La Repubblica: Una Costituzione per Internet, ecco la prima bozza

la-repubblica-it-logoUna Costituzione per Internet, ecco la prima bozza

In dirittura d’arrivo la Carta dei diritti che il 13 ottobre sarà presentata ai parlamenti europei. Innovazione, sicurezza e tutela della libertà d’espressione tra le linee guida. La presidente Boldrini a Repubblica: “Internet favorisce la democrazia”

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 2 Ottobre 2014

 

DOPO IL BRASILE anche gli Italiani avranno una Costituzione per Internet. O almeno una sua prima bozza che, presentata alla riunione dei Parlamenti europei a Roma il 13 ottobre, dovrà essere discussa, votata online, emendata e infine adottata dal Parlamento italiano. Ieri intanto sono stati pubblicati i primi resoconti stenografici dei due incontri del gruppo che se ne occupa su incarico della presidente della Camera Laura Boldrini, circa 20 persone divise tra parlamentari e società civile. Obiettivo, per la prima volta assunto in una sede parlamentare, è quello di fissare delle regole minime di comportamento per tutti i soggetti che la rete la “fanno”: singoli, associazioni, imprese, istituzioni e governi. La commissione di studio nei fatti è stata istituita proprio per l’assenza di una commissione competente per gli affari tecnologici, ma è coadiuvata dall’intergruppo parlamentare per l’Agenda digitale da poco costituito.

Ma perché una Costituzione per Internet? La presidente Boldrini lo spiega così a Repubblica: “L’idea di costituire una Commissione di studio nasce dalla consapevolezza che considerare Internet uno dei vari media è riduttivo e improprio. Internet è molto di più: è una dimensione essenziale per il presente e il futuro delle nostre società; una dimensione diventata in poco tempo un immenso spazio di libertà, di crescita, di scambio e di conoscenza”. Continua a leggere La Repubblica: Una Costituzione per Internet, ecco la prima bozza

La Repubblica: Proprietà intellettuale, nuovo giro di vite su web e copyright: l’accordo internazionale TransPacific Partnership

la-repubblica-it-logoProprietà intellettuale, nuovo giro di vite su web e copyright: l’accordo internazionale TransPacific Partnership

Ultimo round a Ottawa per riscrivere le regole su mappe geografiche, marchi, brevetti. 12 i paesi interessati trra cui Usa, Giappone e Vietnam. Incontri segreti e contestazioni gli fanno da contorno. Al centro la disputa su Internet libero e il diritto di “remix”

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 11 luglio 2014

SI È CHIUSO ad Ottawa in Canada, l’ultimo round dei negoziati relativi al segretissimo accordo commerciale Trans­Pacifico (Trans­Pacific Partnership, TPP). Ovvero l’accordo multilaterale che mira a riscrivere gran parte degli accordi commerciali su brevetti, marchi, copyright e carte geografiche, coinvolge 12 paesi dell’area del Pacifico: Stati Uniti, Canada, Messico, Perù, Cile, Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Malesia, Vietnam, Brunei e Giappone. Costituirà la base vincolante per futuri accordi commerciali che altri paesi vorranno stabilire con i primi firmatari, Italia inclusa.

I 12 paesi coinvolti, che rappresentano circa il 50% del Pil mondiale, dovevano incontrarsi a Vancouver e solo all’ultimo momento hanno scelto l’hotel Delta di Ottawa per evitare le annunciate contestazioni, visto che i pochi documenti noti al riguardo sollevano molti dubbi sul futuro della libertà di comunicazone, la tutela dell’ambiente, della salute, del lavoro e altri diritti civili. Questo è il motivo per cui la base elettorale dei democratici americani ha inviato tre lettere ai suoi leader chiedendo di ripensare il TPP e di farne oggetto di dibattito pubblico. Per intenderci, questi accordi, al pari del Nafta (accordo nord­atlantico) o del TTIP (accordo Usa­Ue), influenzano le relazioni commerciali fra gli stati e lasciano spazio al settore aziendale per fare causa ai governi che eventualmente li contraddicono. Continua a leggere La Repubblica: Proprietà intellettuale, nuovo giro di vite su web e copyright: l’accordo internazionale TransPacific Partnership

La Repubblica: Copyright, Guardia di Finanza chiude un “cyberlocker” italiano

la-repubblica-it-logoCopyright, Guardia di Finanza chiude un “cyberlocker” italiano

Maxi-operazione contro Italian Black out, un sito che dietro un apparente profilo di legalità consentiva l’accesso a 12.000.000 di file pirata distribuiti su 120 server sparsi in tutto il mondo

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 5 Luglio 2014

L’HANNO chiamata Italian black out, la prima operazione di sequestro di un “cyberlocker” italiano che dietro un apparente profilo di legalità consentiva l’accesso a 12.000.000 di file pirata distribuiti su 120 server sparsi in tutto il mondo. Il cyberlocker, cioè un sito di archiviazione dei file da cui possono essere scaricati,  ddlstorage.com, di cui la procura di Cagliari ha inibito l’accesso sia a livello di IP (i numeri che identificano i computer collegati a Internet) che di DNS (il sistema che traduce quei numeri nel nome testuale del dominio che ospita il server del sito web), era gestito da un’azienda italiana con sede in Lussemburgo. Secondo gli investigatori della Guardia di Finanza il sito avrebbe generato in poco più di un anno un traffico illecito pari a 1.300.000 euro e permesso lo scaricamento di oltre 460.000.000 file: serie televisive, programmi software, album musicali. Il risultato è stato paragonato dalle fiamme gialle per importanza agli effetti delle indagini dell’Fbi su Megaupload e Megavideo. Continua a leggere La Repubblica: Copyright, Guardia di Finanza chiude un “cyberlocker” italiano

