Un’altra idea di Europa

Giovedì 20 gennaio 2011, ore 15.30
Sala delle Lauree, Facoltà di Scienze Politiche,
Università di Roma, “La Sapienza”

Un’altra idea di Europa

Discussione a partire dal volume

Europa 2.0. Prospettive ed evoluzione del sogno europeo.

A cura di Nicola Vallinoto, Simone Vannuccini, Ombre corte, 2010

Ne discutono:

Adalgiso Amendola, Alberto Aubert, Federica Giardini, Fulco Lanchester

Partecipano tra gli altri:

Giuseppe Allegri, Franco Berardi Bifo, Giuseppe Bronzini, Roberto Ciccarelli, Raffaella Chiodo, Pier Virgilio Dastoli, Arturo Di Corinto, Chiara Giorgi, Alessandro Guerra, Catia Papa, Franco Russo, Piero Soldini, Michele Surdi, Nicola Vallinoto.

Promuove e sostiene:
Re_Lab_Ind ? Rete Laboratori Indipendenti

www.liveperformersmeeting.net

www.liveperformersmeeting.net

La nona edizione di LPM – Live Performers Meeting – ha inizio il 19 Maggio 2011.

LPM offre la possibilità irripetibile di vivere 4 giorni di
performance av, vjing, workshop, panel discussion, product showcase
che uniscono un’incredibile comunità di vjs, audiovisual artist,
professionisti dei nuovi media e thinkers da tutto il mondo. Continua a leggere www.liveperformersmeeting.net

Perché Assange è la persona del decennio

assange_persona_decennio_6374
Perché Assange è la persona del decennio [analisi]
Negli ultimi dieci anni, l’uomo WikiLeaks è stata la persona più influente di Internet secondo i lettori di Wired.it. Perché incarna l’etica hacker delle origini: consentire a chiunque l’accesso all’informazione

Arturo Di Corinto
per Wired

Julian Assange è un Robin Hood del nostro tempo, invece dei denari rubati ai ricchi redistribuisce l’informazione a favore della gente in nome e per cui viene prodotta, amministrata, e nascosta. E questo è un gesto rivoluzionario se accompagnato da una seria riflessione sulla natura dell’informazione e su come la produzione e diffusione cooperativa di informazioni possa colmare il gap che divide il mondo in information-rich e information poor.
Assange è un ladro? No, perchè non ruba informazioni ma protegge chi gliele dà. Col suo sito, Wikileaks, Assange si propone come un intermediario dell’informazione, non troppo dissimile da un’agenzia di stampa internazionale, ma pubblicando quello che per opportunità e interesse quelle agenzie non pubblicano, di fatto trasforma notizie e informazioni in armi non convenzionali per colpire il cuore e le menti delle persone, cioè di quella che fu definita la seconda potenza mondiale del nostro tempo: l’opinione pubblica. Assange è lo spin doctor di un qualche potere globale? Gli somiglia. Ha comportamenti non dissimili dagli esperti di una war room elettorale che creano narrazioni e mitologie intorno a un candidato politico facendone un simbolo, un alfiere, un portavoce del popolo. Solo che stavolta il simbolo è lui stesso.
Assange non ha fatto niente di diverso da quello che fanno i gatekeeper dell’informazione o lo staff di un candidato presidente di un paese come gli Usa. Non ha fatto niente di diverso da un broker di Wall Street che lascia trapelare alcune notizie e non altre, le tiene in cassaforte fino a che il corso della borsa non sia favorevole, e non ha fatto niente di diverso dall’intelligence di un esercito che le tiene nascoste per acquisire una superiorità strategica nei confronti dell’avversario.

