Presentazione del libro “Connessi a morte. Guerra, media e democrazia nella società della cybersecurity”

Presentazione e discussione del libro di Michele Mezza

Lunedì 24 febbraio a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, alle ore 17:30, la presentazione, organizzata da Fondazione Basso e CRS, del libro di Michele Mezza (Donzelli Editore).
Ne parlano con l’autore: Franco Ippolito, Giulio De Petra, Arturo Di Corinto, Carola Frediani, Roberto Natale, Norberto Patrignani.

Qui la scheda del libro sul sito dell’editore

È possibile seguire l’incontro anche collegandosi tramite il seguente link:
https://us02web.zoom.us/j/83052658139

Un trillo ai dispositivi digitali in Libano ha colpito al cuore la società digitale, proiettandola in una permanente zona d’ombra dove spettri e individui si cercano per ingannarsi, o per uccidersi, individualmente, estraendo dalla folla un volto, oppure colpendo un’intera comunità, decimando un’intera milizia, mediante la manomissione delle protesi più intime che oggi sono i terminali di comunicazione mobile.

Le ultime modalità di combattimento hanno spostato irrimediabilmente i confini fra società civile e apparato militare. Sia in Ucraina, dove l’iniziale invasione russa è stata contenuta da una forma di resistenza indotta dalle relazioni digitali della popolazione, sia in quella tonnara di morte che è diventato il Medio Oriente, dove accanto all’orrore di bombardamenti su popolazioni civili, scuole e ospedali, va in scena lo stillicidio di centinaia di eliminazioni individuali, rese possibili dalle ordinarie pratiche di profilazione e geolocalizzazione.

La guerra è il terribile laboratorio dove decisioni e dati si trovano a declinare una nuova realtà che altera la stessa forma del conflitto, allontanando i contendenti gli uni dagli altri, con le forme di combattimento da remoto, ma al tempo stesso rendendo riconoscibili, uno per uno, ogni nemico all’altro, e trasformando così un conflitto di massa in una moltitudine di duelli individuali.

Dal capitalismo della sorveglianza siamo ormai passati al capitalismo della prevenzione, intendendo con questo termine la convergenza della capacità dei sistemi di intelligenza artificiale di anticipare e prevedere gli stimoli delle nostre decisioni con la necessità di affidarci ancora di più a sistemi complessi esterni alla nostra sovranità per prevedere pericoli e minacce digitali.

In questa strettoia della prevenzione, dove si intrecciano tracciamento, documentabilità e previsione, si sta giocando una straordinaria partita che potremmo definire di evoluzione antropologica accelerata.

Festival del giornalismo locale, Gallipoli

FIGiLo”, Festival dell’Informazione Giornalistica Locale: cresce il rapporto con il territorio, le scuole e l’Università. Anche nella nona edizione dell’evento, che si svolgerà dal 23 al 25 gennaio, organizzato dal gruppo Caroli Hotels, da Piazzasalento, giornale già diretto dal giornalista Fernando D’Aprile (ideatore del festival), con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Gallipoli, dell’Associazione Nazionale Stampa Online (Anso), dell’Università del Salento e dei Corsi di Laurea triennale in Scienze della Comunicazione e magistrale in Comunicazione, Media Digitali e Giornalismo, è prevista proprio la collaborazione con l’ateneo leccese. La connessione con il mondo della scuola, la fucina dei futuri giornalisti e comunicatori, è rinvigorita dallo svolgimento da due panel che si terranno il 24 gennaio, presso Unisalento, nell’Aula 9 dell’Edificio Valli in Viale Calasso 7 a Lecce. Le altre sessioni del 23, 24 e 25 si terranno nella tradizionale location della Sala Ponte al secondo dell’Hotel Bellavista Club Caroli Hotels.

Il tema di questa edizione è: “Trucco dunque sono”: il detto originario era “Cogito ergo sum”, “Penso dunque sono”, pensieri invece di maschere. Conta l’uomo e il suo pensiero, non le maschere. Pensieri più che azioni, penso quindi sono (altro), gli altri evidentemente no, in segno di superiorità.

Dice Fernando D’Aprile, ideatore di Figilo: “Puntare sulla informazione locale è oggi la risposta più  efficace alla galoppante crisi dell’editoria quando non si intrecci con un dialogo fitto e coinvolgente nel segno della partecipazione ai processi informativi sempre più globali grazie alla rete.  L’informazione locale assicura una socializzazione della conoscenza e contribuisce alla formazione di una identità comunitaria senza la quale diventa difficile se non impossibile elaborare e vivere un percorso di crescita virtuoso con ricadute positive sul piano socio economico e culturale. A tutto ciò si aggiunge il controllo diffuso e diretto delle notizie da parte di lettori in grado di effettuare personali verifiche, con garanzia di serietà e professionalità, obbligando i giornalisti ad un lavoro approfondito circa l’aggiornamento continuo delle notizie e il dialogo diretto con gli elettori. Ecco qui un metodo per smascherare al massimo impostori, manipolatori, giocatori spregiudicati delle emozioni create ad hoc e diffuse alla velocità della luce.

L’incontro Università e Figilo e altri portatori di saperi a questo bersaglio tendono: aumentare il benessere digitale”.

Entusiasta la Prof.ssa Maria Vittoria Dell’Anna, Presidente dei corsi di Scienze della Comunicazione e di Comunicazione, media digitali, giornalismo: “Abbiamo rinnovato anche quest’anno la collaborazione tra Figilo e i corsi di Comunicazione di Unisalento, sull’idea di un’offerta formativa aperta alle occasioni di approfondimento tematico e di confronto con i professionisti della comunicazione e dell’informazione. Radio e radio universitarie, giornalismo economico, intelligenza artificiale – questi i temi della sessione d’apertura presso Unisalento – sono punti di attenzione notevole sia di questa edizione del Festival, sia dei piani di studio dei corsi triennale e magistrale di Comunicazione, aggiornati di recente e già proiettati verso un nuovo ampliamento dell’offerta (su questi e altri temi), a cui stiamo lavorando in vista dell’a.a. 2025-26″.

In un settore editoriale in crisi, l’informazione locale apre nuovi possibili panorami, in cui intrecciare una professione sempre più complessa e articolata con i nuovi strumenti della comunicazione, come il citizen journalism e i social media. Mai come oggi c’è bisogno di giornalisti e giornalismo, interlocutori e intermediatori sempre più preparati e raffinati  in mezzo ad una rivoluzione che dura da una decina di anni ed ancora non si è assestata. Una rivoluzione che

combatte e si adatta ogni giorno con la forza ridondante del web e dei social tra fake news, hate speeches, blog e viralità, nel nuovo scenario dell’Intelligenza Artificiale, sempre più presente nelle nostre vite.

