Convegno: “Riunificare oggi il mondo del lavoro è possibile ?”

logo Camera dei Deputati21 ottobre 2013 con inizio alle ore 9.30
“Riunificare oggi il mondo del lavoro è possibile ?”
Sala del Refettorio via del Seminario, inizio ore 9.30

 

 

Promosso da

Associazione per il Rinnovamento della Sinistra,
Centro per la Riforma dello Stato,
Network per il socialismo europeo,
Fondazione Funzione Pubblica Cgil con la collaborazione della Fondazione Claudio Sabattini

Programma dei lavori

ore 9.30 Alfiero Grandi, Presidente Ars, obiettivi del seminario

Introduzioni:
Prof. Piergiovanni Alleva, l’unificazione dei diritti
Prof. Felice Roberto Pizzuti, quale stato sociale ?
Dott. Pietro Barrera, unificare lavoro pubblico e privato
Tiziano Rinaldini, Fondazione Sabattini, diritti e regole democratiche
Dott. Carlo Buttaroni, Lavoratori e voto, c’era una volta l’identità di classe
Prof Paolo Borioni, per un’Europa sociale
Fulvio Fammoni, Pres. Fond. Di Vittorio, strategie sindacali unificanti

Interventi programmati:
prof Luigi Cancrini
Mario Sai, la condizione dei lavoratori
R. D’Andrea, Nidil, lavoro e precarietà
Roberto Ciccarelli, autore de “Il quinto stato, perché il lavoro indipendente è il nostro futuro”
On. Gianni Cuperlo
Prof. Riccardo Realfonzo
Paolo Ciofi, lavoro e Costituzione
Antonio Foccillo, segretario confederale Uil
Prof. Antonella Stirati
Dott. Arturo di Corinto
Fulvia Bandoli, la crisi del modello di sviluppo verso nuove frontiere: l’ambiente)
Maria Luisa Boccia, lavoro e differenza
Mimmo Pantaleo, segr. Gen. Snc, “conoscenza, lavoro, precarietà”
Piero Di Siena
Alfonso Gianni
Paolo Ferrero, Rfc
Mauro Bulgarelli
Gennaro Migliore
Lanfranco Turci

Intervento video prof.  Luciano Gallino

Ore 16.30 Tavola rotonda conclusiva, condotta da Alfiero Grandi, con la partecipazione di Mario Tronti, Maurizio Landini, Rossana Dettori, Carla Cantone, Stefano Fassina, Nichi Vendola, Pierre Carniti

Sala del Refettorio via del Seminario, Roma

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Camera dei Deputati: DIRITTO D’AUTORE: TRA IL VECCHIO E IL NUOVO

logo_cameraConvegno
DIRITTO D’AUTORE: TRA IL VECCHIO E IL NUOVO
2 Ottobre ore 10-18

Camera dei Deputati
Sala della Mercede,
via della Mercede 55, Roma

La registrazione su Radio Radicale

LE LEGGI e I REGOLAMENTI
10:00 – 11:00
GUIDO SCORZA – avvocato
Diritto d’autore, una riforma necessaria
FULVIO SARZANA – avvocato, studio Lidis
Il nuovo regolamento Agcom
SIMONE ALIPRANDI – avvocato. ass. Copyleft-Italia.it
Nuovi modelli di gestione dei diritti d’autore

 

LA PIRATERIA, GLI AUTORI E I CONSUMATORI
11:00 – 12:00
DINO BORTOLOTTO – Assoprovider
Pirateria digitale e responsabilità degli ISP
CARLO BLENGINO – avvocato
Diritto d’autore e responsabilità degli intermediari
MARCO PIERANI – Ass. Altroconsumo
La tutela dei consumatori e il diritto d’autore
ADRIANO BONFORTI – Ass. Patamu
La tutela degli autori e il ruolo della Siae

LE PROPOSTE DELLA POLITICA
12:00 – 13:00
GENNARO MIGLIORE (SEL)
PAOLO COPPOLA (PD)
MIRELLA LIUZZI (M5S)
STEFANO QUINTARELLI (SCELTA CIVICA)
ANTONIO PALMIERI (PDL)

Conduce: Arturo Di Corinto

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Convegno: reddito per tutti

fondazionebasso

Reddito o lavoro di cittadinanza?

