Equo compenso: la proposta di FHF e Frontiere Digitali

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Scarica il Documento della Free Hardware Foundation sull’Equo compenso

L’articolo 5 della direttiva 2001/29/CE ha previsto la possibilità per gli Stati Membri di disporre eccezioni o limitazioni al diritto esclusivo di riproduzione per quanto concerne le copie su qualsiasi supporto effettuate da una persona fisica per uso privato e per fini né direttamente, né indirettamente commerciali a condizione che i titolari dei diritti ricevano un equo compenso che tenga conto dell’applicazione o meno, all’opera o agli altri materiali interessati, di misure tecnologiche di protezione.

Le ragioni che la Comunità pone alla base dell’equo compenso sono esplicitate nel considerando 35 della direttiva, allorquando si afferma che esso è necessario affinchè i titolari dei diritti “siano adeguatamente indennizzati per l’uso delle loro opere o dei materiali protetti”. “Nel determinare la forma, le modalità e l’eventuale entità di detto equo compenso”, prosegue il considerando in commento, “si dovrebbe tener conto delle peculiarità di ciascun caso… un valido criterio sarebbe quello dell’eventuale pregiudizio subito dai titolari dei diritti e derivante dall’atto in questione. Se i titolari dei diritti hanno già ricevuto un pagamento in altra forma,
per esempio nell’ambito di un diritto di licenza, ciò non può comportare un pagamento specifico o a parte. Il livello dell’equo compenso deve tener pienamente conto della misura in cui ci si avvale delle misure tecnologiche di protezione contemplate dalla presente direttiva.

Lettera aperta al Presidente della RAI, Paolo Garimberti

di Giulietto Chiesa, 22 giugno 2009

Egregio Presidente,
lo scandalo di un Presidente del Consiglio “utilizzatore finale” di prostitute è già mondiale. Ad esso si aggiunge lo scandalo del telegiornale di RAI Uno e del suo direttore Minzolini, che è riuscito a oscurare completamente, per giorni e giorni, ogni notizia al riguardo.

Siamo di fronte a palese incompetenza professionale, a palese violazione del codice deontologico del giornalismo, a palese disprezzo dell’impegno preso all’assunzione dell’incarico di una informazione completa e imparziale.

Ce n’è quanto basta per un licenziamento in tronco per giuste e concomitanti cause.

Lo mandi a casa, Presidente. Non resterà comunque disoccupato.

Giulietto Chiesa

Vi sollecito a sottoscrivere la lettera aperta e inviare la vostra opinione sui silenzi di Minzolini direttamente alla Rai, al seguente indirizzo: contattalarai

Sono graditi commenti e adesione anche ai nostri indirizzi e-mail:
Megachip: redazione@megachip.info
Pandora Tv: info@pandoratv.it

Iran: Internet diventa verde

tweet cartoon
The Internet greenification
di Arturo Di Corinto e Ania Maslova

“Youtube è il tuo alleato”, “I blog sono più veloci dei telegiornali”, “Le immagini di Flickr ti dicono la verità”, “Cerca le parole chiave delle elezioni iraniane su Twitter”: quattro modi per resistere alla censura dell’informazione prodotta dal braccio di ferro tra Ahmadinejad e Moussavi. Li elenca Ben Parr, tech guru di San Francisco su Mashable.com. 150.000 cinguettii all’ora parlano di Iran e di Moussavi, il Dipartimento di Stato americano chiede a Twitter di rimandare l’upgrade dei propri sistemi per mantenere attivo il servizio. In rete c’è tutto un florilegio di vignette, appelli video, richieste di mobilitazione a favore dei giovani iraniani scesi in piazza. La chiamano “Internet greenification” un modo per dire che le proteste contro il presidente iraniano all’indomani delle elezioni stanno colorando di verde anche la Rete. Continua a leggere Iran: Internet diventa verde

Io Leggo! La piccola e media editoria in scena a Roma

logo io leggo
IO LEGGO! quarta edizione

Incontri & Contaminazioni
mostra mercato della piccola e media editoria
26 giugno – 5 luglio 2009
ROMA, Villa dei Gordiani (Via Prenestina/angolo Largo Irpinia)