Di questo e altri temi, si occuperà Figilo sesta edizione, un momento di incontro, confronto e crescita dedicato ai giornalisti, agli operatori della comunicazione e agli studenti. Obiettivi da raggiungere attraverso tre giornate di incontri e dibattiti con direttori e giornalisti delle testate locali, docenti universitari, studiosi e responsabili della comunicazione istituzionale, per uno spaccato che renda la più nitida possibile una realtà veloce e invasiva che necessita di regole ma anche di una diversa e costante attenzione da parte degli operatori.

Tutti gli incontri sono accreditati dall’Ordine dei Giornalisti per il riconoscimento dei crediti formativi obbligatori (www.formazionegiornalisti.it).

L’apertura dei lavori è fissata per le ore 8:50 del 23 gennaio. Da segnalare la presenza di Piero Ricci, Presidente dell’Ordine Giornalisti di Puglia; Carlo Bartoli, Presidente Ordine Nazionale Giornalisti (in remoto) dei giornalisti, tra gli altri, Barbara Carfagna (conduttrice Codice su Rai Uno), Michele Mezza, Adelmo Gaetani, Claudio Rinaldi (direttore della Gazzetta di Parma), Marco Giovannelli (presidente ANSO e direttore di Varesenews.it), Valentina Murrieri, Nathalie Grange, Paola Ancora, Francesco Spadafora, Toma Miglierina (giornalista radiotelevisione svizzera), Sergio Luciano (direttore di Economy), Frediano Finucci, capo della redazione economica ed esteri del Tg La7, conduttore della trasmissione Omnibus, Giacomo Di Girolamo, (direttore Tp24), Nathalie Grange (direttore Aostasera), Ornaldo Gjergji, data journalism, Vittorio Pasteris (direttore Quotidiano Piemontese), Alex Pierro, presidente di Agimp (Associazione giornalisti e critici di musica popolare contemporanea); dei docenti dell’Università del Salento Stefano Cristante, Maria Vittoria Dell’Anna, Luigi Spedicato, Amedeo Maizza; della Cattolica di Milano e Lumsa di Roma Ruben Razzante. E ancora, di Domenico Affinito, Segretario generale aggiunto vicario FNSI; Arturo Di Corinto, Responsabile Comunicazione Agenzia Nazionale Security; Francesco Di Costanzo, presidente nazionale Fondazione Digitale e PA social; Sergio Talamo, direttore comunicazione relazioni istituzionali e innovazione digitale Formez PA; Michele Leone, Digital Media Specialist; Teresa Mariano, Manager Artistico, consulente e formatrice di impresa creativa, Borghi Artistici – Impresa Sociale; Irene Scardia, musicista, performer, direttore artistico dell’etichetta pugliese WORKIN’ LABEL; Giuseppe Bortone, titolare dell’agenzia ZERO NOVE NOVE MANAGEMENT, BOOKING & LABE; Carolina Bubbico, artista.

PROGRAMMA COMPLETO IX FIGILO 23-25 GENNAIO 2025 

TEMA IX FIGILO : “Trucco dunque sono”

Giovedì  23 GENNAIO –

Hotel Bellavista Club – Sala Ponte Secondo piano

8:50 – 9:00 – Saluti Figilo con Fernando D’Aprile, già Direttore Piazzasalento e ideatore di FIGiLo; Stefano Minerva, Sindaco di Gallipoli e Presidente della Provincia di Lecce; Loredana Capone, presidente consiglio regionale Puglia; Attilio Caroli Caputo, Direttore generale Caroli Hotels

9:00 – 11:00 – Dibattito:   “ Trucco dunque sono: la manipolazione digitale moltiplica le fonti e riduce i fatti”:  con Piero Ricci, Presidente Ordine dei Giornalisti di Puglia e Giornalista di Repubblica; Carlo Bartoli, Presidente nazionale Ordine dei Giornalisti; Arturo Di Corinto, direttore comunicazione ACN (Agenzia per la Cybersecurity Nazionale); Ruben Razzante, Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e consulente della commissione straordinaria anti-odio del Senato presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre . Conduce Adelmo Gaetani, Giornalista, già consigliere nazionale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti

11:00 – 13:00 Dibattito: Tema: “LocalAi: il territorio come piattaforma per l’addestramento delle intelligenze artificiali. La redazione automatica”: con Michele Mezza Giornalista e Docente di Epidemiologia sociale Università Federico II di Napoli; Arturo Di Corinto, responsabile comunicazione ACN (Agenzia per la Cybersecurity Nazionale). Conduce Fernando D’Aprile, Direttore

Hotel Bellavista Club – Sala Ponte Secondo piano

14:00 – 16:00   – Tema: “Riforma digitale della PA e giornalismo e comunicazione al tempo dell’AI”: con Francesco Di Costanzo, presidente nazionale Fondazione Italia Digitale e PA Social; Sergio Talamo, direttore comunicazione, relazioni istituzionale e innovazione digitale Formez PA; Michele Leone, Digital Media Specialist. Conduce Adelmo Gaetani, Giornalista, già consigliere nazionale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti

16:00 – 18:00  – Tema: “Guerra e pace: l’informazione diventa cospirazione. Autonomia e identità dei giornalisti”: con Domenico Affinito, co-segretario nazionale FNSI; Barbara Carfagna, Tg1 Codice; Arturo Di Corinto, direttore comunicazione ACN (Agenzia per la Cybersecurity Nazionale); Michele Mezza, Giornalista e Docente Università Federico II di Napoli. Coordina Stefano Cristante, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università del Salento e responsabile SUR.

18:00 – 20:00 – Tema: “Etica dell’AI nel giornalismo: tutela delle fonti, verità sostanziale dei fatti e formazione professionale”: con Ruben Razzante,  Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e consulente della commissione straordinaria anti-odio del Senato presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre; Tomas Miglierina, Giornalista Radiotelevisione svizzera  Corrispondente da Bruxelles 2004-2022 (con una parentesi a Washington dal 2011 al 2013). Modera Valentina Murrieri, giornalista di Lecceprima.it e collaboratrice Gazzetta del Mezzogiorno

Venerdì  24 GENNAIO  

Università del Salento Lecce – Aula 9 Edificio Valli

9:45 – 10:00  –  Saluti istituzionali: Fabio Pollice, Magnifico Rettore Università del Salento; Maria Grazia Guido, Direttrice Dipartimento Studi Umanistici Università del Salento; Maria Vittoria Dell’Anna, Presidente corsi di laurea area Comunicazione Scienze Università del Salento.