Roma 7 ottobre 2013,  ore 15:30 Sala conferenze Fondazione Basso

Gli aspetti economici
Claudio Gnesutta, Laura PennacchiLe scelte dei Paesi europei
Stefano Giubboni

Proposte a confronto
Giuseppe Bronzini, Susanna Camusso

I principi costituzionali
Gaetano Azzariti, Stefano Rodotà

Coordina Elena Paciotti

Fondazione Lelio e Lisli Basso
Via Dogana Vecchia, 5 – Roma
Tel. 06 6879953 – basso@fondazionebasso.it

Espresso: blogger da salvare

espresso_logoQuell’inferno del Vietnam
Il termometro della libertà d’informazione
Arturo Di Corinto per L’Espresso del 29 agosto 2013

Sono pochi i paesi che rispettano pienamente il diritto dei propri cittadini di esprimersi e informarsi. Dall’avvento dei media digitali e del web 2.0, gli stessi cittadini rivendicano anche il diritto a produrre informazione indipendente. Da soli, oppure organizzati in piccoli gruppi, i civic journalists lavorano  fianco a fianco con le testate indipendenti e la loro libertà è il termometro di quella concessa dai regimi dittatoriali che criticano.

Dopo la primavera Araba nel 2013 la Classifica mondiale della libertà di stampa di Reporters senza frontiere (RSF) si è stabilizzata: i paesi del Nord Europa sono quelli che meglio garantiscono questa libertà mentre, a causa delle violenze e di nuove leggi repressive, le ultime posizioni sono occupate da Turkmenistan, Eritrea e Corea del Nord.
Secondo il barometro della libertà di stampa di RSF, invece, sono stati 38 i giornalisti professionisti e non, uccisi nel 2013, 175 quelli finiti in prigione e 164 i bloggers imprigionati.

Numeri impressionanti. Mentre il diritto all’informazione è calpestato anche nelle democrazie mature, dopo la Cina, il Vietnam degli ultimi anni è diventato uno dei posti peggiori al mondo per i bloggers. Sono attualmente 35 i cyberdisidenti che RSF chiede di scarcerare con una petizione internazionale al governo di Hanoi, di porre fine della censura e abolire le leggi repressive vigenti nel paese contro gli operatori dell’informazione. I paesi democratici non restino a guardare.

Convegno: Internet Bene Comune

lectorinfabulaLECTOR IN FABULA

12.-15 Settembre 2013

Conversano (BA) Puglia

Sabato 14 settembre ore 11.30 auditorium San Giuseppe
Parole necessarie
BENI COMUNI

Le questioni politiche più calde a livello globale, dall’accesso all’acqua e all’istruzione, alla privatizzazione degli spazi urbani, fino al controllo di internet, ruotano oggi intorno al tema dei beni comuni. La prospettiva di cambiamento in tali rivendicazioni non può essere legata alla vana attesa della fine del capitalismo dal mondo. Al contrario il percorso va costruito da subito, affrancandosi dall’idea di una modernità incapace di pensare le relazioni fra esseri umani e risorse, oltre gli angusti confini della dicotomia pubblico/privato.

intervengono Marica Di Pierri e Arturo Di Corinto
introduce Oscar Buonamano

Articolo 21: Condannata la talpa di Wikileaks

Perchè abbiamo bisogno dei “traditori” come Manning articolo21
Arturo Di Corinto

per Articolo 21 del 22 agosto 2013

Trentacinque anni sono tanti. In trentacinque anni succede di tutto. In trentacinque anni si può metter su famiglia, vedere i figli crescere, cambiare sesso, lavoro e residenza, invecchiare e morire in santa pace. Bradley Manning non potrà farlo. È stato condannato da una corte marziale a passare trentacinque anni in prigione per aver diffuso notizie riservate sulla guerra, anzi su due, quella irachena e quella afgana, e su di un terza, la guerra diplomatica che gli USA da duecento anni fanno a tutti, pure agli alleati. Bradley Manning è la talpa di Wikileaks, l’organizzazione di volontari creata da Julian Assange che grazie a Manning ha potuto svelare orrori e assassinii dei militari USA in quella  guerra al terrore di cui non sono mai state trovate le smoking guns e per la quale non hanno mai saputo individuare una efficace exit strategy. Continua a leggere Articolo 21: Condannata la talpa di Wikileaks

Guerilla Open Access Manifesto

Information is power. But like all power, there are those who want to keep it for
themselves. The world’s entire scientific and cultural heritage, published over centuries
in books and journals, is increasingly being digitized and locked up by a handful of
private corporations. Want to read the papers featuring the most famous results of the
sciences? You’ll need to send enormous amounts to publishers like Reed Elsevier.

There are those struggling to change this. The Open Access Movement has fought
valiantly to ensure that scientists do not sign their copyrights away but instead ensure
their work is published on the Internet, under terms that allow anyone to access it. But
even under the best scenarios, their work will only apply to things published in the future.
Everything up until now will have been lost. Continua a leggere Guerilla Open Access Manifesto

