Presentazione e discussione del libro di Michele Mezza
Lunedì 24 febbraio a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, alle ore 17:30, la presentazione, organizzata da Fondazione Basso e CRS, del libro di Michele Mezza (Donzelli Editore). Ne parlano con l’autore: Franco Ippolito, Giulio De Petra, Arturo Di Corinto, Carola Frediani, Roberto Natale, Norberto Patrignani.
Un trillo ai dispositivi digitali in Libano ha colpito al cuore la società digitale, proiettandola in una permanente zona d’ombra dove spettri e individui si cercano per ingannarsi, o per uccidersi, individualmente, estraendo dalla folla un volto, oppure colpendo un’intera comunità, decimando un’intera milizia, mediante la manomissione delle protesi più intime che oggi sono i terminali di comunicazione mobile.
Le ultime modalità di combattimento hanno spostato irrimediabilmente i confini fra società civile e apparato militare. Sia in Ucraina, dove l’iniziale invasione russa è stata contenuta da una forma di resistenza indotta dalle relazioni digitali della popolazione, sia in quella tonnara di morte che è diventato il Medio Oriente, dove accanto all’orrore di bombardamenti su popolazioni civili, scuole e ospedali, va in scena lo stillicidio di centinaia di eliminazioni individuali, rese possibili dalle ordinarie pratiche di profilazione e geolocalizzazione.
La guerra è il terribile laboratorio dove decisioni e dati si trovano a declinare una nuova realtà che altera la stessa forma del conflitto, allontanando i contendenti gli uni dagli altri, con le forme di combattimento da remoto, ma al tempo stesso rendendo riconoscibili, uno per uno, ogni nemico all’altro, e trasformando così un conflitto di massa in una moltitudine di duelli individuali.
Dal capitalismo della sorveglianza siamo ormai passati al capitalismo della prevenzione, intendendo con questo termine la convergenza della capacità dei sistemi di intelligenza artificiale di anticipare e prevedere gli stimoli delle nostre decisioni con la necessità di affidarci ancora di più a sistemi complessi esterni alla nostra sovranità per prevedere pericoli e minacce digitali.
In questa strettoia della prevenzione, dove si intrecciano tracciamento, documentabilità e previsione, si sta giocando una straordinaria partita che potremmo definire di evoluzione antropologica accelerata.
Millions of attacks’ attempts are conducted every day against targets worldwide according to various cybersecurity entities. This is a broad range of activities, from automated bots scanning for vulnerabilities, to targeted phishing campaigns, ransomware attacks, Distributed denial of service attacks (DDoS), advanced persistent threats (APT).
The kill chain of a cyberattack can take from days to years to complete successfully, depending on the target’s defenses, quality, readiness, and the resources available to the attacker. A cyberattack backed by a state actor can count on substantial resources and time to complete successfully.
However the targets of these attacks, they are expected to have good preparedness of the personnel and good technical defenses to stop those aiming at espionage or service disruption of state departments or critical infrastructures. Cybercriminals usually attack less prepared targets like small and medium enterprises, hospitals, transports and local public administrations. These attacks, often lasting several days, are mainly driven by the pursuit of financial gain. In ransomware scenarios, this typically involves disrupting the target organization’s operations and demanding a ransom to restore them.
Unfortunately, we live in an era of strong political tensions and these attacks, sometimes are politically motivated, preceeding, or following kinetic attacks.
Moreover the actors of these attacks, state-actors, cybercriminals and hacktivist, overlap.
Hence, digital sovereignty faces various threats. A cyberattack on critical infrastructure can compromise a nation’s control over its cyberspace, similar to how a terrorist attack challenges its ability to secure its territory.
Disinformation campaigns on social media can erode trust in national institutions and influence public opinion and decision-making, potentially impacting elections and undermining democracy.
The ways in which digital sovereignty can be undermined are diverse, ranging from technological exploitation, like cyber-attacks, advanced AIs and quantum computers, to non-technical factors like market practices, social engineering, disinformation and others.
How Europe, States and the private sector, is dealing with the most relevant and impacting threats is the topic of this panel.