La Repubblica: Se Internet fa boom

la-repubblica-it-logoSe Internet fa boom
Internet. Due giorni fa il crash di un operatore ha disconnesso un quarto degli italiani per ore. Cosa succederà quando (nel 2020) ci saranno 50 miliardi di dispositivi online? Ecco dieci buone ragioni per domandarselo

di Arturo Di Corinto per La Repubblica del 15 giugno 2014

«INTERNET? POTREBBE COLLASSARE DA UN MOMENTO ALL’ALTRO ». Sono stati in molti a predire la catastrofe ma finora si sono sbagliati tutti. Tuttavia è vero che alcune porzioni di internet possano essere isolate per un periodo più o meno lungo, ed è successo spesso. Anche venerdì scorso quando un crash di Wind ha mandato off line un quarto degli italiani. Il punto è che, in generale, la Rete è stata progettata per connettere alcune centinaia di computer, non per gestire gli zettabyte di dati odierni che ci portano in casa i milioni di video di Youtube e le chiacchiere di oltre due miliardi di utenti dei social network, motivo per cui i suoi “tubi” possono intasarsi e il traffico dati bloccarsi. Per questo ci si chiede cosa avverrà con l’internet delle cose e le smart cities, quando centinaia di milioni di dispositivi digitali saranno connessi al nostro corpo e alle nostre case.
È stato stimato che nel 2020, per una popolazione di quasi 8 miliardi di persone, ci saranno oltre 50 miliardi di dispositivi connessi: 7 per ciascuno. E parliamo di stime cautelative. Domenico Laforenza, del Cnr di Pisa, tuttavia è tranquillo: «La Rete è pronta a collegarli tutti tramite IP (Internet protocol, ndr), visto che oggi il numero dei dispositivi collegabili è di circa 340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi (3,4 × 10 alla 38) di indirizzi. Il problema sarà piuttosto il traffico che genereranno. «Come sulle autostrade quando aumentano le auto si creano file e ingorghi, con i dati e i dispositivi digitali accadrà lo stesso. Allargare le autostrade, aggiungendo altre corsie usando fibra ottica e reti wireless di nuova generazione, diventa quindi un imperativo». Continua a leggere La Repubblica: Se Internet fa boom

La Repubblica: Tutti i segreti del Deep Web

la-repubblica-it-logoTutti i segreti del Deep Web

Sotto la rete in cui navighiamo esiste un mondo sconosciuto. E’ cinquecento volte più grande e dentro c’è davvero di tutto

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 20 aprile

“QUESTO MESSAGGIO è un avviso ai proprietari e ai frequentatori di Lolita City, Hidden Wiki e Freedom Hosting. È venuto alla nostra attenzione che voi vi sentite sicuri nel Dark Web. Che vi credete liberi di creare, distribuire e consumare pornografia infantile. Voi siete convinti che questo comportamento sia libertà di pensiero. Vi sbagliate. Voi approfittate di bambini innocenti e se continuerete a farlo riveleremo in Rete quante più possibili informazioni personali riusciremo ad avere di ognuno di voi. Noi siamo Anonymous. Noi siamo Legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo”. Detto fatto: nel 2011 gli hacker di Anonymous assaltano una serie di siti pedofili nel Dark Web e divulgano informazioni sensibili sui 1589 utenti di Lolita City, luogo infame considerato una sorta di “paradiso dei pedofili”.

Il cosiddetto Deep Web, l’Internet nascosto considerato il luogo di ogni orrore, però non è solo questo. Sono sempre di più infatti le Ong, i dissidenti e i blogger che hanno individuato proprio nel Deep Web un nuovo luogo dove incontrarsi, scambiarsi dati e informazioni, o sostenere una “giusta causa” usando il Bitcoin come moneta. Nel Deep Web sono stati clonati i documenti di Wikileaks sulle atrocità della guerra in Iraq e Afghanistan, e sempre qui i whistleblowers, le “talpe” che denunciano governi e funzionari corrotti, proteggono le loro rivelazioni. Continua a leggere La Repubblica: Tutti i segreti del Deep Web

Libro: Un dizionario Hacker

cop di corintoUn dizionario hacker
di Arturo Di Corinto

Editore Manni
Collana Sollevazioni

Pagine 212, brossura

€ 14.00

EAN 9788862665162

Un dizionario ragionato dei termini più significativi della cultura hacker, in cui di ogni voce si dà definizione, interpretazione e storia. L’autore, con sguardo critico e tutt’altro che neutrale, sfata i pregiudizi e fa luce sul mondo della controcultura digitale, spesso percepito come illegale e pericoloso. Dalla A di Anonymous alla W di Wikileaks, passando per Bitcoin, Defacement, Free software, Gnu e Media activism, l’autore ci accompagna alla scoperta di uno dei movimenti più attivi nella lotta alla globalizzazione capitalista, nella tutela della democrazia partecipata, della condivisione del sapere e della libera circolazione della conoscenza. Lemma dopo lemma, emerge la prospettiva politica dei “pirati informatici” e il senso della loro battaglia fatta a suon di decrittazioni e remix. Perché “privato” è il participio passato di “privare”.

 

Ultime recensioni/segnalazioni: La Repubblica

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Presiperilweb: diritto d’autore e Agcom a Radio Radicale

radioradicaleDomenica 30 marzo 2014 alle 19:30 in diretta su Radio Radicale la trasmissione “Presi per il web”.

Marco Scialdone e Fulvio Sarzana ospitano il dibattito sul Regolamento AGCOM in tema di diritto d’autore.  Gli ospiti sono Francesco Posteraro, Relatore AGCOM   del Provvedimento, Guido Scorza, Carlo Blengino, Fabio del Giudice, Direttore generale Confindustria Cultura, Paolo Marzano, Presidente Comitato Consultivo sul diritto d’autore di Palazzo Chigi e Arturo Di Corinto.

