La Repubblica: Pirateria online, le norme sono a rischio: impugnato il regolamento Agcom

la-repubblica-it-logoPirateria online, le norme sono a rischio: impugnato il regolamento Agcom

Guerra aperta tra l’autorità e le associazioni di settore. Il 31 marzo entra in vigore il provvedimento e le associazioni di categoria lo portano subito in tribunale. Intanto l’Autorità ha già firmato la convenzione operativa per la gestione informatica: se ne occuperà la Fondazione Bordoni per 600 mila euro

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 29 Marzo 2012

IL 31 Marzo 2014 entra in vigore il regolamento per la tutela della proprietà intellettuale online voluto dall’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. Il provvedimento, contestato da associazioni e Internet Service Provider, è oggetto di ben tre ricorsi, tra cui quello dell’associazione stampa online (ANSO), e sarà applicato attraverso una procedura informatica progettata dalla Fondazione Bordoni.  Intenzione già anticipata da Repubblica molti mesi fa, Agcom ha infatti definito il trasferimento di ingenti risorse, quasi 600mila euro, alla Fondazione Bordoni, per rendere operativo il provvedimento che prevede l’interdizione dell’accesso ai siti pirata. La convenzione, stipulata dal presidente Cardani con Alessandro Luciano, oggi presidente Bordoni ma commissario Agcom dal 1998 al 2005, prevede l’affidamento della gestione informatica del provvedimento alla fondazione in quanto ente di ricerca e sotto la responsabilità dell’Ufficio diritti digitali della Direzione Servizi media dell’authority. Continua a leggere La Repubblica: Pirateria online, le norme sono a rischio: impugnato il regolamento Agcom

Key4Biz: AGCOM, telecamere nascoste nella sede di Napoli

key4BizAGCOM: telecamere nascoste nella sede di Napoli?
La Cgil denuncia l’installazione di videocamere non segnalate nella sede Agcom di Napoli
Arturo di Corinto 27 marzo 2014

La Cgil denuncia l’installazione di telecamere nascoste nella sede AGCOM di Napoli dopo aver vinto un ricorso per comportamento antisindacale alcuni giorni prima.
Un colpo dopo l’altro. Il 12 marzo l’Agcom – l’Autorità per le garanzie nella comunicazioni, è stata condannata per comportamento antisindacale e due giorni fa la Fisac CGIL ne ha dato notizia. Ma il giorno prima, la stessa sigla sindacale aveva denunciato qualcosa di altrettanto grave: l’installazione di telecamere di sorveglianza negli ascensori della sede Agcom di Napoli. Continua a leggere Key4Biz: AGCOM, telecamere nascoste nella sede di Napoli

Corriere delle Comunicazioni: Fatturazione elettronica, ecco perché si rischia il caos

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Il 6 giugno scatta l’obbligo. Ma la PA è in ritardo: per fatturare, le imprese devono poter usare i codici ufficio degli enti ancora non inseriti nella banca dati Ipa
di Arturo Di Corinto per il Corriere delle Comunicazioni del 27 marzo 2014

Secondo il commissario alla spending review Carlo Cottarelli si prevede un risparmio di diversi miliardi di euro dalla digitalizzazione della PA. I risparmi potrebbero cominciare dalle riforme messe in campo da Francesco Caio in qualità di “commissario del commissario dell’agenzia per l’Italia digitale” e cioè: fatturazione elettronica, anagrafe nazionale, identità digitale.

Ma i conti non tornano. Anzi, proprio la fatturazione elettronica – che porterebbe in dote un risparmio di 935 milioni di euro – potrebbe essere la dimostrazione, di come gli ultimi governi abbiano caricato di eccessiva enfasi l’agenda digitale e, al tempo stesso, abbiano fatto di tutto per non darle una pur minima solidità organizzativa. Continua a leggere Corriere delle Comunicazioni: Fatturazione elettronica, ecco perché si rischia il caos

Convegno alla Camera: “Internet e libertà d’espressione”. C’è bisogno di nuove leggi?”

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Roma, 31 marzo 2014 – Sala del Mappamondo – ore 10 – Camera dei Deputati
“Internet e libertà d’espressione”. C’è bisogno di nuove leggi?”

Internet ha bisogno di nuove leggi? Chi può decidere sulla libertà d’espressione in rete?

Le regole devono essere stabilite dal Parlamento o dal Governo? E’ possibile delegare ad Autorità Amministrative la regolamentazione del web?

