L’imbroglio dell’Auditel stasera in tv

Arturo Di Corinto
il Manifesto 10 ottobre 2002

La televisione è diventata inguardabile. Ce ne siamo accorti tutti e sempre più telespettatori se ne lamentano. Programmi uguali fra di loro, conduttori uguali a se stessi da decenni, format che non tirano. La competizione tra Rai e Mediaset è ai minimi termini (come testimoniano gli scarsi investimenti al Mipcom, la fiera mercato dei prodotti televisivi), le aziende lamentano il mancato ritorno degli investimenti pubblicitari e, insieme alle polemiche per i proventi dei diritti televisivi dello sport, la crisi dei varietà miliardari completa un quadro già problematico.
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Per un diritto di cittadinanza. Telematica

IL MANIFESTO del 01 Settembre 2002
Arturo Di Corinto

Con una lettera datata 7 marzo 2002 e rivolta all’attenzione di senatori
e deputati della Repubblica, il senatore Fiorello Cortiana dei Verdi ha
invitato i colleghi a creare un luogo di incontro sui temi
dell’innovazione tecnologica per favorire lo sviluppo economico e
democratico del Paese, costituendo l’Intergruppo Bicamerale per
l’Innovazione Tecnologica e la Cittadinanza Telematica a cui hanno
aderito 50 onorevoli.
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Linux e Mandrake, compagni di banco

freesoftware
IL MANIFESTO del 01 Settembre 2002
ARTURO DI CORINTO

Il vento del software libero soffia, a partire dagli anni ’90, anche
sull’Italia. Ne vengono scossi dipartimenti universitari e centri
sociali. Ma da oggi, al pluralismo informatico si interessano anche
istituzioni, pubblica amministrazione e scuola
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Denominazione di origine controllata

«Consigli per gli acquisti» contro le menzogne delle grandi corporations
IL MANIFESTO del 31 Agosto 2002
A. D. C.

Gnu/Linux – il nome corretto per indicare il famoso software libero
elaborato all’interno del progetto GNU e unico vero concorrente dei
sistemi operativi Microsoft Windows – è parte di una famiglia di
programmi non limitata ai soli sistemi operativi ma che include anche
molti applicativi e sistemi grafici interattivi.
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Una musica per Arpa

INTERNET
A. D. C.
IL MANIFESTO del 30 Agosto 2002

La pratica ideativa alla base dello sviluppo del software libero è
tutt’uno con la cultura hacker che si diffonde ai poli geografici
opposti del Mit di Cambridge e della Bay Area di San Francisco a cavallo
fra gli anni `50 e `60, ancora prima dell’avvento della rete Internet.
Tuttavia fu Internet il veicolo straordinario della realizzazione della
maggior parte del software libero oggi in circolazione e in particolare
di Linux.
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Nella Rete, prendiamoci per mouse

FREESOFTWARE
ARTURO DI CORINTO,
IL MANIFESTO del 30 Agosto 2002

Etica hacker Dal freeware allo shareware, la libera
diffusione di software si trasforma in battaglia politica contro ogni
forma di proprietà

La scrittura cooperativa e il libero scambio di programmi rappresentano,
negli anni ’60 e ’70, una pratica corrente fra gli hacker ai quali la
grande industria lascia ancora mano libera. Si afferma proprio allora
quell’attitudine alla cooperazione e alla condivisione che sta alla base
della realizzazione dei software odierni. E che Bill Gates non è
riuscito a spezzare
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Una licenza di libertà

Una licenza di libertà
«Software open source». L’altra filosofia della Rete
A. D. C.
IL MANIFESTO del 29 Agosto 2002

Con il termine software libero si intende una vasta gamma di prodotti
software con cui è possibile fare le stesse cose ma che vengono
realizzati nell’ambito di due distinte filosofie, quella – per
intenderci – del free software e quella del software open source. Due
filosofie distinete, certo, ma accomunate dalle medesima matrice
culturale.
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Si salpa, la crociera è gratuita

NOCOPYRIGHT
Si salpa, la crociera è gratuita
arturo di corinto
IL MANIFESTO del 29 Agosto 2002