Ascolta il podcast

Convegno: Le politiche per l’Italia digitale

logo_camera14 Marzo 2014 – Giornata di Studi
Gruppo Parlamentare Partito Democratico
Gruppo Parlamentare Sinistra Ecologia e Libertà
Forum Innovatori di SEL


Le politiche per l’Italia digitale

Start up, smart cities, PA innovative, Internet e telecomunicazioni

Camera dei deputati | Sala delle Colonne | Via Poli 19 Roma

IL PROGRAMMA: convegno_politiche_digitali_14_marzo

– Per accedere alla Sala delle Colonne è necessario per gli uomini vestire la giacca;

– I giornalisti devono accreditarsi presso l’ufficio stampa della camera;

– Per motivi di sicurezza è necessario registrarsi via email: sel.segreteria@camera.it

– Per prenotare un intervento è possibile inviare titolo e abstract qui: arturo.dicorinto@gmail.com
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La Repubblica: Diritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

la-repubblica-it-logoDiritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

Il Parlamento italiano si appresta ad allungare la vita del copyright. Aumentano gli acquisti di musica in streaming e una corte d’appello olandese ammette: “Impedire l’accesso a un sito pirata è un metodo inefficace” di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 4 Febbraio 2014

 Da oggi il mercato unico europeo della musica è una realtà. Approvata la direttiva Barnier del 2012, le società di gestione collettiva dei diritti potranno operare facilmente su tutto il territorio dell’Unione e gli artisti potranno scegliere da chi farsi rappresentare: la contropartita? Quelle società saranno soggette a maggiori obblighi di trasparenza verso i propri associati e dovranno garantire una migliore gestione e redistribuzione dei proventi collettivi. E, per intenderci, non potranno più comprare palazzi da gestire allegramente. Continua a leggere La Repubblica: Diritto d’autore e musica, la Ue alla Siae: “Usate i Creative Commons”

Sel Made: Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

banksy1Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

Dai primi giorni del mese di Marzo entrerà in vigore il nuovo regolamento contro la pirateria online voluto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La sua attuazione prevede l’inibizione dell’accesso o di specifici contenuti a siti pirata senza passare per un giudice in seguito alla semplice segnalazione delle parti in causa, da attuarsi a livello di Internet Service Provider che per farlo dovranno violare la privacy dei loro utenti. Il regolamento è stato oggetto di un lungo braccio di ferro tra quanti ritengono che l’Autorità non posso recitare tre parti in commedia, regolatore, inquirente e giudicante, e quanti ritengono che la sua applicazione rappresenti un deterrente efficace contro l’emoraggia di profitti delle major e dell’industria dei contenuti.

Per capire il signficato di questo scontro però è necessario fare un passo indietro e capire se questa forzatura sia giustificata ed effettivamente utile allo scopo. Continua a leggere Sel Made: Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

Di Corinto: lettera ln difesa del diritto d’autore

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ln difesa del diritto d’autore

Arturo Di Corinto

Per noi autori che viviamo anche di diritto d’autore, è sempre difficile spiegare perchè siamo contrari ai “giri di vite” sul copyright. Ma il motivo è semplice: noi autori vogliamo esser tutelati nel nostro lavoro, ma non vogliamo che questo accada a discapito delle libertà altrui.

Il risultato del nostro lavoro in quanto giornalisti, scrittori, intellettuali, è sempre uno strano ibrido tra il talento che esprimiamo e la possibilità di usare quello che altri hanno detto, fatto, scoperto e raccontato. Il nostro lavoro riguarda la capacità di combinare in maniera creativa elementi noti, e riposa grandemente sulla capacità di usare il patrimonio culturale preesistente. Il lavoro che ne risulta è esso stesso sempre manifestazione del diritto all’informazione, all’innovazione, alla ricerca, alla critica, che sono l’altro polo del diritto d’autore. Nel mondo della creatività questi diritti procedono insieme e non possiamo affermare che uno conti di più di un’altro. Continua a leggere Di Corinto: lettera ln difesa del diritto d’autore

Convegno: Libertà fondamentali sul web. Il Regolamento AGCOM sul diritto d’autore

logo Camera dei Deputati

Il 22 Novembre 2013, dalle 10 alle 13, alla Camera dei Deputati,  presso la Sala della Mercede, si svolgerà il Convegno

“Libertà fondamentali sul web. Il Regolamento AGCOM sul diritto d’autore”

Prima sessione
Libertà fondamentali e ruolo del Parlamento
Modera :  Fulvio Sarzana

Nicola D’Angelo, Magistrato ex Commissario AGCOM
Vincenzo Vita, già senatore del PD
Gennaro Migliore, Capogruppo di SEL alla Camera
Paolo Gentiloni;, deputato del Partito Democratico
Francesco Pizzetti, Ordinario di Diritto Costituzionale, ex Garante privacy.
Michele Boldrin; Professore Washington University a St. Louis, nel Missouri. *in attesa di conferma

Seconda sessione
Diritti fondamentali sul web ed attività d’impresa
Modera:  Arturo Di Corinto

Paolo Nuti, Vicepresidente di AIIP-Confindustria digitale
Dino Bortolotto, Presidente Assoprovider Confcommercio
Giovanna De Minico, Professore di Diritto Costituzionale Università degli Studi di Napoli
Giovanni Maria Riccio, Professore di diritto comparato Università di Salerno
Marco Orofino, Professore di diritto delle comunicazioni elettroniche Università statale di Milano
Marco Pierani, Responsabile relazioni istituzionali Altroconsumo

Il Convegno è libero e gratuito, previa registrazione obbligatoria da effettuarsi presso la mail info (AT) lidis.it  entro la mattina del 21 novembre o chiamando lo Studio legale Sarzana al numero  06/3211553