::::: www.ioleggo.info ::: info@ioleggo.info ::: 06 27 800 534 :::::

“Io Leggo!” torna a Villa Gordiani per la sua IV edizione, dal 26 Giugno al 5 Luglio, nell’ambito dell’Estate Romana.
L’iniziativa vuole favorire l’incontro tra il pubblico e il mondo della piccola e media editoria. Continua a leggere Io Leggo! La piccola e media editoria in scena a Roma

Magnific…Art

logo fhfVenerdì 19 Giugno alle ore 11.15
Sala Placido Martini di Palazzo Valentini
Via IV Novembre, 119/A

Magnific…Art

Interverranno alla presentazione:

Cecilia D’Elia – Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma

Pino Battaglia – Presidente Commissione Cultura della Provincia di Roma

Giuseppe Puopolo – Presidente dell’Associazione Panharmonikon

Majid Abder-Rahman – Wikimedia

INVITO CONFERENZA STAMPA

Il Magnificat di Antonio Vivaldi per un coro composto anche da detenuti, detenuti e pazienti psichiatrici. Continua a leggere Magnific…Art

Free software as a Commons

Free software as a Commons
by Arturo Di Corinto

“Thanks to its characteristics, free, open source software, is a distributed property that is capable of evolving into a Public Good.”

Its “open” and modular language, which is freely accessible and created thanks to the collaboration of many in different stages, allowing it to be perfected and modified, make the free software a “relational good” that, thanks to its accessibility, non-exclusivity and lack of competitiveness presents all the characteristics of a common resource: something which everyone can make use of, even if they have not participated directly in its creation.
The free software as an “environment for interaction”, presents itself as a meeting place for scientific research, social cooperation and innovation. Thanks to its “openness”, the free software is capable of “evolving” as an incubator for ideas and relations, which are the abstract constituents of highly evolved technological products. Continua a leggere Free software as a Commons

Innovazione negli ecosistemi digitali

Innovazione negli ecosistemi digitali
Arturo Di Corinto
Per Den4DEk – 11 giugno, Roma

Innovazione e produttività, sono un binomio inscindibile per competere meglio nello scenario globale in una situazione di crisi. Lo sa l’Unione Europea, che su infrastrutture, innovazione e società dell’informazione ha appena fatto una grossa scommessa di molti milioni di euro. Lo sanno le associazioni di categoria che, come Confindustria, non hanno fatto mancare le proprie proproste ai governi. In Italia lo sa il ministro della Funzione Pubblica e dell’Innovazione Brunetta che vuole applicare la formula a tutto il settore pubblico facendo leva sull’e-Government, come già tentato con alterne fortune dai suoi predecessori.
E a ragione, per tre ordini di motivi: il primo perchè la PA è responsabile dell’attuazione delle politiche del parlamento che influenzano la qualità della vita dei cittadini e la loro fiducia; secondo perchè è probabilmente vero che da un recupero di produttività della PA dipendono due punti percentuali del nostro PIL, terzo perchè la domanda diretta e indotta della PA può essere il volano della ripresa prossima ventura. Perciò facilitare l’attuazione delle politiche di Governo nella società tutta e non solo nei settori di spesa, può fare la differenza e determinare un effetto di trascinamento positivo complessivo.
E’ stato più volte ribadito, e con forza, che l’e-Gov, l’erogazione di servizi telematici a cittadini, enti e imprese, non può più essere pensato senza l’adeguata reingegnerizzazione dei processi interni alla PA e che questa non può prescindere da un ripensamento complessivo delle dinamiche interne alla macchina burocratica, ma richiede nuovi standard di qualità e funzionamento nei rapporti interni tra gli uffici, tra i manager e i dipendenti, tra i dipendenti e i cittadini, basati su qualità, efficienza, efficacia e risparmio. Standard che devono garantire risparmio di tempo e di soldi, accessibilità di strumenti e procedure, certezza dell’azione amministrativa, verifiche della sua qualità. Continua a leggere Innovazione negli ecosistemi digitali