Il software libero negli ultimi anni è diventato oggetto di un duro
scontro commerciale ed istituzionale, fra Usa e Ue, fra i produttori di
hardware e software proprietario e gli sviluppatori di software libero,
nonché fra le corporations che detengono i diritti del software
commerciale ed i governi che invece vogliono valorizzare e incentivare
l’uso di quello libero.
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Il medium è il movimento

Cellulari, videocamere, computer: come il movimento scoprì che si può fare informazione in proprio diventando editori di se stessi. Dalle narrazioni aperte nelle chat e nelle mailing list ai network stabili alla riscoperta del teatro e della danza: quando raccontando si comunica e comunicando si fa politica

ARTURO DI CORINTO
il manifesto 18 Luglio 2002
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E il Forum va in tilt

ARTURO DI CORINTO
il manifesto 01 Febbraio 2002

Al grido di “No al neoliberismo, no al Wef”, la prima azione di disobbedienza civile elettronica contro il World economic forum di New York è riuscita nell’ingorgo telematico dei siti del Wef (www.worldeconomicforum.com, www.weforum.org) che sono stati irragiungibili per tutta la giornata di ieri a causa del netstrike indetto dall’Electronic disturbance theater e dalla Federation of random action (aggiornamenti sulle giornate newyorchesi dal manifesto su www.mir.it).
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Il Forum corre sulla rete

ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 31 Gennaio 2002

“Non posso andare a Porto Alegre, ma voglio sapere tutto quello che accadrà al secondo Forum sociale mondiale. Guardo poco la televisione e quello che dicono i giornali non mi basta. Come posso fare?” Beh, se Internet è la risposta, probabilmente il modo migliore è partire dal sito ufficiale del Forum (www.forumsocialmundial.org.br).
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Radiocronache dal movimento

Radio Gap, molte voci per raccontare “Le parole di Genova”
ARTURO DI CORINTO
il manifesto – 29 Gennaio 2002

Davanti a un pubblico eterogeneo, venerdì scorso abbiamo assistito alla presentazione del libro Le parole di Genova curato da Anais Ginori e dai free-lance della redazione di Radio Gap (Global Audio Project, www.radiogap.net).
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Una rete sotto controllo

A. DI CO.
Il Manifesto – 23 Gennaio 2002

L’operazione contro i sei ragazzi del gruppo Hi Tech Hate mette a nudo il problema della sicurezza di Internet, ma anche del rispetto della privacy e della libertà di espressione in rete. Temi da lungo tempo discussi da quegli attivisti telamatici che si battono per la difesa dei diritti nel cyberspazio. Ne abbiamo parlato con Lorenzo, il nome fittizio di un attivista digitale, nonché hacker che lavora a Milano come tecnico informatico per una importante impresa della new economy.
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Messaggi in codice

Dalla difesa della privacy allo sviluppo della nuova economia, la crittografia ha molti meriti. Nonostante Bin Laden

Arturo Di Corinto
Carnet – Dicembre 2001

Il sospetto che gli attentatori del World Trade Center possano aver usato la crittografia e la steganografia per coordinare le loro azioni ci ha fatto all’improvviso ricadere in un’atmosfera da guerra fredda spargendo sospetti su chiunque rivendichi il diritto alla privacy ed all’anonimato su Internet.
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Il dissenso è già on-line

A. DI CO.
Il Manifesto – 21 settembre 2001

L’idea di un nuovo giro di vite sulla rete giustificato dal timore che i terroristi abbiano usato Internet per le loro operazioni non trova tutti d’accordo. Per lo scrittore J. Tucille la sorveglianza delle comunicazioni private, che hanno solo una remota possibilità di trovare tracce di reati, è un gioco che non vale la candela e ha aggiunto di diffidare dei tentativi dell’Fbi di mettere tutti sotto controllo diffondendo la cultura del sospetto.
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La rete sotto attacco

ARTURO DI CORINTO
Il Manifesto – 21 Settembre 2001

Il senato Usa pone limiti alla comunicazione su Internet in nome della lotta al terrorismo

Qualcuno ha detto che insieme ai morti, la guerra produce sempre due illustri vittime civili: la verità e la libertà. E fra le probabili vittime della guerra che il “mondo occidentale” è pronto a scatenare contro il terrorismo internazionale ci sono anche le “libertà civili”, vittime sacrificali di una verità per ora soltanto mediatica.
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