Si ricorda che per gli uomini è necessario indossare la giacca

Studio Legale Sarzana e Associati  www.lidis.it

Convegno: Dialogo sulla libertà d’informazione

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Dialogo sulla libertà di informazione
14 novembre 2013, ore 15.00, Sala Zuccari, Palazzo
Giustiniani, Senato della Repubblica

Riforma della disciplina sulla diffamazione, nuove regole per la tutela del diritto d’autore online e nuovi orientamenti in materia di diritto all’oblio sono gli ingredienti che stanno rivoluzionando il mondo dell’informazione. Tante novità e tanto fermento. Ma è la direzione giusta? I cambiamenti in atto sono sufficienti a garantire maggiore libertà di informazione in un Paese nel quale ce n’è ancora poca? Cosa si sta facendo, cosa non si sta facendo e cosa si dovrebbe fare per garantire di più la libertà di chi vuole fare informazione e quella di chi all’informazione vuole accedere?
Società civile e imprese ne discutono con Frank La Rue, Special Rapporteur ONU per la promozione e tutela della libertà di
informazione in visita ufficiale in Italia e con i rappresentanti delle Istituzioni italiane.

Apertura dei lavori
Piero Grasso – Presidente del Senato della Repubblica
Laura Boldrini – Presidente della Camera dei Deputati

Prima sessione
La censura violenta e le querele pretestuose. I rischi più gravi che corrono i giornalisti.
Testimonianze e statistiche italiane sulle minacce che oscurano notizie di
rilevante interesse sulla mafia e sul mala ffare. Le norme e le misure di
protezione che si potrebbero adottare .
Introduce:
Alberto Spampinato
Direttore di Ossigeno per l’Informazione

Ne parlano:
Lirio Abbate – Giornalista del settimanale ‘l’Espresso’, sotto scorta dal 2007
Marilù Mastrogiovanni – Giornalista pugliese, minacciata per un’ inchieste che svela come le imprese aggirano le norme antimafia
Luigi Centore – Giornalista di Ardea, minacciato per inchieste sulla criminalità nel litorale romano

Seconda sessione
Diritto all’oblio o oblio dei diritti?
Siamo tutti padroni della storia o dobbiamo accettare che sia raccontata online libera dai nostri condizionamenti ed indipendentemente dai nostri desideri? Quale deve essere il punto di equilibrio tra il diritto del singolo ad essere dimenticato se lo desidera e quello della collettività a ricordare?
Introduce:
Guido Scorza – Coordinatore Open media coalition
Ne parlano:
Antonello Soro – Garante per il trattamento dei dati personali e la riservatezza
Isabella Splendore – Ufficio Legale FIEG
Betto Liberati – Presidente ANSO, Associazione nazionale stampa online

Terza sessione
Diritto d’autore: tutelare un diritto violandone un altro?
Per tutelare i diritti di proprietà intellettuale si rischia di comprimere oltre il lecito la libertà di informazione? E’ un rischio democraticamente sostenibile? Lo stiamo correndo?

Introduce:
Arturo Di Corinto – Giornalista
Ne parlano:
Antonio Martusciello* – Membro dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Stefano Quintarelli – Deputato Scelta civica, esperto di Internet e telecomunicazioni
Paolo Nuti – Associazione italiana internet providers
Marco Pierani – Responsabile attività istituzionali di Altroconsumo
Conclusioni

Frank La Rue – Special Rapporteur ONU per la promozione e tutela della libertà di informazione
L’evento sarà l’occasione per la presentazione dell’ebook di Ossigeno per l’Informazione “Taci o sparo” sulle audizioni dei giornalisti minacciati presso la Commissione Parlamentare Antimafia dei report annuali di Open Media Coalition
*****
L’accesso nei locali del Senato sarà consentito solo a quanti si
iscriveranno all’evento scrivendo a Segreteria@ossigenoinformazione.it.
Per gli uomini si ricorda di indossare la giacca.

Camera dei Deputati: DIRITTO D’AUTORE: TRA IL VECCHIO E IL NUOVO

logo_cameraConvegno
DIRITTO D’AUTORE: TRA IL VECCHIO E IL NUOVO
2 Ottobre ore 10-18

Camera dei Deputati
Sala della Mercede,
via della Mercede 55, Roma

La registrazione su Radio Radicale

LE LEGGI e I REGOLAMENTI
10:00 – 11:00
GUIDO SCORZA – avvocato
Diritto d’autore, una riforma necessaria
FULVIO SARZANA – avvocato, studio Lidis
Il nuovo regolamento Agcom
SIMONE ALIPRANDI – avvocato. ass. Copyleft-Italia.it
Nuovi modelli di gestione dei diritti d’autore

 

LA PIRATERIA, GLI AUTORI E I CONSUMATORI
11:00 – 12:00
DINO BORTOLOTTO – Assoprovider
Pirateria digitale e responsabilità degli ISP
CARLO BLENGINO – avvocato
Diritto d’autore e responsabilità degli intermediari
MARCO PIERANI – Ass. Altroconsumo
La tutela dei consumatori e il diritto d’autore
ADRIANO BONFORTI – Ass. Patamu
La tutela degli autori e il ruolo della Siae

LE PROPOSTE DELLA POLITICA
12:00 – 13:00
GENNARO MIGLIORE (SEL)
PAOLO COPPOLA (PD)
MIRELLA LIUZZI (M5S)
STEFANO QUINTARELLI (SCELTA CIVICA)
ANTONIO PALMIERI (PDL)

Conduce: Arturo Di Corinto

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Guerilla Open Access Manifesto

Information is power. But like all power, there are those who want to keep it for
themselves. The world’s entire scientific and cultural heritage, published over centuries
in books and journals, is increasingly being digitized and locked up by a handful of
private corporations. Want to read the papers featuring the most famous results of the
sciences? You’ll need to send enormous amounts to publishers like Reed Elsevier.

