I ”Pontos de cultura” a Roma

Accesso di terza generazione: dalla riduzione della frattura digitale alle politiche culturali, l’esperienza brasiliana dei “pontos de cultura”

Incontro con la delegazione Brasiliana del Ministero della Cultura al WSIS

23 novembre alle ore 17
presso la facoltà di Scienze della Comunicazione
dell’università degli studi di Roma “La sapienza”
in Via Salaria n. 113
Aula Mauro Wolf

Intervengono: Claudio Prado, Vincenzo Vita, Mario Morcellini, Mariella Gramaglia ed altri.
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Diritti umani violati, cala il sipario sul Wsis

Chiude tra le polemiche il summit della società dell’informazione organizzato dall’Onu a Tunisi. Dura la protesta della società civile per le aggressioni verso delegati e giornalisti, per l’oscuramento di siti web e le continue censure
ARTURO DI CORINTO – TUNISI
il manifesto – 19 Novembre 2005

«Ci sono alcuni stati che vogliono mantenere i loro cittadini in uno stato di ignoranza in modo da dominarli meglio. Ci sono dei paesi che non hanno interesse ad aiutare gli altri a superare il digital divide perché vogliono rimanere padroni della società dell’informazione». A parlare così è Shirin Ebadi, iraniana, premio Nobel per la pace 2003, nella conferenza stampa finale su sviluppo e diritti umani.
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Se il pianeta è interconnesso

Al vertice si discute del divario digitale, le tecnologie possono colmare il gap?

Accesso negato. Meno di un miliardo di persone usa Internet: il numero di utenti della Rete dei paesi del G8 è pari a quello del resto del mondo
A. D. C. – TUNISI
il manifesto – 19 Novembre 2005

Un diplomatico nepalese ha detto: «l’email non sostituisce le vaccinazioni e i satelliti non portano l’acqua pulita». Messa così la questione in assoluto più dibattuta al summit – dopo l’Icann – cioè quella del divario digitale e dei modi per superarlo, potrebbe dirsi chiusa. O, almeno, per i paesi più poveri rappresentati al summit, sembrare secondaria.
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Uno scontro virtuale

Parla Stefano Trumpy, delegato italiano all’Icann
A. D. C. – TUNISI
il manifesto – 19/11/2005

Dopo il braccio di ferro sulle competenze dell’Icann e del ruolo del dipartimento del commercio Usa nella sua supervisione, è ginto il momento di andare oltre le polemiche e capirne qualcosa di più. Per farlo abbiamo cercato un esperto, anziché affidarci ai comunicati stampa dei contendenti e alle voci di corridoio, come risulta dal dibattito che ha monopolizzato questa fase del Wsis soprattutto dopo la decisione di creare un Internet Governance Forum che dovrà discutere dall’anno prossimo quali regole del funzionamento di Internet e della gestione dei domini sono da riconsiderare.
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Un summit per ricchi

«Le decisioni sul free software sono state prese altrove». Incontro con Richard Stallman

Vertice blindato Troppa polizia, troppi controlli «e questo badge con il codice a barre elettronico. È una tecnologia invasiva e irrispettosa della privacy»

Il software libero stabilisce un principio di cooperazione perché insegna alle persone a mettersi insieme e fare delle cose uniti da uno spirito di solidarietà
ARTURO DI CORINTO – TUNISI
18/11/2005 Il Manifesto
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Tecnologia non vuol dire conoscenza

Clima teso al Wsis Al summit dell’Onu si discute di digital divide mentre fuori va in scena il controsummit in opposizione a Ben Alì
ARTURO DI CORINTO – TUNISI
16/11/2005 Il Manifesto

