Phishing e PEC compromise: nuovi strumenti per affrontare le frodi online

Phishing e PEC compromise: nuovi strumenti per affrontare le frodi online

Mar 22 feb 2022 17.00 – 18.15 CET

Di fronte alla nuova ondata di cyberattacchi, la cui efficacia è legata molto spesso alla capacità di ingannare gli utenti, inducendoli a cliccare su allegati o link all’apparenza innocui ma con conseguenze potenzialmente drammatiche, la sicurezza della PEC risulta a rischio.

La PEC è diventata uno strumento irrinunciabile nella quotidianità, gli utenti la ritengono uno strumento sicuro, e per tali motivi un canale sempre più appetibile per gli attacchi informatici.

Che evoluzione avrà la PEC nell’immediato futuro? Come renderla più sicura rispetto agli attacchi di phishing? Danilo Cattaneo, CEO di InfoCert, e Giuseppe Tusa, product marketing manager di InfoCert, la più grande Autorità di Certificazione europea, e Marco Ramilli, CEO di Yoroi, società attiva nello sviluppo di sistemi integrati di difesa cibernetica, risponderanno a queste domande nel webinar in programma Martedì 22 Febbraio 2022 dalle ore 17 alle ore 18.

Modera Arturo Di Corinto

Emergenza cybersecurity: sì dell’Italia ad un’Autorità nazionale, ma mancano gli esperti.

Emergenza cybersecurity: sì dell’Italia ad un’Autorità nazionale, ma mancano gli esperti.

Intervista Arturo Di Corinto di Radio Vaticana 4 Agosto 2021

Dopo l’attacco hacker che domenica scorsa ha colpito la Regione Lazio, il Senato italiano ha licenziato una legge per la creazione di un’Autorità nazionale per la cybersicurezza. L’Italia colma in questo modo un ritardo rispetto ad altri paesi europei che già si erano dotati di strumenti analoghi negli scorsi decenni. Il nuovo organismo che è destinato a prendere forma nelle prossime settimane dovrà reclutare almeno un migliaio di esperti nel settore della sicurezza informatica e verrà sostenuto anche con i fondi del PNRR. Un’ impresa tutt’altro che facile quest’ultima per la carenza di figure professionali che già rappresentano merce rara sul mercato. Tre i settori di competenza dell’autorità: resilienza; sicurezza; intelligence.

Ospiti della trasmissione:

Arturo di Corinto – docente di Identità digitale, privacy e Cybersecurity presso l’Università La Sapienza di Roma

Marco Ramilli – CEO di Yoroi

Marco Comastri – ingegnere e CEO di Tinexta Cyber

Conduce: Stefano Leszczynski

Intervista SkyTg24 Di Corinto: Attacchi informatici, Rapporto dei servizi segreti e infodemia

13 Marzo 2021 SkyTg24

Ci si lamenta dei titoli allarmistici dei giornali. Fatto in maniera civile è un bene. Ma non è il singolo titolo su #AstraZeneca che causa il panico. Ricordate che siamo tutti oggetto di campagne di disinformazione con un obbiettivo geopolitico. L’ho spiegato poco fa @SkyTG24

Si tratta di campagne che mirano alla manipolazione delle percezioni per indurre paura, incertezza e dubbio nell’opinione pubblica e creare dissenso verso i governi.Dubitare dell’europeo #AstraZeneca serve a attori statali a incrementare il consenso verso i vaccini russi e cinesi

Il Manifesto: Anche in Italia cresce la voglia di cybersecurity

Anche in Italia cresce la voglia di cybersecurity

Hacker’s dictionary. Università e poligoni virtuali, 5G e Cyber-dojo, le palestre virtuali dove giovani e meno giovani si allenano a praticare tecniche di difesa contro furti di dati

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 25 Ottobre 2018

Lo scenario italiano della cybersecurity comincia ad essere un po’ affollato. E per fortuna.

Alla fine del mese europeo della sicurezza informatica sono molti gli appuntamenti che si inseguono. Ieri il Forum Ict Security a Roma, oggi Ibm Think nella magnifica cornice dell’Acquarium all’Esquilino e molte altre iniziative tra cui, sabato, HackInBo a Bologna.

Piccole e medie imprese di cybersecurity cominciano a emergere: Cybaze, impegnata in una girandola di fusioni e acquisizioni e Omnitechit, anch’essa italianissima, che ha aperto uffici in mezza Europa. Continua a leggere Il Manifesto: Anche in Italia cresce la voglia di cybersecurity

La Repubblica: E gli hacker italiani presero il controllo di una rete criminale

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E gli hacker italiani presero il controllo di una rete criminale

Quando è l’attaccante ad essere attaccato. Un rete di computer zombie ruba credenziali in Italia ma viene infiltrata e smontata da un hacker italiano che si introfula nell’email dei criminali che la dirigono

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 31 agosto 2018

L’ATTACCO è stato massiccio. I bersagli caduti parecchi. Ma i responsabili hanno le ore contate. Hacker malevoli, forse di origine russo-macedone, hanno rastrellato migliaia di account e password attraverso una rete di computer zombie, una botnet, per operare al posto dei legittimi proprietari e rubare segreti personali e commerciali. L’operazione criminale condotta in tutto il mondo ha fatto la maggior parte delle sue vittime negli Stati Uniti e nel Canada. In Italia ha colpito il settore del lusso e del Made in Italy, regioni, comuni, cliniche e ospedali.
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