Infact, as technology develops, new vulnerabilities arise: software vulnerabilities, human vulnerabilities, societal vulnerabilities, economic and trading vulnerabilities. Think of the supply chain attacks.
We live in the new era of DLT, AI, and Quantum computing. Countries are thus aligning to leverage quantum technologies and Al. Furthermore, the constant evolution and blending of these technologies outpace our ability to secure them.
Attacks requiring centuries of computation could now be solved in a short time
To make an example. Apart from the societal benefits and well-being improvements, the development of powerful quantum computers offers a significant strategic geopolitical advantage. The foundation of RSA asymmetric cryptography, which currently safeguards much of Internet protocols and online transaction data (like credit card information), relies on the prime number factorization problem: a BQP problem that can be easily solved by Quantum computers.
This means that we must also be vigilant and proactive in managing the associated multifaceted risks of technological innovation, possibly preventing them. This entails understanding the threats of digital sovereignty and governing such risks through an holistic approach with the aim of maintaining the maximum level of autonomy in an interconnected world.
Nevertheless, digital sovereignty is more than just control and security; it’s about creating an ecosystem conducive to economic growth and innovation. A country with a solid digital sovereignty offers a competitive, secure environment for businesses, fosters innovation, and actively shapes the global digital economy. Therefore, the country’s competitiveness is closely tied to its degree of digital sovereignty, and their combined synergy is crucial for success in the ever-evolving landscape of cyberspace.
It is important to emphasize that cyberspace comprises products and platforms developed by private companies, most of which are more powerful than nation states. In cyberspace, services are both delivered and managed by these private entities.
Consequently, safeguarding digital sovereignty is inseparable from the private sector. For example, it would be impossible to combat disinformation without the cooperation of social networks. Therefore, digital sovereignty necessitates a robust, open and frank multistakeholder collaboration between public and private sectors.
This collaboration escalates to an alliance in times of conflict, and we are here also to talk about this.
(Credits to the author of Charting digital sovereignity, prof. Roberto Baldoni)
L’ottava edizione di ITASEC (https://itasec.it/), l’annuale conferenza italiana sulla cybersicurezza organizzata dal Cybersecurity National Lab. del CINI in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), si terrà a Salerno dall’8 all’11 aprile 2024, presso il Grand Hotel Salerno.
Alla Conferenza, in presenza, parteciperanno ricercatori e professionisti impegnati nei vari campi della cybersicurezza, provenienti dal settore privato e da quello pubblico, dall’università, dall’industria, dagli enti di ricerca e dal settore governativo.
Evento organizzato da Ethos Media Group con il patrocinio di Federprivacy con l’obiettivo di aiutare tutti i professionisti che si occupano di proteggere i dati “a parlare una lingua comune”.
Esperti del mondo giuridico e di quello della sicurezza informatica a confronto per parlare della protezione dei dati come un’unica materia. Dalle autorità, attesa la partecipazione di Agostino Ghiglia, Guido Scorza, Riccardo Acciai, e Claudio Filippi del Garante per la protezione dei dati personali. Per l’Agenzia per la Cybersecurezza Nazionale parteciperanno invece Andrea Billet, Arturo Di Corinto, e Stefano Marzocchi. “Privacy e cybersecurity, due facce della stessa medaglia”. Una ricerca per raccogliere i feedback degli addetti ai lavori sui gap da colmare e le possibili soluzioni per facilitare la convergenza.
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha svolto alcuni seminari alla Maker Faire 2023 alla Fiera di Roma. Il talk di Arturo Di Corinto è stato dedicato al rapporto tra privacy e cybersecurity,
L’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza Nazionale ha patrocinato e partecipato alla Italian Security Conference, ITASEC23 del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity che si è svolta a Bari dal 3 al 5 maggio 2023
Nella giornata del 4 maggio ho avuto il piacere di condurre due panel tematici.