Dalla par condicio su internet al cyberbullismo, passando per il diritto d’autore, la diffamazione e il fenomeno dell’hate speech, sono questi i temi che verranno discussi nella Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati in occasione dell’entrata in vigore del Regolamento AGCOM in tema di diritto d’autore previsto per il 31 Marzo.

Il Convegno vedrà la partecipazione di esponenti del mondo politico, dell’Università, delle imprese e della società civile.

Le sessioni di Studio moderate dal Capo Ufficio Stampa della Camera dei Deputati Anna Masera e dall’Avvocato Fulvio Sarzana percorreranno le regole attuali, le regolamentazioni future e gli scenari della libertà d’espressione in rete.

È prevista la partecipazione del Governo con il Sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli e la presenza di numerosi parlamentari di vari schieramenti trai quali i Capigruppo alla Camera di Scelta civica Andrea Romano e di SEL, Gennaro Migliore, nonché dei Deputati Stefano Quintarelli, Paolo Gentiloni, Antonio Palmieri.

Il mondo della ricerca sarà rappresentato da Juan Carlos De Martin, Direttore del centro Nexa per internet e società del Politecnico di Torino, di Franco Pizzetti, ex Garante Privacy e dal giornalista Arturo di Corinto, dal Magistrato Nicola D’Angelo e da tanti altri.

Di seguito il programma:
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La Repubblica: Non solo Twitter, la mappa della censura web nel mondo

la-repubblica-it-logoNon solo Twitter, la mappa della censura web nel mondo

di Arturo Di Corinto per La Repubblica del 21 Marzo 2014

IL BLOCCO di Twitter da parte del premier Erdogan è solo l’ultimo in ordine di tempo dei numerosi tentativi di imbavagliare il dissenso online. La censura della comunicazione tra pari tipica di blog e social network ha raggiunto proporzioni enormi. Reporters senza frontiere lo denuncia ogni anno nel suo rapporto “I nemici di Internet” e per questo ha indetto il 12 marzo la giornata mondiale contro la censura.

Altre organizzazioni non governative mantengono traccia delle ripetute violazioni del diritto fondamentale a comunicare, tra queste Amnesty International. La Open net initiative, un consorzio universitario, ha stimato che almeno 74 paesi censurano i propri cittadini e nel suo sito offre analisi sempre aggiornate della censura online e ne raccoglie le evidenze attraverso uno strumento progettato ad hoc dall’Università di Harvard: Herdict.

Le tecniche di censura usate da stati autoritari e talvolta anche da quelli democratici sono numerose e vanno sotto il nome collettivo di Peking Consensus: un mix di tecnologie di sorveglianza e repressione che spesso si trasformano in formidabili silenziatori delle proteste. Quelle più usate sono basate sul filtraggio di Internet, l’ip-blocking, il dns poisoning. Ma una forma di guerra totale al dissenso è quella di chiudere Internet, la rete che si vorrebbe a prova di guerra atomica. È successo in Egitto e Tunisia durante la primavera araba, in Myanmar, Iran, Siria e in alcune regioni della Cina.
Ecco una mappa ragionata della censura online nel mondo. Continua a leggere La Repubblica: Non solo Twitter, la mappa della censura web nel mondo

Incontri: Controllo della rete/Controllo sociale in Europa

tsipras_controllo_locandinaControllo della rete/Controllo sociale in Europa

19 Marzo, ore 19:00, circolo ARCI Forte Fanfulla, Via Fanfulla da Lodi 5, Roma.

Dibattito con Luca Casarini, Raffaella Bolini, Arturo Di Corinto e Gianluca Peciola, moderatore FelynX Zingarelli.

“La pericolosità sociale e politica della deriva tecno-autoritaria è ormai sotto gli occhi di tutti. I rischi legati alla negazione dei diritti digitali, il controllo delle reti telematiche e delle nuove tecnologie ai fini di controllo sociale e di repressione non possono più essere trascurati, al pari della difesa dei diritti civili.”
Hashtag #UEcontrol, parliamone anche via Twitter.
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/840833559275714
Email: tsipras.municipio5[at]gmail.com

Articolo21: Agenda digitale, Italia ancora in forte ritardo. Appello a Renzi

articolo21

Agenda digitale, Italia ancora in forte ritardo. Appello a Renzi

di Arturo Di Corinto per Articolo 21 del 17 marzo 2014

Renzi è sempre stato attento alle politiche digitali. Da nativo digitale (o quasi) ha dimostrato grande attenzione alle scelte del governo sui temi dell’innovazione scientifica e tecnologica e già al tempo delle primarie contro Bersani aveva costruito una squadra di supporto col doppio fine di posizionarlo nel mondo delle relazioni digitali e di studiare come intervenire sulle politiche della società dell’informazione.