10:00 – 12:00 – Tema: “Radio Universitarie, i podcast, il digitale”: con Stefano Cristante, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università del Salento e responsabile SUR; Paola Ancora, giornalista e social media manager. Modera Maria Vittoria Dell’Anna, Presidente corsi di laurea area Comunicazione Scienze Università del Salento.

12:00 – 14:00 – Tema: “Informazione economico-finanziaria e deontologia dei giornalisti e dei comunicatori. Il giornalismo economico come critica della politica economica”: con Amedeo Maizza, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese Università del Salento; Sergio Luciano, direttore di Economy; Guglielmo Forges Davanzati, docente Economia Unisalento; Claudio  Rinaldi, direttore Gazzetta di Parma; Frediano Finucci, capo della redazione economica ed esteri del Tg La7, conduttore della trasmissione Omnibus. Modera Ruben Razzante, Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e consulente della commissione straordinaria anti-odio del Senato presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre

Hotel Bellavista Club – Sala Ponte Secondo piano

16:00 – 18:00 – Tema: “I nuovi gatekeeper. Comunità online, media mainstream e giornalismo: scenari di un conflitto”: con Luigi Spedicato, docente di Comunicazione ambientale e cambiamento climatico, Università del Salento. Conduce Fernando D’Aprile, Direttore

18:00 – 20:00 – Tema: “Informatica e Informazione: il profilo del giornalista al tempo della personalizzazione dell’intelligenza artificiale”: con Arturo Di Corinto, direttore comunicazione ACN (Agenzia per la Cybersecurity Nazionale); Domenico Affinito, vice segretario nazionale FNSI;  Michele Mezza, docente Università Federico II; Frediano Finucci, capo della redazione economia ed esteri del Tg La7, conduttore della trasmissione Omnibus. Modera Valentina Murrieri, giornalista di Lecceprima.it e collaboratrice Gazzetta del Mezzogiorno

Sabato 25 GENNAIO

Hotel Bellavista Club – Sala Ponte Secondo piano

9:00 – 11:00Forum: Locale e Iperlocale, piccoli editori e quality journalism. “Scrivo da un paese che non esiste”: raccontare la crisi climatica tra esperienze, progetti e dati”. Relatori: Giacomo Di Girolamo, direttore di Tp24, ideatore del progetto di Anso sul racconto del cambiamento climatico attraverso reportage dei giornali locali;  Nathalie Grange, direttrice Aostasera: La Val d’Aosta e il caso dei ghiacciai;  Ilaria Notari, Varesenews: L’esperienza di un tavolo per il clima e il racconto su una tesi di laurea e la storia del territorio prealpino; Ornaldo Gjergji, data journalism, OBC transeuropa: i dati del cambiamento climatico; Vittorio Pasteris, direttore Quotidiano Piemontese: le risaie e il cambiamento climatico; Katia Golini, Responsabile pagine culturali Gazzetta di Parma. Modera Marco Giovannelli, presidente ANSO (Associazione Nazionale Stampa Online)

11:00 – 13:00 – Tema: “Giornalismo musicale e territori: nuove frontiere e nuove sfide”: con Alex Pierro, presidente di AGIMP (Associazione giornalisti e critici italiani di musica popolare contemporanea); Teresa Mariano, Manager Artistico, consulente e formatrice di impresa creativa, Borghi Artistici – Impresa Sociale; Irene Scardia, musicista, performer e direttore artistico dell’etichetta pugliese WORKIN’ LABEL; Giuseppe Bortone, titolare dell’agenzia ZERO NOVE NOVE MANAGEMENT, BOOKING & LABE; Carolina Bubbico, artista. Modera Francesco Spadafora, giornalista e vice presidente AGIMP;

Saluti e fine lavori

Tutti gli incontri sono accreditati dall’Ordine dei Giornalisti per l’assegnazione dei crediti formativi.

CyberCaos: giornalismo, guerre, elezioni e finanza

CyberCaos: giornalismo, guerre, elezioni e finanza

8 novembre 2024

16:30 – 18:30

Sala Campiotti, piazza Montegrappa 5, Varese

La Cybersecurity come logistica del giornalismo al tempo dell’intelligenza generativa. Il caos è solo un ordine che non abbiamo ancora imparato a decifrare.

Partecipano:

Raffaele Angius, giornalista, co-fondatore di Indip, giornale d’inchiesta basato in Sardegna, docente a contratto all’Università di Perugia

Arturo Di Corinto, giornalista, Capo della comunicazione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionaler

Pierguido Iezzi, fondatore di Swascan, Marketing manager Tinexta

Michele Mezza, giornalista, creatore di Rainews24 e docente alla Federico II di Napoli

 

Cyberdefence, Di Corinto al Cybertech 2024

Cyber Defence: A Modern Approach to Secure Data

11:00-11:10 Introduction: Gianpiero Strisciuglio, CEO and General Director, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Italy

11:10-11:55 Moderator: Arturo Di Corinto, Head of Communications & Media Relations, National Cybersecurity Agency (ACN), Italy

Aldo Sebastiani, SVP Global CyberSec Center, Cyber & Security Solutions Division, Leonardo, Italy

Davide Annovazzi, Emea Security Practice Lead, Google Cloud, France

Col. Christian Wagner, Acting Director, CIS and Cyber Defence EU Military Staff, EU External Action Service, Austria

Richard Owen-Thomas, Head, Cyber Security Assessment and Advisory Services (CySAAS), Defence Digital, Strategic Command, MoD, UK

Cybertech2024

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Millions of attacks’ attempts are conducted every day against targets worldwide according to various cybersecurity entities. This is a broad range of activities, from automated bots scanning for vulnerabilities, to targeted phishing campaigns, ransomware attacks, Distributed denial of service attacks (DDoS), advanced persistent threats (APT).

The kill chain of a cyberattack can take from days to years to complete successfully, depending on the target’s defenses, quality, readiness, and the resources available to the attacker. A cyberattack backed by a state actor can count on substantial resources and time to complete successfully.