Dentro il tendone del Wsis c’e’ aria di festa, fuori un po’ meno. Come in ogni summit internazionale c’e’ tutto un popolo colorato che sciama fra gli stand e poi si siede a discutere per cercare soluzioni a problemi comuni. L’organizzazione e’ perfetta, la gentilezza dei tunisini proverbiale, il cibo ottimo.
Le parole d’ordine nei locali del summit sono condivisione, inclusione, partecipazione, anche se a scriverle in caratteri cubitali sono proprio quelle aziende che dall’esclusione dei benefici della societa’ dell’informazione e dalla scarsita’ indotta dei beni che produce hanno finora ricavato i profitti maggiori.
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Confermato lo strapotere Usa Un forum internazionale discuterà sul futuro dell’Icann

Arturo Di Corinto – TUNISI
16/11/2005 Il Manifesto

Il summit di Tunisi doveva essere il summit delle soluzioni. L’aveva ribattezzato cosi’ Yoshio Itzumi – segretario generale dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, coorganizzatore e presidente del WSIS – ma allo stato delle cose e’ rimasto solo un auspicio.
Gia’ nella conferenza stampa d’apertura Itzumi aveva detto che si erano fatti molti progressi sul tema del digital divide ma che non c’era accordo sulla vexata quaestio della Internet governance. Nell’assemblea plenaria e’ stato lo stesso Kofi Annan a ribadirlo.
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Censure e botte aprono il vertice sul libero web

Tunisi, al via il summit Onu sulla società dell’informazione. In discussione il governo di Internet. Tafferugli nel centro città, aggredita troupe di Tv5. Amnesty contesta il paese ospitante
ARTURO DI CORINTO – TUNISI
16/11/2005 – Il Manifesto

Oggi apre a Tunisi il World summit on information society (Wsis), evento di tre giorni voluto dalle Nazioni Unite per promuovere lo sviluppo di una società dell’informazione più giusta e inclusiva. La necessità di un obiettivo siffatto è sotto gli occhi di tutti. A 35 anni dalla nascita di Internet e a 15 anni dalla nascita del world wide web in un laboratorio di Ginevra, niente è stato più lo stesso.
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il terzo paradiso

Tunisi – Palazzo Dar Bach Hamba Dar Bach Hamba, 9 Rue Bach Hamba
15 – 18 novembre 2005

il terzo paradiso
mostra, laboratori, incontri ed eventi
a cura di Achille Bonito Oliva e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto

con il Patrocinio del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie dell’Italia e del Ministero della Cultura del Brasile

in collaborazione con:
Hipatia – Associazione per la promozione delle conoscenze libere / Fondazione Orestiadi / RAM – Radio Arte Mobile / Love Difference – Artistic Movement for an InterMediterranean Politics / Programa Cultura Viva del Ministero della Cultura del Brasile
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“L’Open Source nel processo di innovazione delle piccole e medie imprese”

Convegno SALPA – 8/9 novembre 2005
Green Park Resort – Tirrenia (Pisa)

La Provincia di Pisa organizza dall’8 al 9 novembre 2005 la terza edizione del Convegno nazionale SALPA (Sapere Aperto e Libero nella Pubblica Amministrazione)

Il mio intervento
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Quali politiche, impegni economici e programmi a favore dell’Open Source?

Roma – Venerdì 28 ottobre – ore 18:45
LINUX-CLUB presenta il convegno:

Quali politiche, impegni economici e programmi a favore dell’Open Source?

partecipano:

Luigi Nieri, Assessore Regione Lazio
Mario Michelangeli, Assessore Regione Lazio
Vincenzo Vita, Assessore Provincia di Roma
Enzo Foschi, Consigliere Regione Lazio
Massimiliano Smeriglio, Presidente Municipio Roma XI
Alessandro Musumeci, Dir. Sistemi Informativi MIUR
Francesco Loriga, Resp. Inn. Tecnologica Ass. Semplificazione e Comunicazione Comune di Roma
Sergio Belluci, Responsabile Comunicazione PRC
Gianluca Peciola, Assessore Politiche interculturali Municipio Roma XI
Paolo Bravi, Commercio Equo e Solidale (Comes)
Roberto Dati, Turismo Responsabile
Roberto Galoppini, Consorzio CIRS
Claudio Bantaloukas, Lug Roma
Francesco Tupone, Linux Club Italia

modera
Arturo di Corinto, Docente universitario e Giornalista
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Potere all’anonimato