Oggi il premier potrebbe intervenire efficacemente sui ritardi dell’agenda digitale certificati da uno studio della Camera dei Deputati perchè la legge prevede che alcune disposizioni dell’agenda, se scadute, possono essere adottate senza neanche sentire i ministri competenti. Inoltre Renzi ha a disposizione il complesso studio sulla Banda Larga di Francesco Caio, Mr Agenda digitale, da cui emerge che l’industria ha avviato un piano di investimenti significativo “che porterà, se realizzato nei tempi e nei modi illustrati dagli operatori, ad un aumento della qualità e della banda disponibile a circa il 50% delle linee entro il 2016/17. Continua a leggere Articolo21: Agenda digitale, Italia ancora in forte ritardo. Appello a Renzi

La Repubblica: La Camera certifica le difficoltà dell’Agenda digitale italiana. I motivi dei ritardi

la-repubblica-it-logoLa Camera certifica le difficoltà dell’Agenda digitale italiana. I motivi dei ritardi

Di 55 adempimenti considerati, solo 17 sono stati adottati e per quelli non adottati di ben 21 risultano già scaduti i termini. Le valutazioni in un rapporto del Servizio Studi del Dipartimento Trasporti di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 14 marzo 2014

ROMA – “Quest’agenda digitale è così vecchia che bisognerà ristamparla”. Gli addetti ai lavori ironizzano così sul forte ritardo nell’attuazione dell’agenda digitale italiana. Un ritardo che ora viene certificato da un rapporto del Servizio Studi del Dipartimento Trasporti della Camera dei Deputati che solo chi sa scandagliare attentamente il web può trovare nel sito della Camera, ma che esiste, e dimostra l’efficienza di alcuni servizi propri dell’istituzione parlamentare. Continua a leggere La Repubblica: La Camera certifica le difficoltà dell’Agenda digitale italiana. I motivi dei ritardi

Convegno: Le politiche per l’Italia digitale

logo_camera14 Marzo 2014 – Giornata di Studi
Gruppo Parlamentare Partito Democratico
Gruppo Parlamentare Sinistra Ecologia e Libertà
Forum Innovatori di SEL


Le politiche per l’Italia digitale

Start up, smart cities, PA innovative, Internet e telecomunicazioni

Camera dei deputati | Sala delle Colonne | Via Poli 19 Roma

IL PROGRAMMA: convegno_politiche_digitali_14_marzo

– Per accedere alla Sala delle Colonne è necessario per gli uomini vestire la giacca;

– I giornalisti devono accreditarsi presso l’ufficio stampa della camera;

– Per motivi di sicurezza è necessario registrarsi via email: sel.segreteria@camera.it

– Per prenotare un intervento è possibile inviare titolo e abstract qui: arturo.dicorinto@gmail.com
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Repubblica: Maxisequestro di siti pirata italiani

la-repubblica-it-logoRepubblica: Maxisequestro di siti pirata italiani la GdF ne chiude 46, numero record

L’accusa è aver messo a disposizione link e streaming di contenuti protetti dal diritto d’autore per fini di lucro. E’ la più grande operazione di questo tipo mai avvenuta in Italia di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 5 marzo 2014

IL 31 marzo entra in vigore il regolamento Agcom per la tutela del diritto d’autore online, ma la Guardia di Finanza chiude 46 siti pirata senza averne bisogno per procedere. Accade nel più grande maxisequestro in Italia di siti e portali online contenenti link a film in streaming. Un’operazione con numeri record quello che il Nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria della Guardia di Finanza di Roma ha operato ieri su mandato del giudice Bernadette Nicotra. Quarantesei siti di streaming video resi irraggiungibili per violazione della legge sul diritto d’autore, tra  cui  Mondotorrent, Dopinatorrent,  Truepirates, Filmxtutti, Casacinema e altri, nei fatti decapitando tutto il mondo torrent italiano.
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Camera dei deputati: Nata donna. Indagine sulla condizione femminile

Nata_Donna_programma_conferenzaGiovedì 6 marzo, l’associazione “Vivo4114 Onlus” presenterà i risultati di “Nata Donna“, una indagine statistica sulla condizione femminile nella provincia di Benevento. L’evento si terrà a Roma presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini di via Poli 19.