Newsletter – May 2009

FSFE Newsletter – Maggio 2009

Maggio è stato un mese caldo, non solo perché sono iniziati a comparire
i primi veri raggi di sole in tutta Europa, ma soprattutto perché durante
tutto il mese si sono svolte le prime votazioni per l’elezione di un
rappresentante della Fellowship presso l’Assemblea Generale di FSFE.
Inoltre, abbiamo pubblicato un annuncio di lavoro per le posizioni di
coordinatore e membro dello staff del nostro dipartimento legale, e il
nostro gruppo austriaco ha concluso il suo impegnativo e gratificante giro
di tutta l’Austria, partecipando a “Linuxwochen Eisenstadt”. Continua a leggere Newsletter – May 2009

III Conferenza Italiana sul Software Libero

confsl
III Conferenza Italiana sul Software Libero
Bologna, 12 e 13 giugno 2009

Obiettivo principale della terza Conferenza Italiana sul Software Libero è quello di riunire a Bologna il 12 e 13 Giugno 2009 tutte le anime del Software Libero presenti in Italia.

Tutti insieme per condividere le esperienze locali e nazionali di chi si batte per una cultura più libera e accessibile possibile nell’ ambito dell’ Università, della Pubbblica Amministrazione, delle Associazioni, delle Aziende e della Comunità in generale o anche solo nel proprio piccolo.

Uno spazio comune dove poter dare voce a tutti e far crescere ancora di più la consapevolezza che un’ Informatica Libera è possibile e necessaria, se non del tutto indispensabile.

Digital Ecosystems: Policies and Projects

Digital Ecosystems: Policies and Projects
Thursday, 11 June 2009
Villa Piccolomini, Via Aurelia Antica 164, Rome (IT)

Scarica il programma

Objectives of the Workshop
The overall objective of the workshop is to spread the knowledge of the Digital Ecosystems and to
prepare regions in the process of developing a DE strategy. Special emphasis will be given to
discussing how to integrate the DE Concept in politically sound regional innovation strategies.
In particular, the workshop aims :
– To provide in-depth information to local and regional practitioners on current and future EU policy on DE;
– To debate on national and regional innovation policies as positive scenario for the development of digital ecosystems;
– To showcase the results achieved by EU projects on DE;
– To network and enlarge the platform of DEN4DEK to other stakeholders from across the EU.
Continua a leggere Digital Ecosystems: Policies and Projects

Campagna Caro Candidato: si riparte !

vota per il software libero! (banner)

COMUNICATO 20 MAGGIO 2009
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Campagna Caro Candidato: si riparte !
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http://carocandidato.org

Dopo il test delle elezioni regionali di febbraio in Sardegna Caro Candidato riparte per l’importante appuntamento delle elezioni europee ed amministrative di giugno.

La campagna per le elezioni europee fa parte del network The Free Software Pact
http://www.freesoftwarepact.eu/
http://www.april.org/en/european-parliament-2009-elections-a-pact-support-free-software
http://www.softwarelibero.it/freesoftwarepact
ed è particolarmente importante.

Se la campagna avrà successo, infatti, sarà per noi più facile promuovere la costituzione di un intergruppo sul software libero al Parlamento Europeo.
Un intergruppo è composto da Parlamentari di diversi paesi appartenenti a gruppi politici differenti riuniti per un obiettivo comune.
Continua a leggere Campagna Caro Candidato: si riparte !

Call to contribution for the “2020 FLOSS roadmap”

The 2020 FLOSS roadmap v1 is a document that was collectively elaborated by 31 experts and contributors and published last December. It contains a set of predictions on how the free / libre / open source software ecosystem could evolve over the next ten years, a set of recommendations for public and private bodies on how to encourage its growth and leverage the benefits it can provide to the economy, and a set of in-depth studies on topics such as public policies, technological innovation, uses and employment.

In order to prepare the second edition of the roadmap, which will be published this fall, a call for comments and contributions has been sent on the www.2020flossroadmap.org website. A collaborative text annotation and commenting system has been set up in order to make it easy to everyone to make a contribution to the roadmap.