“In difesa della privacy. Parla Marco Calamari di Freenet”
Arturo Di Corinto
Il Manifesto – 22/10/2005

Marco Calamari, classe 1955, ingegnere, membro del FLUG, del Progetto
Freenet e fondatore del Progetto Winston Smith dice sempre che 1976 si è comprato, invece della macchina, uno dei primi pc arrivati in Italia, e da allora non si è più ripreso. Ha lavorato in grandi società del settore ICT sia come consulente che come formatore. Le sue aree di intervento sono la sicurezza informatica, privacy in rete, crittografia e firma digitale. Collabora regolarmente con diverse testate ed è uno degli organizzatori del convegno e-privacy e del Big Brother Award. L’abbiamo sentito a proposito di Freenet

Marco Calamari, spiegaci cos’è Freenet.
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Internet prova tecnica di controllo

Arturo Di Corinto
22/10/2005 – Il Manifesto

Che Yahoo! sia stata corresponsabile dell’arresto e della condanna a 10 anni di carcere di un giornalista cinese reo di aver spedito una email sgradita al suo governo, è cosa nota. I giornali progressisti gli hanno dedicato un paio di articoli di fondo, a Roma i Verdi hanno protestato davanti all’ambasciata cinese e in rete è addirittura stata partorita una proposta di boicottaggio nei confronti di Yahoo!.
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Radio Kalima: una coproduzione Amisnet-ISDR

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Kalima vuol dire ‘parola’ in arabo. Radio Kalima e’ un ciclo di 12 puntate radio su diritti di informazione e diritti di comunicazione. In questa prima puntata esploriamo le tematiche generali con diversi ospiti.

FIRMA LA PETIZIONE PER LA LIBERAZIONE DEGLI ‘INTERNAUTI DI ZARZIS’
http://www.ilsecolodellarete.it/zarzis

Acolta la puntata registrata
http://audio.amisnet.org/radiokalima01.mp3
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Forum on line: l’incerto futuro dell’e-Democracy

Intervista
Forum on line: l’incerto futuro dell’e-Democracy
Ne parliamo con: Arturo di Corinto – direttore Il Secolo Della Rete
http://www.forumpa.it/archivio/2000/2900/2930/2938/dicorinto-vicine.html

Forum PA:
Quali sono le logiche e le ragioni che spingono una PA verso l’implementazione di questi strumenti e la creazione di comunità o gruppi di opinioni? E viceversa, quali ragioni e logiche per il cittadino che li utilizza?
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PRODUZIONE E POLITICA AL TEMPO DELLA RETE

ISDR presenta:
PRODUZIONE E POLITICA AL TEMPO DELLA RETE

Un ciclo di seminari per parlare di partecipazione, politica e democrazia nella
societa’ della conoscenza.

Ogni giovedi’ alle 17:30 presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso – via
della dogana vecchia 5, Roma.

Programma:
– giovedi’ 29 settembre: Altruismo, dono cooperazione (Franco Carlini)
– giovedi’ 06 ottobre: La postdemocrazia di Internet (Carlo Formenti)
– giovedi’ 13 ottobre: Riposo
– giovedi’ 20 ottobre: Tunisi Mon Amour: verso il Wsis (Fiorello Cortiana);
Una costituzione per Internet (Stefano Rodota’)
– giovedi’ 27 ottobre: Reti virtuali e partecipazione (Anna Carola
Freschi); Reti e movimenti (Benedetto Vecchi)

Scarica, stampa, diffondi la locandina
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Linux alla Festa di Liberazione