La giornata è organizzata in due sessioni: al mattino, dalle 11:00 alle 13:00, verranno presentati il progetto e i risultati dell’indagine; nella sessione pomeridiana, dalle 15:00 alle 17:00, terremo un dibattito sulla “questione di genere”. Continua a leggere Camera dei deputati: Nata donna. Indagine sulla condizione femminile

La Repubblica: Governare la rete L’idea brasiliana può conquistare gli addetti ai lavori?

la-repubblica-it-logoGovernare la rete, dal Brasile una ricetta per sfuggire al Datagate

La Merkel vuole una Internet europea, i servizi segreti italiani lo spezzatino della rete e cyber-spioni online, mentre il Brasile presenta in italia il modello di gestione della rete partecipato dai cittadini, sotto l’imperativo del suo accesso universale

Arturo Di Corinto per La Repubblica del 20 febbraio 2014

Si apre un nuovo capitolo per la gestione della rete Internet. Dopo l’intervento di Neelie Kroees che ha difeso un modello di governance della rete basato sulla piena partecipazione di tutti gli attori, l’ipotesi da parte della Merkel di “isolare” la rete europea da quella mondiale arricchisce la saga di un nuovo capitolo.

La dichiarazione della Merkel di sabato scorso, di creare una sorta di “internet europeo” per una maggiore privacy e sicurezza delle comunicazioni prevede di tagliare fuori gli americani, e non solo loro. Mentre i nostri servizi segreti avrebbero già ipotizzato uno spezzatino delle rete e di popolarla con cyber-mercenari a controllarne il traffico. Ma si può fare? Secondo quale modello di governance? Continua a leggere La Repubblica: Governare la rete L’idea brasiliana può conquistare gli addetti ai lavori?

Workshop: TFA e Informatica

L’esperienza del TFA classe A042 e l’insegnamento dell’informatica

Roma 21-22 febbraio 2014

Facoltà Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica

 Sapienza Università di Roma. Aula Alfa via Salaria 113

PROGRAMMA

Venerdì 21 febbraio h.14

Alessandro Panconesi: benvenuto

Simone Martini: “Informatica, contenuto e linguaggio”

1. L’esperienza TFA vista dall’università

Agostini Alessandra “Didattica dell’Informatica: approccio e contenuti di Milano-Bicocca”

– Luca Forlizzi “TFA@Univaq”

– Ugo Solitro “Percorsi di formazione per gli insegnanti: la proposta degli Atenei veneti “

2. L’esperienza TFA vista dalla scuola

– Maria Grazia Di Noi “Progetto di collaborazione tra Scuola e T.F.A.”

– Giovanni Caprioli “Potenziamento e criticità della didattica dell’Informatica nella scuola superiore.

 

h17 Coffee break

h. 17.30 Arturo Di Corinto UN DIZIONARIO HACKER

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La Repubblica: Giornata mondiale contro la sorveglianza di massa, per l’autodifesa digitale

la-repubblica-it-logoGiornata mondiale contro la sorveglianza di massa, per l’autodifesa digitale

Electronic Frontier Foundation, ACLU, Amnesty International, Human Rights Watch e Greenpeace chiamano alla mobilitazione in difesa della privacy nel “Giorno della riscossa”. Così, centinaia di siti, aziende e associazioni di 100 paesi aderiscono a “The day we fight back” per dire basta alle intercettazioni illegali e alla sorveglianza commerciale

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 10 Febbraio 2014

UN GIORNO INTERO contro la sorveglianza di massa. Per invocare maggiore privacy e celebrare la vittoria del movimento internazionale a difesa della libertà della rete contro SOPA nel 2012, un insieme di gruppi tra cui la Electronic Frontier Foundation e l’associazione americana per le libertà civili, ACLU, hanno indetto per l’11 febbraio una giornata mondiale di protesta a difesa della privacy per gridare forte e chiaro che esiste un’alternativa alla società del controllo e della sorveglianza generalizzata.
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LIbro: Riunificare il mondo del lavoro è possibile oggi?

Riunificare_mondo_lavoroRiunificare il mondo del lavoro è possibile oggi?