The roadmap is licensed under Creative Commons (BY-SA). Continua a leggere Call to contribution for the “2020 FLOSS roadmap”

Petizione on line per un reddito garantito in Europa

LOGO BIN
E’ on line dal primo maggio di quest’anno l’appello promosso da varie associazione della società civile (Bin-Italia, Progetto Diritti, Antigone, Cilap-Eapn Italia, Giuristi Democratici, Udu-Napoli, BioS Milano, Lunaria, Magistratura Democratica, Sbilanciamoci, Carta) per l’introduzione in Europa di un reddito garantito.
http://www.bin-italia.org/PETITION/index.php

L’appello, teso soprattutto ad ottenere un impegno concreto da parte dei candidati e delle candidate al Parlamento europeo (e in prospettiva dagli eletti), ha raccolto centinaia di firme in pochi giorni. Molte altre associazioni hanno aderito e sono state raccolte firme di spicco, tanto dal mondo politico quanto da quello accademico e sociale. Continua a leggere Petizione on line per un reddito garantito in Europa

Un laboratorio Free, Libre, Open Source Software al Cattid

logo cattid

L’Open source software, il software a codice sorgente aperto che oggi usiamo per fare meglio e più velocemente molte attività intellettuali quotidiane attraverso I computer, non è solo una tecnologia
L’Open source, che oggi caratterizza un intero set di tecnologie, è usato spesso una metafora che indica l’attitudine a sviluppare in maniera aperta e collaborativa ogni aspetto della conoscenza umana

Non è infatti casuale che dopo l’affermarsi dell’open source software si sia cominciato a parlare di open content, open courseware, open journalism, open politics, open hardware.

L’Open source come metafora e strumento euristico ha dato origine ad approcci teorici e disciplinari peculiari: la Wikinomics, la Freakonomics, etc.

Senza il Free Software non esisterebbe l’Open Source Software

Prima dell’Open Source è nato il Free Software e spesso quando parliamo di Software Open Source stiamo parlando di Free Software

Il nostro approccio al FLOSS vuole riflettere l’obiettivo del Cattid di occuparsi di tecnologie aperte e disponibili a un uso commerciale, in un’ottica transdisciplinare, pur rimanendo legati a una prospettiva di ricerca che usa il software free, libre, open source, per migliorare la vita di ciascuno realizzando prodotti utili, facili da usare e accessibili

Le attività di quest’anno

QUANDO AD EMIGRARE ERAVAMO NOI

emigranti.jpgemigranti
1912 Congresso degli Stati Uniti – Rapporto sugli immigrati italiani

“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti fra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali. Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione ”.

Fonte: http://www.sinistraeliberta.it

e-gov 2012: l’innovazione tecnologica come leva per la gestione, fruizione e conservazione dei Beni culturali

logo1.png13 maggio, mercoledì – mattina
e-gov 2012: l’innovazione tecnologica come leva per la gestione, fruizione e conservazione dei Beni culturali
* 13/05/2009
* 10:00 – 13:00

Il progetto CulturAmica nelle sue parti di backoffice (la rete della Cultura) e di frontoffice (il portale della cultura e i portali dei musei) costituisce una potente leva per una migliore gestione, fruzione e conservazione del Beni culturali, vero giacimento di risorse preziose per il Paese. Il convegno anche qui darà conto di quanto fatto e delle strade intraprese e sarà gestito in collaborazione dal DIT e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Coordina Antonia Recchia. E’ stato invitato il Ministro Bondi.

Programma

Chairperson

Antonia Pasqua Recchia (Direttore Generale Organizzazione, Innovazione, Formazione, Qualificazione professionale – Ministero per i Beni e le Attività Culturali)

Relazioni

Umberto Croppi (Assessore alle Politiche Culturali e alla Comunicazione – Comune di Roma)
Arturo Di Corinto (Ricercatore – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”)
Scarica il testo dell’intervento.it al Forum PA in .pdf

Scarica le slide dell’intervento.it al Forum PA in .pdf
Scarica le slide dell’intervento.it al Forum PA in .ppt

Manola Giusti (Segreteria Tecnica – Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie)
Digital Preservation : A Forward-Looking Mission
Carlo Musacchio (GEH Sales Manager – Local Government, Healthcare, Education and Research – SUN MICROSYSTEMS ITALIA)
Gianfranco Pontevolpe (Responsabile Ufficio progettuale Dematerializzazione – CNIPA)
Stefano Luigi Torda (Capo – Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie)
Francesca Velani (Consigliere Delegato – Promo P.A. Fondazione)