Insomma Assange non ha fatto altro che usare l’informazione come strumento di intervento nel campo del reale dove la guerra dell’informazione viene combattuta ogni giorno a suon di comunicati, notizie fabbricate ad arte, traffico di informazioni riservate, eventi mediatici e schizzi di fango su giornali usati come una clava per il killeraggio mediatico. L’indecenza del suo comportamento però sta nell’averlo fatto per un differente stakeholder, l’opinione pubblica, non più un mare di teste da vendere a galoppini elettorali, investitori finanziari e pubblicitari.
E suscitando un ampio dibattito pubblico su questo tema ci ha fatto capire che viviamo dentro una guerra dell’informazione perenne.
Basta questo a farlo considerare un eroe del nostro tempo? No.
Perchè Assange ha fatto molto di più: mentre ci ha offerto l’occasione a tutti di urlare che il re è nudo ci ha obbligati a riflettere sulla natura dell’informazione al tempo di Internet dimostrando che Internet non è un elettrodomestico come l’alfabetizzazione forzata a colpi di Facebook ci voleva far credere. Ha dimostrato che Internet non è solo una piattaforma commerciale attraverso cui distribuire emozioni e conoscenze sotto forma di file certificati e a pagamento. Ha dimostrato che la produzione cooperativa di informazioni è inarrestabile. Ha dimostrato quali sono i pericoli di una rete dove i grandi interessi commerciali possono essere piegati alle logiche di una statualità perversa che anziché mantenere il monopolio della violenza vuole il monopolio dell’informazione. Ha dimostrato che i grandi player della rete, da Amazon a eBay possono cambiare in corsa le proprie regole quando gli conviene e che perciò costituiscono un pericolo per la libertà che Internet promuove e rappresenta. Ha dimostrato che la neutralità della rete non è una questione accademica e che la censura inventa strade tortuose anche nell’Occidente ma che è difficile da imporre al tempo di Internet. Ha dimostrato la validità di un assioma della new-economy – di cui ci siamo sbarazzati troppo in fretta – e cioè che l’informazione più circola più si valorizza, azzerando monopoli e redistribuendo il potere. Ci ha fatto capire che hardware, software, banda e connettività sono cruciali nell’odierno ecosistema dell’informazione, che la sicurezza sul web è una cosa seria e che la crittografia non è più uno strumento ad uso di diplomazie e eserciti e che se usata in maniera intelligente è uno strumento cruciale per tutelare le persone ed evitare rappresaglie quando troviamo il coraggio di dire l’indicibile, cioè la verità.
Julian Assange ha dimostrato una volta per tutte che Internet, piattaforma globale di distribuzione di informazioni digitalizzate è un potente strumento di riallocazione del potere decisionale, restituendolo ai cittadini che lo conferiscono ai loro governanti sulla base di una fiducia che possono anche ritirare. E ha svelato il cortocircuito che si crea quando la politica adotta il registro sensazionalistico della comunicazione di massa e si confonde con essa diventando politica dello scandalo.
Ci ha anche indicato che i giornali sono ancora utili strumenti per fare circolare efficacemente le informazioni e che da questa inedita alleanza tra il giornalismo blasonato e quello dal basso c’è il germe del giornalismo del futuro affinché torni ad essere il contropotere, il watchdog, delle nostre stanche democrazie.
Julian Assange incarna l’etica hacker delle origini: consentire a chiunque l’accesso all’informazione, dovunque essa sia riposta e comunque sia custodita, con la ferma convinzione che l’accesso all’informazione renda tutti più liberi di fare e di scegliere. In questo modo Assange incarna decenni di sforzi di quegli hacker che sono i misconosciuti eroi della rivoluzione informatica.

Arturo Di Corinto con Alessandro Gilioli è autore di “I nemici della rete”, Rizzoli 2010

IO PARTECIPO, La democrazia nell’era di Internet

manifesto_iopartecipoCOMUNICATO STAMPA
Come sarà  la democrazia del futuro? La democrazia rappresentativa come la conosciamo noi ha toccato i suoi limiti?
Quali sono le opportunità offerte da Internet per la partecipazione dei cittadini a tutte le fasi del processo politico?
Come passare da una partecipazione limitata e intermittente (elezioni – referendum), a una democrazia continua?
La rete Internet offre opportunità e rischi. Come garantirla in funzione della democrazia?

IO PARTECIPO, La democrazia nell’era di Internet
DEMOCRAZIA E TECNOLOGIE INFORMATICHE IN ITALIA – UN INCONTRO TRA ESPERTI E CITTADINI ALL’UNIVERSITA’ DI ROMA

organizzato da Associazione Violaverso – ingresso libero
20 dicembre 2010 ore 16 – Dipartimento di Fisica – Edificio Marconi -‘La Sapienza’. Piazzale A. Moro, 5

INTERVERRANNO: Ettore Di Cesare, fondatore del sito Openpolis, database di informazione politica aperto ai cittadini; Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli, giornalisti e coautori di “I nemici della rete”; Stefano Rodotà, giurista, politico e autore di numerose pubblicazioni sul tema della democrazia elettronica, della privacy e della regolamentazione di Internet; Luigi Selmi – informatico, dell’Associazione Violaverso.
Continua a leggere IO PARTECIPO, La democrazia nell’era di Internet

= FSFE welcomes revised European Interoperability Framework =

= FSFE welcomes revised European Interoperability Framework =

[permanent URL: www.fsfe.org/news/2010/news-20101216-01.en.html]

The European Commission today published its long-awaited revision of
the European Interoperability Framework [1]. This document aims at
promoting interoperability in the European public sector. The document
is the result of a prolonged and hard-fought process. Free Software
Foundation Europe accompanied this process and offered input to the
European Commission at various stages [2]. Continua a leggere = FSFE welcomes revised European Interoperability Framework =