Vittorio Calaprice, Rappresentanza della Commissione Europea in Italia
Guillaume Poupard*, Rappresentante ANSSI Francese
Emanuele Galtieri, Ceo-Cy4Gate
Stefano Bordi, Direttore Cyber & Security Academy di Leonardo
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresentano la chiave alla modernità per lo sviluppo socio-politico, economico e la sicurezza nazionale, che sta diventando il principale terreno di confronto geopolitico. Gli attacchi cyber sulle infrastrutture sensibili possono essere letali quanto le armi nucleari o di distruzione di massa, e tutto ciò è una realtà completamente nuova.
Sullo scenario di un predominio di alcuni Paesi sviluppati nell’Information Technology e l’emergere di monopoli che controllano le infrastrutture del network, dello stream e dei database, s’intravede una minaccia di una disuguaglianza e supremazia digitale, che da soft power si sta trasformando in hard power.
Per le Nazioni che restano indietro nello sviluppo digitale, i rischi di una perdita graduale e quindi una conseguente distruzione degli elementi strutturali della sovranità statale, accrescono in maniera significativa i rischi di questa trasformazione. La disuguaglianza digitale è infatti una minaccia sempre più tangibile, per la democrazia e per la sicurezza. A causa della disuguaglianza digitale, ogni Nazione ha come priorità lo sviluppo di un sistema di difesa cibernetica, il cui sviluppo necessità di risorse economiche ma soprattutto umane.
Nel settore cyber si profila la creazione di tante nuove opportunità lavorative che non esistevano nel passato e che dovranno essere assunte da giovani professionisti in differenti discipline. Di conseguenza, è fondamentale aumentare le opportunità per la formazione dei giovani e di nuovi talenti sulle tecnologie e le tecniche per la difesa delle strutture sensibili. Saranno i giovani formati in nuovi corsi di studio a dover tutelare lo spazio digitale nazionale e garantirne il perimetro. La posta in gioco è alta, ma come s’intende agire perché si creino le condizioni perché sempre più giovani intraprendano una carriera lavorativa nel mondo della cybersicurezza?
Consegnato ai vertici della Commissione Europea il nuovo codice contro la disinformazione.
E’ una scelta di campo chiara.
In una democrazia compiuta l’Unione attribuisce valore strategico e fondamentale all’informazione verificata e quindi protegge e promuove azioni per contrastare tutto ciò che, non essendo verificato, può alterare il dibattito pubblico.
Il salto di qualità non arriva solo dall’assunzione di questo codice all’interno dei nuovi diritti digitali all’interno del Digital Service Act e dal fatto che si rivolga a centinaia di milioni di cittadini e utenti e che coinvolga le grandi piattaforme e le big tech.
Per la nostra comunità professionale questo codice, quando entrerà in vigore, può determinare l’adozione di buone pratiche finanziate in grado anche di dare una risposta nuova a vecchi bisogni: un ruolo professionale riconosciuto socialmente e pagato adeguatamente sotto il profilo contrattuale.
Presentiamo il #Codice venerdì 8 luglio alle 15,30.
Sarà nostro ospite Oreste Pollicino, professore di diritto costituzionale alla Università Bocconi e membro del Comitato Esecutivo Agenzia Europea per i diritti fondamentali, coordinatore del gruppo di lavoro che ha portato alla scrittura ed elaborazione del Codice
Con lui discuteranno: Arturo Di Corinto, editorialista di Repubblica e Il Manifesto, docente alla Sapienza di Roma di identità digitale, privacy e cybersecurity Michela Manetti, professoressa di Diritto Costituzionale Università Roma3 Giuseppe Mennella, segretario di Ossigeno per l’informazione Maurizio Molinari, direttore di Repubblica Lazzaro Pappagallo, segretario di Stampa Romana Arcangelo Iannace, responsabile relazioni esterne Fieg
Modera Luigi Ferraiuolo, giornalista TV2000
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube di #Stampa#Romana
A conclusione dei lavori dell’Internet Governance Forum in corso in questi giorni in Polonia, Internet Society Italia, organizza – Martedì 21 Dicembre alle ore 18.00 – un’edizione speciale di ISOCaffè per discutere, secondo un approccio informale e dialogico, sulle prospettive del futuro ecosistema di Internet, anche alla luce di quanto emerso a Katowice.