Peacereporter: Giro di vite sulla rete

logo peace reporter

Giro di vite sulla rete
per Peace Reporter di Maggio
Arturo Di Corinto

Negli ultimi mesi stiamo assistendo in Italia ad una preoccupante enfasi normativa intorno ai territori del digitale. Con la scusa di “proteggere i più deboli”, i “più giovani”, o i “legittimi interessi” dei detentori di copyright, si fa passare il messaggio che Internet è un luogo pericoloso e da evitare.
L’onorevole Gabriella Carlucci vuole abolire l’anonimato su Internet. Un suo collega, Luca Barbareschi, vuole trasformare gli Internet provider in sceriffi della rete per fargli controllare i contenuti che attraverso le reti transitano. Altre proposte di legge vorrebbero attribuire responsabilità editoriale ai blog amatoriali impedendo di fatto la libera espressione del pensiero. Infine, il senatore Gianpiero D’Alia con un emendamento al pacchetto sicurezza vorrebbe far chiudere ogni sito, ogni forum, ogni blog, persino Youtube e Facebook, qualora si trovasse ad ospitare frasi diffamatorie o calunniose o oscene.
Il sottotesto di queste proposte è che chi usa Internet è un irresponsabile che va “protetto”da se stesso. Un approccio questo che stride fortemente con una delle caratteristiche più spiccate della società dell’informazione: il sapere comunicativo diffuso che giovani e meno giovani mettono in scena attraverso la produzione di siti web, blog, giornali elettronici, filmati e musica amatoriali. Continua a leggere Peacereporter: Giro di vite sulla rete

Pacco, doppio pacco, contropaccotto. La UE boccia il Pacchetto Telecom

logotipo quotidiano La Stampa

La UE boccia il Pacchetto Telecom
Una vittoria ed una sconfitta, il parlamento europeo ha ceduto sulla neutralità della rete ma ha tenuto duro sui diritti civili.
Arturo Di Corinto
per LaStampa.it del 07/05/2009

Con 407 voti a favore, 57 contrari e 171 astenuti, l’Europarlamento ha respinto (per ora) la riforma delle telecomunicazioni nell’Unione Europea. Il famigerato Pacchetto Telecom ritornerà ora in sede di conciliazione, grazie a un emendamento voluto da Verdi, Sinistra, Liberaldemocratici e euroscettici, di fatto facendolo ritornare al processo di negoziato col Consiglio. ”Quando anche una sola parte viene modificata allora tutto il pacchetto deve ritornare alla conciliazione. Questa è la conseguenza di questo voto” ha detto la relatrice, la socialista francese Catherine Trautmann.
Gridano vittoria i difensori della “peeracy”, visto che viene riaffermato il principio secondo cui la cessazione di un collegamento a Internet può avvenire solo dopo una decisione da parte dell’autorità giudiziaria. E’ un colpo definitivo per la dottrina Sarkozy dei three strikes. Continua a leggere Pacco, doppio pacco, contropaccotto. La UE boccia il Pacchetto Telecom

Culturalazio.it: una piattaforma aperta per i contenuti generati dagli utenti

home culturalazio
“Cultura bene comune”
Culturalazio.it: una piattaforma aperta per i contenuti generati dagli utenti
Arturo Di Corinto – CATTID, Sapienza Università di Roma

Sommario
Culturalazio.it, il portale dell’assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, nasce con l’obiettivo di affermare un concetto di cultura accessibile da tutti, all’interno del quale il cittadino è visto non solo come un mero fruitore di contenuti, ma come suo primo produttore.
L’idea portante di Culturalazio.it è infatti che la cultura sia una risorsa collettiva, in termini economici e sociali, un “bene comune”, e che un portale regionale della cultura possa servire a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, della storia, delle tradizioni, degli usi e dei costumi di un territorio.