A cura di: Alfiero Grandi
Pubblicato nel: Gennaio 2014
Pagine: 270
ISBN: 88-230-1850-1
Prezzo: 13.00€

È già da tempo che la politica non si rapporta più in maniera diretta, men che meno empatica, con il mondo del lavoro subordinato, oggi più che mai frantumato, diviso. E nemmeno la sinistra ha fatto eccezione, sia per le sue inefficaci scelte politiche, sia perché è stata investita dal rimprovero generalizzato alla politica. D’altro canto, la rabbia dei lavoratori troppe volte porta fuori strada, verso scelte difensive e spesso perdenti; le forme di lotta da tempo indicano sempre più frequentemente il prevalere della disperazione.
Nella gravissima crisi attuale, e contro l’uso politico che ne viene fatto, la sinistra deve allora aiutare i lavoratori a riprendere consapevolezza della loro forza potenziale, rispetto a una condizione subalterna sempre più unificante verso il basso. Deve farlo partendo dalla consapevolezza che per i lavoratori subordinati la sinistra oggi non è più la prima opzione di voto, e che ciò dipende dall’assenza di risposte politiche adeguate alla loro concreta condizione e dalla mancanza di una proposta che indichi la possibilità di invertire il giogo della subalternità. Ma per farlo bisogna cambiare il modello di sviluppo.

Contributi di Piergiovanni Alleva, Pietro Barrera, Maria Luisa Boccia, Paolo Borioni, Mauro Bulgarelli, Carlo Buttaroni, Pierre Carniti, Alessandro Carra, Sergio Caserta, Paolo Ciolfi, Arturo Di Corinto, Fulvio Fammoni, Stefano Fassina, Alfredo Garzi, Alfonso Gianni, Alfiero Grandi, Maurizio Landini, Alberto Leiss, Gennaro Migliore, Sandro Morelli, Felice Roberto Pizzuti, Luciano Pregnolato, Cesare Procaccini, Mario Sai, Antonella Stirati, Claudio Treves, Mario Tronti, Lanfranco Turci.

La Repubblica: Diritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

la-repubblica-it-logoDiritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

Il Parlamento italiano si appresta ad allungare la vita del copyright. Aumentano gli acquisti di musica in streaming e una corte d’appello olandese ammette: “Impedire l’accesso a un sito pirata è un metodo inefficace” di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 4 Febbraio 2014

 Da oggi il mercato unico europeo della musica è una realtà. Approvata la direttiva Barnier del 2012, le società di gestione collettiva dei diritti potranno operare facilmente su tutto il territorio dell’Unione e gli artisti potranno scegliere da chi farsi rappresentare: la contropartita? Quelle società saranno soggette a maggiori obblighi di trasparenza verso i propri associati e dovranno garantire una migliore gestione e redistribuzione dei proventi collettivi. E, per intenderci, non potranno più comprare palazzi da gestire allegramente. Continua a leggere La Repubblica: Diritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

Articolo 21: Copyright vs internet. In mezzo rimane il consumatore, inascoltato

articolo21Copyright vs internet. In mezzo rimane il consumatore, inascoltato

Arturo Di Corinto per Articolo21 del 30 gennaio 2014

Dai primi giorni del mese di Marzo entrerà in vigore il nuovo regolamento contro la pirateria online voluto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La sua attuazione prevede l’inibizione dell’accesso o di specifici contenuti a siti pirata senza passare per un giudice in seguito alla semplice segnalazione delle parti in causa, da attuarsi a livello di Internet Service Provider che per farlo dovranno violare la privacy dei loro utenti. Il regolamento è stato oggetto di un lungo braccio di ferro tra quanti ritengono che l’Autorità non posso recitare tre parti in commedia, regolatore, inquirente e giudicante, e quanti ritengono che la sua applicazione rappresenti un deterrente efficace contro l’emorragia di profitti delle major e dell’industria dei contenuti.

Per capire il significato di questo scontro però è necessario fare un passo indietro e capire se questa forzatura sia giustificata ed effettivamente utile allo scopo dichiarato. Continua a leggere Articolo 21: Copyright vs internet. In mezzo rimane il consumatore, inascoltato

Sel Made: Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

banksy1Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

Dai primi giorni del mese di Marzo entrerà in vigore il nuovo regolamento contro la pirateria online voluto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La sua attuazione prevede l’inibizione dell’accesso o di specifici contenuti a siti pirata senza passare per un giudice in seguito alla semplice segnalazione delle parti in causa, da attuarsi a livello di Internet Service Provider che per farlo dovranno violare la privacy dei loro utenti. Il regolamento è stato oggetto di un lungo braccio di ferro tra quanti ritengono che l’Autorità non posso recitare tre parti in commedia, regolatore, inquirente e giudicante, e quanti ritengono che la sua applicazione rappresenti un deterrente efficace contro l’emoraggia di profitti delle major e dell’industria dei contenuti.