However the targets of these attacks, they are expected to have good preparedness of the personnel and good technical defenses to stop those aiming at espionage or service disruption of state departments or critical infrastructures. Cybercriminals usually attack less prepared targets like small and medium enterprises, hospitals, transports and local public administrations. These attacks, often lasting several days, are mainly driven by the pursuit of financial gain. In ransomware scenarios, this typically involves disrupting the target organization’s operations and demanding a ransom to restore them.

Unfortunately, we live in an era of strong political tensions and these attacks, sometimes are politically motivated, preceeding, or following kinetic attacks.

Moreover the actors of these attacks, state-actors, cybercriminals and hacktivist, overlap.

Hence, digital sovereignty faces various threats. A cyberattack on critical infrastructure can compromise a nation’s control over its cyberspace, similar to how a terrorist attack challenges its ability to secure its territory.

Disinformation campaigns on social media can erode trust in national institutions and influence public opinion and decision-making, potentially impacting elections and undermining democracy.

The ways in which digital sovereignty can be undermined are diverse, ranging from technological exploitation, like cyber-attacks, advanced AIs and quantum computers, to non-technical factors like market practices, social engineering, disinformation and others.

How Europe, States and the private sector, is dealing with the most relevant and impacting threats is the topic of this panel.

Infact, as technology develops, new vulnerabilities arise: software vulnerabilities, human vulnerabilities, societal vulnerabilities, economic and trading vulnerabilities. Think of the supply chain attacks.

We live in the new era of DLT, AI, and Quantum computing. Countries are thus aligning to leverage quantum technologies and Al. Furthermore, the constant evolution and blending of these technologies outpace our ability to secure them.

Attacks requiring centuries of computation could now be solved in a short time

To make an example. Apart from the societal benefits and well-being improvements, the development of powerful quantum computers offers a significant strategic geopolitical advantage. The foundation of RSA asymmetric cryptography, which currently safeguards much of Internet protocols and online transaction data (like credit card information), relies on the prime number factorization problem: a BQP problem that can be easily solved by Quantum computers.

This means that we must also be vigilant and proactive in managing the associated multifaceted risks of technological innovation, possibly preventing them. This entails understanding the threats of digital sovereignty and governing such risks through an holistic approach with the aim of maintaining the maximum level of autonomy in an interconnected world.

Nevertheless, digital sovereignty is more than just control and security; it’s about creating an ecosystem conducive to economic growth and innovation. A country with a solid digital sovereignty offers a competitive, secure environment for businesses, fosters innovation, and actively shapes the global digital economy. Therefore, the country’s competitiveness is closely tied to its degree of digital sovereignty, and their combined synergy is crucial for success in the ever-evolving landscape of cyberspace.

It is important to emphasize that cyberspace comprises products and platforms developed by private companies, most of which are more powerful than nation states. In cyberspace, services are both delivered and managed by these private entities.

Consequently, safeguarding digital sovereignty is inseparable from the private sector. For example, it would be impossible to combat disinformation without the cooperation of social networks. Therefore, digital sovereignty necessitates a robust, open and frank multistakeholder collaboration between public and private sectors.

This collaboration escalates to an alliance in times of conflict, and we are here also to talk about this.

(Credits to the author of Charting digital sovereignity, prof. Roberto Baldoni)

Giornalismo e AI: profili giuridici e normativi. Le questioni aperte su privacy e cybersecurity

Un conto è vedere un deepfake nel post di instagram, un altro è vederlo in un documentario o in una inchiesta giornalistica, cioè in formati informativi che per definizione devono dare conto di fatti, persone e contesti, reali.

Per capirci, una cosa è riportare in vita i dinosauri in un film, un’altra è creare false invettive di un capo di stato in un servizio giornalistico.
Di complottisti è già pieno il mondo.

Ecco, il primo problema che il giornalismo ha con l’IA è proprio questo. In un mondo in cui è possibile simulare tutto (o quasi) come possiamo trovare e raccontare la verità?

In una dichiarazione di questi giorni un leader dell’AFD, partito di estrema destra tedesca, ha detto: “non credete a quello che c’è nei libri di storia”. Se i codici della simulazione applicati dall’IA vengono usati per riscrivere documenti storici, ci saranno nuovi argomenti e presunte prove per motivare quella affermazione.

Come diceva Stefano Rodotà, non tutto quello che è tecnicamente possibile è eticamente lecito. E neppure legale.

Di questo parleremo io e Guido Scorza martedì prossimo, 24 settembre a Roma, all’Università Sapienza, dove Il Dipartimento CoRiS ha organizzato, nell’ambito delle attività del Rome Technopole, un ciclo di seminari sui rapporti tra il mondo dell’informazione e le innovazioni tecnologiche e sociali introdotte dall’intelligenzaartificiale.

Il tema del giorno sarà “Giornalismo e AI: profili giuridici e normativi. Le questioni aperte su privacy e cybersecurity”.

PS: il seminario offre crediti formativi per i giornalisti.

La magistratura e i social network

La magistratura e i social network

Palazzo Bachelet – piazza Indipendenza 6 – Sala conferenze

Giovedì 16 maggio 2024

Prima sessione – La comunicazione social

Ore 15.30 Saluti istituzionali:

Fabio PINELLI           
Vicepresidente del CSM

Marcello BASILICO  
Presidente della Sesta commissione CSM

Ore 16.00 Relazione Introduttiva

Luigi FERRAJOLI   
già magistrato, Professore emerito filosofia del diritto – Università Roma 3

Ore 16.45 Coffee break

Ore 17.00 Dialogo a due:

Paolo BENANTI  
Presidente della Commissione sull’intelligenza artificiale – presidenza CdM

                              Membro del Comitato ONU sull’intelligenza artificiale

Adriano FABRIS  Professore di filosofia morale – Università di Pisa

                              Direttore del Master in comunicazione pubblica e politica

Coordina Antonio PREZIOSI  Direttore TG2

Ore 18.00 Dibattito

Venerdì 17 maggio 2024

Seconda Sessione – Quali limiti alla comunicazione dei magistrati

Ore 9.00-11.00 Presiede Roberto ROMBOLI, Presidente Ufficio studi e documentazione e Vicepresidente della Sesta Commissione CSM

relazioni di

Massimo LUCIANI  
Professore emerito di istituzioni diritto pubblico – Università La Sapienza Roma

Giuseppe CAMPANELLI  
Professore ordinario di diritto costituzionale – Università di Pisa