Scarica il paper in .pdf

Emergenza europea: la fine della net neutrality

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Emergenza europea: il giorno 6 alcuni Europarlamentari cercano di
eliminare la libertà da Internet.
**********

Questa chiamata è per una azione diretta! Semplicemente riempiendo
questo modulo il tuo messaggio arriverà a tutti gli europarlamentari del
tuo paese:

http://xmailer.hacktivistas.net

Internet come la conosciamo si trova in pericolo. Le nuove leggi dell’Unione Europea (il “pacchetto telecomunicazioni”) che cercheranno di approvare il 6 di maggio, permetterà agli Internet Provider di limitare legalmente il numero di pagine web che puoi vedere e di decidere se darti un determinato servizio o meno (come il peer2peer, la telefonia VOIP, o quello che non gli sembri sufficientemente lucrativo).

La nuova legge permetterà ai Provider di offrire “abbonamenti” come succede con la PayPerView e di limitare il tuo accesso alla rete in funzione del “pacchetto” che hai scelto all’abbonarti. Potranno inoltre filtrare contenuti e monitorare le tue attività su Internet e senza nessun intervento da parte di un giudice o di un magistrato! Per avere maggiorni informazioni:

* http://www.blackouteurope.eu/
* http://www.laquadrature.net/en

Possiamo ancora fermarli con una protesta massiva via email prima del giorno 6 di maggio. Già sono state inviati più di 375.000 messaggi, dobbiamo arrivare ad un milione. I pochi europarlamentari che lottano per salvaguardare la libertà e la neutralità della rete ci hanno invitato a continuare a mandare email. Solo le caselle di posta stracolme di email dei cittadini potrà fermare questa pazzia. Non esitare, ti porta via solo 5 minuti difendere la tua libertà. Pretendi da loro che votino in favore dell’emendamento 46 (prima era il 138) che garantisce le nostre libertà.

Domani sarà tardi: http://xmailer.hacktivistas.net/en/message

Sulle errate scelte tecnologiche effettuate dal Dipartimento XIII del Comune di Roma

MOZIONE

PREMESSO

che il Dipartimento XIII del Comune di Roma (Innovazione, Reti Informative, Telecomunicazioni e Servizi Tecno-Logistici) ha indetto
una gara per l’appalto della fornitura, manutenzione e gestione di apparecchiature informatiche;

che le principali voci dell’appalto riguardano: acquisto e installazione di oltre 6.000 personal computer, 3.000 stampanti, 50
server e altre periferiche;

che nel capitolato tecnico al punto 4.1 è prevista la fornitura di 3000 licenze di upgrade al sistema operativo Windows Vista Enterprise e di 3000 licenze Office 2007 versione Professional Plus per le nuove postazioni di lavoro;

che con la nota prot. n. 15273 l’11/11/2008 la Direzione del Dipartimento XIII imponeva agli uffici municipali le medesime configurazioni hardware e software per le apparecchiature informatiche acquistate in modo autonomo; Continua a leggere Sulle errate scelte tecnologiche effettuate dal Dipartimento XIII del Comune di Roma

C’è chi vota per l’open

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C’è chi vota per l’open
Punto Informatico – Commenti
di Arturo Di Corinto
venerdì 24 aprile 2009


“Caro Candidato”
Al via la campagna online per l’adozione del software libero

Le elezioni si avvicinano e così il mal di testa per i poveri elettori che si trovano a dover decidere da chi farsi rappresentare senza pentirsene il giorno dopo.
Per rendere la scelta più semplice l’Associazione per il software libero ha deciso di lanciare la campagna “Caro Candidato” aderendo alla quale ogni singolo politico dichiara formalmente e pubblicamente il proprio sostegno alla causa del software libero inteso come bene comune.

Ma di che si tratta? E’ noto che il software libero è quel software che sotto i diversi nomi di free ed open source software è un software che permette a chiunque metterci le mani sopra e quindi di adattarlo ai propri scopi grazie a particolari licenze che ne tutelano la paternità ma ne favoriscono l’uso, la diffusione e l’adattamento gratuito anche a scopo commerciale. Come stanno scoprendo i professionisti del web e dell’editoria, dell’audiovisivo e dell’animazione, che sempre più lo scelgono per le sua versatilità, è anche un software che proprio perché si può guardare dal di dentro, offre quella caratteristica di trasparenza che è tanto importante nel rapporto fra PA e cittadino e che, in virtù dell’assenza di costi di licenze, spesso fa risparmiare dei soldi a chi lo adotta, istituzioni comprese. Continua a leggere C’è chi vota per l’open

