Il Manifesto: Le tecnologie, la rete, la libertà e lo sviluppo

SINISTRA
Le tecnologie, la rete, la libertà e lo sviluppo
ARTICOLO – Arturo Di Corinto
per Il Manifesto del 20 Febbraio

 

In queste strane, brutte elezioni, si parla poco di tecnologia, reti e digitale. Eppure sono il mondo che viviamo. Nei programmi dei partiti maggiori e dei candidati governatori ogni tanto si annota qualche proposta, anche sensata, su come guidare l’innovazione. Ma non basta. Nel migliore dei casi si tratta di un approccio dall’alto e di carattere tecnocratico. Tutti i candidati usano gli strumenti della rete per fare propaganda e farsi conoscere. Eppure spesso sono gli stessi che non hanno saputo, voluto, difendere la rete dagli attacchi della censura. Incapaci di immaginare il potenziale liberatorio delle tecnologie per produrre innovazione sociale e politica. E non si vede nessun candidato capace di rappresentare concretamente le istanze che vengono dalla rete – trasparenza e partecipazione – o che garantisca con la propria condotta le proposte che fa sull’innovazione tecnologica, lo sviluppo economico, la qualità della vita. Coerenza zero. Non basta il wi-fi gratuito. Non basta l’open source in tre regioni, non bastano le (finte) primarie online. Non basta impaginare un programma elettorale su Internet se scritto in stanze chiuse.
Per noi, per quelli che pensano che il digitale sia il linguaggio dell’innovazione e che Internet sia la cifra della modernità e strumento di emancipazione, non può bastare. Continua a leggere Il Manifesto: Le tecnologie, la rete, la libertà e lo sviluppo

Il Manifesto: Facebook regala le telefonate agli amici. Ma chi paga?

Facebook regala le telefonate agli amici. Ma chi paga?
Facebook prepara un nuovo servizio di telefonate gratuite via Internet sfidando il business di Skype e WhatsApp e mettendo a rischio i guadagni degli operatori telefonici. Si spenderà meno per telefonare ma a che prezzo? Quando non si paga qualcosa il prodotto sei tu.

Arturo Di Corinto per Il Manifesto del 6 Gennaio 2013

Facebook diventerà una compagnia telefonica. O qualcosa del genere. E, col suo miliardo di utenti, sarà la più grande del mondo. Poco importa se il 10% dei suoi profili sono fasulli. Anche in Italia potrebbe contendere importanti spazi di mercato a Tim, Vodafone e Wind.

La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di venerdì 4 gennaio. La compagnia californiana ha lanciato una nuova versione per tablet e smartphone dell’applicazione Messenger di Facebook che consentirà di telefonarsi gratis fra tutti gli utenti del social network. O almeno queste sono le intenzioni. L’app per ora funziona sui dispositivi Apple in Canada, negli altri paesi e sui dispositivi Linux/Android il servizio permette solo di inviare messaggi vocali di un minuto, una specie di walkie talkie. Ma, considerato il largo uso che soprattutto i più giovani ne fanno – per essere costantemente connessi ai loro amici più stretti – è certo che potrebbe diventare la killer application del 2013, cioè l’applicazione in grado di sbaragliare tutta la concorrenza, Skype (700 milioni di utenti) compresa. Continua a leggere Il Manifesto: Facebook regala le telefonate agli amici. Ma chi paga?

Istruzioni per l’uso della «Revolution Os II»

Benedetto Vecchi
IL MANIFESTO del 14 Aprile 2006

Sembra l’ultimo dei «frikkettoni», ma a questo termine preferisce quello di hacker, cioè una persona che gioca con il computer divertendosi. Richard Stallman continua ad avere capelli neri e lunghi, ma da quando è diventato il guru del software libero la barba è diventata bianca, segno che il tempo passa anche per l’ulitmo degli hacker, come appunto ama definirsi. Il suo volto e le sue parole riempono lo schermo nel dvd Revolution Os II allegato al libro che porta lo stesso titolo, entrambi pubblicati da Apogeo (pp. 150, 29) e curati da Arturo Di Corinto…
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Rete a rischio per un baco di Windows. L’80% dei computer è in pericolo. E un hacker russo ci mette la «pezza»