There are those struggling to change this. The Open Access Movement has fought
valiantly to ensure that scientists do not sign their copyrights away but instead ensure
their work is published on the Internet, under terms that allow anyone to access it. But
even under the best scenarios, their work will only apply to things published in the future.
Everything up until now will have been lost. Continua a leggere Guerilla Open Access Manifesto

L’Espresso: Ossessioni digitali

espresso_logoDiritto d’autore
Se l’Agcom fa lo sceriffo

Arturo Di Corinto per L’Espresso del 22 agosto 2013

Il 25 luglio scorso l’Agcom ha pubblicato il nuovo schema di regolamento a tutela del diritto d’autore online e l’ha messo in consultazione per 60 giorni. L’Autorità ha in questo modo attribuito a sé il diritto di scrivere una legge, di individuarne le violazioni e di giudicarle. C’è già abbastanza da far gridare allo scempio della civiltà giuridica. Secondo il regolamento d’ora in avanti i titolari dei diritti potranno rivolgersi all’Agcom per chiedere la rimozione di contenuti online su qualsiasi piattaforma di Internet – dai blog ai social media come Youtube o Wikipedia –  oppure di inibirne l’accesso attraverso gli internet service provider. Assoprovider e altri soggetti hanno protestato per un regolamento che li trasforma in sceriffi della rete obbligati ad analizzare il dettaglio del traffico fra utenti e siti con un metodo tipicamente censorio come la deep packet inspection. Avvocati e associazioni dei consumatori lamentano la compressione dei diritti della difesa di chi ha solo tre giorni per ottemperare alle richieste di rimozione e che può impugnare il procedimento, ma affrontandone i rilevanti costi. Tutto questo a fronte delle lamentele dei titolari dei diritti d’autore che un giorno offrono statistiche da grande depressione per quanto riguarda i consumi culturali e quello dopo esultano per i profitti del mercato della musica online. Ben 17 dei 19 articoli del regolamento parlano di come applicare le sanzioni. Alla faccia del valore pedagogico con cui era stato annunciato il regolamento.

La Repubblica: L’Agcom, il copyright, gli stakeholder

la-repubblica-it-logoCopyright, giro di vite all’americana
ma la strada è la cultura della legalità

Aperta la consultazione pubblica sul nuovo regolamento per contrastare la pirateria online. Sono molti i dubbi che solleva in termini di privacy e libertà di comunicazione di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 7 agosto 2013

IL 25 LUGLIO scorso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Agcom, ha emanato una nuova proposta di regolamento contro la pirateria digitale. Il regolamento, che prevede la rimozione selettiva di contenuti illegali da siti web o la loro inibizione all’accesso, è oggetto di una consultazione pubblica fino al 23 settembre, e dovrà in seguito essere notificato agli organismi europei per essere applicato da febbraio. E’ la terza volta dal 2009 che un provvedimento di questa natura viene messo in consultazione. Finora senza  risultati. Il motivo? Non ci si mette d’accordo su quale sia il giusto livello di intervento per salvaguardare i diritti degli autori senza limitare i diritti degli utenti della rete. Anche questo regolamento segue la stessa logica che ha fatto naufragare iniziative simili come Sopa, Pipa, Ttpa e Acta e cioè la chiamata in correo dei provider di accesso e dei contenuti, la legittimazione della violazione della privacy per accertare le violazioni, la compressione dei diritti della difesa degli accusati, lo spostamento dell’onere della prova dal detentore dei diritti al presunto ladro di diritti, con tutti gli oneri del caso. Continua a leggere La Repubblica: L’Agcom, il copyright, gli stakeholder

Articolo 21: provider arruolati contro la pirateria

articolo21Blitz sul diritto d’autore. L’Agcom sforna il regolamento e informa il Parlamento a cose fatte
di Arturo Di Corinto per Articolo 21 del 29 luglio 2013

Il 23 luglio l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha licenziato il nuovo testo contro la pirateria digitale e, a dispetto delle rassicurazioni fornite al Parlamento in due distinte audizioni dal suo presidente Angelo Cardani, il testo – non fornito ai parlamentari – risulta peggiore di quello ritirato dal suo predessore Corrado Calabrò.

Il tema della protezione del diritto d’autore nelle reti di comunicazione elettroniche è un tema di assoluta rilevanza in una società, la nostra, dove l’industria culturale e creativa crea lavoro (talvolta), paga le tasse (quando lo fa) e arricchisce culturalmente la società (non sempre ci riesce). Perciò a fronte dell’allarme delle associazioni di categoria che lamentano mancati introiti per molti miliardi a causa della diffusa violazione dei diritti collegati alle opere d’ingegno, l’AGCOM è intervenuta a più riprese per limitarne i danni veri o presunti. Veri perchè sappiamo tutti che da Napster in poi passando per The Pirate Bay e Bit Torrent è diventato più facile appropriarsi di un film, un disco, un saggio con due colpi di click e senza pagare, presunti perchè molti studi indipendenti dicono che i danni della pirateria sono limitati. Continua a leggere Articolo 21: provider arruolati contro la pirateria

Il Manifesto: Il copyright secondo l’Agcom

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COPYRIGHT
di Arturo Di Corinto
per Il Manifesto del 19 luglio 2013

