 18 novembre 2013

“LA RIMOZIONE dei contenuti online è compito dell’autorità giudiziaria”. “L’Agcom ha il potere di adottare regolamentazioni amministrative proprie solo col fine di applicare le disposizioni in vigore previste dalla legge”. È con questo linguaggio diplomatico che l’esperto delle Nazioni Unite, Frank La Rue, in una sede romana dell’Onu, ha illustrato i risultati del suo giro di incontri per valutare lo stato della qualità dell’informazione in Italia. E in questo contesto ha reso nota la sua propria posizione circa la bozza di regolamento dell’Agcom sulla repressione della pirateria online in Italia. E, in questo modo, da una posizione neutrale e con l’equilibrio che ne contraddistingue ormai da cinque anni l’azione in qualità di inviato speciale per la libertà d’informazione e di espressione, si associa al pensiero di molti giuristi che non ritengono legittimo l’intervento dell’Authority in una materia che sconfina nella libertà d’espressione. Tema la cui normazione “in quanto diritto costituzionale” dice La Rue, “riguarda direttamente il Parlamento”. Una posizione che oggi ha ricevuto il pieno sostegno del ministro Emma Bonino e il plauso di Altroconsumo e degli Internet Provider. Continua a leggere La Repubblica: Regolamento anti-pirateria, l’inviato Onu frena l’Agcom

Convegno: Dialogo sulla libertà d’informazione

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Dialogo sulla libertà di informazione
14 novembre 2013, ore 15.00, Sala Zuccari, Palazzo
Giustiniani, Senato della Repubblica

Riforma della disciplina sulla diffamazione, nuove regole per la tutela del diritto d’autore online e nuovi orientamenti in materia di diritto all’oblio sono gli ingredienti che stanno rivoluzionando il mondo dell’informazione. Tante novità e tanto fermento. Ma è la direzione giusta? I cambiamenti in atto sono sufficienti a garantire maggiore libertà di informazione in un Paese nel quale ce n’è ancora poca? Cosa si sta facendo, cosa non si sta facendo e cosa si dovrebbe fare per garantire di più la libertà di chi vuole fare informazione e quella di chi all’informazione vuole accedere?
Società civile e imprese ne discutono con Frank La Rue, Special Rapporteur ONU per la promozione e tutela della libertà di
informazione in visita ufficiale in Italia e con i rappresentanti delle Istituzioni italiane.

Apertura dei lavori
Piero Grasso – Presidente del Senato della Repubblica
Laura Boldrini – Presidente della Camera dei Deputati

Prima sessione
La censura violenta e le querele pretestuose. I rischi più gravi che corrono i giornalisti.
Testimonianze e statistiche italiane sulle minacce che oscurano notizie di
rilevante interesse sulla mafia e sul mala ffare. Le norme e le misure di
protezione che si potrebbero adottare .
Introduce:
Alberto Spampinato
Direttore di Ossigeno per l’Informazione

Ne parlano:
Lirio Abbate – Giornalista del settimanale ‘l’Espresso’, sotto scorta dal 2007
Marilù Mastrogiovanni – Giornalista pugliese, minacciata per un’ inchieste che svela come le imprese aggirano le norme antimafia
Luigi Centore – Giornalista di Ardea, minacciato per inchieste sulla criminalità nel litorale romano

Seconda sessione
Diritto all’oblio o oblio dei diritti?
Siamo tutti padroni della storia o dobbiamo accettare che sia raccontata online libera dai nostri condizionamenti ed indipendentemente dai nostri desideri? Quale deve essere il punto di equilibrio tra il diritto del singolo ad essere dimenticato se lo desidera e quello della collettività a ricordare?
Introduce:
Guido Scorza – Coordinatore Open media coalition
Ne parlano:
Antonello Soro – Garante per il trattamento dei dati personali e la riservatezza
Isabella Splendore – Ufficio Legale FIEG
Betto Liberati – Presidente ANSO, Associazione nazionale stampa online

Terza sessione
Diritto d’autore: tutelare un diritto violandone un altro?
Per tutelare i diritti di proprietà intellettuale si rischia di comprimere oltre il lecito la libertà di informazione? E’ un rischio democraticamente sostenibile? Lo stiamo correndo?