Allerta Microsoft. Virus distruttivi e programmi spia attivabili si insinuano nei pc sfruttando una debolezza del sistema operativo di Bill Gates

ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 05 Gennaio 2006

La notizia è da far tremare i polsi, tanto che ieri l’austero Financial Times gli ha dedicato la prima pagina: l’80 per cento dei computer mondiali è a rischio per l’ennesimo problema di sicurezza legato all’uso di Microsoft Windows. Ma se allarmi simili si sono già verificati, questa volta la questione sembra particolarmente grave, perché alcuni malintenzionati avrebbero sfruttato una debolezza del sistema operativo di Bill Gates per inserire virus distruttivi e programmi spia attivabili sui nostri computer alla semplice visualizzazione di immagini apparentemente innocue.
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«Tra pochi giorni la soluzione»

INTERVISTA A MICROSOFT
Parla Fabrizio Albergati responsabile di Microsoft Italia
A. D. C.
il manifesto – 05 Gennaio 2006

Fabrizio Albergati, responsabile della divisione Windows Client di Microsoft Italia, lavora da 20 anni nell’azienda e ha ricoperto numerosi ruoli anche con responsabilità europea.

Quanto è reale il rischio d’infezione dei computer targati Windows a causa del flaw nella gestione dei Windows Media Files?

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Diritti umani violati, cala il sipario sul Wsis

Chiude tra le polemiche il summit della società dell’informazione organizzato dall’Onu a Tunisi. Dura la protesta della società civile per le aggressioni verso delegati e giornalisti, per l’oscuramento di siti web e le continue censure
ARTURO DI CORINTO – TUNISI
il manifesto – 19 Novembre 2005

«Ci sono alcuni stati che vogliono mantenere i loro cittadini in uno stato di ignoranza in modo da dominarli meglio. Ci sono dei paesi che non hanno interesse ad aiutare gli altri a superare il digital divide perché vogliono rimanere padroni della società dell’informazione». A parlare così è Shirin Ebadi, iraniana, premio Nobel per la pace 2003, nella conferenza stampa finale su sviluppo e diritti umani.
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Se il pianeta è interconnesso

Al vertice si discute del divario digitale, le tecnologie possono colmare il gap?

Accesso negato. Meno di un miliardo di persone usa Internet: il numero di utenti della Rete dei paesi del G8 è pari a quello del resto del mondo
A. D. C. – TUNISI
il manifesto – 19 Novembre 2005

Un diplomatico nepalese ha detto: «l’email non sostituisce le vaccinazioni e i satelliti non portano l’acqua pulita». Messa così la questione in assoluto più dibattuta al summit – dopo l’Icann – cioè quella del divario digitale e dei modi per superarlo, potrebbe dirsi chiusa. O, almeno, per i paesi più poveri rappresentati al summit, sembrare secondaria.
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Uno scontro virtuale

Parla Stefano Trumpy, delegato italiano all’Icann
A. D. C. – TUNISI
il manifesto – 19/11/2005

Dopo il braccio di ferro sulle competenze dell’Icann e del ruolo del dipartimento del commercio Usa nella sua supervisione, è ginto il momento di andare oltre le polemiche e capirne qualcosa di più. Per farlo abbiamo cercato un esperto, anziché affidarci ai comunicati stampa dei contendenti e alle voci di corridoio, come risulta dal dibattito che ha monopolizzato questa fase del Wsis soprattutto dopo la decisione di creare un Internet Governance Forum che dovrà discutere dall’anno prossimo quali regole del funzionamento di Internet e della gestione dei domini sono da riconsiderare.
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Un summit per ricchi

«Le decisioni sul free software sono state prese altrove». Incontro con Richard Stallman

Vertice blindato Troppa polizia, troppi controlli «e questo badge con il codice a barre elettronico. È una tecnologia invasiva e irrispettosa della privacy»

