Cybersecurity: Scordatevi Whatsapp, Telegram e Snapchat, i professionisti usano Confide

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Scordatevi Whatsapp, Telegram e Snapchat, i professionisti usano Confide

L’app di messaggistica non conserva alcuna traccia del suo utilizzo: i messaggi si autodistruggono e non si possono stampare a video
Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 4 settembre 2016

Dopo quattro anni sono cambiati i termini della privacy di Whatsapp: la famosa app di messaggistica comunicherà i dati a Facebook che ne è proprietaria per attivare nuovi servizi o suggerire nuove amicizie. E così i mugugni degli utilizzatori sono diventati vere e proprie lamentele, nonostante l’adozione della crittografia end to end da parte del servizio.

Ma questa novità è già invocata come un nuovo motivo per usare strumenti alternativi da parte di chi vuole garantire per davvero la propria privacy. Un altro motivo per usare Confide.

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Cybersecurity: Ecco perché se Tor sciopera la privacy in rete è a rischio

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Ecco perché se Tor sciopera la privacy in rete è a rischio

Un gruppo di autoconvocati si ribella all’estromissione di Jacob Appelbaum dal progetto TOR e convoca uno sciopero per il 1 settembre
Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 1 settembre 2016

Il 27 luglio, con una mossa senza precedenti, sul blog del progetto Tor è apparso un comunicato in cui il direttore Shari Steele annunciava la fine dell’inchiesta interna sulle molestie sessuali da parte di uno dei più illustri partecipanti al progetto. Ma il suo nome era già sulla bocca di tutti, si trattava di Jacob Appelbaum, noto giornalista, hacker e attivista.

Un mese dopo un comunicato incollato su Pastebin, annunciava lo sciopero di Tor da parte di alcuni operatori del progetto, volontari e pare, interni, che, mettendo in discussione la correttezza di quell’indagine, invitavano a uno sciopero di 24 ore di tutta la rete Tor.

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Cybersecurity: I cyber-criminali stanno vincendo. Ecco l’infografica che spiega dove intervenire

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I cyber-criminali stanno vincendo. Ecco l’infografica che spiega dove intervenire

Il cyber-crime fa un milione di vittime al giorno. Bersagli preferiti sono le grandi aziende e spesso la colpa è di software difettosi. Investire nella cybersecurity è la soluzione
Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 30 agosto 2016

Uno studio di Cybersecurity Ventures finanziato dal gruppo Herjavac dimostra come il fenomeno del crimine informatico sia in tremenda ascesa e che né le aziende, né i loro Ceo sono preparati ad affrontarlo. Mentre la spesa per i danni provocati dal cybercrime nel 2015 è stata di $400 miliardi, entro il 2021 questa spesa arriverà a 6 trilioni di dollari. Tra le realtà più colpite ci sono le strutture sanitarie e l’Internet delle cose. Continua a leggere Cybersecurity: I cyber-criminali stanno vincendo. Ecco l’infografica che spiega dove intervenire

Cybersecurity: Possono scoprire in anticipo la vendita di zero-days nel dark web. I ricercatori cercano fondi

cyber_securityPossono scoprire in anticipo la vendita di zero-days nel dark web. I ricercatori cercano fondi

Data mining e machine learning usati per analizzare i forum del deep web da cui partono le offerte di vendita di exploits e malware, ecco il segreto.

Arturo Di Corinto per Cybersecurity 16 agosto 2016

Un team di dieci ricercatori dell’Università statale dell’Arizona ha appena pubblicato un paper dove spiegano una efficiente metodica per individuare la vendita di exploits nel dark web. La ricerca, pubblicata col nome di “Darknet and Deepnet Mining for Proactive Cybersecurity Threat Intelligence”, illustra l’uso tecniche di data mining e di machine learning per analizzare i forum del deep web da cui partono le offerte di vendita di exploits e malware. Continua a leggere Cybersecurity: Possono scoprire in anticipo la vendita di zero-days nel dark web. I ricercatori cercano fondi

Cybersecurity: Se anche il vibratore diventa smart, può essere crackato

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Se anche il vibratore diventa smart, può essere crackato

Alla Defcon di Las Vegas due hacker neozelandesi hanno dimostrato che è possibile craccare un sex-toy come un vibratore femminile comandato via app aprendo un nuovo fronte per la sicurezza informatica

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 12 agosto 2016

Alla 24esima conferenza hacker di Las Vegas, la Defcon, due ricercatori neozelandesi, @RancidBacon e @g0ldfisk hanno dimostrato che è possibile superare le difese dei vibratori smart.