Margherita CASSANO  
Prima Presidente della Corte di Cassazione

Luigi SALVATO  
Procuratore generale presso la Corte di Cassazione

Luigi MARUOTTI  
Presidente del Consiglio di Stato

Ore 11,30

interventi programmati Gianluca GRASSO  Consigliere della Corte di Cassazione

                                      Michele PAPA  Presidente della Nona commissione CSM

a seguire, dibattito

Ore 13.00 Light lunch

Venerdì 17 maggio 2024

Terza Sessione – I magistrati e i social

Ore 14,30 Tavola rotonda

Coordina Arturo DI CORINTO  
Giornalista

Nunzia CIARDI
Vicedirettrice generale dell’Agenzia per la cybersecurity nazionale

Andrea MASCHERIN
Avvocato, già Presidente del Consiglio Nazionale Forense

Giuseppe SANTALUCIA
Consigliere Corte di Cassazione – Presidente ANM

Patrizia TULLINI
Professoressa ordinaria di diritto del lavoro – Università di Bologna

Presidenza e relazione finale: Giovanni Maria FLICK  già Presidente della Corte costituzionale e Ministro della giustizia

Expo Cyber Security Forum

Ruolo e competenze dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale – 14 maggio, Pescara

Arturo Di Corinto

Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

Arturo Di Corinto

Il tema: l’equazione della cybersecurity non è fatta solo da cybercrime. La protezione delle infrastrutture critiche, la sicurezza nazionale, l’affidabilità e stabilità del sistema finanziario, l’integrità e la sicurezza dei processi democratici sono solo alcune delle questione che rendono strategico l’argomento.

Di Corinto a lezione al CASD

Docenza nel corso ISSMI presso il Centro Alti Studi per la Difesa

Il 18 aprile Arturo Di Corinto ha tenuto una lezione al 26° corso ISSMI sul tema della Propaganda computazionale che accompagna gli attacchi cibernetici e cinetici, all’interno del Centro Alti Studi della Difesa di Roma.

L’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) ha il compito di implementare la formazione degli Ufficiali Dirigenti delle Forze Armate Italiane per permettere agli stessi di ricoprire incarichi di particolare importanza nell’ambito Forza Armata, Interforze ed anche in ambito Internazionale.

La rivoluzione dell’intelligenza artificiale e la democratizzazione della cybersecurity

La rivoluzione dell’intelligenza artificiale e la democratizzazione della cybersecurity”, organizzato dal Centro Studi Americani in collaborazione con Crowdstrike, in programma il prossimo 18 aprile alle 17:30, si terrà presso la sede del Centro Studi Americani, in via Michelangelo Caetani 32 a Roma.

L’intelligenza artificiale generativa sta progredendo rapidamente e potrebbe rivoluzionare numerosi settori. Nonostante l’IA non sia una novità, il suo utilizzo quotidiano è comune da circa un decennio, con esempi come la ricerca Google, Maps e i servizi di traduzione. Tuttavia, è essenziale che le persone comprendano come e perché viene sviluppata questa tecnologia. La Commissione europea sta lavorando al primo quadro normativo sull’Intelligenza Artificiale, l’AI Act, per garantire che i sistemi AI all’interno dell’UE rispettino i diritti e i valori dell’Unione, come il controllo umano, la privacy e la trasparenza.

La cybersecurity è uno dei settori più promettenti per l’IA, poiché può aiutare a superare sfide come la carenza di talenti, la limitata accessibilità degli strumenti e la necessità di rispondere rapidamente agli attacchi. L’uso dell’IA generativa può fornire inoltre vantaggi operativi e competitivi nel rilevare, investigare e rispondere agli attacchi informatici, rendendo le aziende più efficienti e precise.

Propaganda e cyberwarfare a ITASEC24

Durante l’ottava edizione di ITASEC (https://itasec.it/), il giorno 9 aprile verrà presentato il mio paper sulla propaganda computazionale.

Itasec è l’annuale conferenza italiana sulla cybersicurezza organizzata dal Cybersecurity National Lab. del CINI in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), si terrà a Salerno dall’8 all’11 aprile 2024, presso il Grand Hotel Salerno.

ITASEC24

L’ottava edizione di ITASEC (https://itasec.it/), l’annuale conferenza italiana sulla cybersicurezza organizzata dal Cybersecurity National Lab. del CINI in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), si terrà a Salerno dall’8 all’11 aprile 2024, presso il Grand Hotel Salerno.

Alla Conferenza, in presenza, parteciperanno ricercatori e professionisti impegnati nei vari campi della cybersicurezza, provenienti dal settore privato e da quello pubblico, dall’università, dall’industria, dagli enti di ricerca e dal settore governativo.

Tramite il sito https://itasec.it/registration-partecipants/ è possibile iscriversi alla conferenza e ai workshop scientifici di lunedì 8 aprile.

Nella speranza di incontrarci a Salerno, porgiamo i più cordiali saluti.

Il Team del Cybersecurity National Lab – CINI

LA MINACCIA CYBER E LE STRATEGIE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Seminario di formazione per giornalisti presso la sede di Banca d’Italia

PROGRAMMA
Banca d’Italia, sala Stringher, via delle Quattro Fontane 121/123, ROMA
Martedì 27 febbraio 2024
LA MINACCIA CYBER E LE STRATEGIE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
9.00 – 9.10
Apertura dei lavori
Giuseppe Zingrillo
Capo Dipartimento Informatica (BdI)
9.10 – 9.50
L’evoluzione dello scenario
della minaccia cyber
Pasquale Digregorio
Divisione CERTBI (BdI)
9:50 – 10.30
L’Agenzia per cybersicurezza nazionale: storia, missione, obiettivi
Arturo Di Corinto (ACN)
10.30 – 10.40
coffee-break
10.40 – 11.20
Awareness, formazione
e resilienza cibernetica
Bernardo Palazzi (ACN)
11.20 – 12.00
Il CERT della Banca d’Italia e le attività di contrasto proattivo della minaccia cyber
Simone Ciccarone
Divisione CERTBI (BdI)
12.00 – 12.30
Visita alla mostra Data Detox
“un io digitale più sano e consapevole”
Annalisa Vitale e Chiara Ferretti
Divisione CERTBI (BdI)
12:30 – 13:10
Profili di cybersicurezza dell’attività giornalistica: protezione di dati, fonti e gestione di data breach
Andrea Biasiol
Divisione Relazioni con i media (BdI)
13.10 – 13.20
Chiusura dei lavori
Angela Barbaro
Capo Servizio Comunicazione (BdI)

Garante privacy – sweep patterns

COMUNICATO STAMPA

Design ingannevole, in arrivo un’indagine internazionale

L’iniziativa, organizzata dal Global privacy enforcement network, è in programma tra il 29 gennaio e il 2 febbraio

Saranno i modelli di design ingannevole presenti su siti web e app l’oggetto del “Privacy Sweep”, l’indagine conoscitiva a tappeto coordinata dal Global privacy enforcement network (GPEN), una rete internazionale di cui fa parte anche il Garante italiano.