Richard Stallman a Roma domenica 19 dicembre

santi_subito3.JPG
Richard Stallman a Roma domenica 19 dicembre

Domenica 19 dicembre Richard Stallman, fondatore del movimento per il Software Libero, terrà un incontro dal tema “Software Libero: implicazioni etiche e sociali”. L’appuntamento è alle ore 17 al CSOA La Strada in Via Passino 24, Roma.
Il Dott. Stallman illustrerà la storia del Software Libero dalla sua nascita a oggi, con particolare riferimento alle implicazioni etiche, politiche e sociali di questo tipo di programmi informatici e all’importanza del suo utilizzo in ambito educativo e della Pubblica Amministrazione. L’evento, organizzato da vari gruppi italiani coinvolti nella diffusione del Software Libero e dello sviluppo sociale, vuole essere portatore di una concezione aperta verso il sociale e non settariamente tecnica.
Lo scopo è creare uno spazio di dibattito pubblico, anche alla luce delle controversie sollevate recentemente riguardo un Protocollo d’intesa siglato dalla regione Puglia con Microsoft. Dalle ore 15 sono in programma interventi da parte di diversi gruppi locali, studenti, docenti, ricercatori, giuristi. Sono stati invitati rappresentanti politici.
La partecipazione non richiede conoscenze di informatica e il discorso del Dott.Stallman sarà assistito da traduzione simultanea all’italiano.
L’ingresso è gratuito e aperto a tutti. Per ulteriori informazioni: info@rms.hipatia.net

Con Wiki, senza amare Julian

sole24ore_testataCon Wiki, senza amare Julian
Hacker italiani a favore della trasparenza ma non dell’australiano
Arturo Di Corinto
per Il Sole 24 Ore del 14 dicembre 2010 – pag.14 – Mondo

“Nella gara tra segretezza e verità vincerà sempre la verità”. Ma la verità, come la libertà, per gli hacker è un concetto binario: o c’è o non c’è. Questo è quello che credono molti sostenitori italiani di Wikileaks. Sostenitori del progetto, e non di Assange, su cui “non tutti sono pronti a mettere una mano sul fuoco”, dice Carl0s, e di cui non amano il protagonismo e il profilo mediatico. La galassia hacker momentaneamente coagulata intorno a Wikileaks lo fa in omaggio al noto adagio dell’etica hacker “information wants to be free”. Dice Carl0s “E’ importante il progetto cui Assange ha dato vita, non lui come persona” e aggiunge: “Wikileaks è diventato un baluardo dell’informazione, non perché senza macchia e senza paura, ma perché difende il diritto fondamentale di rendere trasparenti notizie che contribuiscono a formare l’opinione pubblica”. “Ma l’idea della trasparenza a ogni costo, la casa di vetro, è un concetto nazista, da grande fratello”. Continua a leggere Con Wiki, senza amare Julian

Wikileaks: quando trapela la notizia

wikileaks_prima_repubblicaLa forza della crittografia. Wikileaks: quando trapela la notizia
Arturo Di Corinto*
per Repubblica.it

Un gruppo di hacker si impossessa dei segreti della diplomazia americana e li diffonde su Internet causando uno sconvolgimento delle relazioni internazionali. Si riunisce il consiglio di sicurezza dell’Onu, alcuni capi di stato si dimettono, lo scandalo è mondiale. Una storia degna di un giallista, ma stavolta non è fiction. O almeno ne rappresenta il finale alternativo. In uno dei suoi primi libri, Crypto (1998), Dan Brown (Angeli e Demoni, il Codice Da Vinci), descrive i minuti precedenti la peggiore catastrofe dell’intelligence americana: un attacco concentrico di tutti gli hacker per svelare ciò che di segreto è contenuto nella più grande banca dati protetta del mondo rimasta indifesa a causa di un virus mutante introdotto nel sistema dal suo creatore per un calcolo politico sbagliato. Nel libro, la cavalleria informatica della National Security Agency (NSA), supersegreta agenzia di controspionaggio americana di Fort Meade, li ferma all’ultimo momento. Ma stavolta non è andata così. Wikileaks ha realmente avuto accesso e pubblicato i segreti della diplomazia americana provocando uno sconquasso delle relazioni internazionali.
Come ha fatto a ottenerli? Se si esclude un errore informatico (difficile), l’unica spiegazione per la fuoriuscita di milioni di documenti riservati e top secret è che qualcuno sia riuscito a violare le difese di uno o più database dove il materiale era custodito, visto che la numerosità dei file rende difficile pensare che ci fosse qualcuno pronto a “sniffare” ogni comunicazione fra le ambasciate dei singoli paesi coinvolti e il Dipartimento di stato americano. Ma c’è un’altra spiegazione: il tradimento di qualcuno abbastanza in alto che, per calcolo o corruzione, ha voluto rendere noti i documenti riservati. Continua a leggere Wikileaks: quando trapela la notizia