Introduce:
Arturo Di Corinto – Giornalista
Ne parlano:
Antonio Martusciello* – Membro dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Stefano Quintarelli – Deputato Scelta civica, esperto di Internet e telecomunicazioni
Paolo Nuti – Associazione italiana internet providers
Marco Pierani – Responsabile attività istituzionali di Altroconsumo
Conclusioni

Frank La Rue – Special Rapporteur ONU per la promozione e tutela della libertà di informazione
L’evento sarà l’occasione per la presentazione dell’ebook di Ossigeno per l’Informazione “Taci o sparo” sulle audizioni dei giornalisti minacciati presso la Commissione Parlamentare Antimafia dei report annuali di Open Media Coalition
*****
L’accesso nei locali del Senato sarà consentito solo a quanti si
iscriveranno all’evento scrivendo a Segreteria@ossigenoinformazione.it.
Per gli uomini si ricorda di indossare la giacca.

GISWATCH: 2013 – Women’s rights, gender and ICTs

gisw2013_web_coverGISWATCH: 2013 – Women’s rights, gender and ICTs

Italy: The internet and activism for women’s rights
Lea Melandri and Giacomo Mazzone (with the support of Centro Nexa and Arturo di Corinto)

Introduction
The women’s movement in Italy started 40 years ago – in line with other movements born all over Europe at the beginning of the 1970s. Its moments of glory included the mobilisation around various civil liberties (such as the law that legalised abortion
in Italy in 1978) and the protest against violence against women that brought millions of women onto the streets to claim their rights.
The general decline of political action in the 1980s (characterised in Italy by the rise of terrorism) impacted on the women’s movement, which renounced mass street protests and preferred to concentrate on local action and on initiatives affect-
ing daily life.
The trend changed again in 2005, thanks to the use of the internet by the women’s movement. Myriad micro-initiatives have found ways of mobilising again using the internet, without the support of big organisations (such as unions and left-wing par-
ties) and even without the support of the traditional media which, in Italy, seem to have totally forgotten civil rights campaigns and gender debates since the end of the 1990s.

Nota: Anche quest’anno non abbiamo fatto mancare il nostro contributo al Global Information Society Watch: un valoroso gruppo di italiane e italiani hanno scritto il rapporto Donne e Internet. Si scarica qui: http://www.giswatch.org/2013-womens-rights-gender-and-icts

GISWatch is a collaborative community committed to building an open, inclusive and sustainable information society.

IL MANIFESTO: ANONYMOUS SCENDE IN PIAZZA

il-manifesto-logo-300x63Dalle rete alle piazze Anonynous senza veli
Arturo Di Corinto per il Manifesto del 5 novembre 2013 pag. 1

Oggi è il giorno della <<Million Mask March>>: manifestazioni in 400 città. Megafono, il poco amato Facebook. La dichairazione di libertà degli hacktivisti: Stop a repressione e controllo globale.

Uniti contro la società del controllo globale. Gli Anonymous chiamano alla sollevazione, e martedì 5 novembre, in onore di Guy Fawkes, daranno fuoco alle polveri della protesta precipitandosi nelle piazze di oltre 400 città, dal Texas a Città del Capo. È la Million Mask March, che vuole portare ovunque la sua “Dichiarazione di libertà”, contro l’oppressione di tutti i governi (http://millionmaskmarch.org). Vestiti con la maschera di Guy Fawkes, il rivoluzionario del XVII secolo che voleva far saltare con 36 barili di polvere pirica il Parlamento britannico, si ritroveranno a migliaia a invocare trasparenza e giustizia in una marcia pacifica il cui epicentro sarà il Monumento a George Washington, nell’omonima capitale federale americana.
L’evento, seppure richiami alla memoria altre marce come questa, non ha precedenti: per la prima volta il movimento globale che veste i panni del rivoluzionario inglese usa come megafono Facebook ed è la prima volta che si organizza a livello mondiale per rivendicare istanze politiche e sociali. Era successo su una scala minore solo in occasione delle proteste contro l’Acta, l’accordo anti-contraffazione. Continua a leggere IL MANIFESTO: ANONYMOUS SCENDE IN PIAZZA