Per capire il signficato di questo scontro però è necessario fare un passo indietro e capire se questa forzatura sia giustificata ed effettivamente utile allo scopo. Continua a leggere Sel Made: Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

Convegno: Non solo twitter: esperienze d’uso di tecnologie per la partecipazione politica

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Non solo twitter: esperienze d’uso di tecnologie per la partecipazione politica

Partecipano: Fiorella De Cindio, Donatella Solda Kutzmann, Damien Lanfray, Davide Barillari, Giulio De Petra, Walter Tocci

L’uso delle tecnologie digitali in politica non può essere confinato nell’utilizzo più o meno efficace di Twitter, Facebook o di altri social media emergenti. A partire dalla piattaforma Liquidfeedback realizzata e utilizzata su larga scala dal Partito Pirata, nuovi strumenti digitali sono stati realizzati esplicitamente per consentire una più larga partecipazione alla politica di cittadini e militanti. Alcune esperienze significative sono state avviate in Italia negli ultimi mesi, ma i loro risultati sono finora spesso deludenti.

Esaminare criticamente queste esperienze da vicino e discuterne con chi le ha realizzate e’ il metodo per evitare la superficialità delle opinioni che caratterizza troppo spesso il dibattito attuale sull’uso delle tecnologie digitali in politica.

Saranno presentate e discusse:

.  La piattaforma TuParlamento alla quale hanno aderito alcuni parlamentari di diversi partiti. Ne parlera’ Fiorella De Cindio, Università di Milano e Fondazione RCM (Rete Civica Milanese)

.  La consultazione sulle riforme costituzionali promossa dal Governo Letta. Ne parleranno Donatella Solda e Damien Lanfray che l’hanno progettata e gestita.

.  La piattaforma Parlamento Elettronico, realizzata dal movimento 5stelle del Lazio. Ne parlerà Davide Barillari consigliere regionale del Lazio

 L’incontro si svolgerà presso la Fondazione Astrid

Corso Vittorio Emanuele II, 142, Roma

Giovedì 6 febbraio dalle ore 15.00 alle 18.00

Torino: e-Privacy alla Scuola di Politica di Benevenuti in Italia

benvenuti-in-italiae-Privacy alla Scuola di Politica di Benevenuti in Italia
28 gennaio 2014

Sicurezza, libertà e web

La cronaca estiva del 2013 è travolta dallo scandalo “Datagate”: il giovane informatico statunitense Edward Snowden, già collaboratore della CIA e della NSA, la National Security Agency, svela al mondo l’esistenza di articolati programmi di sorveglianza del web messi in atto dal governo americano e da quello britannico. Nel giugno 2013 il quotidiano britannico «The Guardian» pubblica infatti una serie di articoli, frutto della collaborazione con Snowden, che rivelano al mondo l’esistenza di questi programmi di intercettazione. Tra i bersagli, moltissimi privati cittadini, ma anche uomini di governo e delle istituzioni di tutto il mondo, Europa e Italia comprese. 100.000 computer venivano spiati attraverso l’installazione di software specifici.

Gli avvenimenti sono recenti e tutti noi ricordiamo la straordinaria eco mediatica di questo caso, così come il rischio concreto che tali rivelazioni potessero scatenare una rottura delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e alcuni governi europei. La reazione è stata talmente veemente da spingere lo stesso Obama a una sorta di ammenda, invitando la collega tedesca Merkel a un chiarimento e lavorando a una riforma dei servizi segreti in grado di fornire le dovute rassicurazioni ai leader alleati. Punto fermo della risposta era però la giustificazione addotta a tale imponente azione di monitoraggio, ricondotta a ragioni di sicurezza.

Questo scandalo internazionale ci riporta infatti a interrogarci sul rapporto tra sicurezza collettiva e libertà individuali che, in particolare all’indomani degli attacchi terroristici dell’11 settembre, è chiaramente apparso come uno degli aspetti più controversi dei già fragili equilibri liberaldemocratici del nuovo millennio. La sempre più massiccia diffusione in tutto il mondo del web e di nuovi dispositivi digitali mobili acuisce l’importanza e la delicatezza della questione, che non coinvolge solo i rapporti diplomatici tra grandi potenze, ma la libertà e la privacy di ognuno di noi.

Questi temi saranno al centro della prossima Scuola di Politica della Fondazione Benvenuti in Italia, in programma per lunedì 27 gennaio alle 21, presso la Fabbrica delle “e”, in corso Trapani 91b a Torino. Ospiti della serata il giornalista Arturo di Corinto e Claudio Agosti, del Centro Studi Hermes per la trasparenza e i diritti umani.