La notizia, inizialmente pubblicata da The Guardian, ne segue alcune piuttosto preoccupanti che hanno evidenziato le falle di sicurezza nei sistemi keyless delle auto, della ”golden key” di Microsoft Secure Boot  e le vulnerabilità dei driver di Qualcomm che rendono indifesi smartphone e tablet con sistema operativo Marshmallow.

Ma ora la possibilità di craccare un oggetto tanto intimo suscita nuove domande sulla sicurezza delle tecnologie che usiamo quotidianamente. Continua a leggere Cybersecurity: Se anche il vibratore diventa smart, può essere crackato

Cybersecurity: Metti al sicuro tablet, computer e smartphone: ecco i consigli per una vacanza serena

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Metti al sicuro tablet, computer e smartphone: ecco i consigli per una vacanza serena

Il primo livello di protezione da virus, phishing e malware è la consapevolezza. Ecco cosa possiamo fare per mettere al sicuro i nostri dispositivi

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 8 agosto 2016

Ransomware quadruplicati, bancomat svuotati, furto di dati personali via email (phishing) e attacchi ai database aziendali. I ladri non vanno in ferie, perciò è bene seguire delle semplici misure di protezione per evitare che le vacanze si trasformino in un incubo.

Accade infatti che in viaggio ci portiamo dietro lo stesso computer che usiamo per lavorare o il telefonino personale su cui abbiamo registrato password e accesso a servizi aziendali, ma una situazione che purtroppo si verifica sempre più di frequente è proprio la perdita del telefonino e il furto di tablet e laptop e con essi di tutti i nostri dati, anche di quelli sensibili.

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Cybersecurity: 3 lezioni che le aziende possono imparare dopo le intrusioni nei server dei democratici USA

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3 lezioni che le aziende possono imparare dopo le intrusioni nei server dei democratici USA

Si vis pacem para bellum dicevano gli antichi. Vale anche nel campo della cybersecurity

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 4 agosto 2016

Dopo le intrusioni informatiche ai danni del Comitato nazionale democratico, dello staff di Hillary Clinton e del comitato congressuale ad opera di due distinti gruppi di hacker russi noti come Cozy Bear e Fancy Bear, Paul Ferrillo, avvocato esperto di cybersecurity ha offerto la sua ricetta per essere preparati di fronte alla certezza che prima o poi accadrà anche a noi. La riportiamo quasi per intero. Continua a leggere Cybersecurity: 3 lezioni che le aziende possono imparare dopo le intrusioni nei server dei democratici USA

Cybersecurity: Non è per niente facile comprare armi nel dark web, ecco perché

cyber_securityNon è per niente facile comprare armi nel dark web, ecco perché

I giornalisti della tv tedesca ARD hanno pagato 800 dollari in bitcoin per avere un kalashnikov nel black market, ma non è mai arrivato

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 1 agosto 2016

“Non è per niente facile comprare un fucile d’assalto nel Dark web, neanche se sei stato istruito dall’IS.” La pensa così Pierluigi Paganini, esperto di cybersecurity e consulente del governo italiano che da lungo tempo si occupa della questione. “In rete ci sono parecchi imbroglioni e il dark web non fa differenza, anzi.”

Probabilmente ha ragione, visto che nella darknet mappata da Intelliag e Darksum e costituita da 30 mila siti nascosti, solo lo 0.3% di essi offre beni, merci e servizi collegati agli armamenti. Nel 2015, Agorà, uno dei black marketplace più famosi dove è possibile fare acquisti illegali, ha addirittura deciso di togliere le armi dalle proprie vetrine virtuali “perché i venditori sono spesso degli imbroglioni” e perché “è molto difficile fare arrivare le armi a destinazione una volta acquistate.” Continua a leggere Cybersecurity: Non è per niente facile comprare armi nel dark web, ecco perché

Cybersecurity: A.A.A. esperti di cybersecurity cercasi: ne serve un milione, subito

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A.A.A. esperti di cybersecurity cercasi: ne serve un milione, subito

Aumentano virus, malware e attacchi, ma non ci sono abbastanza esperti di cybersecurity. Seminari, contest e hackathon, provano a rimediare alla mancanza di piani formativi adeguati