Sequestro server Autistici/Inventati

« Ven 3 dicembre a Campi Bisenzio K100
Norwegian crackdown: fatti e note a margine

Il collettivo Autistici/Inventati e l’Associazione Investici che lo rappresenta per questioni legali e burocratiche sono un gruppo di persone dedite al mantenimento e allo sviluppo di servizi di comunicazione elettronica per singoli, associazioni, gruppi informali e movimenti e hanno tra i loro obiettivi principali la difesa della libertà di espressione e della privacy.
La vicenda di cui stiamo scrivendo ha inizio tra il 9 dicembre 2008 e il 30 marzo 2009 ad Avezzano. Una querela dà vita a un’indagine, nella quale si sostiene che Gianluca Jannone, leader del gruppo neofascista “Casa Pound”, e Ercole Marchionni, fondatore di “Casa Pound Avezzano”, hanno subito atti intimidatori e diffamatori. Nello specifico vengono contestate una scritta su un muro, della vernice rossa su un campanello e alcuni scritti apparsi su abruzzo.indymedia.org e orsa.noblogs.org, nei quali si chiede di non consentire l’uso di spazi pubblici a gruppi dichiaratamente neofascisti. Continua a leggere Sequestro server Autistici/Inventati

Interne è più grande di quello che credi

logo peace reporter

Internet è più grande di quello che credi
Arturo Di Corinto
per Peace Reporter Dicembre 2010

Qualcuno si illude che il mondo finisca con Facebook perchè è lì che si trovano i nostri amici. Altri pensano che con Google si trovi tutto quello che serve, per una tesina o per un viaggio. Altri ancora sono certi che youtube sia sufficiente a sfamarci di video e che su Flickr ci siano le foto più belle del mondo. Ma non è vero. A contendersi l’attenzione dei cibernauti con Facebook gareggiano Orkut, FourSquare e altri social network. Google è forte nei paesi di lingua anglosassone ma non esiste più in Cina nella versione in lingua cinese ed è stato sostituito da Baidu. In Italia Bing, il motore di ricerca di Microsoft gli fa una discreta e tenace concorrenza. Con Youtube gareggiano Tumblr e altri siti, anche più ricchi, affidabili e con meno vincoli. Mentre Flickr di certo non serve la fotografia di amanti e professionisti del genere che invece hanno tantissimi siti privati dove mostrano le proprie opere. Già ma come si fa a trovarli? Continua a leggere Interne è più grande di quello che credi

L’IGF Italia a Roma

SOLEMI02: SPECIALE_3D-NOVA24-01 <INFOPDF -1 > ... 25/11/10
Una rete di tutti, nessuno escluso: L’IGF Italia a Roma
Arturo DI Corinto
per Il Sole 24 OreNòva del 25 novembre 2010
A che serve l’Internet Governance Forum? Rispondere è facile. La ripresa economica, la pace, lo sviluppo umano, hanno bisogno di Internet. E hanno bisogno di una Internet aperta, ubiqua e democratica. Internet, viceversa, ha bisogno di persone di buona volontà, competenti, e in grado di rappresentarne al meglio criticità e istanze d’uso di carattere territoriale, perchè, spesso lo dimentichiamo, Internet è una rete fatta di tante reti.
L’Onu ha affidato all’Igf il compito di discutere come armonizzare i livelli tecnico e infrastruturale, contenutistico e legale per favorire il suo sviluppo e utilizzo. Sarebbe banale dire che l’Igf italia deve fare in piccolo quello che fa l’Igf globale. Lo deve fare, certo, ma la rete non è la stessa in Italia e in Finlandia. In Italia si viaggia a una velocità media a 4,5 Mb, in Finlandia ai cittadini sono garantiti 100 Mb di connettività come diritto costituzionale. E’ vero però che le esigenze d’uso della rete in Italia sono diverse non solo a confronto con altri paesi, in Africa o Scandinavia, ma anche fra un distretto industriale e una comunità montana, una zona archeologica dove serve al monitoraggio del rischio idrogeologico, o un centro prenotazioni ospedaliero di un piccolo comune. In qualche caso basta l’Hyperlan, altrove è meglio il Wi-Max, in altri è necessario il fiber to the home (FTTH).
La via italiana al digitale, che è fatta di innovatori che hanno segnato la storia degli ultimi anni, Marchiori per l’algoritmo base di Google, Chiariglione per l’MP3, Faggin per il microprocessore, Arduino per l’hardware e Zucchetti per il software, è anche un insieme di attività economiche che vanno dalle innovazioni di processo e di prodotto dell’impresa a rete nella bassa padana alla soft economy del made in Italy venduto on line: hanno bisogni diversi. Continua a leggere L’IGF Italia a Roma

