Assange, la Svezia accetta di interrogarlo a Londra
La svolta dopo 1400 giorni dal confino forzato del fondatore di Wikileaks nell’ambasciata dell’Ecuador, nella settimana in cui il mondo si mobilita per lui
di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 21 Giugno 2016
DOPO 1.400 giorni di permanenza coatta dentro l’ambasciata ecuadoriana a Londra per Julian Assange potrebbe arrivare la svolta. Il 20 giugno l’Ecuador ha ricevuto la richiesta formale dalla autorità svedesi di interrogare il fondatore di Wikileaks nella sede diplomatica nella quale Assange è recluso.
Il giornalista e matematico australiano autore dei più importanti leaking del decennio è chiuso volontariamente lì dentro da 4 anni. Una scelta obbligata per evitare l’arresto da parte delle autorità inglesi ed evitare l’estradizione in Svezia dove è sotto processo per aver una duplice accusa di stupro, non avendo voluto usare il preservativo durante due rapporti sessuali consenzienti e in un caso per non aver voluto fare l’esame dell’HIV. Assange, che si è sempre dichiarato innocente, teme che dopo l’arrivo in Svezia sarebbe estradato negli Stati Uniti dove lo aspetta un’incriminazione per spionaggio che potrebbe anche portarlo alla sedia elettrica. Il motivo, la diffusione di 250mila cablogrammi riservati della diplomazia americana.
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