Il 20 settembre 2005 alle ore 18:00,
nel corso della festa di Liberazione – www.liberafesta.it
nello SPAZIO GC*QUEER
il *Lab Linux* a cura del BugsLab Roma – http://strike-spa.net/bugs.html

A seguire presentazione del libro “Open non è Free”

coordina:
Sergio Boccadutri (esecutivo nazionale GC) – www.giovanicomunisti.it

intervengono:
Ippolita (autori del libro) – www.ippolita.net;
Collettivo Laser – www.e-laser.org;
Arturo Di Corinto (giornalista) – www.ilsecolodellarete.it;

in collaborazione con la Libreria Alegre – Interno 4.
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Libertà di cultura, libertà di ricerca: ISDR e LASER si presentano alla Sapienza

Al Centro Congressi dell’Università “La Sapienza” di Roma
in via Salaria 113 (vicino alla Staz. Termini)
il Lunedì 19 settembre alle ore 19:30
si svolge la
Presentazione della rivista ISDR – Il Secolo della Rete e del libro “Il sapere liberato”

Partecipano:
– Mario Morcellini (preside Scienze della Comunicazione)
– Stefano Rodotà (già Garante Privacy, docente, La Sapienza)
– Andrea Ranieri (Responsabile scuola e formazione dei Democratici di Sinistra)
– Arturo Di Corinto (direttore ISDR)
– Mauro Capocci (Laser – Laboratorio Autonomo Scienza Epistemologia Ricerca)

Coordina:
Benedetto Vecchi (caporedattore sezione cultura Il Manifesto)

info@ilsecolodellarete.it – 06 7017329

Scarica la locandina
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Proprietà intellettuale o patrimonio intellettuale?

Pubblicato il numero zero della rivista ISDR – Il secolo della rete
Scarica tutta la rivista in .pdf

Dalla quarta di copertina…
“Al ritorno dal suo viaggio in America Alexis De Toqueville ebbe a dire che lo scontro del futuro sarebbe stato sulla proprietà delle idee. A secoli di distanza il progetto editoriale, di cui questa rivista è il primo solido oggetto, è un tributo a quelle parole profetiche. Le idee, siano esse incarnate in moderni metodi di produzione o nei processi informatici, trasformate in un oggetto gradevole o svincolate da un supporto tangibile, sono diventate il bene più prezioso per la società che diciamo della conoscenza ma anche l’oggetto di un conflitto aspro e problematico…”

Presentazione: Uno Strano Secolo

Già ci pare di sentire i commenti: una rivista che parla di digitale, reti e tecnologie, fatta di carta? Già. Fare una rivista cartacea all’ombra della crisi perenne dell’editoria può sembrare folle, e forse lo sarebbe veramente se non pensassimo di riproporla, svilupparla, estenderla su web. Però la facciamo di carta perché crediamo che una rivista in forma-di-libro rimanga un oggetto utile e aff ascinante, “pesante” e “concreto” non solo per chi è stato educato alla forma-libro della cultura. Di qui la scelta di un oggetto che affianchi la volatilità del digitale, qualcosa da collezionare e sapere dove trovare nello scaff ale della libreria. Oppure se volete, qualcosa che si possa portare in spiaggia senza proteggerlo dalla sabbia e perché ci basterà il lume di una candela per leggerla in viaggio. Forse è vero, siamo un po’ romantici, ma ci piace sentire la consistenza delle pagine fra le mani e nel naso l’odore della colla.

E’ ugualmente folle, direte. Ormai queste cose si leggono sul web. E avreste ragione due volte se non pensassimo che in un gioco di rimandi e associazioni essa possa interagire con altri oggetti e strumenti comunicativi che proprio nella rete trovano il loro ambiente naturale. E infatti ci piace l’idea di portarla in rete e viceversa farne il contenitore per quello che in rete si trova già, per fissare quella bellezza volatile fatta di notizie, curiosità e discussioni di cui la Internet è piena.