Hyaena Reading: blues legalmente masterizzabile in CC

In movimentoCover-smallFree Hardware Foundation
Comunicato Stampa
17 NOVEMBRE 2010

Hyaena Reading
In movimento” (2010, autoprodotto/Sub Terra)
Legalmente masterizzabile: licenza Creative Commons by-nc-sa 3.0 + Diffusion 1.0/2006

12 novembre 2010: esce “In movimento”, EP di esordio di Hyaena Reading, progetto musicale di non-musicisti affamati.
Hyaena Reading riporta alla mente il blues delle origini, così come le sperimentazioni rock degli anni ’70 e ’80, ricordando sempre le proprie radici nel cuore del bacino mediterraneo. Testi brevi e incisivi, chitarre essenziali e taglienti.
“In movimento”: le voci come immagini intrise di un’attesa continua scorrono come in un film in bianco e nero in questi solchi brevi e intensi come una poesia minimale. La musica è sospesa e incisiva, fatta di suoni e rumori spesso lontani, avvolta in un’aura di sogno. Quasi dimenticata.
Sedici minuti violenti, sporchi e vitali, messi nero su bianco in soli tre giorni.
Sedici minuti sufficienti per trovare vie di fuga da dove siamo finiti, senza rendercene conto. Il peggio è qui, ora.
Sedici minuti senza fronzoli, senza esercizi di stile.
Sedici minuti legalmente tutelati grazie al servizio di marcatura temporale Patamu, legalmente scaricabili e duplicabili grazie alle licenze Creative Commons.
Fatelo: non siete dei criminali.
“In movimento” è disponibile in free download sul sito di Sub Terra Label e sul portale internazionale Jamendo (e presto anche su Busker Label), e in vendita sotto forma di feticcio nel negozio on line Redshop (5 € + spedizione) e in pochi, selezionati punti vendita.
Per chi è a Roma, è già acquistabile presso Fiordiluna in via della Lungaretta, 96.

“In movimento” EP – powered by Sub Terra Label, Free Hardware Foundation Italia, FPML, Patamu.
On sale:
RedShop.it
FiorDiLuna.com

Free download:
Jamendo
Sub Terra
Info & homemade booking:
http://www.myspace.com/hyaenareading
hyaenareading (at) yahoo (dot) it
(+39) 380 6336567

Free Hardware Foundation
La finalità primaria della Free Hardware Foundation è la promozione, il sostegno e la diffusione di quegli strumenti materiali o immateriali che garantiscano, l’accessibilità, l’evoluzione, la condivisione e la diffusione della conoscenza, della cultura e del sapere, liberamente e in maniera paritaria per tutti gli esseri umani.
Per contatti e informazioni
info@fhf.it – http://fhf.it

* RIMANDATO! * LE PROPOSTE DEL PD PER UN’AGENDA DIGITALE ITALIANA

INCONTRO RIMANDATO A CAUSA DEL DIBATTITO SULLA LEGGE DI STABILITÀ
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Una traccia di discussione per il Forum Ict convocato per il 18 novembre 2010 alle ore 14.30 presso la Sala Conferenze del Partito Democratico, Via Sant’Andrea delle Fratte 16.

LE PROPOSTE DEL PD PER UN’AGENDA DIGITALE ITALIANA
(traccia per la discussione del Forum 18/11/2010)

L’accesso ai contenuti digitali e la diffusione della banda larga determinano nuove prospettive culturali e sociali per i consumatori e nuove opportunità di business e di lavoro. A livello comunitario, il mercato digitale viene definito come la “quinta libertà” e, come tale, il suo sviluppo viene considerato prioritario. L’Agenda Digitale del Commissario Kroes e del Palamento europeo indica traguardi importanti che l’Unione propone ai paesi membri e a tutti i cittadini europei.
L’Italia non può e non vuole rinunciare al futuro, ma procede troppo lentamente e rischia di finire in un vicolo cieco. A distanza di circa due anni dall’annuncio del primo Piano Caio non solo non sono stati ancora assegnati fondi pubblici necessari per un’opera di tale rilevanza, ma non si è ancora individuato un progetto di sviluppo chiaro che porti anche l’Italia al passo delle nazioni più avanzate.
Il quadro d’insieme è quello di un governo “televisivo” che nei confronti dei media diversi dalla tv alterna indifferenza, tagli e misure discriminatorie spesso segnate dal conflitto d’interessi. E che, in particolare verso Internet e la sua libertà, manifesta una certa ostilità e ricorrenti tentazioni di censura.
Di fronte alla linea di questo governo il Pd deve indicare la propria visione, promuovendo il confronto per varare finalmente un’Agenda digitale italiana.
Le nostre proposte si articolano attorno a quattro grandi obiettivi Continua a leggere * RIMANDATO! * LE PROPOSTE DEL PD PER UN’AGENDA DIGITALE ITALIANA