Per quanto riguarda il nostro Paese, lo Sweep si concentrerà sui siti web e il giorno sarà scelto dall’Autorità in una data tra il 29 gennaio e il 2 febbraio, periodo individuato dal GPEN per coordinare l’azione.

Secondo la definizione del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), i modelli di progettazione ingannevoli sono interfacce e percorsi utente che cercano di influenzare le persone a fare scelte inconsapevoli riguardo al trattamento dei loro dati personali, non volute e potenzialmente dannose, spesso contrarie agli interessi degli utenti, ma favorevoli a quelli delle piattaforme.

I siti web e le app oggetto dello Sweep saranno analizzati secondo una serie di indicatori, che vanno dalla chiarezza dei testi alla progettazione dell’interfaccia, e che riguarderanno, ad esempio, la presenza di messaggi assillanti o di ostacoli o interazioni obbligate frapposti alle scelte.

In base ai risultati, ogni Autorità privacy potrà organizzare attività di sensibilizzazione sul tema, contattare i titolari per segnalare le criticità emerse dall’indagine o avviare istruttorie nei loro confronti.

Che cos’è il GPEN

Il Global privacy enforcement network è stato creato nel 2010, prendendo spunto da una Raccomandazione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che invitava i Paesi membri a promuovere la creazione di una rete informale di Autorità privacy, e di altre parti interessate, per discutere gli aspetti pratici della cooperazione in materia di applicazione delle normative sulla protezione dati.

La partecipazione del Garante al GPEN

Roma, 23 gennaio 2024

L’economia di ChatGPT

Arturo Di Corinto (giornalista) ci guida in una conversazione sul libro di Stefano da Empoli (presidente I-Com) 

“L’economia di ChatGPT. Tra false paure e veri rischi” (EGEA)

Aperitivo di networking

L’enorme clamore mediatico suscitato dal lancio di ChatGPT e proseguito con il rilascio di altri prodotti in grado di generare in pochi secondi testi, immagini, video e codici ha riportato l’intelligenza artificiale (IA) al centro del discorso dopo alcuni anni di relativo appannamento. Il libro, con un taglio moderato e non catastrofista, narra questa rivoluzione e le sue possibili implicazioni economiche nei prossimi anni e decenni.

Guardando ai benefici ma anche ai rischi e con uno sguardo sia ai profili geopolitici e di politica industriale, sia a quelli della cybersecurity avremo una conversazione con l’autore guidata da Arturo di Corinto noto giornalista, saggista, comunicatore ed esperto di innovazione.

Sarà un momento anche per porci delle domande sulla correlazione tra Intelligenza Artificiale (Aumentata) e Quantum Computing e tra questi e il tema della Sostenibilità Ambientale.

Una presentazione snella e veloce che lascerà spazio, prima e dopo, ad un aperitivo di networking.

Evento riservato, con regola Chatham House, su inviti.

Cyber & Privacy Forum – Convegno Federprivacy 2023

Cyber & Privacy Forum si terrà a Verona il 29 novembre.

Evento organizzato da Ethos Media Group con il patrocinio di Federprivacy con l’obiettivo di aiutare tutti i professionisti che si occupano di proteggere i dati “a parlare una lingua comune”.

Esperti del mondo giuridico e di quello della sicurezza informatica a confronto per parlare della protezione dei dati come un’unica materia. Dalle autorità, attesa la partecipazione di Agostino Ghiglia, Guido Scorza, Riccardo Acciai, e Claudio Filippi del Garante per la protezione dei dati personali. Per l’Agenzia per la Cybersecurezza Nazionale parteciperanno invece Andrea Billet, Arturo Di Corinto, e Stefano Marzocchi.  “Privacy e cybersecurity, due facce della stessa medaglia”. Una ricerca per raccogliere i feedback degli addetti ai lavori sui gap da colmare e le possibili soluzioni per facilitare la convergenza.

Fake Reputation

Dalla manipolazione della reputazione all’etica professionale

Admin ed editor “in vendita” disponibili a manipolare schede su Wikipedia, agenzie pronte ad ingannare gli algoritmi di Google per migliorare la reputazione dei loro clienti, e altre disponibili ad infangare, a caro prezzo, quella della concorrenza.

Una recente inchiesta della Media Foundation Qurium, ripresa e ampliata in Italia da Lorenzo Bagnoli per conto di Investigative Reporting Projecy Italy, denuncia ciò che era già assai noto tra gli addetti ai lavori, ovvero che esistono, ad esempio, vere e proprie “lavanderie reputazionali”, agenzie e organizzazioni che hanno come scopo precipuo la sistematica alterazione del perimetro reputazionale di marchi e di personaggi, con tecniche le più varie: applicazione esasperata e forzate delle norme sul diritto all’oblio; comunicazioni dal sapore vagamente intimidatorio indirizzate alle redazioni giornalistiche finalizzate a ottenere la rimozione di articoli poco lusinghieri pubblicati in passato sui clienti di queste agenzie; pubblicazione di articoli positivi a raffica – basati sul nulla, costruiti a tavolino – con l’intento di far scalare quelli negativi nelle ultime pagine di Google; backlink selvaggio.

Tra i Clienti di queste agenzie, nella migliore delle ipotesi risultano aziende che hanno subito e patito precedenti campagne di “black PR” e che desiderano quindi – a volte legittimamente – riposizionare la propria immagine; ma, nella peggiore, troviamo anche società interessate a spingere forsennatamente sulle vendite a qualunque costo, o uomini dello spettacolo accusati di molestie sessuali, professionisti coinvolti in frodi finanziarie internazionali, o peggio ancora banchieri condannati per riciclaggio, corruttori e trafficanti di droga.

Le più autorevoli inchieste giornalistiche fanno coraggiosamente diversi nomi e cognomi, sia dei clienti, italiani e stranieri, ma anche delle agenzie di RP e comunicazione pronte a imbastire e gestire progetti di questo tipo, con una spregiudicatezza degna forse dell’attenzione della Magistratura, ma sicuramente d’interesse per qualunque operatore professionista del settore attento al proprio profilo etico ed alla propria stessa reputazione.