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 29 luglio 2016

Nel 2050 ci saranno 50 miliardi di dispositivi elettronici in grado di parlarsi tra di loro. Sembra quasi ovvio pensare che aumentando il numero di utenti e dispositivi connessi aumenteranno i rischi di furto di dati, diffusione di virus e malware, intercettazioni e attacchi ai servizi che su quei dispositivi si basano. Per questo Le grandi aziende informatiche hanno da tempo lanciato l’allarme dello skill shortage nel settore della sicurezza informatica. Continua a leggere Cybersecurity: A.A.A. esperti di cybersecurity cercasi: ne serve un milione, subito

Cybersecurity: Freedom of the press finanzierà il telefono anti-intercettazioni di Edward Snowden

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Freedom of the press finanzierà il telefono anti-intercettazioni di Edward Snowden

Introspection engine è un dispositivo che allerta l’utente quando il suo melafonino trasmette segnali a riposo o da spento. Pensato per giornalisti e attivisti, potrebbe andare presto in produzione

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 27 luglio 2016

Durante una conferenza organizzata dal MIT, Edward Snowden, gola profonda del Datagate, ha illustrato un nuovo dispositivo antisorveglianza. Si chiama Introspection Engine, perché va ad ispezionare l’attività radio del telefonino per verificare se sta trasmettendo o ricevendo dati e segnali in stato di riposo.

Introspection engine: i dettagli del progetto

Il progetto di questo mincomputer che analizza l’attività del GPS, del modem e del wi-fi per ora ha la forma di una custodia per iPhone, il telefono scelto per testare il prototipo “perchè è il preferito dai giornalisti”. Infatti Snowden ha spiegato che sono proprio i giornalisti e gli attivisti per i diritti umani quelli che sono più soggetti alle intercettazioni dei governi che vogliono nascondere le loro malefatte e che spesso non hanno i mezzi e il supporto necessario a tutelare il loro lavoro. Il titolo del paper che lo racconta è “Against the Law: Countering Lawful Abuses of Digital Surveillance

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Cybersecurity: “La sicurezza informatica è un investimento, e non un costo”. Intervista a Pierluigi Paganini

Pierluigi Paganini è un esperto di cybersecurity, autore di libri e di pubblicazioni sul tema e anche direttore del master in Cybersecurity della Link Campus University di Roma. Il suo blog, Security Affairs rappresenta un punto di riferimento per molti esperti ed appassionati di cybersecurity ed Intelligence. Ingegnere informatico, autodidatta della prima Internet, lavora per l’Enisa ed è consulente del SIPAF. L’abbiamo intervistato per Startupitalia.

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Cybersecurity: Cryptodrop blocca i ransomware di Windows (ma ha imparato da Linux)

Gli attacchi via ransomware potrebbero avere i giorni contati seguendo un approccio diverso da quello degli antivirus classici. Questa è la convinzione di un quartetto di ricercatori dell’Università della Florida e dell’Università cattolica di Villanova in Pennsylvania che ha elaborato, grazie a uno studio parzialmente finanziato dalla National Science Foundation, un sistema matematico in grado di stoppare i ransomware prima della cifratura dei file bersaglio.

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Cybersecurity: Due milioni di dollari all’hacker che sconfiggerà la Darpa

Mancano due settimane alla Cyber Grand Challenge che deciderà se e quali sistemi automatizzati sono in grado di sostituire gli umani nel corso di un attacco informatico.

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Cybersecurity: Darktrace: la startup che crea anticorpi contro i virus informatici

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Darktrace: la startup che crea anticorpi contro i virus informatici

La startup britannica chiude un round di 64 milioni per un sistema di intelligenza artificiale che apprende come il sistema immunitario umano a individuare i “malfunzionamenti” degli organismi informatici

 

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 15 luglio 2016

Darktrace è una startup britannica impegnata nel settore della sicurezza informatica ed ha appena chiuso un nuovo round di investimenti per potenziare le proprie attività di ricerca e sviluppo. 64 milioni di dollari sono arrivati da una cordata scapeggiate da KKR, Summit Partners, Teneleven Ventures e Softbank. Continua a leggere Cybersecurity: Darktrace: la startup che crea anticorpi contro i virus informatici

Cybersecurity: La NSA adesso sorveglia gli utenti Linux e chi protegge la propria privacy online

cyber_securityLa NSA adesso sorveglia gli utenti Linux e chi protegge la propria privacy online

Grazie a una serie di leaks, la televisione tedesca ARD ha scoperto che gli americani tracciano e controllano chiunque cerchi “Linux”, “Tor”, “Tails”, “Privacy” e ne discuta in rete

Arturo Di Corinto 13 luglio 2016

Bollati come estremisti e poi sorvegliati da vicino. È soltanto grazie alle informazioni trapelate di nascosto che si è scoperto come la potente National Security Agency abbia deciso di tenere sotto stretta sorveglianza la comunità Linux e in particolare gli utilizzatori di Tor e di Tails.