L’Espresso: Ossessioni digitali

espresso_logoDiritto d’autore
Se l’Agcom fa lo sceriffo

Arturo Di Corinto per L’Espresso del 22 agosto 2013

Il 25 luglio scorso l’Agcom ha pubblicato il nuovo schema di regolamento a tutela del diritto d’autore online e l’ha messo in consultazione per 60 giorni. L’Autorità ha in questo modo attribuito a sé il diritto di scrivere una legge, di individuarne le violazioni e di giudicarle. C’è già abbastanza da far gridare allo scempio della civiltà giuridica. Secondo il regolamento d’ora in avanti i titolari dei diritti potranno rivolgersi all’Agcom per chiedere la rimozione di contenuti online su qualsiasi piattaforma di Internet – dai blog ai social media come Youtube o Wikipedia –  oppure di inibirne l’accesso attraverso gli internet service provider. Assoprovider e altri soggetti hanno protestato per un regolamento che li trasforma in sceriffi della rete obbligati ad analizzare il dettaglio del traffico fra utenti e siti con un metodo tipicamente censorio come la deep packet inspection. Avvocati e associazioni dei consumatori lamentano la compressione dei diritti della difesa di chi ha solo tre giorni per ottemperare alle richieste di rimozione e che può impugnare il procedimento, ma affrontandone i rilevanti costi. Tutto questo a fronte delle lamentele dei titolari dei diritti d’autore che un giorno offrono statistiche da grande depressione per quanto riguarda i consumi culturali e quello dopo esultano per i profitti del mercato della musica online. Ben 17 dei 19 articoli del regolamento parlano di come applicare le sanzioni. Alla faccia del valore pedagogico con cui era stato annunciato il regolamento.

La Repubblica: L’Agcom, il copyright, gli stakeholder

la-repubblica-it-logoCopyright, giro di vite all’americana
ma la strada è la cultura della legalità

Aperta la consultazione pubblica sul nuovo regolamento per contrastare la pirateria online. Sono molti i dubbi che solleva in termini di privacy e libertà di comunicazione di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 7 agosto 2013

IL 25 LUGLIO scorso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Agcom, ha emanato una nuova proposta di regolamento contro la pirateria digitale. Il regolamento, che prevede la rimozione selettiva di contenuti illegali da siti web o la loro inibizione all’accesso, è oggetto di una consultazione pubblica fino al 23 settembre, e dovrà in seguito essere notificato agli organismi europei per essere applicato da febbraio. E’ la terza volta dal 2009 che un provvedimento di questa natura viene messo in consultazione. Finora senza  risultati. Il motivo? Non ci si mette d’accordo su quale sia il giusto livello di intervento per salvaguardare i diritti degli autori senza limitare i diritti degli utenti della rete. Anche questo regolamento segue la stessa logica che ha fatto naufragare iniziative simili come Sopa, Pipa, Ttpa e Acta e cioè la chiamata in correo dei provider di accesso e dei contenuti, la legittimazione della violazione della privacy per accertare le violazioni, la compressione dei diritti della difesa degli accusati, lo spostamento dell’onere della prova dal detentore dei diritti al presunto ladro di diritti, con tutti gli oneri del caso. Continua a leggere La Repubblica: L’Agcom, il copyright, gli stakeholder

Il Manifesto: copyright crackdown

il-manifesto-logo-300x63DIRITTI D’AUTORE

di Arturo Di Corinto per Il Manifesto del 2 agosto 2013

Il diritto d’autore non è un diritto naturale. A dispetto di quello che ritengono autorevoli membri del Parlamento come Antonio Palmieri (PDL), il diritto d’autore non può essere considerato un mero diritto alla proprietà privata. Il diritto d’autore che protegge le opere dell’ingegno umano nel mondo della riproducibilità tecnica, nasce e vige quale compromesso tra i singoli autori e la società che beneficia delle loro opere e viene tutelato dagli Stati in virtù di questo vantaggio reciproco: gli autori cedendolo ottengono un profitto che gli consente di vivere del proprio lavoro intellettuale, la società se ne arricchisce culturalmente. Grazie alla commercializzazione delle opere gli artisti possono produrne altre a beneficio della società in circolo virtuoso.  Continua a leggere Il Manifesto: copyright crackdown

Articolo 21: Liberate quei blogger

di Arturo Di Corinto per articolo 21 del 31 luglio 2013

Il barometro della libertà di stampa di Reporters senza frontiere (RSF), ci dice che nel 2013 sono stati 38 i giornalisti e attivisti dell’informazione uccisi e 175 quelli finiti in prigione. E sono 164 i bloggers e i netizens imprigionati.  Numeri impressionanti.
Se le violazioni dei diritti umani sono diffuse in tutto il pianeta e il diritto all’informazione è calpestato ovunque nel mondo e non solo nei paesi autoritari, il Vietnam negli ultimi anni è diventato uno dei posti peggiori al mondo per la libertà d’informazione.
Sono attualmente 35 i cyberdisidenti che RSF chiede di scarcerare con una petizione internazionale.  Finiti in galera per aver denunciato la corruzione, l’inquinamento colposo, e il malaffare, temuti per le loro idee e il loro coraggio, il regime cerca in questo modo di prevenire una primavera araba nel proprio paese.
Fra di loro ci sono attivisti per i diritti umani come Dieu Cay e Le Quoc Quan, ma anche moltissimi altri che, incolpati sommariamente e con accuse gonfiate di sovversione, propaganda antigovernativa e complotto, devono scontare decine di anni di prigione.  Le loro famiglie sono oggetto di aggressioni e intimidazioni. La madre del blogger Ta Phong Tan in seguito al suo incarceramento decise di darsi fuoco nel 2012 per la sorte della figlia.  Per questo RSF richiede richiede il rilascio immediato di tutti, la fine della censura e l’abolizione delle leggi repressive vigenti nel paese contro gli operatori dell’informazione.