Il dialogo sarà animato dalle riflessioni dei soci Arturo Di Corinto, Vittorio Bertola e Veronica Piccolo – che hanno preso parte direttamente e fisicamente alle attività – per discutere di quanto emerso in questa settimana e di quale sarà l’effettivo futuro della Rete!
Chiaramente, l’invito di interazione è rivolto a tutti i soci che intenderanno condividere il proprio punto di vista. Non vediamo l’ora di ritrovarci tutti insieme, anche perché ISOCaffè sarà l’ultima iniziativa del 2021, diretta a chiudere un anno intenso dedicato alla promozione della cultura digitale in vista di un 2022 ricco di iniziative, progetti e attività da realizzare! La puntata sarà registrata e trasmessa in diretta streaming e in tempo reale da Internet Society Italia! La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Per entrare in trasmissione o seguire la diretta basta cliccare nel seguente link: https://www.isoc.it/node/2624
Si terrà il 27 settembre a Roma il workshop dal titolo ‘La cybersecurity non è un processo ma un ecosistema’, organizzato da ATLANTICA DIGITAL SPA e sponsorizzato da IBM.
Tema dell’evento sarà la cybersecurity intesa come cultura diffusa di approccio e gestione del rischio di attacchi, con particolare attenzione al ruolo delle aziende e dei fornitori nel “fare filiera”.
Un argomento di grande attualità, in un contesto di crescente consapevolezza dei rischi legati al mondo cyber da parte delle aziende.
Il workshop, che sarà in modalità ibrida (relatori in presenza, pubblico in streaming), si terrà dalle ore 11:00 alle 13:00. Il link per lo streaming sarà diffuso nei prossimi giorni.
Convegno ABI “Banche e Sicurezza 2021” – 25 e 26 maggio – Sessione di Apertura
I lavori si apriranno martedì 25 maggio alle ore 9.30 con la Sessione Plenaria “La Sicurezza dell’innovazione”, moderata da Arturo Di Corinto de La Repubblica
In questo seminario affrontiamo il tema della “popolarità” in Rete guardando alle due facce della stessa medaglia.
Da un lato, con Ugo Esposito e Daniele Calabrese (esperti di Kapusons, azienda specializzata anche in analisi di sentiment social e big data) impariamo tecniche, consigli e strategie per dare visibilità ai propri contenuti ed evitare che il nostro lavoro “si perda” in Rete e sia meglio individuabile da chi naviga in Rete e, potenzialmente, è interessato ai nostri articoli, ai nostro prodotti, ai nostri contenuti in genere. Dall’altro lato, con Arturo di Corinto, anche attraverso pochi e semplici consigli, impariamo come sottrarsi alle tecniche – in particolare dei grandi “raccoglitori” di dati – che mirano a “profilare” gli utenti e a conoscere tutto di noi. —- Venerdì 7 maggio ore 2pm —- DOCENTI
Ugo Esposito Daniele Calabrese Arturo Di Corinto —-
Anna Masera, public editor de La Stampa Vincenzo Vita, Presidente Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico Roberto Reale, giornalista, scrittore e docente Elisa Marincola Arturo Di Corinto, giornalista, La Repubblica Laura Nota, professore ordinario presso l’Università di Padova Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale Stampa italiana (FNSI)
In tempo di Covid, con l’#laculturanonsiferma il Circolo culturale Guglielmo Ghislandi continua la rassegna Valle Camonica che Storia! con alcune iniziative a gennaio 2021.
Il secondo degli appuntamenti «GLI ALGORITMI DELLA SORVEGLIANZA. La manipolazione attraverso i social» è mercoledì 20 gennaio alle ore 20.30
Pier Luigi Milani (autore del libro “L’algoritmo Ribelle”) dialoga con
ARTURO DI CORINTO Giornalista esperto di privacy e sicurezza informatica
Coordina l’incontro Stefano Malosso direttore della Rivista online LIMINA
RIEPILOGO
Le notizie false si basano sulla profilazione degli utenti e sulle dinamiche sociali sfruttate da centri di disinformazione perciò sono un problema cibernetico.