«Dei singoli downloader non ce ne frega niente». L’aveva detto il commissario Maurizio Dècina al Forum Ict del Pd, l’ha ripetuto il 17 luglio alla Camera dei Deputati, con parole più eleganti, il suo presidente, Angelo Marcello Cardani, il bocconiano voluto all’Agcom da Mario Monti, illustrando le linee guida di un nuovo regolamento a protezione del diritto d’autore.
Secondo il capo dell’Autorithy, obiettivo dell’intervento dell’ente amministrativo, che vuole avocare a sé indagini e sanzioni per contrastare la pirateria digitale, saranno i siti criminali che lucrano sull’attività di autori e imprese e non i singoli fruitori. «Non manderemo la polizia a casa di nessuno», ha detto riferendosi al caso di una signora multata per avere messo come sottofondo a un video di compleanno su web le musiche di Elton John. Continua a leggere Il Manifesto: Il copyright secondo l’Agcom

La Repubblica: Copyright, la grande minaccia del Tppa. “Saremo costretti a pagare due volte”

Copyright, la grande minaccia del Tppa
“Saremo costretti a pagare due volte”

L’allarme delle associazioni per la libertà della Rete: il nuovo accordo commerciale in discussione a Dallas minaccia i diritti degli utenti. Secondo gli osservatori rischia di essere peggiore dell’Acta perché, tra le altre cose, prevede l’allungamento della durata temporale del copyright fino a 120 anni di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 14 maggio 2012

Questa settimana a Dallas numerose rappresentanze di diversi paesi stanno negoziando nuove regole per Internet – comprese alcune norme sulla proprietà intellettuale che potrebbero soffocare la libertà d’informazione online. L’accordo commerciale Asia-Pacifico, TTP, Trans-Pacific Partnership Agreement, questo è il trattato in via di definizione, potrebbe infatti rivelarsi peggiore dell’ACTA creando nuovi standard per l’applicazione di brevetti e copyright.
Il TPP è infatti un accordo di libero commercio che ha l’obiettivo di rimuovere “ostacoli” commerciali come le tariffe doganali e le quote d’importazione per facilitare commercio ed investimenti nella regione Asia-Pacifico. Ma contiene alcune norme pericolose per la rete intesa come piattaforma commerciale per la produzione e la vendita di beni, merci e servizi. Secondo alcuni osservatori, tra cui la Electronic Frotier Foundation, somiglia all’accordo anticontraffazione (ACTA) e alla proposta di legge nota come SOPA (Stop Online Piracy Act), visto che nel capitolo sulla proprietà intellettuale ne ricalca le raccomandazioni. Continua a leggere La Repubblica: Copyright, la grande minaccia del Tppa. “Saremo costretti a pagare due volte”

Incontri: DAL LIBRO ALLE NARRAZIONI TRANSMEDIALI: NUOVI SCENARI PER SCUOLE E BIBLIOTECHE

DAL LIBRO ALLE NARRAZIONI TRANSMEDIALI: NUOVI SCENARI PER SCUOLE E BIBLIOTECHE
Perugia, 23 aprile Sala dei Notari, Piazza IV Novembre
Maggio dei libri invito 23 aprile

L’evento, organizzato dalla Regione Umbria – Servizio Beni Culturali, si svolge in occasione dell’apertura della campagna nazionale “Il Maggio dei libri” patrocinata dal Centro per il Libro e la Lettura e della Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’autore proclamata dall’Unesco.

L’iniziativa si pone l’obiettivo di riflettere sui cambiamenti stimolati dall’innovazione tecnologica negli ambienti di apprendimento e di accesso alla conoscenza legati al mondo del libro, in particolare scuole e biblioteche, e sui conseguenti nuovi modi di produrre e consumare cultura. I nuovi processi di apprendimento, la disponibilità di un immenso patrimonio documentale digitale e gli strumenti del web trasformano inevitabilmente gli studenti/utenti in “prosumer” che collaborano attivamente alla creazione di nuovi prodotti culturali inaugurando una nuova stagione di competenze e professionalità. Un proficuo e corretto sviluppo di tali processi creativi e di consumo, in grado di generare “valore” per l’intera comunità, sarà inevitabilmente legato ad una modifica dei meccanismi di protezione del copyright e a nuovi sistemi di gestione dei diritti d’autore.
Continua a leggere Incontri: DAL LIBRO ALLE NARRAZIONI TRANSMEDIALI: NUOVI SCENARI PER SCUOLE E BIBLIOTECHE

ArciReport: Una nuova idea di cultura


Una nuova idea di cultura
di Arturo Di Corinto per ARCIREPORT anno X, n. 14, 17 aprile 2012

Arcireport n_14 – 2012_

Anche quest’anno si celebra la Settimana della cultura. Il XIV appuntamento organizzato dal Mibac per promuovere e valorizzare il Patrimonio culturale italiano apre infatti gratuitamente le porte di musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali, per nove giorni, dal 14 al 22.
Iniziativa encomiabile che potrebbe però diventare l’occasione per valorizzare il patrimonio del presente e non solo quello del passato enfatizzandone innesti e contaminazioni, fino a diventare occasione di dibattito su ciò che riteniamo “fare cultura” e non solo “essere cultura”. Ad esempio, una settimana della cultura potrebbe valorizzare il mondo digitale e le forme comunitarie che su di esso crescono. Come per il meeting bolognese di Punto.it, incontro delle web tv italiane dove si sono dati convegno oltre 400 videomakers per parlare della tv del futuro, cioè del nostro futuro, e di come ci percepiamo, ci relazionamo, ci formiamo idee e opinioni. Oppure una parte della programmazione di questa settimana potrebbe essere dedicata ai luoghi della cultura autogestita, al Teatro Valle o al Cinema Palazzo di Roma, che pochi giorni fa hanno ospitato nei loro spazi tre giorni di eventi dedicati al copyleft, cioè alle modalità attraverso cui è possibile comunicare e reinventare il patrimonio linguistico, artistico, scientifico, culturale, del nostro paese, oltre le logiche di un copyright che comincia a stare stretto a tutti. Continua a leggere ArciReport: Una nuova idea di cultura

