
Una rete di tutti, nessuno escluso: L’IGF Italia a Roma
Arturo DI Corinto
per Il Sole 24 Ore – Nòva del 25 novembre 2010
A che serve l’Internet Governance Forum? Rispondere è facile. La ripresa economica, la pace, lo sviluppo umano, hanno bisogno di Internet. E hanno bisogno di una Internet aperta, ubiqua e democratica. Internet, viceversa, ha bisogno di persone di buona volontà, competenti, e in grado di rappresentarne al meglio criticità e istanze d’uso di carattere territoriale, perchè, spesso lo dimentichiamo, Internet è una rete fatta di tante reti.
L’Onu ha affidato all’Igf il compito di discutere come armonizzare i livelli tecnico e infrastruturale, contenutistico e legale per favorire il suo sviluppo e utilizzo. Sarebbe banale dire che l’Igf italia deve fare in piccolo quello che fa l’Igf globale. Lo deve fare, certo, ma la rete non è la stessa in Italia e in Finlandia. In Italia si viaggia a una velocità media a 4,5 Mb, in Finlandia ai cittadini sono garantiti 100 Mb di connettività come diritto costituzionale. E’ vero però che le esigenze d’uso della rete in Italia sono diverse non solo a confronto con altri paesi, in Africa o Scandinavia, ma anche fra un distretto industriale e una comunità montana, una zona archeologica dove serve al monitoraggio del rischio idrogeologico, o un centro prenotazioni ospedaliero di un piccolo comune. In qualche caso basta l’Hyperlan, altrove è meglio il Wi-Max, in altri è necessario il fiber to the home (FTTH).
La via italiana al digitale, che è fatta di innovatori che hanno segnato la storia degli ultimi anni, Marchiori per l’algoritmo base di Google, Chiariglione per l’MP3, Faggin per il microprocessore, Arduino per l’hardware e Zucchetti per il software, è anche un insieme di attività economiche che vanno dalle innovazioni di processo e di prodotto dell’impresa a rete nella bassa padana alla soft economy del made in Italy venduto on line: hanno bisogni diversi. Continua a leggere L’IGF Italia a Roma