TAG
#fakenews #disinformatiion
DESCRIZIONE Le Fake news sono usate per manipolare l’opinione delle persone. Oggi colpiscono profili precisi grazie all’uso accorto degli algoritmi:
● Disinformation e Misinformation
● Bias, pregiudizi e altri effetti sociali ● Social Media
● Effetto Dunning-Kruger
Il Racconto delle Persone come Strumento Didattico: Public Speaking e Storytelling”
Milioni di persone, durante la crisi da Covid 19, sono state catapultate dagli ambienti scolastici agli ambienti digitali. I loro scambi, i loro incontri, i loro discorsi, sono passati dalla classe alla piattaforma. Una moltitudine di storie individuali e di storie collettive, di grandi storie e di storie minute, di storie drammatiche e di storie felici. Tutte diventate, improvvisamente, virtuali. Ma non per questo meno reali. Come potranno essere utilizzate, queste nuove modalità di racconto, in futuro? Come, il digitale, si può relazionare alle vite di studenti, insegnanti ed addetti ai lavori, contribuendo alla Storia della Scuola? Sos digitale organizza un webinar proprio per ragionare sulle molteplici forme che il digitale ha dato alle nuove storie dell’istruzione. Ne parliamo il 21 maggio alle ore 18.00.
Parteciperanno:
Paola Abbiezzi: Docente, Direttore Didattico del Master Comunicare lo Sport, Program Manager della Scuola di Giornalismo, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Stefania Bassi: Componente dell’Equipe Formativa Territoriale del Lazio-Innovazione della Scuola, ideatrice del progetto di social reading #RodariSocial
Valeria Cagnina e Francesco Baldassarre: Fondatori della scuola OFpassiON
Arturo Di Corinto: Giornalista, saggista, attivista per i diritti della rete, docente presso la Stanford University, l’Università La Sapienza di Roma e LINK Campus University, psicologo cognitivo
Marco Maugeri: Insegnante, protagonista del documentario Basileus – La scuola dei re
La partecipazione è gratuita ma è necessario registrarsi al seguente indirizzo:
Il talk si propone di riflettere sul concetto di senso civico, sui luoghi e i contesti nel quale esso nasce e si sviluppa, cercando di capire se, e in che modo, i giovani partecipano alla vita pubblica.
Inoltre, il questionario, sottoposto agli studenti degli Istituti scolastici di tutta Italia, ha indagato su quanto i giovani sono impegnati attivamente in politica, su cosa pensano delle nostre Istituzioni e di quelle internazionali. Come vedono il futuro dell’Unione europea? E come si pongono rispetto alla possibilità di anticipare il voto a 16 anni? Continua a leggere #PARTECIPAZIONE. Il 13 maggio il digital talk su Politica e senso civico
Aiutare la popolazione a comprendere tutte le potenzialità di Internet, soprattutto in un momento così delicato: è l’obiettivo di Tim che, da martedì 14 aprile, lancerà Maestri d’Italia, la prima scuola online che intende portare nelle case degli italiani la cultura digitale, attraverso la testimonianza di personaggi pubblici e format di apprendimento anche per i più piccoli.Continua a leggere Operazione Risorgimento digitale
Spazio cibernetico bene comune: protezione dei dati, sicurezza nazionale
La cybersecurity al centro della Giornata europea della protezione dati “Spazio cibernetico bene comune: protezione dei dati, sicurezza nazionale”. Il convegno organizzato dal Garante per la privacy in programma il 30 gennaio
In occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, l’Autorità Garante ha organizzato un convegno intitolato “Spazio cibernetico bene comune: protezione dei dati, sicurezza nazionale” che si svolgerà il 30 gennaio a Roma presso la sede del Garante, in Piazza Venezia 11, dalle ore 10:00 alle ore 12:30.
Obiettivo del convegno è quello di tracciare un quadro sui nuovi scenari di “cyberwar”, sulle azioni di prevenzione da mettere in campo contro gli attacchi informatici, sulle problematiche poste dalle reti di quinta generazione, sulle misure per tutelare i diritti fondamentali delle persone di fronte alle forme sempre più evolute di sorveglianza massiva da parte dei governi.