Articolo 21 si associa alla petizione

Articolo 21: provider arruolati contro la pirateria

articolo21Blitz sul diritto d’autore. L’Agcom sforna il regolamento e informa il Parlamento a cose fatte
di Arturo Di Corinto per Articolo 21 del 29 luglio 2013

Il 23 luglio l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha licenziato il nuovo testo contro la pirateria digitale e, a dispetto delle rassicurazioni fornite al Parlamento in due distinte audizioni dal suo presidente Angelo Cardani, il testo – non fornito ai parlamentari – risulta peggiore di quello ritirato dal suo predessore Corrado Calabrò.

Il tema della protezione del diritto d’autore nelle reti di comunicazione elettroniche è un tema di assoluta rilevanza in una società, la nostra, dove l’industria culturale e creativa crea lavoro (talvolta), paga le tasse (quando lo fa) e arricchisce culturalmente la società (non sempre ci riesce). Perciò a fronte dell’allarme delle associazioni di categoria che lamentano mancati introiti per molti miliardi a causa della diffusa violazione dei diritti collegati alle opere d’ingegno, l’AGCOM è intervenuta a più riprese per limitarne i danni veri o presunti. Veri perchè sappiamo tutti che da Napster in poi passando per The Pirate Bay e Bit Torrent è diventato più facile appropriarsi di un film, un disco, un saggio con due colpi di click e senza pagare, presunti perchè molti studi indipendenti dicono che i danni della pirateria sono limitati. Continua a leggere Articolo 21: provider arruolati contro la pirateria

Il Manifesto: Diffamazione online

il-manifesto-logo-300x63DIFFAMAZIONE
Il web, magnifica ossessione del legislatore
Arturo Di Corinto
per Il Manifesto del 27 luglio 2013
L’ossessione di alcuni parlamentari a voler regolamentare la libertà d’espressione su web sarebbe degna di ben altre cause, ma così non è. Per fortuna ancora una volta, e non senza impegno (soprattutto di Sel e 5 Stelle), il «bavaglio» ai blog e alla Rete attraverso la doverosa riforma della legge sul reato di diffamazione non è passato.
L’emendamento presentato dal deputato del Pdl Gianfranco Chiarelli alla legge sulla diffamazione alla fine è stato bocciato. La norma imponeva 48 ore per pubblicare la rettifica di informazioni presunte lesive sui siti Internet, una multa fino a 5.000 euro, l’oscuramento del sito fino a tre anni e l’arresto fino a cinque in caso di mancato adempimento alla legge. Evidentemente il Pdl la riteneva una necessità nonostante l’Articolo 595, 3° comma del codice penale già preveda la diffamazione su ogni mezzo e quindi anche Internet. Continua a leggere Il Manifesto: Diffamazione online

Articolo 21: fermare l’ammazza-blog

articolo21Ammazza-blog. A volte ritornano
di Arturo Di Corinto per Articolo 21 del 26 luglio 2013

La pervicace insistenza di alcuni parlamentari a voler regolamentare la libertà d’espressione su web sarebbe degna di ben altre cause, ma così non è. Invece di intervenire sulle querele temerarie, di prevedere incentivi all’editoria amatoriale e non periodica o di tutelare i giornalisti che scrivono di mafia e perseguire efficacemente le aggressioni nei loro confronti, il parlamentare italiano si esercita ancora sul tema della diffamazione online e sull’obbligo di rettifica per i blog e i siti amatoriali. Un emendamento appena presentato dal deputato del Pdl Gianfranco Chiarelli alla legge sulla diffamazione all’esame della commissione Giustizia della Camera, prevede infatti solo quarantotto ore per pubblicare la rettifica sui siti Internet, una multa fino a 5.000 euro, l’oscuramento del sito fino a tre anni e l’arresto fino a cinque. Perché tanto odio?
Continua a leggere Articolo 21: fermare l’ammazza-blog

Il Manifesto: Il copyright secondo l’Agcom

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COPYRIGHT
di Arturo Di Corinto
per Il Manifesto del 19 luglio 2013