Il software libero stabilisce un principio di cooperazione perché insegna alle persone a mettersi insieme e fare delle cose uniti da uno spirito di solidarietà
ARTURO DI CORINTO – TUNISI
18/11/2005 Il Manifesto
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Tecnologia non vuol dire conoscenza

Clima teso al Wsis Al summit dell’Onu si discute di digital divide mentre fuori va in scena il controsummit in opposizione a Ben Alì
ARTURO DI CORINTO – TUNISI
16/11/2005 Il Manifesto

Dentro il tendone del Wsis c’e’ aria di festa, fuori un po’ meno. Come in ogni summit internazionale c’e’ tutto un popolo colorato che sciama fra gli stand e poi si siede a discutere per cercare soluzioni a problemi comuni. L’organizzazione e’ perfetta, la gentilezza dei tunisini proverbiale, il cibo ottimo.
Le parole d’ordine nei locali del summit sono condivisione, inclusione, partecipazione, anche se a scriverle in caratteri cubitali sono proprio quelle aziende che dall’esclusione dei benefici della societa’ dell’informazione e dalla scarsita’ indotta dei beni che produce hanno finora ricavato i profitti maggiori.
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Confermato lo strapotere Usa Un forum internazionale discuterà sul futuro dell’Icann

Arturo Di Corinto – TUNISI
16/11/2005 Il Manifesto

Il summit di Tunisi doveva essere il summit delle soluzioni. L’aveva ribattezzato cosi’ Yoshio Itzumi – segretario generale dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, coorganizzatore e presidente del WSIS – ma allo stato delle cose e’ rimasto solo un auspicio.
Gia’ nella conferenza stampa d’apertura Itzumi aveva detto che si erano fatti molti progressi sul tema del digital divide ma che non c’era accordo sulla vexata quaestio della Internet governance. Nell’assemblea plenaria e’ stato lo stesso Kofi Annan a ribadirlo.
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Censure e botte aprono il vertice sul libero web

Tunisi, al via il summit Onu sulla società dell’informazione. In discussione il governo di Internet. Tafferugli nel centro città, aggredita troupe di Tv5. Amnesty contesta il paese ospitante
ARTURO DI CORINTO – TUNISI
16/11/2005 – Il Manifesto

Oggi apre a Tunisi il World summit on information society (Wsis), evento di tre giorni voluto dalle Nazioni Unite per promuovere lo sviluppo di una società dell’informazione più giusta e inclusiva. La necessità di un obiettivo siffatto è sotto gli occhi di tutti. A 35 anni dalla nascita di Internet e a 15 anni dalla nascita del world wide web in un laboratorio di Ginevra, niente è stato più lo stesso.
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Potere all’anonimato

“In difesa della privacy. Parla Marco Calamari di Freenet”
Arturo Di Corinto
Il Manifesto – 22/10/2005

Marco Calamari, classe 1955, ingegnere, membro del FLUG, del Progetto
Freenet e fondatore del Progetto Winston Smith dice sempre che 1976 si è comprato, invece della macchina, uno dei primi pc arrivati in Italia, e da allora non si è più ripreso. Ha lavorato in grandi società del settore ICT sia come consulente che come formatore. Le sue aree di intervento sono la sicurezza informatica, privacy in rete, crittografia e firma digitale. Collabora regolarmente con diverse testate ed è uno degli organizzatori del convegno e-privacy e del Big Brother Award. L’abbiamo sentito a proposito di Freenet

Marco Calamari, spiegaci cos’è Freenet.
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Internet prova tecnica di controllo

Arturo Di Corinto
22/10/2005 – Il Manifesto

Che Yahoo! sia stata corresponsabile dell’arresto e della condanna a 10 anni di carcere di un giornalista cinese reo di aver spedito una email sgradita al suo governo, è cosa nota. I giornali progressisti gli hanno dedicato un paio di articoli di fondo, a Roma i Verdi hanno protestato davanti all’ambasciata cinese e in rete è addirittura stata partorita una proposta di boicottaggio nei confronti di Yahoo!.
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Quell’agit-prop per il bene comune della creatività

Un’intervista con il ministro brasiliano della cultura Gilberto Gil. Dai brevetti al software, le strategie del Brasile sul diritto di accesso alla conoscenza

ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 01 Luglio 2005

Non accade tutti i giorni incontrare un ministro che sostiene la libertà di cultura contro gli interessi delle multinazionali. Ed è un fatto eccezionale se quel ministro fa parte del governo di un paese che occupa il nono posto nella classifica dell’economia globale.
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La banana republic europea dei brevetti software

Un’altra proposta firmata da Bolkestein sta arrivando al voto dopo aver eluso i suggerimenti del parlamento

ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 26 Giugno 2005

Dopo un lungo e tortuoso percorso, la proposta di normativa europea sui brevetti software sarà votata al Parlamento europeo il sei luglio, in seconda lettura. Eluse le mofidiche apportate dal parlamento europeo, rigettati gli emendamenti proposti da Michel Rocard in Commissione giuridica, la direttiva, che si trascina ormai da 4 anni – da quando Frits Bolkestein, nell’esecutivo diretto da Prodi, ha proposto al parlamento di brevettare le invenzioni realizzate al calcolatore – è ormai in dirittura d’arrivo.
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La dottoressa Betty scongela gli embrioni

Arriva in rete un videogame contro la legge sulla procreazione assistita
ARTURO DI CORINTO
il manifesto 18-05-2005

«La legge 40 ha bloccato la sperimentazione sugli embrioni che potrebbe portare alla scoperta di cure per numerose malattie. I ricercatori sono ormai costretti a vivere nelle catacombe braccati da clero e burocrazia. Ma la dottoressa Betty non si dà per vinta e proverà a scongelare gli embrioni e a condurli al laboratorio per estrarre le preziose cellule staminali».
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Il patto di Sanremo. Dall’alleanza restano fuori solo gli utenti

I provider saranno i vigilantes della rete, a rischio il diritto alla privacy

Arturo Di Corinto
Il manifesto 03/03/05

E’ un paese impazzito, anzi schizofrenico, quello rappresentato dal triumvirato digitale di Stanca, Gasparri e Urbani. Danno con una mano e tolgono con tutt’e due. E in questo sono l’esatta fotocopia del Governo.
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Macintosh, ilcomputer è orfano

E’ morto Jeff Raskin, inventore del celebre “Mac” della Apple basato su un’interfaccia grafica. Scrittore e musicista, era un teorico dell’ibridazione uomo-macchina.

Arturo Di Corinto
Il Manifesto 02/03/05

Nel 1984 Steve Jobs e Steve Wozniack fondatori della Apple Computer, presentano il Macintosh, il primo computer sviluppato su un’interfaccia grafica. Responsabile e progettista del ”Mac” fu Jeff Raskin, che creò il gruppo di sviluppo nel 1979, ideò il nome, raccolse le migliori invenzioni della ricerca sulle interfacce come il “drag and drop”, il mouse, il concetto di interazione a oggetti, le finestre sovrapponibili e la metafora della scrivania.
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Un brevetto sospeso

Software. Rinviata la discussione all’Unione Europea sulla brevettabilità dei programmi informatici

Arturo Di Corinto
il manifesto 20/01/2005

La brevettabilità del software è un argomento caldo di dibattito, in Italia come in Europa, poichè in un mondo iperconnesso e digitalizzato ha una evidente rilevanza economica. Si pensi al grande business del software per i cellulari e alle tecnologie “embedded” in automobili e lavatrici; ma anche allo svilupo di Internet, del wi-fi, della tv digitale. Funzionano col software.
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Il pinguino nella rete

Incontri. Da oggi a Roma seminari e presentazioni di libri sulle “libertà digitali”

Arturo Di Corinto
il manifesto – 19/01/2005

Dell’importanza del software libero per realizzare una società aperta e inclusiva sembra essersi accorta anche la Politica che comincia a interrogarsi su come esso possa contribuire ad innovare il sistema Italia. Negli ultimi mesi infatti sono state molte le iniziative che hanno messo la questione del software, dei brevetti e del copyright al centro degli incontri dei partiti e dei governi locali con le imprese e il mondo dell’Università e dell’associazionismo.
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Un gioco di rete