Quest’evento vuole stimolare una pubblica riflessione su queste male pratiche consulenziali, che alterano e “dopano” il mercato della reputazione nel nostro Paese, falsando anche la percezione che i cittadini hanno di marchi e persone influenti. Oltre a vaghe dichiarazioni di principio, nei Codici etici delle associazioni di categoria, attualmente non si va: ma vista la pervasività del fenomeno, forse è arrivata l’ora di promuovere azioni più incisive.

Ne parleranno alcuni tra i maggiori esperti di reputation management d’Italia, specialisti ed esperti:

  • Daniele Chieffi, Giornalista, Docente Universitario, Cofounder BiWise
  • Arturo Di Corinto, Public Affairs & Communication, Agenzia Cybersicurezza Nazionale
  • Giovanna Cosenza, Professoressa di Semiotica e New Media, Università di Bologna
  • Toni Muzi Falconi, Relatore pubblico, Senior Counsel Methodos
  • Matteo Flora, Docente universitario, imprenditore, esperto in reputazione e Data Driven Strategy
  • Elisa Giomi, Commissaria Autorità Garante delle Comunicazioni
  • Filippo Nani, Presidente Nazionale FERPI
  • Nicola Menardo, Avvocato, Partner Studio Grande Stevens
  • Luca Poma, Professore di Reputation Management, Università LUMSA di Roma

ITASEC 2023

L’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza Nazionale ha patrocinato e partecipato alla Italian Security Conference, ITASEC23 del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity che si è svolta a Bari dal 3 al 5 maggio 2023

Nella giornata del 4 maggio ho avuto il piacere di condurre due panel tematici.

Panel – Cyber imprenditorialità: Ricerca e Innovazione

Panel – Prospettive di mercato: i Partenariati Estesi e le nuove imprenditorialità

Aperitech – Lazio Digital Academy

Evento in collaborazione con Agenzia per la cybersicurezza nazionale

APERITECH’ è un ciclo di incontri/aperitivo che l’ITS ACADEMY LAZIO DIGITAL ha pensato di riservare ai suoi studenti scegliendo una formula informale che facilita occasioni di confronto su tematiche di grande attualità e affini al loro percorso formativo.

Quattro gli appuntamenti che vedranno come protagonisti esperti del settore Metaverso, Cyber Sicurezza, Intelligenza Artificiale, Game e Nuove Tecnologie e che accompagneranno i ragazzi in un viaggio attraverso cui esplorare e riflettere sui cambiamenti della trasformazione digitale.

Si partirà mercoledì 7 giugno con Cosimo Accoto, filosofo digitale, research affiliate e fellow al Massachusetts Institute of Technology  (MIT) di Boston, una delle più importanti Università di ricerca del mondo.

Il 20 giugno sarà la volta di Paolo Atzeni, Direttore per lo sviluppo di capacità e competenze presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e Arturo Di Corinto, giornalista e docente di identità digitale, privacy e cybersecurity all’Università La Sapienza di Roma e responsabile della comunicazione dell’Agenziadell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Il 5 luglio toccherà a Daniele Azara, Game Designer, Executive Producer, Creative Director e autore/regista. È stato nominato due volte al “David di Donatello” e premiato con la Stella d’Oro nel “Gran Premio della comunicazione”. È anche autore internazionale con la sua saga “Children of Mu”.

Il ciclo di incontri si chiuderà il 19 luglio con Lorenzo Montagna, uno dei massimi esperti italiani di tecnologie digitali applicate al business e Presidente Italiano della VRARA, la prima associazione mondiale che raggruppa 28.000 esperti in 50 Paesi nel mondo sui temi di AR e VR. 

Tutti gli appuntamenti, che si svolgeranno alle 18.30 sulla Terrazza dell’ITS, saranno moderati da Massimo Cerofolini, giornalista, sceneggiatore e conduttore del programma Eta Beta su Radio 1 RAI e trasmessi in diretta streaming sulle pagine social dell’ ITS ACADEMY LAZIO DIGITAL.

Arturo Di Corinto a Exposecurity – Pescara

EXPO & CYBER SECURITY FORUM

La Fiera Adriatica della Sicurezza

VII° edizione

Torna per la sua settima edizione la kermesse di riferimento del Centro-Sud Italia dedicata ai players di Sicurezza Fisica, Logica ed Integrata. Una piattaforma ibrida di connessione e networking tra industria, pubblica amministrazione, sistema accademico e decision makers per la creazione una vision strategica di settore.

Le leggi sulla cybersecurity

La nuova strategia di cybersecurity americana mi sembra avvicinarsi sempre di più a quella europea e italiana. Ma forse sbaglio. Sbaglio?

Dopo il decreto Monti del 2013:

● Direttiva (UE) 2016/1148 del 6 luglio 2016, attuata con D.Lgs 18 maggio 2018 n. 65 (Direttiva #NIS abrogata dalla NIS2 dal 18/10/2024);
● Direttiva (UE) 2022/2555 del 14 dicembre 2022 (Direttiva #NIS2);
● Direttiva (UE) 2022/2557 del 14 dicembre 2022 (Resilienza dei soggetti critici e che abroga la direttiva 2008/114/CE #CER);
● Regolamento (UE) 2022/2554 del 14 dicembre 2022
(Resilienza operativa digitale per il settore finanziario #DORA);
● Regolamento (UE) 2019/881 – Riorganizzazione #ENISA – (Cybersecurity Act);
● Decreto Legge n. 82 del 14/06/2021 (conv. con modificazioni dalla Legge 4/08/2021 n. 109) che definisce l’architettura nazionale di cybersicurezza ed istituisce l’ Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale);
● DECRETO-LEGGE 21 settembre 2019, n. 105 (Disposizioni urgenti in materia di Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica) – #PSNC;
● DPCM 30/07/2020 n. 131 (Individuazione soggetti pubblici e privati inclusi nel PSNC) – DPCM 1;
● DPCM 14/04/2021 n. 81 (Regolamento in materia di notifiche degli incidenti con impatto su reti, sistemi informativi e servizi informatici) – DPCM 2;
● DPCM 15 giugno 2021 (Individuazione delle categorie di beni, sistemi e servizi ICT destinati ad essere impiegati nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica) – DPCM 3;
● DPR 5 febbraio 2021, n. 54 (Regolamento attuativo dell’articolo 1, comma 6, del DL 105/2019 che individua le modalità e le procedure relative al funzionamento del Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (#CVCN) – da leggersi con il DPCM 15/06/2021;
● DPCM 18 maggio 2022, n. 92 (Regolamento in materia di accreditamento dei laboratori di prova e di raccordi tra Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale, i laboratori di prova accreditati e i Centri di Valutazione del Ministero dell’interno e del Ministero della difesa) – DPCM 4;
● Determina 3 gennaio 2023 – Tassonomia degli Incidenti che debbono essere oggetto di notifica (provvedimento attuativo dell’art. 1, comma 3 bis del DL 105/2019).