«Dei singoli downloader non ce ne frega niente». L’aveva detto il commissario Maurizio Dècina al Forum Ict del Pd, l’ha ripetuto il 17 luglio alla Camera dei Deputati, con parole più eleganti, il suo presidente, Angelo Marcello Cardani, il bocconiano voluto all’Agcom da Mario Monti, illustrando le linee guida di un nuovo regolamento a protezione del diritto d’autore.
Secondo il capo dell’Autorithy, obiettivo dell’intervento dell’ente amministrativo, che vuole avocare a sé indagini e sanzioni per contrastare la pirateria digitale, saranno i siti criminali che lucrano sull’attività di autori e imprese e non i singoli fruitori. «Non manderemo la polizia a casa di nessuno», ha detto riferendosi al caso di una signora multata per avere messo come sottofondo a un video di compleanno su web le musiche di Elton John. Continua a leggere Il Manifesto: Il copyright secondo l’Agcom

La Repubblica: Agcom pronta a norme anti-pirateria: nel mirino ci sono gli Over-the-top

la-repubblica-it-logoAgcom pronta a norme anti-pirateria:
nel mirino ci sono gli Over-the-top

La dottrina dei “Tre colpi” va in soffitta: la Francia abolisce l’Hadopi. In Italia, invece, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si prepara a varare le norme ad hoc e i senatori di Scelta Civica chiedono di equilibrare il diritto d’autore con i diritti di utenti e consumatori. Intanto salta l’audizione di Cardani alla Camera di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 11 luglio 2013

IN ITALIA l’Agcom si avvia a passo di marcia a varare il nuovo Regolamento Antipirateria, in Francia si fa marcia indietro. Pubblicato nella Gazzetta ufficiale francese il decreto che abolisce l’Hadopi, la dottrina dei “tre colpi” viene mandata in soffitta. Nessuno potrà più essere disconesso dalla rete come pena aggiuntiva per downloading o streaming illegale dopo il terzo avviso di violazione, una pena che a parere di tutti contrastava fortemente con le libertà individuali. Il decreto, che apre la strada alla riformulazione della legge che dovrà proteggere i diritti degli autori e contrastare più efficacemente l’industria del falso e difendere l’eccezione culturale, è previsto per fine anno. Continua a leggere La Repubblica: Agcom pronta a norme anti-pirateria: nel mirino ci sono gli Over-the-top

Articolo 21: Ma quale Agenda digitale!

articolo21Ma quale agenda digitale?
Arturo Di Corinto per Articolo 21 del 10 luglio 2013

L’Agenzia per l’Italia Digitale è l’organismo che deve attuare l’agenda digitale europea in Italia. Per assolvere a questo compito, che avrebbe come effetto una maggiore efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni, l’ammodernamento delle infrastrutture di rete e digitali, una migliore competitivtà delle imprese e l’abbattimento del digital divide, nell’Agenzia sono state fuse quattro entità di ricerca, vigilanza e indirizzo. Ma l’Agenzia non decolla. La sciatteria nella formulazione dello statuto, i giochi di vertice della cabina di regia ministeriale che la controlla, le denunce alla corte dei conti contro il suo direttore, insieme all’assenza dei decreti attuativi dell’agenda digitale, rendono l’impresa ardua se non impossibile. Eppure da ogni parte si alza il grido d’allarme per un’economia digitale che non riesce a produrre benessere in un paese che sarebbe capace di competere nel mondo su ricerca, innovazione e servizi. Alla base di questa difficoltà c’è l’incapacità della politica di stabilire la direzione che l’Agenzia deve prendere. Chi tira verso ferraglia e infrastrutture e chi tira verso servizi, settori che fanno capo a cordate differenti. Manca una “vision” strategica di politica industriale che riduce il nostro paese a terreno di conquista per le multinazionali estere. Per affrontare la situazione Letta ha nominato Francesco Caio “Mr. Agenda Digitale”. Ma “a mezzo servizio”. Il manager ha infatti dichiarato che svolgerà l’incarico per passione civile. L’anomalia italiana continua.

La Repubblica: TuParlamento

la-repubblica-it-logo“Tu Parlamento” per tornare alla politica:
prove di democrazia liquida a sinistra
L’iniziativa di Laura Puppato e parlamentari Pd e Sel: un software per la partecipazione elettronica che consente ai cittadini di intervenire nel processo decisionale. Raccolta di informazioni, consultazione, confronto e deliberazione sono una palestra di democrazia  di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica 25 giugno 2013

ROMA – Il nome è tutto un programma. “Tu Parlamento” è una piattaforma web di partecipazione politica dedicata a chiunque voglia avanzare proposte al Parlamento. L’iniziativa, appena lanciata da Laura Puppato e altri deputati e senatori piddini, di Sel e Scelta Civica, si offre come un concreto tentativo di frenare l’emorragia partecipativa degli elettori italiani. Anche in considerazione del fatto che vi è una forte aspettativa da parte dei cittadini in merito al loro coinvolgimento grazie alle potenzialità offerte dalle  nuove tecnologie come previsto dall’Action Plan 2011-2015 dell’Agenda Digitale Europea. Continua a leggere La Repubblica: TuParlamento