Festival Internazionale Giornalismo Investigativo

Festival Internazionale Giornalismo Investigativo
Anteprima Roma 24-25 gennaio 2014

www.festivalgiornalismoinvestigativo.org
twitter @AGIjournalism

associazione-giornalismo-investigativo

Presentazione
Il Festival di Giornalismo Investigativo nasce con l’ambizione di contribuire allo sviluppo di un modello di giornalismo orientato all’analisi accurata e documentata dei fatti sociali e politici e di una riflessione sulle caratteristiche e sugli strumenti intellettuali e documentali necessari al giornalismo d’inchiesta.
Il mondo del giornalismo e in particolare del giornalismo d’inchiesta, sta conoscendo un’evoluzione vertiginosa.

Informatica e giornalismo si stanno intrecciando sempre di più, aprendo spazi di indagine prima impensabili.
Insomma, il quadro strategico dell’informazione del futuro vede ormai una presenza massiccia di abilità relative al Data Journalism, l’Open Source Intelligence, il Computer Assisted Reporting e in linea generale l’uso di tool informatici per estrarre, manipolare e analizzare dati e informazioni.

Tale scenario rende chiaro il fatto che è ormai maturato il passaggio a una dimensione del giornalismo significativamente diversa dalla concezione tradizionale del reporting, nella quale il giornalista non è solo quello che controlla i fatti e li riporta (magari con più profondità nel caso di un’inchiesta giornalistica), ma è al contempo un data analyst, un esperto di hacking, di tecniche di intelligence e di organizzazione di grandi set di dati, di uso dei social network, di strumenti di promozione e diffusione tipici del marketing virale. Continua a leggere Festival Internazionale Giornalismo Investigativo

La Repubblica: Copyright web, con le nuove regole l’Agcom scavalca il Parlamento

la-repubblica-it-logoCopyright web, con le nuove regole l’Agcom scavalca il Parlamento

I retroscena che hanno portato al varo del nuovo regolamento per tutelare il diritto d’autore online. Due giorni prima dell’insediamento del nuovo commissario

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 12 dicembre 2013

Alla fine l’hanno fatto. Il regolamento contro la pirateria online è una realtà. L’Agcom ha reso pubbliche – nonostante le perplessità di esponenti del governo come Emma Bonino e l’invito del presidente della Camera Laura Boldrini a fare subito una legge di riforma – le nuove regole sull’applicazione delle sanzioni relative alla violazione del diritto d’autore online. Soddisfatto il presidente Agcom Cardani che dopo le numerose critiche ricevute segna l’unico punto della sua gestione dell’Autorità da quando Monti l’ha voluto presidente in un consiglio tutto sbilanciato a destra. Eppure anche per Cardani una punta di amarezza c’è. Il presidente è consapevole dello sgarbo istituzionale verso il nuovo commissario incaricato, Antonio Nicita, espressione del Partito Democratico, che insediandosi fra pochi giorni non ha potuto votare né a favore né contro la norma. Per di più in uno scenario dove il segretario del partito di maggioranza relativa vuole rivedere tutti i dossier relativi al mondo digitale. Continua a leggere La Repubblica: Copyright web, con le nuove regole l’Agcom scavalca il Parlamento

Di Corinto: lettera ln difesa del diritto d’autore

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ln difesa del diritto d’autore

Arturo Di Corinto

Per noi autori che viviamo anche di diritto d’autore, è sempre difficile spiegare perchè siamo contrari ai “giri di vite” sul copyright. Ma il motivo è semplice: noi autori vogliamo esser tutelati nel nostro lavoro, ma non vogliamo che questo accada a discapito delle libertà altrui.

Il risultato del nostro lavoro in quanto giornalisti, scrittori, intellettuali, è sempre uno strano ibrido tra il talento che esprimiamo e la possibilità di usare quello che altri hanno detto, fatto, scoperto e raccontato. Il nostro lavoro riguarda la capacità di combinare in maniera creativa elementi noti, e riposa grandemente sulla capacità di usare il patrimonio culturale preesistente. Il lavoro che ne risulta è esso stesso sempre manifestazione del diritto all’informazione, all’innovazione, alla ricerca, alla critica, che sono l’altro polo del diritto d’autore. Nel mondo della creatività questi diritti procedono insieme e non possiamo affermare che uno conti di più di un’altro. Continua a leggere Di Corinto: lettera ln difesa del diritto d’autore

Datagate e privacy: Comunicato stampa e programma

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Datagate e privacy 6 DICEMBRE, Camera dei Deputati

Comunicato stampa a rilascio immediato

03/12/13

Il programma: convegno_privacy_6_dicembre

Il 6 dicembre dalle ore 9:30 e per tutto il pomeriggio, si svolgerà presso la Camera dei Deputati il convegno Datagate e Privacy, una giornata di studio per affontare il tema della tutela della privacy nell’era della comunicazione digitale. Il convegno prende le mosse dalle rivelazioni della talpa Edward Snowden, il contractor americano della National Security Agency che ha svelato l’entità della sorveglianza operata segretamente dagli Stati Uniti verso gli alleati.