“Allora questo vuol dire che la troveremo anche in rete”? Certo. Sul sito www.ilsecolodellarete.it. “Vuol dire che si potrà scaricare da Internet e che potrebbe fi nire su un cd”? Certo. “E la posso anche fotocopiare”? Assolutamente sì. I suoi materiali sono tutelati tutti dalle licenze creative commons e questo signifi ca che si può copiare, scambiare, regalare senza essere presi per criminali. Può bastare? No. C’è una cosa importante da dire: per la sua realizzazione non ci siamo affidati né a finanziatori occulti né ad editori affermati e abbiamo scelto di usare le poche risorse dell’associazione per essere editori di noi stessi. Crediamo che questo ci dia una dose di autonomia importante anche se rende la strada tutta in salita. Ma ecco un’altra obiezione: “non bastano le riviste che sono già in libreria?” Forse. Tuttavia abbiamo l’ingenuità di credere che la proposta che facciamo attraverso la rivista possa essere diversa dalle altre, e non solo per le caratteristiche dell’associazione che la pubblica, Il Secolo della Rete, uno strano crogiuolo di professionisti, esperti e attivisti della comunicazione, ma per la sua stessa fattura. Perché vuole avere un taglio teorico ma non specialistico, usare un linguaggio comprensibile ma non semplificato e mescolarlo in un impianto ibrido, dove all’articolo di taglio giornalistico si alterni il testo accademico, lo studio, la ricerca. Magari l’inchiesta.

Dimenticavamo: il contenitore costa dodici euro, il contenuto è gratis!

Revolution OS

Un film documentario in dvd girato nella Silicon Valley racconta la storia dell’Open Source con interviste a tutti i protagonisti.

Accanto al film, un libro spiega il significato di tutte le parole chiave principali.
Revolution OS. Il Libro e il film. Voci dal codice libero.
La prefazione e’ di Arturo Di Corinto

Le recensioni:
L’Unità
Scarica la recensione di Bocconetti

Prefazione al Libro Revolution OS

Il software non e’ un oggetto qualsiasi ma uno strumento che serve a costruire altri oggetti e strumenti. Il software istruisce i computer a scrivere lettere, fare di conto, disegnare, ma serve anche a fare musica, archiviare storie e idee e progettare macchine e ambienti, registrare i mutamenti del clima o avvertirci di un terremoto.
Il software e’ una particolare forma di linguaggio attraverso cui gli umani trattano il sapere e la conoscenza accumulata nei secoli e per questo non e’ un semplice utensile. Il software e’ un artefatto cognitivo e come tale incorpora intelligenza e lavoro, veicola significati e valori, si porta dietro un’idea di chi lo produce e di chi lo usa. Il fatto che il suo utilizzo sia esclusivo, limitato nel tempo e nello spazio, oppure che invece si possa modificare, regalare, scambiare liberamente e al di la’ delle barriere geografiche, fa una bella differenza.

Se il linguaggio, la langue e la parole, e’ il “sistema operativo” della societa’, il software e’ il linguaggio dell’innovazione scientifica e tecnologica nella societa’ dell’informazione. Per questo deve essere libero, cioe’ liberamente utilizzabile per favorire il progresso di tutta la societa’, di ogni societa’, perche’, al contrario, saremmo tutti un po’ meno liberi.

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La sfida al G8

Don’t hate the media, become the media di Arturo Di Corinto in:
“La sfida al G8” + video “Genova per noi”
Immagini e testimonianze sui tre giorni del G8
Manifestolibri 2001 pp.224 €14,46

Autori
Mario Pianta; Christian Marazzi; Andrea Fumagalli; Marco Bascetta; Antonio Negri; Guido Caldiron; Andrea Colombo; Bendetto Vecchi; Arturo Di Corinto; Lanfranco Caminiti; Guido Caldiron

L’Italia e il “movimento dei movimenti” prima e dopo le giornate di Genova. Background culturale, temi e nuove forme di lotta di un’onda d’urto che non riconosce confini. Genova. Per noi. Per quelli che ci sono stati, per chi avrebbe voluto esserci, per chi non ha idea di quello che è successo, per chi ha contribuito a scrivere con le immagini questo racconto. Genova. Per noi.