L’Espresso: Cyberbullying e intolleranza sul web, come fermarli

 

espresso_logoBoldrini impari da Jude

Arturo Di Corinto per L’Espresso del venerdì 21 giugno 2013

«Pietre e bastoni possono rompermi le ossa, le parole da uno schermo mi possono colpire solo se, e fino a che, io glielo permetto». Nell’anniversario dei dieci anni dalla sua scomparsa potrebbe partire dalle dichiarazioni di Jude Milhon ogni discorso sulla violenza in rete. Jude era un hacker e come tale ha dedicato la sua vita a sostenere l’importanza di Internet e computer come strumenti di emancipazione per le donne. Jude diceva: «Dovremmo pensare ad Internet come a una scuola che molte di noi ragazze non hanno mai avuto l’opportunità di frequentare e usarla proprio per superare la paura di non essere carine abbastanza, educate abbastanza, forti abbastanza, belle abbastanza, sveglie abbastanza o abbastanza qualcos’altro». Il tema è diventato attuale dopo l’allarme lanciato dal presidente della Camera dei Deputati e dal neoministro Josefa Idem sulla violenza sessuata che abita Internet. Ma non è l’unica forma dell’intolleranza. Il web ospita molti siti che incitano all’odio razziale, alla xenofobia, all’antisemitismo e all’islamofobia. Ridurre il tema della violenza del web alle aggressioni verbali verso le donne non basta. Ne è consapevole il Consiglio d’Europa che l’anno scorso ha lanciato la campagna “I giovani contro le parole di odio online”. Il punto è proprio questo: per contrastare la violenza su web non serve mettere il bavaglio alla rete, ma intervenire sul bigottismo dei carnefici e sulla fragilità e le paure dei loro bersagli, con un’opera di educazione dentro e fuori dal web.

Una Rai indipendente al servizio della libertà di informazione

moveone-italiaGiovedì 20 Giugno alle ore 17,00
Sala Mercede di Palazzo Marini, in via della Mercede 55

“Una Rai indipendente al servizio della libertà di informazione.
Tavolo di lavoro Parlamento – società civile”

Interverranno
– Roberto Fico neo Presidente Vigilanza Rai, M5S
–  i parlamentari Giuseppe Civati, Sandro Gozi, Corradino Mineo per il Pd, Gennaro Migliore per SEL, Mirella Luzzi,
Dalila Nesci, Stefano Vignaroli.

Sandra Bonsanti, Giovanni Valentini, Tana de Zulueta, Ascanio Celestini, Loris Mazzetti, Vincenzo Vita (Articolo 21),
Nicola D’Angelo, Renato Parascandolo,  Piero Badaloni, Carlo Verna (UsigRai), Renzo Santelli (Fnsi), Paolo Serventi Longhi, Arturo Di Corinto, Sergio Bellucci, Raffaele Calabretta
Continua a leggere Una Rai indipendente al servizio della libertà di informazione

La Repubblica: Agenzia Digitale, ora Ragosa in bilico. Primi dettagli: domicilio digitale, sanità “elettronica”

la-repubblica-it-logoAgenzia Digitale, ora Ragosa in bilico.
Primi dettagli: domicilio digitale, sanità “elettronica”

Un esposto contro il commissario AGID fa scattare l’allarme: il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri invia ai ministri competenti una missiva in cui chiede di intervenire subito. Anticipazioni del decreto: Francesco Caio commissario per l’attuazione, spinta alla razionalizzazione della burocrazia di ARTURO DI CORINTO per la Repubblica del 15 giugno

CHI PENSAVA che la coabitazione tra Caio e Ragosa fosse cosa fatta, dovrà rivedere tutto. Per due motivi: il primo è che nel Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio saranno attribuiti alla Presidenza Letta e quindi a Caio nuovi poteri di intervento e di controllo su tutta la partita dell’agenda digitale, il secondo è che da ieri Ragosa è in seria difficoltà e potrebbe essere sostituito. Nella tarda giornata di venerdì infatti il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dott. Garofoli, ha scritto a tutti i ministeri di intervenire subito in merito a un esposto-denuncia contro Agostino Ragosa. La denuncia, contenuta in una missiva inviata alla procura della Repubblica, ai revisori dei conti dell’AGID, alla Consip e alla Presidenza del Consiglio con raccomandata a ricevuta di ritorno, riguarda direttamente l’operato del commissario dell’Agenzia per l’Italia digitale, Agostino Ragosa e dei suoi fiduciari Gianluca Polifrone, “assunto come impiegato dalla società Consip”, e Attilio Nertempi, che “intrattengono rapporti professionali presso la Presidenza del consiglio dei ministri, i ministeri e le regioni in nome e per conto sia del direttore generale sia della stessa Agenzia per l’Italia Digitale”. Nell’esposto-denuncia si chiede quindi l’interessamento della magistratura contabile per accertare eventuali violazioni di norme penali e amministrative nei fatti descritti, conconseguente ipotesi di danno erariale, come aveva fatto solo la settimana scorsa Gennaro Migliore di SEL, in un’interrogazione parlamentare che ancora attende risposta. Continua a leggere La Repubblica: Agenzia Digitale, ora Ragosa in bilico. Primi dettagli: domicilio digitale, sanità “elettronica”