Il 5 giugno 2013 scoppia lo scandalo: il Guardian rivela che la Nsa, l’agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha costretto Verizon a fornirgli i metadati dei suoi abbonati: chi chiama chi, da dove, per quanto tempo. Poi si scopre che insieme al Fbi la Nsa ha chiesto a Microsoft, Yahoo!, Google e Facebook di accedere a file, foto, video, email, e conversazioni dei propri utenti nel’ambito del programma di sorveglianza “Prism” di Bush figlio. I big player della rete affermano di essersi opposti. Barack Obama non smentisce ma definisce l’operazione “un necessario compromesso tra privacy e sicurezza”. Pochi giorni dopo si scopre che Edward Snowden è la gola profonda che ha portato alla luce lo scandalo e, con un mandato di arresto pendente, fugge prima a Hong Kong e poi in Russia dove rimane nonostante la richiesta di estradizione degli Usa che gli revocano il passaporto. Mentre la UE chiede ai più alti livelli spiegazioni sui programmi spionistici della Nsa il suo direttore afferma che erano perfettamente conosciuti dal Congresso americano. Prism non è il solo programma globale di intercettazioni e sorveglianza verso cittadini e leader di paesei amici. Anche gli inglesi con Tempora, sorvegliano le comunicazioni lungo le dorsali internazionali. A settembre Dilma Roussef, presidente brasiliano, dichiarerà all’assemblea dell’Onu: “Siamo di fronte a una grave violazione delle libertà civili e della sovranità nazionale del mio paese. Senza diritto alla privacy non c’è democrazia”.

Lo scandalo della NSA, poi ribattezzato Datagate, ha rivelato la più massiccia violazione della privacy della storia. E pone molte questioni: sul ruolo dei governi, degli operatori telefonici e degli intermediari della rete; ci interpella su diritti civili e libertà costituzionali, e sulla qualità delle nostre democrazie.

Per discutere di tutto questo è stato organizzato il convegno Datagate e Privacy: dati segreti, dati spiati, dati venduti”, cui parteciperanno gli ultimi tre Garanti italiani dei dati personali, Stefano Rodotà, Francesco Pizzetti e Antonello Soro. L’evento cui daranno il loro contributo politici, giornalisti e ricercatori si terrà presso la Camera dei Deputati il 6 Dicembre a Roma.

A moderare la discussione della mattina, il giornalista Arturo Di Corinto, che cederà il testimone nel pomeriggio a Mauro Paissan, già membro dell’Authority per la privacy. A introdurre il tema della giornata interverrà Stefania Maurizi che per LEspresso segue da quattro anni le vicende di Julian Assange e Wikileaks. Partecipano inoltre Claudio Fava, Paolo Gentiloni, Gennaro Migliore, Domenico Laforenza del Cnr, e Franco Siddi della FNSI, il sindacato unitario dei giornalisti.

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6 dicembre 2013

9:30 – 17:30

Giornata di Studio

DATAGATE E PRIVACY

Dati segreti, dati spiati, dati venduti

Camera dei deputati

Sala delle Colonne

Via Poli 19 Roma

DATAGATE E PRIVACY alla camera dei deputati

logo Camera dei Deputati

6 dicembre 2013
Giornata di Studio

DATAGATE E PRIVACY

Dati segreti, dati spiati, dati venduti

Camera dei deputati
Sala delle Colonne
Via Poli 19 Roma

TUTELARE LA PRIVACY DEI CITTADINI:

I GARANTI, LO STATO, LA POLITICA

“Se non c’è nessun diritto alla privacy, non può esistere vera libertà di espressione e di opinione, vero baluardo di una democrazia efficace”. Dilma Rousseff, Presidente del Brasile

Introduce e presenta
Arturo
Di Corinto

9:30 – 13:30

Keynote speaker
Stefania
Maurizi (L’Espresso)
Scandalo NSA: cosa è in gioco

 

Stefano Rodotà (Università di Roma)

Francesco Pizzetti (Alleanza per Internet)

Antonello Soro (Garante Per la protezione dei dati personali)

 

Paolo Gentiloni (Partito Democratico)

Claudio Fava (Sinistra, Ecologia e Libertà)

Stefano Quintarelli (Scelta Civica)

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