Intervista. Incontro con Marco De Seriis, autore di “Net.Art. L’arte della connessione”

A.D.C.
il manifesto – 15/01/05

Marco Deseriis è coautore del libro “Net.Art. L’arte della connessione” per i tipi della Shake Decoder, è animatore del nodo italiano del network The Thing, ha sviluppato gran parte della sua attività di pubblicista sulle nuove forme della comunicazione estetica e politica. Gli abbiamo rivolto alcune domande nell’occasione dell’evento berlinese “hackt.it.art”.
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Il corteo virtuale

Intervista. Strategie dell’hacktivismo oggi. Parla Tommaso Tozzi ideatore del Netstrike

A.D.C.
il manifesto – 15/01/05

Tommaso Tozzi insegna all’accademia di Belle Arti di Carrara e all’Università di Firenze. Artista, attivista, ideatore del Netstrike, il corteo virtuale, una pratica di azione diretta in rete per denunciare un problema di carattere sociale o politico. E’ uno dei relatori agli incontri di “hack.it.art” presentati a Berlino da “AHA:Activism-Hacking-Artivism”.
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Le Avanguardie Digitali

Arturo Di Corinto
Il Manifesto – 15/01/2005

E’ possibile fare informazione indipendente in un Paese come l’Italia in cui esiste un forte controllo dei media? E’ possibile realizzare un’alternativa sociale e politica dove le attività di controinformazione e sperimentazione sono per lo più “marginalizzate” negli ambienti underground?
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Il diritto d’autore alla sbarra

Un libro sulla querelle giudiziaria contro la Ibm che usa Linux
ARTURO DI CORINTO

il manifesto – 15 Ottobre 2004

Il 6 marzo 2003 la Santa Cruz Operations (Sco) cita in giudizio Ibm per violazione delle norme contrattuali nell’utilizzo del «suo» codice proprietario nel kernel di Linux, nella convinzione che questo sistema operativo sia un derivato di Unix di cui l’azienda, attraverso un gioco di scatole cinesi, rivendica i diritti.
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Una censura ad alta velocità

Condannato per plagio un sito Internet che accusava Trenitalia di partecipare allo sforzo bellico in Iraq
ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 03 Settembre 2004

Ha ragione da vendere il giurista statunitense Lawrence Lessig quando scrive che «Il controllo delle corporations sta imbrigliando la creatività e l’innovazione che caratterizzavano la Internet delle origini. Sta imbrigliando la libertà che ha alimentato la più grande rivoluzione tecnologica che la nostra cultura ha conosciuto dai tempi della rivoluzione industriale». (The Future of Ideas, di prossima pubblicazione in Italia per Apogeo).
La decisione della magistratura di accettare la denuncia di Trenitalia nei confronti del server Autistici.org ne è la riprova.
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Vizi e virtù di una burocrazia digitale

«La società aperta e i suoi amici», un convegno del Comune di Roma su sviluppo collaborativo e software libero
il manifesto – 16 Luglio 2004
ARTURO DI CORINTO

La digitalizzazione delle reti e dei contenuti sta rapidamente modificando gli scenari sociali, economici e politici della contemporaneità, con effetti che sono ancora difficili da anticipare.
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La polifonia del cyberspazio

Prove tecniche sulla libertà di comunicazione nell’incontro annuale degli hacker.
Virtuosa Babele, L’hackmeeting di quest’anno si è trasferito al Buridda di Genova. Copyright, legislazione internazionale sulla diffusione della conoscenza, esperienze di telestreet al centro dei workshop. Ma all’orizzonte si stagliano le strategie dell’industria informatica sul software libero
Arturo Di Corinto
il manifesto – 08 Aprile 2004
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Il corpo elettronico in gioco. Intervista a Stefano Rodotà

La società della sorveglienza è resa possibile dalle tecnologie digitali e dalla diffusione di Internet. La privacy diventa così una risorsa e uno strumento di competizione economica. Per questo motivo, il controllo sui dati personali è al centro di un conflitto che vede come protagonisti le imprese, lo stato e i singoli. Un’intervista a Stefano Rodotà
ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 08 Aprile 2004
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