Contro la censura, l’importanza di essere anonimi

logo peace reporter

Contro la censura, l’importanza di essere anonimi
Arturo Di Corinto
per Peace Reporter di Novembre 2010

Agli inizi di Internet andava di moda una battuta: “Su Internet nessuno sa che sei un cane”. Veniva usata per dire che in rete siamo tutti uguali e abbiamo lo stesso diritto di esprimerci. Ed era esattamente così che i suoi progettisti avevano immaginato la rete, un luogo di scambio paritario, grazie all’uso di tecnologie aperte e flessibili. La tecnologia adottata, il packet switching e il principio della net neutrality – secondo cui ogni bit è creato uguale e non può essere discriminato – ne garantivano la democrazia. Col tempo abbiamo appreso che questo approccio rivoluzionario non poteva andare bene per tutti e abbiamo scoperto l’insofferenza di tanti paesi nell’accettare un elementare principio di democrazia. Molti stati non tollerano la libertà che Internet promuove e rappresenta e questa intolleranza diventa molto spesso censura. Continua a leggere Contro la censura, l’importanza di essere anonimi

Wired: “Liberiamo i dati” per essere migliori

copertina_novembre_2010_6046Rrendiamoci la Rete! Perché l’Italia ha bisogno di ampliare la sua connessione a Internet se vuole costruire il proprio futuro
“Liberiamo i dati”
Arturo Di Corinto per Wired – n.21 Novembre 2010 –

Wired – pagina 81
«Se lo costruisci, le persone verranno» è uno degli motti ricorrenti di Internet. E su questo fronte, i dati della Pubblica amministrazione e i dati pubblici in generale possono diventare un fortissimo motore di sviluppo della Rete se resi disponibili online. Questi dati hanno molteplici stakeholder e, se opportunamente organizzati, possono diventare informazione e ricchezza. Imprenditori e geologi, ad esempio, sono interessati ai dati geografici per meglio capire dove è più opportuno avviare un’impresa o dove è sconveniente costruire, mentre i ricercatori sociali chiedono dati sugli abbandoni nella scuola. Ma ci sono due tipi di dati per ai quali ogni cittadino deve rivendicare il pieno accesso: le informazioni del patrimonio culturale e i dati che riguardano la politica. Questi sono dati cruciali per superare le barriere (economiche e architettoniche) e sono un motore di sviluppo economico, ma anche un fatto di identità e coesione sociale. Poter sapere come e con chi vota il parlamentare che abbiamo eletto serve, invece, a monitorare ed eventualmente indirizzare verso scelte responsabili. Un primo esperimento in questo senso è Openpolis.it, un database della storia di 127 mila politici italiani in carica (dai consiglieri comunali agli eurodeputati) costruiti con dati pubblici, ma non per questo noti, da una community di circa 10mila utenti negli ultimi tre anni.
— arturo di corinto, Università La Sapienza

= Stop alla pubblicità al software proprietario: via gli annunci dai siti pubblici! =

[permanent URL : http://www.fsfe.org/news/2010/news-2010-11-02-01.it.html]

Un mese, una campagna, un obbiettivo: sbarazzarsi delle pubblicità
a software non libero sui siti web pubblici. In quattro settimane,
la FSFE ha ricevuto segnalazioni riguardanti 2162 istituzioni
Europee[1] che pubblicizzano lettori PDF non liberi. Oltre ai 305
attivisti che hanno partecipato alla ricerca, 1500 persone, 46
aziende e 38 organizzazioni hanno firmato la nostra Petizione
per la rimozione della pubblicità a software proprietario sui siti
delle istituzioni pubbliche[2]. Per il momento la caccia è finita,
ora è tempo di inseguire quei siti che incoraggiano i visitatori a
mettere a repentaglio la propria libertà. È il momento di
eliminare la pubblicità! Continua a leggere = Stop alla pubblicità al software proprietario: via gli annunci dai siti pubblici! =

= FSFE Newsletter – November 2010 =

(Aiutaci a raggiungere più persone nella loro lingua madre. Unisciti al
team italiano di traduttori http://fsfe.org/contribute/translators/.)