Una denuncia dei comportamenti delle forze dell’ordine che, nei giorni del G8, troppo spesso sono state trasformate in forze del sopruso. Genova. Per noi. un ricordo di Carlo Giuliani.

Una serie di testimonianze di un movimento eterogeneo, urgente e necessario, scomposto ma vitale che, in un momento tragico come questo, rimane una delle poche vie di uscita da un vicolo cieco in cui le alternative sembrano essere il terrore e le armi, la guerra e la fine di ogni dialogo e di ogni ragione. Genova. Per noi.

Per chi crede nella necessità di un lungo cammino che rimetta le persone e i loro bisogni al centro della vita e non solo della sopravvivenza. Paolo Pietrangeli A Genova 33 registi cinematografici italiani hanno ricercato la realtà di questo grande e inedito, soggetto politico che i media di tutto il mondo hanno definito Popolo di Seattle.

Un altro mondo è possibile sarà concentrato su questo tema. Tuttavia la tragicità di quanto è accaduto il 20 e 21 luglio ci ha convinto dell’urgenza anche di un altro film capace di denunciare tutte le responsabilità e la gravità di quei giorni. Un gruppo di noi, guidato da Paolo Pietrangeli ha dato vita a Genova. Per noi. Francesco Maselli. Continua a leggere La sfida al G8

Hacktivism. La libertà nella maglie della rete


Un libro di Arturo Di Corinto e Tommaso Tozzi
Manifestolibri, 2002 pp.160 16,50 €

Il libro parla dell’uso di Internet da parte dei movimenti, di attivismo digitale, campagne di informazione, proteste online,… C’e’ anche la storia del movimento hacker italiano, dalle bbs agli hacklabs. Nel libro le istruzioni per le nuove forme di mobilitazione digitale…

Dalla quarta di copertina:

“Hacktivism e’ un’espressione che deriva dall’unione di due parole: Hacking e Activism. L’Hacking e’ un modo creativo, irriverente e giocoso, di accostarsi a quelle straordinarie macchine con cui trattiamo il sapere e l’informazione, i computer, e da sempre indica un modo etico e cooperativo di rapportarsi alla conoscenza in tutte le sue forme.
Activism, indica le forme dell’azione diretta proprie di chi vuole migliorare il mondo senza delegare a nessuno la responsabilita’ del proprio futuro.
Hacktivisti sono gli hacker del software e gli ecologisti col computer, sono artisti e attivisti digitali, ricercatori, accademici e militanti politici, guastatori mediatici e pacifisti telematici. Per gli hacktivisti i computer e le reti sono strumenti di cambiamento
sociale e terreno di conflitto. Hacktivism e’ l’azione diretta sulla rete. Hacktivism e’ il modo in cui gli attivisti del computer costruiscono i mondi dove vogliono vivere. Liberi.” Continua a leggere Hacktivism. La libertà nella maglie della rete

Tre conferenze all’Accademia di Belle Arti di Carrara

Il 28 e 29 luglio

nell’ambito della rassegna ArtInformazione 2
presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara
Via Roma 1, Tel. 0585-71658

si terranno le seguenti conferenze:

>>> Storie dell’arte delle reti
soggetti, luoghi, eventi, tecnologie e teorie

conferenza a cura di
Alessandro Ludovico e Tommaso Tozzi

29 luglio 2005
ore 9.30 – 13.30 / 15.00 – 19.00

interventi di
Robert Adrian (Vienna, Austria), Hans Bernhard (Vienna, Austria), Arturo Di
Corinto (Roma, Italia), Steven Kovats (Rotterdam, Olanda), Enrico Pedrini
(Genova, Italia), Cornelia Sollfrank (Amburgo, Germania), Luca Toschi
(Firenze, Italia)