La Repubblica: Francesco Caio è Mr. Agenda Digitale

la-repubblica-it-logoFrancesco Caio è “Mr. Agenda Digitale”,
l’investitura dal premier con un tweet

Un tecnico roccioso, che ha ricoperto incarichi prestigiosi anche all’estero, è stato voluto da Letta. Sarà affiancato da un comitato di esperti e diventerà l’anello di congiunzione tra l’Agenzia per l’Italia Digitale e il presidente del Consiglio di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 13 giugno 2013

Un tecnico roccioso, che ha ricoperto incarichi prestigiosi anche all’estero, è il nuovo “Mr. Agenda digitale del Governo”. Sarà affiancato da un comitato di esperti e diventerà l’anello di congiunzione tra l’Agenzia per l’Italia Digitale e il presidente del Consiglio.

Il premier Enrico Letta ha scelto Francesco Caio come “Mister Agenda digitale”. Lo ha reso noto lo stesso capo del governo in un tweet, precisando che quella dell’agenda digitale è una “missione alla quale voglio dare massimo impulso”.
Caio diventa quindi il famoso coordinatore dell’agenda digitale invocato da vari settori delle maggioranza parlamentare: piace all’area meno governativa del PDL, non dispiace ai moderati del PD, piace a Monti, di cui è considerato un emulo. Qualcuno lo considera un “Bondi giovane” per il carattere roccioso e fumantino. E con una qualità: finora è stato lontano dalla “marmellata italiana”: quell’intrico di sgambetti, tangenti e strategie sgangherate che hanno contrassegnato troppe delle politiche dell’innovazione tecnologica del Bel Paese.

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Tempo di beni comuni. Studi interdisciplinari

fondazionebasso

Tempo di beni comuni. Studi interdisciplinari
Annali della Fondazione Basso 2010-2012
(Ediesse, 2013)

con saggi di Bellucci, Bonacchi, Brienza, Costa, Donolo, Ferrajoli, Franzini, Giorgi, Mattei, Montebugnoli, Montesi, Papa, Pennacchi, Pulcini, Resta, Reviglio, Rodotà, Tomassi, Zannino

Il 2 luglio dalle ore 15:00 alle ore 19:00, la Fondazione Basso organizza un seminario di riflessione a partire dai materiali contenuti nel volume collettivo. Una discussione a più voci su molti interrogativi aperti: i beni comuni sono un catalogo illimitato di beni o piuttosto un attributo dell'”agire in comune”? I beni comuni sono “oltremoderni” (e “retromoderni” con nostalgie per il medioevo) o una dimensione del “moderno”? I beni comuni “triangolano” con il pubblico e il privato o vanno “oltre” il pubblico e il privato? Quale rapporto tra “bene comune” e “beni comuni”?

Intervengono

Alberto Asor Rosa, Alfonso Gianni, Maria Rosaria Marella, Giuseppe Nicoletti, Elena Pulcini, Stefano Rodotà, Ermanno Vitale

Coordina Laura Pennacchi

Sala conferenze Fondazione Basso

Fondazione Lelio e Lisli Basso – Issoco

Via della Dogana Vecchia, 5 – Roma
Tel. 066879953 – basso@fondazionebasso.it – www.fondazionebasso.it

Avevamo la luna: presentazione del libro

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Sabato  15 giugno, ore 17,30, alla Libreria Arion al Parlamento a Roma, Piazze del Parlamento 59, si discute il libro  multimediale Avevamo la Luna, di Michele Mezza, Donzelli editore.

Insieme all’autore e all’editore ne  parlano :

Vincenzo Vita e Franco Giordano

Coordina Arturo Di Corinto

Scarica il pdf: locandina_avevamo_la_luna

La Repubblica: Agenzia digitale, la partita si complica: Ragosa sfiduciato dall’opposizione

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Agenzia digitale, la partita si complica:
Ragosa sfiduciato dall’opposizione

SEL presenta un’interrogazione al governo per rilanciare l’AGID rimuovendo l’attuale direttore. Un assist a Letta che si era già espresso sulla necessità di portare alla Presidenza del Consiglio il digital champion italiano che ha il compito di concretizzare la strategia euuropea dell’Agenda Digitale di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 6 giugno 2013