= FSFE Newsletter – November 2010 =

[Permanent URL: http://www.fsfe.org/news/nl/nl-201011.en.html]

This edition explains how we counter the lobby work of proprietary
organisations at the European level, what we do at the United Nations
level to inform more people about the dangers of software patents,
what we are doing to get rid of non-free software advertisement on
public websites, and what you can do to make a change.
Continua a leggere = FSFE Newsletter – November 2010 =

Conferenza europea sugli aspetti legali del software libero

COMUNICATO STAMPA
http://www.softwarelibero.it/EOLE_2010

=========================================
La terza conferenza europea sugli aspetti legali del software libero
si terrà a Torino il 29 e il 30 novembre 2010
=========================================

La terza edizione dell’European Open Source and Free Software Law Event
(EOLE), dal titolo “Liberare il Software nel settore pubblico”, si terrà a
Torino il 29 e 30 novembre 2010. La conferenza annuale, che in questa
edizione è sponsorizzata dall’Associazione per il Software Libero, è
organizzata da un gruppo di avvocati di diversi paesi europei e quest’anno
tratterà con particolare attenzione i molteplici aspetti relativi all’uso ed
allo sviluppo del Software Libero nella Pubblica Amministrazione. Continua a leggere Conferenza europea sugli aspetti legali del software libero

Conoscenza e servizi nella Rete Comunità creative, modelli d’impresa, servizi pubblici, politiche

M2.2Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”
Facoltà di Economia
Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi

Conoscenza e servizi nella Rete
Comunità creative, modelli d’impresa, servizi pubblici, politiche

Giovedi, 9 dicembre 2010, ore 14-17

Facoltà di Economia, Via Saffi 42, Urbino
Aula Rossa/Amaranto

Programma Preliminare…
Continua a leggere Conoscenza e servizi nella Rete Comunità creative, modelli d’impresa, servizi pubblici, politiche

FSFE newsletter = 2286 siti pubblici promuovo software non liberi =

= 2286 siti pubblici promuovo software non liberi =

[permanent URL : http://www.fsfe.org/news/2010/news-20101018-01.it.html]

Durante la campagna della Free Software Foundation Europe per
pdfreaders.org[1], gli attivisti per il Software Libero da 41 paesi
diversi hanno segnalato 2286 istituzioni del settore pubblico che
promuovono lettori PDF non liberi sui propri siti web. Ora, FSFE
contatterà queste istituzioni cercando di fare rimuovere il maggior
numero possibile di pubblicità ai lettori non liberi prima della fine
dell’anno. I progressi saranno riportati nella lista delle istituzioni
segnalate[2].
Continua a leggere FSFE newsletter = 2286 siti pubblici promuovo software non liberi =

Linux day a Grosseto

linux_20102_400
Linux day a Grosseto
23 ottobre 2010: presentazione di “I nemici della Rete” all’interno della manifestazione

SALA 1

Ore 9:00-10:00
Saluto in plenaria ed introduzione di Arturo Di Corinto
A seguire saluto dei politici

Ore 10:00 – 10:40
“Editing video non lineare: Cinelerra” – Raffaella Traniello

Ore 10:40 – 11:00
Premio G@W per la città

Ore 11:00 – 11.40
“I nemici della rete” – Arturo Di Corinto, Guido Scorza

Ore 11:40 – 12:00
Premio speciale G@W per la città + breve presentazione progetto “La Maremma e i suoi bit”

Ore 12:00 – 12:40
“Aquarius project: Linux Cluster for gaming server” – Associazione Cesano Smanetta

Ore 15:30 – 17:30
Free Image Festival 2010

SALA 2

Ore 10:00 – 11:00
“Illustrazione digitale con software open source” – Federica Vivarelli

Ore 11:00 – 12:00
“Virtualizzazione” – Giulio Rossetti, Andrea Pinucci

Ore 12:00 – 13:00
“OpenOffice – Gestione avanzata di documenti complessi: impostazioni iniziali ed esempi concreti” – Daniele Domenicali, Alessandro Fruchi

Ore 15:30 – 17:30
Gli esperti incontrano: Q&A, Install Fest, assistenza

http://www.guruatwork.com/index.php?option=com_content&task=view&id=411&Itemid=37

Il senso dell’Innovazione: il libro

senso_innovazioneIl senso dell’Innovazione
Conversazioni con Paolo Zocchi per ricordare, per continuare a fare!
Romita, Attilio A. – Marzano, Flavia (a cura di)
ISBN: 9788884927095

