PeaceReporter, nato nel 2003 come quotidiano su internet e agenzia di servizi editoriali, ha deciso di affrontare la sfida della carta stampata.
Il nuovo mensile segue le orme del giornale online, portandone avanti la filosofia informativa e la linea editoriale: offrire un’informazione libera e indipendente su tutte le guerre e su tutte le situazioni di violazione dei diritti umani, raccontando verità censurate e realtà ignorate. Nella convinzione che far conoscere gli orrori delle guerre, e non solo, sia il primo passo per diffondere una cultura di pace e di rispetto dei diritti dell’uomo.
Tutto questo, visto da un’angolazione diversa da quella dei media classici, ovvero attraverso un’informazione “dal basso” e “dal volto umano”, che dà voce alle donne e agli uomini che vivono queste realtà sulla propria pelle, a chi normalmente non ce l’ha perché non viene mai interpellato.
Una scelta, quella di cimentarsi con la carta stampata, che va controcorrente visto che il settore è in crisi.
Una doppia sfida, dunque, che riteniamo necessaria perché mai come oggi, dalla seconda guerra mondiale, dalla stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla creazione delle Nazioni Unite per mettere al bando la guerra, mai come oggi il mondo è travagliato da conflitti terribili e da altrettanto terribili violazioni dei diritti più elementari.
Per questo crediamo sia urgente che il mondo venga raccontato con reportage e testimonianze dirette, con la voce e la penna di chi lo vive, e non più solo di chi ne parla o ne scrive. Per capirne le sue sofferenze, ma anche le tante cose belle e costruttive, le tante “buone notizie” che troppo spesso non si raccontano.
Hanno collaborato per i testi:
Claudio Agostoni, Blue & Joy, Giancarlo Caselli, Gabriele Del Grande, Silvia Del Pozzo, Arturo Di Corinto, Nicola Falcinella, Giorgio Gabbi, Nicola Gratteri, Paolo Lezziero, Sergio Lotti ,Maria Nadotti, Claudio Sabelli Fioretti, Gino Strada,
Hanno collaborato per le foto:
Stefano Barazzetta, Ugo Borga, Lucio Cavicchioni, Tano D’Amico, Ugo Lo Presti, Franco Zecchin
Peace Reporter a Roma il 19 settembre