Per farlo, l’agenzia spionistica con sede a Fort Meade nel Maryland (USA), avrebbe usato XKeyscore, un software per la Deep Packet Inspection. Decidendo poi di estendere il programma alla sorveglianza di tutti gli appasionati di privacy. Continua a leggere Cybersecurity: La NSA adesso sorveglia gli utenti Linux e chi protegge la propria privacy online

Cybersecurity: Ecco come la versione infetta di Pokémon GO prende il controllo dei telefonini Android

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Ecco come la versione infetta di Pokémon GO prende il controllo dei telefonini Android
Il videogame infetto accede al microfono, ai contatti, alla funzione telefonica, alla cronologia web, alle impostazioni WiFi, legge e invia SMS. Prooofpoint ha scoperto il RAT che prende il controllo di Android

Arturo Di Corinto 11 luglio 2016

Il videogame infetto accede al microfono, ai contatti, alla funzione telefonica, alla cronologia web, alle impostazioni WiFi, legge e invia SMS. Prooofpoint ha scoperto il RAT che prende il controllo di Android
Arturo Di Corinto Arturo Di Corinto 11 luglio 2016

Il popolare gioco Pokémon GO porta un virus direttamente nei telefonini Android. Il gioco di realtà aumentata che ha fatto schizzare i profitti azionari dei suoi fabbricanti ha avuto un tale successo che qualcuno, appena dopo il rilascio, ne ha diffuso una versione modificata scaricabile da siti di terze parti in grado di prendere il controllo del telefonino.

Questa versione modificata avrebbe infatti una backdoor individuata dai ricercatori di Proofpoint. L’azienda che si occupa di sicurezza denuncia la presenza all’interno del software di gioco di un RAT, un tool per l’accesso remoto chiamato Droidjack, che permetterebbe a un attaccante di prendere il controllo totale del telefono. Ma non è difficile correre ai ripari dopo aver verificato se il telefono è infetto. Continua a leggere Cybersecurity: Ecco come la versione infetta di Pokémon GO prende il controllo dei telefonini Android

Cybersecurity: La sicurezza digitale è un asset competitivo, lo dice il Garante Privacy Antonello Soro

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La sicurezza digitale è un asset competitivo, lo dice il Garante Privacy Antonello Soro

Secondo il Garante è “incomprensibile la refrattarietà di molte imprese a proteggere il proprio patrimonio informativo”
Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 28 giugno 2016

L’Italia nel 2015 ha subito un incremento del 30% di crimini informatici, dal phishing al ransomware passando per numerosi data breach. E questi crimini sono stati particolarmente rilevanti nel settore delle imprese. Lo ha detto Antonello Soro, il Garante italiano per la protezione dei dati personali che il 28 giugno ha presentato la sua relazione annuale presso la sala Koch di Palazzo Madama.

“Le tecniche di attacco sfruttano una generale inadeguatezza delle misure di sicurezza adottate”, e ha aggiunto che alla consapevolezza dei rischi crescenti non si accompagna una maggiore attenzione verso serie politiche di protezione dei dati e dei sistemi. Secondo il Garante, anzi, “risulta davvero inspiegabile la refrattarietà di molte imprese a proteggere il loro patrimonio informativo, e inserendo la sicurezza digitale tra gli asset strategici, assumendo quindi la protezione dei dati quale nuovo fattore di vantaggio competitivo”.

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Cybersecurity: Tornano i Trojan di stato: ma quanto sono sicuri?

cyber_securityTornano i Trojan di stato: ma quanto sono sicuri?

Una proposta di legge non ancora presentata fa discutere sulla legittimità dei Trojan di stato per perseguire i criminali. Non si tratta solo di tutelare i diritti costituzionali, ma anche quelli delle aziende
Arturo Di Corinto 24 giugno 2016

Per garantire la sicurezza informatica di aziende, individui e infrastrutture critiche si possono usare gli stessi mezzi dei criminali? Sì, no, forse. E se questi strumenti hanno una funzione più comprensibile ai semplici cittadini, come prevenire reati di pedofilia e terrorismo?