NON c’è pace per l’Agenzia dell’Italia Digitale. Stamattina è partito un nuovo siluro (o una punzecchiatura, dipende dalla risposta del governo) contro il suo direttore/commissario Agostino Ragosa. Gennaro Migliore, capogruppo di Sel alla Camera dei Deputati ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Governo in cui, dopo aver ricostruito la genesi dell’Agenzia digitale e averne riassunto i compiti, allude al danno erariale causato dalla colposa inattività e inefficienza del nuovo ente che ha accorpato DigitPA, Agenzia per l’Innovazione e istituto superiore delle comunicazioni. E lo ha fatto in due righe chiedendo “quali siano stati i pregiudizi di natura economico-patrimoniale cagionati al “sistema Paese” da quella che agli interroganti appare l’inefficienza del management dell’Agenzia digitale per l’Italia”. Continua a leggere La Repubblica: Agenzia digitale, la partita si complica: Ragosa sfiduciato dall’opposizione

Marino sindaco: Roma futura, Roma intelligente

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Roma futura, Roma intelligente

Dall’open source agli open data alle smart cities:

i Pontos de cultura metropolitani per il lavoro, la trasparenza e la partecipazione

Roma, giovedì 6 giugno

ore 18 – Cappella Orsini

via di Grotta Pinta 21, (Campo dè Fiori) Roma

Intervengono:

Giulio De Petra – Ass. Il Secolo della Rete

Fabrizio Fassio – imprenditore

Carlo Infante – Urban Experience

Myriam Ines Giangiacomo – Ass. Stati Generali dell’Innovazione

Alberto Marinelli – Sapienza Università di Roma

Gianluca Peciola – candidato comunali SEL

Auronda Scalera – fotografa

Francesco Tupone – Linux Club Italia

Filiberto Zaratti – deputato SEL

Felice Zingarelli – Partito Pirata

Modera

Arturo Di Corinto

IGNAZIO MARINO SINDACO – 10 e 11 Giugno tutti a votare!

Articolo 21: Attacco al web

articolo21Quella fogna di Internet

Arturo Di Corinto

per Articolo 21 del 19 maggio 2013

Quattro Anonymous arrestati, il pressing dell’Agcom per regolamentare in senso poliziesco il diritto d’autore, l’insistenza del presidente Boldrini sul tema della violenza nel web, la necessità di leggi speciali per Internet secondo Pietro Grasso, la riproposizione dell’obbligo di rettifica per i blog dentro la legge bavaglio, le 22 denunce per i commenti anti-napolitano del blog di Grillo…. e si potrebbe continuare. Sta succedendo qualcosa.

In una fase della vita del paese dove le larghe intese rendono difficile l’esercizio della critica ma anche trovare appoggio e consenso nei partiti tradizionalmente schierati per la libertà d’informazione, tutti questi indizi messi insieme possono prefigurare l’inizio di una guerra a Internet? Una normalizzazione del web in senso restrittivo? O solo un modo per sviare l’attenzione da altri problemi? Siamo noi ammalati di cospirazionismo? Forse. Continua a leggere Articolo 21: Attacco al web

e-Democracy in Parlamento

la-repubblica-it-logoLa democrazia web che piace al Parlamento
Arturo Di Corinto per La Repubblica del 16 maggio 2013

Il servizio informatico del Senato chiude il dossier “I media civici in Ambito Parlamentare. Strumenti disponibili e possibili scenari d’uso”. Una guida completa alla democrazia liquida per i lavori parlamentari con una efficace analisi dei rischi e delle opportunità offerte dal web alla nuova richiesta di partecipazione dal basso

La democrazia è una cosa seria. E oggi che social media, blog e apps hanno catturato l’interesse di  oltre 2 miliardi di netizen (internet citizen), il “governo del popolo” si può esercitare in forme innovative, anche via web. Con cautela, però.
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La cittadinanza nella società in Rete. Diritti, Partiti, Movimenti

logo_romatreTavola Rotonda

La cittadinanza nella Società in Rete. Partiti, Movimenti, Diritti

23 Maggio 2013, Ore 10,00

Università degli Studi “Roma Tre”, Aula Tesi del Dipartimento di Scienze Politiche – Via Gabriello Chiabrera 199, Roma

La Tavola Rotonda si pone come momento finale di riflessione del ciclo di seminari dedicati alle trasformazioni della cittadinanza e della dignità, svoltosi tra Marzo e Maggio presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi “Roma Tre”, coordinati da Francesco Antonelli , Robert Castrucci, Emanuele Rossi.
Obiettivo della Tavola Rotonda è quello di mettere a confronto studiosi di formazione diversa intorno ai mutamenti della cittadinanza, nelle sue varie dimensioni (diritti, partecipazione, rappresentanza), all’interno di una società sempre più globalizzata e, al tempo stesso, profondamente riconfigurata dalla diffusione delle nuove tecnologie.

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