LA REPUBBLICA: MILLION MASK MARCH

la-repubblica-it-logoBasta con la società della sorveglianza”. In piazza Anonymous, Occupy, Wikileaks & C.
Arturo Di Corinto
per La Repubblica del 4 novembre 2013

Enough is Enough! (“adesso basta”). Accompagnata da questo slogan, Martedì 5 novembre in circa 400 località urbane di tutto il mondo si terrà una protesta globale contro la sorveglianza e le intercettazioni di massa, per la trasparenza, la libertà e la giustizia. A convocare la Million Mask March è Anonymous. Ma non solo. Una galassia di attivisti di tutto il mondo è impegnata nella riuscita dell’evento: Wikileaks, l’organizzazione di Julian Assange, The Pirate Bay, il motore di ricerca più volte oscurato per tenere un indice di file coperti da copyright, il movimento occupy in tutte le sue declinazioni, il Partito Pirata, i whistleblower e gli hacktivisti dei cinque contintenti.

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La Repubblica: L’Onu ha discusso delle regole di Internet. Ma l’Italia non c’era

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 L’Onu ha discusso delle regole di Internet. Ma l’Italia non c’era

A Bali, in Indonesia, si è concluso l’Internet Governance Forum: 1500 delegati da 111 paesi hanno discusso per quattro giorni del presente e del futuro della rete. Ma la delegazione del nostro paese, per la prima volta, era assente di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 25 Ottobre 2013

UNA DICHIARAZIONE e una promessa: internet è di tutti e tutti hanno diritto di contribuire a deciderne regole e utilizzi; mai più gli utenti di Internet dovranno essere oggetto di pratiche di sorveglianza globale delle loro comunicazioni. Così si è chiuso oggi a Bali, in Indonesia, l’ottavo Internet Governance Forum, l’appuntamento che ogni anno riunisce capi di Stato e di governo, rappresentanti di imprese e della società civile per discutere i temi salienti dello sviluppo e dell’evoluzione della rete e che quest’anno ha dedicato una speciale attenzione alla sorveglianza su Internet. E per la prima volta l’Italia non c’era.

L’assenza italiana. Per la prima volta da quando il forum è stato convocato annualmente dalle Nazioni Unite il nostro paese non ha partecipato con una sua delegazione. Anche se gli italiani erano presenti con una rappresentanza di Telecom Italia per condurre un workshop sull’annoso tema della cooperazione tecnica e degli investimenti necessari ad ammodernare la rete e a portare la connettività ovunque, stavolta non c’erano gli sherpa digitali curare gli interessi dell’Italia. “Un fatto paradossale, considerato l’impegno profuso finora dall’Italia”, ha chiosato Vincenzo Vita (PD) spesso in delegazione all’IGF come parlamentare della Repubblica: “Letta al convegno di Confindustria digitale ha sottolineato l’importanza storica del digitale per cambiare lo Stato eppure non ha mandato nessuno in delegazione all’IGF dove c’erano importanti ministri delle nazioni più avanzate. Perché?” Continua a leggere La Repubblica: L’Onu ha discusso delle regole di Internet. Ma l’Italia non c’era

La Repubblica: Diritti internet e innovazione, parla Stefano Rodotà: “Sono preoccupato, su questi temi politica schizofrenica”

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Diritti internet e innovazione, parla Stefano Rodotà: “Sono preoccupato, su questi temi politica schizofrenica”

Da Tunisi a Bali si moltiplicano i momenti di discussione sul futuro e l’essenza della rete ma ci si dimentica dei diritti civili di chi la rete la usa. La tecnica la fa da padrone, le aziende e i governi provano a metterci il cappello. Il giurista vede così sul futuro del web. E sul Datagate: “È ridicolo dire oggi che non ce lo aspettavamo” di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 25 ottobre 2013

NEGLI ULTIMI ANNI il discorso pubblico sulla rete si è fatto fitto. Convegni, forum e consultazioni online, con approcci e prospettive differenti, cercano di definire caratteri, usi e norme condivise per Internet, ma col pericolo di erodere la cultura democratica e libertaria che è stata alla base del suo sviluppo. Stefano Rodotà, due volte garante della privacy, professore emerito di diritto all’Università di Roma, pluripremiato a livello internazionale per il suo attivismo a difesa della rete, si dice preoccupato per l’atteggiamento schizofrenico del nostro governo circa i diritti su Internet.