Il dibattito è aperto. Anzi, è stato riaperto da alcuni rumors circa la possibilità di usare dei “trojan di stato” per impedire reati grandi e piccoli.

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Cybersecurity: Watson for security è pronto: il progetto dell’IBM darà la caccia agli hacker

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Watson for security è pronto: il progetto dell’IBM darà la caccia agli hacker

L’intelligenza artificiale di IBM, Watson, imparerà ad analizzare virus, malware e attacker, con l’aiuto di Università e ricercatori, per far risparmiare le aziende e proteggerne i clienti

Arturo Di Corinto 21 giugno 2016

Dopo avergli insegnato a cucinare, parlare in giapponese e a diagnosticare il cancro, i ricercatori dell’IBM vogliono insegnare a Watson a dare la caccia agli hacker.

L’intelligenza artificiale di IBM Watson dall’inizio del mese ha cominciato a ingoiare dati e analisi su tutte le forme di malware e attacchi che popolano la rete per imparare a prevenirli attraverso forme avanzate di machine learning.

In questo sarà aiutato da decine di esperti di sicurezza distribuiti in diversi laboratori degli Stati Uniti e in particolare nelle Università, tra cui quella del Maryland che ha inaugurato un Centro di tecnologie cognitive applicate alla cybersecurity e che proprio in collaborazione con l’IBM si occuperà di risolvere problemi legati alla sicurezza informatica.

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Cybersecurity: Tutta la storia di bitcoin dal 2008 al 2016 in un’infografica

cyber_securityTutta la storia di bitcoin dal 2008 al 2016 in un’infografica

Con i bitcoin è possibile fare acquisti in maniera anonima in Internet, ma dopo 7 anni dalla sua nascita nessuno sa ancora chi ha creato la cryptomoneta più famosa al mondo

di Arturo Di Corinto 16 giugno 2016

Bitcoin è una moneta matematica. Risultato di un progetto di cryptocurrency concluso da Satoshi Nakamoto nel 2009 indica un tipo di valuta che viene scambiata elettronicamente su reti digitali. Non è l’unica nè la prima. E nessuno sa chi si nasconda dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

Il progetto viene caricato su SourceForge nel novembre del 2008.

 

Con i bitcoin oggi è possibile acquistare beni e servizi in maniera anonima attraverso Internet

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Cybersecurity: 32 milioni di account twitter violati e venduti nel Dark Web: cambiate le password

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32 milioni di account twitter violati e venduti nel Dark Web: cambiate le password

LeakedSource rivela di possedere 2 miliardi di account provenienti dalle fonti più disparate, Twitter, Linkedin, Badoo. Si tratta di dati relativi a indirizzi email, nome utente e password. Ma per sapere se ci sei anche tu, devi pagare.

di Arturo Di Corinto 9 giugno 2016

L’8 giugno il sito LeakedSource ha rivelato di essere in possesso di circa 32 milioni di account twitter inviatigli da una fonte anonima, “Tessa88@exploit.im”, e che gli stessi dati sono in vendita nel dark web, la parte più profonda e inaccessibile del web.

Si tratta di dati personali, indirizzi email, username e password.

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Cybersecurity: DDoS, defacement e furti di dati: nuovi timori per le presidenziali americane

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DDoS, defacement e furti di dati: nuovi timori per le presidenziali americane

il capo dell’intelligence americana, James Clapper, lancia l’allarme sul pericolo di attacchi informatici nei confronti dei candidati alla presidenza americana “Servono a rubare i dati dei supporters”.

di Arturo Di Corinto 9 giugno 2016

In un’intervista alla National Public Radio, il capo dell’intelligence americana, James Clapper, ha di nuovo lanciato l’allarme sul pericolo di attacchi informatici nei confronti dei candidati alla presidenza americana.

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CyberSecurity: Anche Telegram può essere spiato

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Anche Telegram può essere spiato

Due attivisti russi, oppositori di Putin, denunciano l’azione congiunta dell’ex KGB e della compagnia MTS che avrebbero violato i loro account su Telegram. E il suo creatore, Pavel Durov, conferma.

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del  7 giugno 2016

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