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<>> uCAN e Wikiartpedia (www.wikiartpedia.org)
Centro di ricerche e documentazione sull’Arte e le culture dei Networks

conferenza a cura di
Tommaso Tozzi

28 luglio 2005
ore 15.00 – 18.00

Interventi di
Enrico Bisenzi, Massimiliano Menconi, Sara Simonini, Luca Toschi

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<>> Virtual Town TeleVision – VTTV (www.vttv.it – canale UHF 49 Carrara)
La Telestreet e la Web TV dell’Accademia di Belle Arti di Carrara

conferenza a cura di
Tommaso Tozzi

28 luglio 2005
ore 21.00 – 23.30

Interventi di
Ciro D’Aniello, Studenti della redazione della VTTV, Vittorio Zibordi

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Inoltre sara' realizzato uno spazio con un'installazione di
"Audio e video registrazioni degli anni Settanta e Ottanta"
di Giuseppe Chiari – musicista – Firenze – Italia
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Software: le major nell’angolo

Respinta la direttiva sulla brevettabilità

Arturo Di Corinto
Liberazione 07-Luglio-2005

“Uno scatto di reni del Parlamento Europeo”, “ripristinata la democrazia in Europa”, “una grande vittoria della sinistra”. Questi i primi commenti a caldo fuori dell’assise di Strasburgo alla notizia della bocciatura della direttiva sulla brevettabilità del software. Una vicenda complessa che aveva visto scendere in campo i colossi americani del computer e i gli elettronici europei con tutta la loro forza di persuasione per mettere un altro bollino sul software, a stento contrastati dallo sforzo di molte realtà imprenditoriali, politiche e associative contrarie alla direttiva.
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Brevetti showdown. La guerra del software europeo


Oggi a Strasburgo si vota la direttiva comunitaria che prevede di imporre anche la tutela legale del brevetto al software finora protetto da copyright, marchio e segreto industriale

Arturo Di Corinto
Liberazione 06-Luglio-2005

Oggi si consuma a Strasburgo l’ultimo atto della guerra sui brevetti software in Europa. Fallito il tentativo di sottrarre a un ampio dibattito pubblico la questione, spacciandola per una cosa da specialisti, la sinistra europea, supportata da università, enti e associazioni, proverà per l’ultima volta a bloccare o modificare la controversa direttiva comunitaria che prevede di apporre anche la tutela legale del brevetto al software finora protetto “con successo” da copyright, marchio e segreto industriale.
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Quell’agit-prop per il bene comune della creatività

Un’intervista con il ministro brasiliano della cultura Gilberto Gil. Dai brevetti al software, le strategie del Brasile sul diritto di accesso alla conoscenza

ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 01 Luglio 2005

Non accade tutti i giorni incontrare un ministro che sostiene la libertà di cultura contro gli interessi delle multinazionali. Ed è un fatto eccezionale se quel ministro fa parte del governo di un paese che occupa il nono posto nella classifica dell’economia globale.
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Privacy: quel diritto alla scelta

Dal “Right to be let alone” all’autodeterminazione informativa

Arturo Di Corinto
Aprile, la rivista – giugno 2005
www.aprile.org

A volte un libro in forma dialogica è il modo migliore per affrontare argomenti complessi e avvicinare lettori poco determinati. Almeno questa è la prima impressione che si ricava dalla lettura dell’ “Intervista su privacy e libertà” (Laterza, 2005, € 10) dove Paolo Conti, giornalista del Corsera, interroga l’ex Garante della privacy, Stefano Rodotà, su come il concetto di riservatezza si sia evoluto parallelamente allo sviluppo delle società e al concetto di libertà.
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