(Nella foto, l’opera di Alighiero Boetti ripresa alla GNAM di Roma)

Internet Governance e le sfide della trasformazione digitale

Cari amici

ho il piacere di invitarvi alla presentazione del volume “La Internet Governance e le sfide della trasformazione digitale” 

La monografia, pubblicata dall’Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con il supporto di Internet Society Italia, offre preziose riflessioni sui temi centrali in materia di Internet Governance, tra i quali la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali; la tutela del carattere globale di Internet contro i rischi di frammentazione e “balcanizzazione”; il diritto di accesso a Internet attraverso il superamento di ogni forma di digital divide; il ruolo strategico della cybersecurity.

L’evento si terrà giovedì 19 gennaio 2023 presso la Sala Convegni della sede centrale del CNR in Roma, P.le Aldo Moro 7, con inizio dalle ore 14.30. 
L’incontro sarà in presenza.

Per motivi di sicurezza è necessario registrarsi qui entro il 17 gennaio 2023

PROGRAMMA DELL’EVENTO

Saluti Maria Chiara Carrozza Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (partecipazione in attesa di conferma)

Modera Arturo di Corinto Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

Discutono

  • Andrea Simoncini Professore presso l’Università degli Studi di Firenze,
  • Ginevra Cerrina Feroni Vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali,
  • Gabriele Della Morte Professore presso l’Università Cattolica di Milano,
  • Elisa Giomi Commissaria dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni,
  • Nunzia Ciardi Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale,
  • Carlo Colapietro Professore presso l’Università degli Studi Roma Tre.

Saranno presenti le curatrici, Laura Abba, Adriana Lazzaroni e Marina Pietrangelo, studiose del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Sebastiano Faro Direttore dell’IGSG-CNR, che è autore della Prefazione del volume.

Digital Sovereignty- Work Force Needed

Digital Sovereignty- Work Force Needed

GIOVEDÍ 20 OTTOBRE 2022Ore 15Centro Studi Americani – Via M. Caetani, 32, Roma

Digital Sovereignty- Work Force Needed

Moderatore: Arturo Di Corinto, Professore

Key note speaker: Roberto Baldoni, Direttore Agenzia Cybersecurity 

Vittorio Calaprice, Rappresentanza della Commissione Europea in Italia

Guillaume Poupard*, Rappresentante ANSSI Francese

Emanuele Galtieri, Ceo-Cy4Gate

Stefano Bordi, Direttore Cyber & Security Academy di Leonardo

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresentano la chiave alla modernità per lo sviluppo socio-politico, economico e la sicurezza nazionale, che sta diventando il principale terreno di confronto geopolitico. Gli attacchi cyber sulle infrastrutture sensibili possono essere letali quanto le armi nucleari o di distruzione di massa, e tutto ciò è una realtà completamente nuova.

Sullo scenario di un predominio di alcuni Paesi sviluppati nell’Information Technology e l’emergere di monopoli che controllano le infrastrutture del network, dello stream e dei database, s’intravede una minaccia di una disuguaglianza e supremazia digitale, che da soft power si sta trasformando in hard power.

Per le Nazioni che restano indietro nello sviluppo digitale, i rischi di una perdita graduale e quindi una conseguente distruzione degli elementi strutturali della sovranità statale, accrescono in maniera significativa i rischi di questa trasformazione. La disuguaglianza digitale è infatti una minaccia sempre più tangibile, per la democrazia e per la sicurezza. A causa della disuguaglianza digitale, ogni Nazione ha come priorità lo sviluppo di un sistema di difesa cibernetica, il cui sviluppo necessità di risorse economiche ma soprattutto umane.

Nel settore cyber si profila la creazione di tante nuove opportunità lavorative che non esistevano nel passato e che dovranno essere assunte da giovani professionisti in differenti discipline. Di conseguenza, è fondamentale aumentare le opportunità per la formazione dei giovani e di nuovi talenti sulle tecnologie e le tecniche per la difesa delle strutture sensibili.
Saranno i giovani formati in nuovi corsi di studio a dover tutelare lo spazio digitale nazionale e garantirne il perimetro. La posta in gioco è alta, ma come s’intende agire perché si creino le condizioni perché sempre più giovani intraprendano una carriera lavorativa nel mondo della cybersicurezza?

Termina la fase residenziale nella quale sono stati formati 30 nuovi addetti alla  pubblica informazione e comunicazione

Termina la fase residenziale nella quale sono stati formati 30 nuovi addetti alla  pubblica informazione e comunicazione

Si è concluso nei giorni scorsi il 6° corso per addetti alla Pubblica Informazione e Comunicazione, organizzato e condotto dallo Stato Maggiore dell’Esercito presso il Circolo Ufficiali “Pio IX”, a favore di 30 Ufficiali e Sottufficiali provenienti da vari enti, distaccamenti e reparti di tutta Italia.

Il corso è stato strutturato in due fasi: la prima “a distanza” che, oltre a far acquisire ai frequentatori alcune nozioni basiche della materia, ha consentito allo stesso tempo una prima selezione tra gli aspiranti corsisti che hanno dovuto sostenere delle prove di intervista telefonica e video oltre che la stesura di alcuni comunicati stampa.

Nella seconda fase “residenziale”, i corsisti hanno consolidato ed approfondito la propria preparazione attraverso lezioni frontali, esercizi pratici (redazione di note stampa e interviste tenute individualmente) ed il confronto continuo con professionisti del mondo dell’informazione e della fotografia tra cui Beppe De Marco, Arturo Di Corinto, Gianluca Di Feo, Giovanni Floris, Silvia Mari e Claudio Peri che hanno impreziosito l’offerta didattica.

Nel percorso formativo sono stati trattati numerosi e diversificati argomenti relativi alla policy comunicativa di Forza Armata, alle tecniche di public speaking e alle gestione di crisi mediatiche che consentiranno, alle donne e agli uomini formati dall’Esercito Italiano, di interfacciarsi con gli organi d’informazione per la gestione delle attività mediatiche in ambito locale.