Una macchina per cacciatori di teste

“L’arbitro e’ il venduto”, un libro sul funzionamento dei sistemi di rilevamento per tv, radio e internet.
Arturo Di Corinto
Il Manifesto 8 gennaio 2004

“Un’allucinazione consensuale vissuta contemporaneamente da milioni di individui”….No, non stiamo parlando del cyberspace di quel William Gibson che ha coniato questa definizione per descrivere “la matrice” – “la rete”, diremmo oggi – ma parliamo della presunta affidabilità dei sistemi rilevamento degli ascolti di radio, tv, siti web e case discografiche per stabilire il gradimento dei rispettivi prodotti mediatici.
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Economia della Conoscenza

Fin dagli anni settanta i sociologi hanno enfatizzato l’importanza della Conoscenza nei processi di crescita economica.
Tale enfasi registrava i cambiamenti in atto nella produzione di ricchezza che alla tradizionale trasformazione delle materie prime vedeva affiancarsi la gestione dell’informazione come presupposto della produzione di beni e servizi immateriali, cioe’ di merci che non erano piu’ oggetto di una manipolazione fisica ma cognitiva.
Il capitale di base di questa nuova forma di produzione non era piu’ rappresentato dalle materie prime come il greggio, i minerali, i legnami etc., ma dal sapere sociale e dalle conoscenze esplicite la cui messa in produzione ha posto le basi per un’economia di tipo completamente diverso, l’economia della conoscenza

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Musica on line e pirateria

Musica on line e pirateria
Arturo Di Corinto
19/06/03

“Siamo stati abituati a comprare un libro consci che avremmo potuto scambiarlo, regalarlo ad un amico, metterlo da parte e rileggerlo a distanza di tempo, finanche venderlo. Siamo stati abituati a comprare un disco di vinile a copiarlo in una cassetta e portarcelo al mare, invitati dalla pubblicita’ a comprare uno stereo con doppio mangianastri per condividere la musica con gli amici o fare una copia di riserva di una cosa che puo’ rovinarsi. Ma allora perchè non lo possiamo fare coi computer?”.
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Governo elettronico e divario digitale

Amministrazione, democrazia e comunicazione telematica, tre libri e due summit
ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 14 Novembre 2003

Basta con le file. Basta con la carta bollata. Basta con la gimkana tra gli uffici. Basta con gli sprechi. È l’ora dell’e-government, la rivoluzione informatica al servizio del cittadino, ovvero l’erogazione di servizi amministrativi attraverso la rete.
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CHAT COMUNQUE

Microsoft fra pochi giorni chiude le sue chat gratuite in 34 paesi italia compresa. E sulla rete il dibattito e’: cosa c’e’ dietro? Molti sospettano una mossa commerciale. Ma i sostenitori della liberta’ di comunicare sono gia’ al lavoro per inventare nuove “piazze”. Gestite in proprio.

Arturo Di Corinto
D – La repubblica delle donne
11 Ottobre 2003
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Chat crash

Alcuni giorni fa la Microsoft, azienda leader mondiale di programmi per computer, ha deciso di chiudere il suo popolare servizio di chat, i canali di discussione online, dove ogni giorno, attraverso la tastiera del computer, si parlano migliaia di persone. Le motivazioni, le conseguenze e le reazioni in un’analisi approfondita.

Arturo Di Corinto
per Zeus News del 8-10-2003
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Senza fili? E’ una cosa assurda, non funzionera’

Arturo Di Corinto
per Quinto Stato del 06/10/2003

Era il 1973 quando Martin Cooper, ingegnere alla Motorola, fece la prima telefonata senza fili della storia. Da una strada di Manhattan chiamò il suo rivale alla Bell Labs con un prototipo del glorioso DynaTacs di Motorola per dirgli che c’era riuscito. Era nata la telefonia mobile di prima generazione: analogica, geograficamente limitata e dedicata al solo traffico vocale…

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Moltitudini Digitali

Arturo Di Corinto
Aprile, la rivista (Ottobre)
http://www.aprile.org

“Moltitudini” è un termine che non piace a molti, soprattutto a chi intende il protagonismo delle folle solo all’interno dei binari dell’organizzazione sindacale e dei partiti, siano essi “leggeri” o di massa.
“Moltitudini digitali” è però il nome che meglio evoca il carattere spontaneo, decentrato e non gerarchico, dell’attività dei gruppi che hanno fatto irruzione sulla scena politica durante le contestazioni di Seattle facendo un uso alternativo dei mezzi di comunicazione basati sul digitale: telecamere e reti di computer.
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Nuovi media, prove tattiche di connessione

I recenti movimenti sociali hanno utilizzato il World wide web per organizzare la loro azione. Questo è accaduto perché su Internet era dominante una cultura del libero accesso e della condivisione della conoscenza. Dopo il crollo delle borse e la dottrina della guerra preventiva, l’era della rete gratis è finita. «La situazione potrebbe però cambiare se avviene l’incontro tra i contadini e i lavoratori della conoscenza». Un’intervista con il ricercatore e mediattivista Geert Lovink
ARTURO DI CORINTO
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/19-Settembre-2003/art78.html
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Il nuovo ordine mondiale a portata di mouse

Chiusa l’ultima edizione di «Next5minutes», l’incontro internazionale
sui «media tattici». Una pacata riflessione sulla necessità di ripensare
la sfera pubblica e di disegnare la geografia del potere globale dopo
Seattle e l’11 settembre
ARTURO DI CORINTO
MARCO DESERIIS,
IL MANIFESTO del 16 Settembre 2003
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La ragazza con il modem. E’ morta l’hacker St.Jude

«Dovremmo pensare ad Internet come a una scuola che molte di noi ragazze non hanno mai avuto l’opportunità di frequentare e usarla proprio per superare la paura di non essere carine abbastanza, educate abbastanza, forti abbastanza, belle abbastanza, sveglie abbastanza o abbastanza qualcos’altro»…
ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 26 Luglio 2003
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Piccole folle in movimento

Appuntamenti via e-mail per eventi non-sense. Il «Mob project» viaggia in rete
ARTURO DI CORINTO
Il Manifesto – 16 luglio 2003

Il 17 giugno duecento persone si sono accalcate all’interno dei supermercati Macy’s a Manhattan per chiedere un «tappeto dell’amore» a un basito commesso incapace di spiegarsi quella strana richesta. «Ma chi sono questi?», si deve essere chiesto: «una setta impegnata in rituali adamitici? un gruppo di fricchettoni seguaci dell’amore libero? Una folla di matti?» Niente di tutto ciò.
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