I lavori saranno aperti dal Presidente dell’Autorità Garante, Antonello Soro e vedrà gli interventi di Raffaele Volpi, Presidente del Copasir, di Gabriele Faggioli, Presidente del Clusit, di Stefano Zanero del Politecnico di Milano. Modererà l’incontro Arturo Di Corinto, giornalista esperto di cybersecurity.
Si potrà seguire il convegno in diretta streaming collegandosi al sito dell’Autorità www.garanteprivacy.it.
La “Giornata europea della protezione dei dati personali”, promossa dal Consiglio d’Europa con il sostegno della Commissione europea e di tutte le Autorità europee per la privacy, viene celebrata a partire dal 2007 e ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini sui diritti legati alla tutela della vita privata e delle libertà fondamentali.
Accrediti stampa
Giornalisti, fotografi e cineoperatori possono accreditarsi all’indirizzo mail ufficiostampa@gpdp.it comunicando nome, cognome, testata, numero tessera dell’ordine.
Tavola rotonda: “I 50 anni di Arpanet: dal conflitto nucleare alla rete pervasiva” domenica, 10 Novembre 2019 – ore 14:00 Sede Centrale del Politecnico di Torino – Aula 2
Sono passati 50 anni dal 1969 in cui è nata Arpanet il precursore di Internet e in 50 anni la Rete delle Reti ha cambiato il mondo. Arpanet è stato un progetto ideato in pieno periodo di Guerra Fredda, che si è poi trasformato in un importante strumento di crescita pacifica per il mondo civile. In Europa Internet è arrivata in una seconda fase. In Italia è stato creato il GARR con l’obiettivo di creare una rete delle reti universitarie.
Con ARTURO DI CORINTO psicologo cognitivo, esperto di Internet, nuove tecnologie e comportamenti sociali, docente universitario, ha collaborato con Rai, con la Presidenza del Consiglio, con la Regione Lazio, con l’Università La Sapienza di Roma, ha avuto incarichi come ricercatore per le Nazioni Unite. Collabora con testate come La Repubblica, Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano e AGI. Ha scritto numerosi testi, tra cui un testo sugli hacker, e ha girato un film sull’Open Source e il Free Software.
RICCARDO MEGGIATO ex programmatore d’intelligenza artificiale, esperto di sicurezza informatica, consulente in digital forensics di fama internazionale, fotografo, giornalista e scrittore, collabora per le più prestigiose riviste (Wired, Rolling Stone, GQ, Panorama e Corriere della Sera), ha all’attivo oltre venticinque best-seller ed è una presenza costante nei principali talk-show e programmi televisivi e radiofonici, dove parla del mondo digitale e dei suoi pericoli. Intervista a cura di Anna Giunchi.
(Durata 50‘)
Giovedì 07 novembre 2019
14:00 – 15:00 Sala Blu
Privacy & Sicurezza
Sessione – Open Banking, open risk?
Moderatore Arturo Di Corinto. Giornalista La Repubblica
L’Open Banking è ufficialmente diventato realtà il 14 settembre 2019, portando con sè un mondo di aspettative sulle nuove opportunità che si apriranno ma al contempo molte incertezze sui possibili nuovi rischi. L’entrata in gioco di nuovi soggetti che si innesteranno nel rapporto storicamente biunivoco tra banca e cliente, così come l’utilizzo sempre più diffuso di piattaforme tecnologiche innovative, lancia una serie di nuove sfide a chi si occupa di cyber security con l’obiettivo di tutelare innanzitutto il cliente, ma anche gli asset delle aziende. L’obiettivo della sessione sarà far emergere i principali punti di attenzione e le strategie più efficaci volte ad evitare che i nuovi flussi e le nuove piattaforme non siano “open” anche per chi ha intenti criminali.
Relatori:
Marc Bertogliati, Sales Director, Issuers (EMEA) Ethoca
Matteo Galimberti, Senior Manager KPMG
Alessandro Menna, Cybersecurity Lead Capgemini
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