La Repubblica: Tra frequenze e copyright valzer di poltrone all’Agcom

Tra frequenze e copyright
valzer di poltrone all’Agcom

Il presidente in scadenza Corrado Calabrò vuole varare il discusso regolamento sul copyright. Ma non sarà facile. Così si guarda al prossimo consiglio. Che oltre che di diritto d’autore, dovrà occuparsi di due temi scottanti in un anno elettorale, e cioè di frequenze tv e par condicio. E tra i nomi che si fanno ci sono quelli di Roberto Viola e Deborah Bergamini di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 16 aprile 2011

ROMA – Il 4 aprile Corrado Calabrò ha affermato che varerà il tanto contestato regolamento sul copyright. Il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha dichiarato di volerlo fare “al di là delle sue propensioni personali”, perché glielo chiedono quattro commissari (Martusciello, Mannoni, Savarese e Napoli) su otto presenti in consiglio. E questo potrebbe accadere alla prima riunione utile, quella del prossimo giovedì 19 aprile.

La dichiarazione, resa davanti alla Commissione d’inchiesta bicamerale sulla contraffazione e la pirateria, rovescia le dichiarazioni del giorno di primavera quando, in un’audizione al Senato richiesta da Luigi Vimercati e Vincenzo Vita, Calabrò aveva sostenuto di essere in attesa del via libera mai arrivato del governo per varare il regolamento. Eppure Calabrò sostiene di essere pronto a licenziare la delibera. Secondo il vicepresidente della commissione d’inchiesta che ha audito Calabrò, Vico Ludovico (PD), il presidente Agcom soffrirebbe della “sindrome di un fine mandato senza risultati” e questo sarebbe il motivo della sua accelerazione. Ma probabilmente è una spiegazione molto generosa.
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La Repubblica: Copyright, Calabrò tira dritto “Adotteremo il regolamento”

Copyright, Calabrò tira dritto
“Adotteremo il regolamento”

Il presidente dell’Agcom lo ha detto nella sua audizione davanti alla commissione bicamerale sulla contraffazione. Il sì potrebbe arrivare già il 19 aprile. “Ai provider può essere chiesto di non trasportare contenuti che violano il copyright”. L’attacco ai gigante del web Google, Facebook, Twitter e Youtube di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 4 aprile 2012

ROMA – Il presidente dell’Autorità garante per le comunicazioni, Corrado Calabrò, tira dritto su copyright. Vuole approvare, e presto, la contestata delibera sul diritto d’autore. Cambiando l’orientamento che aveva espresso il 21 marzo nell’audizione al Senato, oggi ha detto che il consiglio dell’autorità ne varerà il regolamento: “Visto che 4 commissari su 8 lo chiedono, il regolamento sarà posto all’odg del Consiglio e sarà adottato”. La dichiarazione é stata fatta davanti alla commissione bicamerale sulla Contraffazione e la pirateria, quella presieduta dal leghista Fava. E ha aggiunto: “visto che la richiesta viene da più di un terzo dei componenti del Consiglio, sono obbligato, al di là della mia propensione personale, a darvi seguito”. I commissari favorevoli essendo Martusciello, Mannoni, Savarese e Napoli con l’opposizione netta di D’Angelo, e l’astensione di Lauria e Sortino (quest’ultimo relatore con Mannoni del provvedimento), la decisione potrebbe arrivare già il prossimo 19 aprile, prima riunione utile del consiglio per esprimersi al riguardo.

IL TESTO DELL’AUDIZIONE 1
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Incontri: Quinto meeting nazionale delle web tv e dei media digitali indipendenti!

Centinaia di videomaker provenienti da ogni angolo d’Italia torneranno a confrontarsi con professionisti ed esperti. Dal 18 al 20 aprile si terrà a Bologna il nostro meeting nazionale delle web tv “Punto It: le Italie digitali fanno il punto” .

Durante la tre-giorni dibatteremo di modelli di business, regolamentazione, strumentazioni produttive e distributive, format e linguaggi. Registrazione gratuita e obbligatoria . Ulteriori informazioni nel comunicato stampa.

Punto it è promosso dal nostro osservatorio e network Altratv.tv con il sostegno di Google, Eutelsat, Telecom Italia, Legacoop e con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Università di Bologna e Comune di Bologna. Il meeting è in mediapartnership con Rai5, Nòva24 e Unitag e vede l’humanitarian partnership di Emergency e la foodpartnership di Alce Nero-Mielizia. Online tutti i supporters dell’evento.

Nel video di presentazione la storia di un’Italia che non fa notizia ma fa rete.
Ti aspettiamo a Bologna!

Incontri: COPY LEFT DAYS

5 . 6 . 7 aprile 2012
COPY LEFT DAYS
Tre giornate sulla cultura libera/ta
diritto d’autore e licenze aperte

Il 5 . 6 . 7 Aprile, negli spazi del Teatro Valle Occupato e dell’ Ex Cinema Palazzo/Sala Vittorio Arrigoni, si svolgeranno le giornate della cultura libera/ta, organizzate in collaborazione con Patamu.com e Melting Pro.

Questo evento è stato organizzato per informare artisti, musicisti, attori, scrittori e pubblico sui problemi legati a diritto d’autore, proprietà intellettuale, diffusione ed utilizzo delle opere dell’ingegno. Saranno delineate inoltre le differenze tra il copyright tradizionale e le opere rilasciate con licenze Creative Commons o affini, e si parlerà anche di come queste possano cambiare le modalità di accesso alla cultura, al sapere, all’informazione e alla di condivisione dei contenuti.

All’interno dell’evento sarà ospitata la prima edizione del RomaCCfest, uno dei primi festival del Cinema con contenuti esclusivamente Creative Commons, in gemellaggio con il BccN di Barcellona da cui è ‘derivato’ con licenza Creative Commons By-Nc-Sa (attribuzione-noncommerciale-sharealike).