Il Governo italiano con l’Agenda digitale e la consultazione sui principi di Internet sembra avviato sulla buona strada, perché si dice preoccupato?
“Lo dico perché c’è un atteggiamento schizofrenico della politica su questi temi. Sull’agenda digitale sono anni che sentiamo le stesse cose e non vediamo risultati. Abbiamo tanti innovatori ma il nostro paese è terreno di conquista per le aziende globali. E poi c’è chi ritiene che la sicurezza dello Stato e l’efficienza del sistema paese possano passare come un carrarmato sui diritti sociali. Non deve essere così. L’attivismo di alcuni ministri nel passato aveva offerto segnali importanti, come nel caso della magna charta del Miur di Profumo, che però col nuovo governo è finita nel dimenticatoio“. Continua a leggere La Repubblica: Diritti internet e innovazione, parla Stefano Rodotà: “Sono preoccupato, su questi temi politica schizofrenica”

Riunificare il mondo del lavoro: “Ma non ci avete mai capiti”

sala-del-refettorio-1 Intervento di Arturo Di Corinto al seminario di Studi

21 ottobre 2013 con inizio alle ore 9.30
Sala del Refettorio via del Seminario, inizio ore 9.30

Voi non ci avete mai capiti. E non ci avete capiti perchè non ci avete ascoltati. E non ci avete ascoltati perchè eravate troppo presi a farvi la guerra, spesso ideologica che, a dispetto della vostra matrice culturale, era una guerra che negava le condizioni materiali d’esistenza e la composizione della nuova classe che stava nascendo, la classe dei lavoratori della conoscenza. Continua a leggere Riunificare il mondo del lavoro: “Ma non ci avete mai capiti”

Lettera aperta a Laura Boldrini sul diritto d’autore

Lettera Aperta alla Presidentessa della Camera dei Deputati On.le Laura Boldrini su Parlamento, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, e riforma del diritto d’autore

 

E, p.c. ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati:

 

On.le Roberto Speranza, Partito Democratico

On.le Alessio Villarosa, Movimento 5 Stelle

On.le Renato Brunetta, Popolo della Libertà

On.le Lorenzo Dellai, Scelta Civica per l’Italia

On.le Gennaro Migliore, Sinistra Ecologia e Libertà

On.le Pino Pisicchio, Misto

On.le Giancarlo Giorgetti, Lega Nord

On.le Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia

Milano/Roma 11 ottobre 2013

Onorevole Presidentessa,

 Con la presente siamo a sollecitare un Suo opportuno intervento volto a dirimere il potenziale conflitto istituzionale che verrebbe a crearsi tra il Parlamento e l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (di seguito AGCOM) ove quest’ultima adottasse in via definitiva, nelle prossime settimane, il Regolamento posto in consultazione sul diritto d’autore online in assenza di un previo intervento del Legislatore.

 Confidiamo nella Sua accorta sensibilità istituzionale affinchè, nell’interesse dei cittadini, vengano adeguatamente protette da perniciose prevaricazioni le prerogative del Parlamento in una materia – come quella della libertà d’espressione in Internet – che assume viepiù importanza cruciale per la nostra Democrazia.

 Le scriventi associazioni ed esponenti della società civile, pur rappresentando istanze ed interessi assai diversi tra loro, imprenditoriali, consumeristi, professionali e accademici, concordano, infatti, nel ritenere ingiusta, inopportuna ed inappropriata nel merito la procedura di repressione sul web proposta dall’AGCOM, senza il ricorso alla Magistratura, e nutrono serie perplessità circa la sussistenza di una sufficiente legittimazione in materia di diritto d’autore in capo a tale Autorità amministrativa stante la legislazione vigente.

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