– 192 pagine
– 17×24
– 1 tomo – brossura cucita
– non illustrato
– 12,00 euro

Questo libro, frutto dei contributi di più autori, è dedicato a Paolo Zocchi, punto di riferimento di tutti coloro che credono nell’innovazione come potente leva del cambiamento e scomparso prematuramente a maggio 2009. È un libro particolare perchè ogni contributo è la tessera di un puzzle che ha il pregio di avere un’anima ed una passione che rende solidissimi, ed insieme un’identità “in progress”, come wiki. Il miglior modo di avvicinarsi è quello della lettura partecipativa, scegliendo il proprio percorso e allo stesso tempo sbirciando come se si ascoltasse una conversazione tra gli amici di Paolo Zocchi, sul tema dell’innovazione.
Questo è infatti il filo conduttore del libro: il senso dell’innovazione. Che non viene definito e spiegato, ma è nel modo di affrontare i problemi, tradotto in termini di migliore qualità della vita, di maggiore democrazia.
Alcuni dei contributi degli autori sono tecnici, scientifici e specialistici, altri sono calorosi e appassionati, ed in tutti si leggono la passione e l’entusiasmo che Paolo sprigionava e si trova il vuoto che ha lasciato, insieme alla voglia di fare che ha regalato a tutti quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
Si trova, sempre, una voglia irrefrenabile di non arrendersi alle difficoltà. E questa non può non contagiare il lettore.

Testi di:
Marcello Bidoli, Stefano Laurenti, Flavia Marzano, Amalia Vetromile, Paolo Zocchi, Angelo M. Buongiovanni, Paolo Russo, Arturo di Corinto, Paolo Subioli, Daniele Righi, gerardo Piacentini, Flavia Ventriglia, Stefania di Serio, Angela creta, Linda Lanzillotta.

È uscito “È FINITA”, il nuovo disco dei Rein

M1.2.2Esce oggi, 15 ottobre 2010, il terzo episodio discografico dei Rein, intitolato “È finita”.
Il nuovo disco porta il folk-rock del gruppo romano ad una svolta ecologista e decrescista. Il gruppo affronta infatti le tematiche legate ad una critica dura e poetica della società del consumo; un occhio alle rovine fumanti di un sistema crollante o già crollato, e un altro alla speranza di una rinascita nel segno dell’ambientalismo, dell’empatia e della decrescita.

La scelta di rendere a Impatto Zero la produzione del cd, lo showcase e il concerto di presentazione, arriva pertanto come logica conseguenza di un percorso culturale e artistico che rilancia la prospettiva di un “altro mondo possibile”, ripartendo dalla buona prassi della sostenibilità, sviluppata attraverso lo strumento della “compensazione”: le emissioni di Co2 causate dalla produzione dell’opera sono infatti state compensate attraverso la creazione e la tutela di foreste in crescita in Madagascar.

“È finita” prosegue il percorso di un collettivo che da sempre studia e sviluppa le possibilità di fusione della tradizione folk-popolare con la musica contemporanea.

Anche in questo caso i Rein confermano il loro legame con il mondo del Copyleft: attraverso l’innovativa licenza DOC “È finita” sarà liberamente scaricabile e scambiambile sul web. Da oggi, 15 ottobre, il nuovo disco dei Rein è infatti disponibile sul portale di musica copyleft JAMENDO.

Gli stessi presupposti legati all’ecologismo e alla sostenibilità hanno spinto i Rein a rinunciare ad una classica distribuzione nei negozi di dischi. “È finita” potrà essere scaricato dal web oppure acquistato online sul sito del settimanale CARTA. In questo modo le uniche copie che lasceranno i magazzini saranno quelle realmente destinate alla vendita, in questo modo saranno contenuti gli sprechi e gli inquinamenti addizionali legati ad una normale distribuzione.

Anticipato dal videoclip del singolo “Sul tetto“, realizzato da Marcello Saurino e Enrico Barile, il disco “È finita” sarà presentato con un lungo tour italiano ed europeo, organizzato con OTRlive in Italia e con Patchanka-Booking Agency in Germania. Sono in calendario diverse date tedesche già nel mese di Ottobre (con una doppia tappa a Berlino), la presentazione romana al Circolo degli Artisti il 5 Novembre, e una lunga serie di date sparse per tutta la penisola

———
È FINITA
———
Scarica su Jamendo => Jamendo
Acquista il cd per posta su Carta => CARTA
www.rein99.it

I nemici della rete a Open Mind

om2010corinto

16 ottobre 2010: presentazione di “I nemici della Rete” a San Giorgio a Cremano.

All’interno della 5 edizione di OpenMind – incontri e seminari su software libero e informatica consapevole – presentazione de “I Nemici della Rete”, libro scritto a quattro mani da Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli, tenuta da Arturo Di Corinto.
ema del libro è l’arretratezza della Rete in Italia e l’esame di quali siano le cause che provocano questo ritardo, che corre sempre più il rischio di trasformarsi in un gap strategico e di competitività nei confronti dei nostri vicini europei.

Alla presentazione interverranno Giorgio Zinno, Giovanni Carbone, Daniel Donato e Roberto Dentice.

http://www.tavernadelpinguino.org/