Le proiezioni saranno affiancate da interventi musicali a cura delle etichette CC Subcava Sonora e NED e da incontri assembleari su diritto d’autore e cultura libera, da momenti di approfondimento su SIAE, IMAIE, SOPA, Creative Commons, Copyleft, sul ruolo della cultura libera nella valorizzazione e nella tutela del bene comune anche in aree del sapere diverse dall’arte, ad esempio nella scienza e nei farmaci. Si terranno inoltre tavole rotonde e dibatti per approfondire la riflessione su cosa possa essere fatto nel concreto per promuovere un differente modello di diffusione della cultura e del sapere.

Organizzazione: Patamu, Melting Pro, Teatro Valle Occupato
Contenuti Festival Cinema CC: RomaCCFest/BccN
Contributi Musica CC: Subcava Sonora, NED

www.copyleftdays.it www.romaccfest.it
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La Repubblica: Copyright, bozza del governo delinea una super Agcom

Copyright, bozza del governo
delinea una super Agcom

Il documento trapelato legittimerebbe in via normativa un’Autorità con poteri di intervento sulla violazione del diritto d’autore. Fino alla disconnessione dal web per i colpevoli. Ma la norma stessa costituirebbe la prova più evidente che l’Agcom non ha quelle competenze di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 29 Marzo 2012

Agcom e diritto d’autore, la storia infinita. Una storia di sgambetti e marce indietro, di lobbying e resistenza civile che sulla base di una peculiare interpretazione potrebbe arrivare a stravolgere l’ordinamento giuridico italiano. Oggi è infatti trapelata la bozza govenativa in base alla quale l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni otterrebbe il diritto di intervenire per via amministrativa contro la violazione del copyright in rete, con il potere di operare la disconnessione da Internet per i siti o addirittura per i colpevoli di downloading illegale, in puro stile Hadopi. La richiesta di tale norma interpretativa era stata avanzata proprio da Calabrò, in occasione della sua audizione al Senato.

Anche se in alcuni punti non sembra proprio un testo di legge, ma una sorta di promemoria o lavoro preparatorio, rimane ignoto se sarà parte di un progetto di legge, di un decreto o altro atto normativo. In ogni caso, una novità assoluta nella storia del diritto italiano, perchè, pur essendo una norma dichiaratamente solo “interpretativa” invece di interpretare, innova profondamente e cancella leggi preesistenti. Continua a leggere La Repubblica: Copyright, bozza del governo delinea una super Agcom

La Repubblica: Agcom può oscurare i siti pirata? “Attacco ai diritti fondamentali”

Agcom può oscurare i siti pirata?
“Attacco ai diritti fondamentali”

Delibera, tutto da rifare. Secondo un parere chiesto all’ex presidente della Consulta Valerio Onida, un’autorità amministrativa può fare a meno dei giudici per chiudere un sito che viola il copyright e gli Internet Service Provider devono oscurarlo. Rodotà: “Non si può escludere la competenza dell’autorità giudiziaria” di ARTURO DI CORINTO
per La Repubblica del 14 marzo 2012

Il diritto d’autore non è più soltanto affare di avvocati perché incide sempre di più su come produciamo e consumiamo cultura. Eppure continuano a proliferare iniziative legislative tese a regolamentare per via amministrativa un aspetto tanto importante della nostra società senza che vi sia un adeguato dibattito pubblico e parlamentare. L’ultima in ordine di tempo è la delibera Agcom (688/2010) che il vertice dimissionario dell’Autorità italiana per le comunicazioni vuole licenziare prima della scadenza del mandato avvalendosi anche del parere di un rispettato giurista come Valerio Onida. La delibera, fotocopia di leggi americane e frutto di pressioni lobbistiche rivelate anche da Wikileaks, mette al centro la possibilità di oscurare per via amministrativa siti web che violano il diritto d’autore e chiama gli Internet Service Provider a svolgere azioni di contrasto alla pirateria. Continua a leggere La Repubblica: Agcom può oscurare i siti pirata? “Attacco ai diritti fondamentali”

ACTA and Copyright 2.0: Di Corinto interviews Bruce Perens

Let’s talk of copyright and about Bruce Perens. Ok?

Yes. I have been on both sides of the copyright issue. I worked at Pixar for 12 years and have had 19 years of full-time employment in the film industry. I am credited on Toy Story II and A Bug’s Life. I later became one of the founders of the Open Source movement in software, and left Pixar to pursue that. Today I help governments, companies, and lawyers understand Open Source. I’m also an Open Source software author, and am about to release a new content-management system for the Ruby on Rails rapid application development platform. I live in Berkeley, California, with my wife and 12-year-old son.

So, you can see that I’ve been on both sides of the copyright issue: I’ve made technology for feature films and have worked on the films themselves, and bought a home with my income from Pixar’s IPO. Then in my second career I made Open Source software and helped people worldwide to share the things they make, and companies and governments to understand this.

1) The juncture of conflicting interests frequently leads to a clash between copyright and other basic institutions (fundamental user rights) in our society, particularly the freedom of speech, privacy and Internet access. Is copyright, as we have known it for three centuries, an appropriate tool for the needs of creators and society in a digital environment as SOPA, Pipa and Scotus suppose?

The problem isn’t really whether copyright is appropriate, it is that there is presently no balance of the rights of the copyright holder versus the good of society. This came about because only the very large copyright holders have been represented in the drafting of copyright law, for at least a century. It is as if there had been elections in which only one party was allowed to vote. Of course the laws become progressively more extreme in such a situation. Continua a leggere ACTA and Copyright 2.0: Di Corinto interviews Bruce Perens