(Wiki)Power to the People. Piano di comunicazione per la Sinistra in rete

“Communication is a basic human need, a fundamental social process and the foundation of all organizations”

arturo di corinto(Wiki)Power to the People.
Using the Internet to Build a Connected Party

Ovvero, alcuni spunti su come utilizzare Internet per costruire un partito in rete che tragga vantaggio da Internet non solo come strumento organizzativo, per la creazione di eventi e la diffusione di informazioni, ma come occasione per rimettere la decisione democratica nelle mani dei cittadini in maniera prima impensabile. Grazie a Internet, un partito politico può veramente diventare un partito della gente.

La collaborazione può essere lo strumento più potente di un partito politico. La collaborazione crea fiducia, legame sociale, favorisce la progettazione collettiva. Possiamo chiamare Wikipower la collaborazione realizzata attraverso le piattaforme web offerte da Internet prendendo a prestito la logica del wiki, una piattaforma per la scrittura cooperativa di contenuti attraverso le pagine web.

E’ stato più volte sottolineato che il wiki funziona in pratica ma non in teoria. Questo significa che dobbiamo rivedere le nostre teorie. Dobbiamo rivedere le teorie della motivazione umana e dell’organizzazione sociale che rappresentano il vero significato del Wikipower. I software wiki sono comunque uno dei tanti strumenti disponibili via web.

Che il wiki funziona dimostra una serie di verità circa il nostro essere sociali.

  • 1. Dal niente può nascere qualcosa. Facciamo quello che serve quando serve. Insieme.
    2. Il risultato di questo processo non è prevedibile. E’ un processo emergente.
    3. La gente è in grado di sublimare il proprio ego per creare qualcosa che abbia valore collettivo.
    4. I Wiki non necessitano di leader che li pubblichino, li validino, li pianifichino o ispirino i partecipanti. Il network dei collaboratori stessi assume il ruolo del leader.
    5. Il controllo non ha caratteristiche scalari. Per i progetti molto grandi – come la creazione di un partito politico – il grado incrementale di controllo richiesto solo per gestirne gli sforzi, introduce effetti indesiderati, come la riduzione della creatività e della motivazione dei suoi membri.
    6. Ci prenderemo cura l’uno dell’altro. E da questa cura nasceranno fiducia, rispetto, lealtà ed intimità.
  • Il WikiPower non riguarda solo come agiscono I membri del partito e I suoi supporters. Esso richiede un cambiamento nella struttura di base e nell’attitudine dei leader del partito. In breve, devono stringere un nuovo patto coi membri. I leader devono fidarsi dei loro “seguaci”. Senza di questo, WikiPower è solo un vestito nuovo su un corpo vecchio.
    Continua a leggere (Wiki)Power to the People. Piano di comunicazione per la Sinistra in rete

    Pacchetto Telecom e neutralità della rete

    Di Ania Maslova e Arturo Di Corinto
    Negli ultimi giorni si è parlato molto del cosiddetto Pacchetto Telecom, e del rapporto Medina suo gemello, che presentava un sistema di direttive, molto restrittive, destinate ad influenzare la poltica UE in tema di telecomunicazioni. Si trattava sostanzialmente di una serie di restrizioni all’uso dei servizi che gli utenti di Internet usano e che prevedono la disconnessione forzosa se c’è il sospetto che l’utente abbia condiviso file illecitamente; il filtraggio di servizi come Skype; tariffe aggiuntive per servizi come le chat; maggiore invasività nella raccolta dei dati personali. Ora il rapporto Medina è stato bocciato e il Pacchetto Telecom ridimensionato, ma quest’ultimo, dopo l’accordo tra Commissione, Parlamento e Presidenza Ue mantiene intatta la facoltà per gli operatori di utilizzare sistemi di gestione del traffico. Per molti, un primo, pericoloso passo per arrivare a un obiettivo a lungo desiderato dalle major delle telecomunicazioni: la soppressione della neutralità della rete che si basa sulla non discriminazione degl traffico e degli accessi alla rete stessa. Continua a leggere Pacchetto Telecom e neutralità della rete

    Intervento al convegno Libertà di rete. Libertà di software

    dicorinto Arturo Di Corinto
    Il diritto alla rete
    Intervento a Palazzo Marini – 16 aprile 2009

    Io non ho votato il PD alle scorse elezioni. Sarei stato obbligato a votare Marianna Madia. Ma il motivo principale è stata l’insufficiente e timida azione di governo dell’Unione e del PD sui temi che sono oggi oggetto di discussione.
    Ho potuto osservare questa aporia da un osservatorio privilegiato, il Cnipa, presso la Presidenza del Consiglio.

    Però oggi voglio fare il mio modesto public endorsement per la proposta di Vincenzo Vita e Luigi Vimercati, persone di grande qualità, che dimostrano quanto è vero quello che D’Alema ha detto: “siamo bravi a fare opposizione, l’abbiamo fatta per tanto tempo”. Una tesi confortata dal positivo attivismo del segretatrio Franceschini. Continua a leggere Intervento al convegno Libertà di rete. Libertà di software

    L’Altradomenica: nulla si distrugge, tutto si riusa

    cae logoDomenica 19 Aprile 2009 presso la Città dell’Altra Economia sita in Largo Dino Frisullo – Foro Boario – ex mattatoio a Testaccio – a Roma, all’interno de “L’altradomenica”, dedicata al Riuso e Riciclo, Binario Etico sarà presente nella apposita piazza multimediale.
    Verranno eseguite per tutta la giornata installazioni del sistema operativo GNU/Linux e di applicativi di software libero. Inoltre computer con giochi, PC connessi ad internet, presentazione di tecnologie per la gestione di aule didattiche, scolastiche e multimediali, video sul trashware, le discariche nei paesi del sud del mondo, sulla riqualificazione di Pc.
    Per tutta la giornata presenza di uno sportello informativo sul tema della gestione dei rifiuti (riuso, compost, raccolta differenziata, inceneritori, discariche, ecc.) curato da operatori volontari della Rete Regionale Rifiuti che fornirà tutte le informazioni ai visitator@. Presso questo stand sarà inoltre possibile portare i vecchi cellulari che saranno raccolti per essere destinati a progetti di solidarietà internazionale. Maggiori informazioni sul sito de l’Altradomenica
    “Obsolescence is Just a Lack of Imagination”

    Uno stato open source

    copertina Nova - 9 aprile 2009Lo stato open source. Le Regioni puntano sul software libero per risparmiare e per guadagnare in trasparenza
    Arturo Di Corinto
    per Il Sole 24 Ore del 9 aprile 2009

    All’interno del portale dell’Economia partecipata (economiapartecipata.it) è possibile consultare i documenti sul Bilancio, sulla programmazione economico-finanziaria e sulla partecipazione democratica nel Lazio. DoQui è invece un sistema di gestione documentale che permette di organizzare, archiviare e condividere documenti in formato digitale (doqui.it). ArcheoTRAc è un progetto rivolto alla gestione dei beni archeologici e l’obiettivo del sistema è quello del recupero e della valorizzazione del patrimonio informativo che essi generano.
    Cosa hanno in comune i tre progetti? Sono nati su iniziativa di alcune Regioni, rispettivamente il Lazio, il Piemonte e la Valle D’aosta, e sono tutti basati su tecnologie open source. I motivi di questa scelta tecnologica sono simili: trasferire investimenti dall’acquisto di licenze alla formazione di utenti e operatori; promuovere la diffusione e l’evoluzione della metodologia impiegata attraverso il riuso della soluzione, favorire la concorrenza e la partecipazione. Vuol dire che la Pubblica Amministrazione italiana ha deciso di investire nel software libero? In parte sì. Da una recente ricerca della Venice International UniversityTedis emergerebbe la volontà della PA di dotarsi di software libero per risparmiare, affrancarsi dal legame con un fornitore unico, sviluppare le competenze interne. Continua a leggere Uno stato open source

    Libertà di rete. Libertà di software

    A Roma, il 16 aprile, presso palazzo Marini, un incontro per discutere il disegno di legge sulla società dell’informazione a firma del senatore Vincenzo Vita.

    Scarica il disegno di legge sulla società dell’informazione
    invito 16 aprile