La Repubblica: Cyber security report 2016, il vademecum anti-hacker per la sicurezza nazionale

la-repubblica-it-logoCyber security report 2016, il vademecum anti-hacker per la sicurezza nazionale

Presentato alla Sapienza di Roma l’Italian Cyber Security Report 2016 realizzato dal Cis-Sapienza e dal Laboratorio Nazionale di Cyber Security-Cini. Un vademecum per le aziende e i decisori pubblici stilato dagli esperti della Sapienza presenta i controlli essenziali per difendersi dai cybercriminali

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 3 Marzo 2017

ROMA – ”L’Italia non ha una protezione adeguata nel cyberspace: costruiamola insieme ai privati e con una giovane e competente workforce.” Con queste parole Roberto Baldoni direttore del comitato di ricerca nazionale in cybersecurity ha aperto i lavori di presentazione dell’Italian cybersecurity report 2016 alla Sapienza di Roma. A ribadire il concetto interviene il prefetto Pansa, capo dei servizi segreti, che in chiusura dichiara: “Solo garantendo la sicurezza nel cyberspazio il nostro paese potrà entrare nella modernità”. Nell’aula magna dell’università dove campeggia L’Italia tra le arti e le scienze, il famoso dipinto di Sironi, stracolma per l’occasione, finalmente si è avuta l’impressione di una consapevolezza diffusa che per difendere l’economia di un paese sviluppato come il nostro si deve proteggere l’ecosistema Internet su cui poggiano tante attività industriali, sociali e amministrative. Continua a leggere La Repubblica: Cyber security report 2016, il vademecum anti-hacker per la sicurezza nazionale

Cybersecurity: Bastano $200 per un attacco DDoS organizzato da concorrenti e dipendenti rancorosi: l’accusa nel rapporto Kaspersky

Bastano $200 per un attacco DDoS organizzato da concorrenti e dipendenti rancorosi: l’accusa nel rapporto Kaspersky

La Corporate IT Security Risks survey presenta un quadro impressionante: in 4000 interviste la metà dei manager imputa gli attacchi ai concorrenti più che ai nation state hackers

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 1 marzo 2017

Finalmente c’è qualcuno che ha il coraggio di dirlo: “Gli attacchi DDoS sono opera dei concorrenti”. Quello che gli esperti hanno sempre sospettato essere una realtà taciuta dalle aziende trova nuove conferme nell’indagine IT Security Risks di Kaspersky che ha identificato le aziende rivali come prime responsabili di questi attacchi.
Sulla pericolosità dei DDoS c’è poco da dire: saliti alla ribalta per gli attacchi della botnet Mirai e delle sue varianti, per quelli perpetrati ai danni della Deutsche Telekom e del grid elettrico Ucraino, gli attacchi da negazione di servizio (Denial of service attacks) sono in grado di mettere in ginocchio intere aziende e servizi pubblici fondamentali limitandone l’operatività per ore e perfino giorni con richieste massicce di accesso alle risorse che le strutture deputate non sono in grado di elaborare. Continua a leggere Cybersecurity: Bastano $200 per un attacco DDoS organizzato da concorrenti e dipendenti rancorosi: l’accusa nel rapporto Kaspersky

Cybersecurity: L’internet delle cose (malvagie) è un colabrodo. L’hacker Jayson Street te lo dimostra

L’internet delle cose (malvagie) è un colabrodo. L’hacker Jayson Street te lo dimostra

Ma quanto è facile controllare i tuoi dispositivi intelligenti? L’esempio dei malicious access points e il rischio dei BYOD (Bring your Own Device)

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 27 febbraio 2017

In un video divulgativo l’hacker Jayson Street ha dimostrato quanto sia facile bucare i network wi-fi cui colleghiamo, senza troppo pensarci, i nostri smart device.

Il video, creato per l’occasione e visibile sul sito di Pownie Express, azienda di cybersecurity, è utile a farci riflettere sul fatto che ogni dispositivo connesso che dovrebbe facilitarci la vita in realtà ce la può complicare e parecchio.
Ogni smart device costituisce infatti un punto di ingresso per un eventuale attaccante e le sue connessioni multiple aumentano in maniera esponenziale la cosiddetta superficie d’attacco. Dallo smartphone che usiamo mentre camminiamo in strada e saliamo in metro, dalla stampante che abbiamo nell’ufficio fino a frigoriferi e tv che abbiamo dentro casa questo mondo di oggetti connessi è il muovo Eldorado dei delinquenti. Continua a leggere Cybersecurity: L’internet delle cose (malvagie) è un colabrodo. L’hacker Jayson Street te lo dimostra

La Repubblica: L’Italia investe nella cybersecurity: è nato il comitato nazionale

la-repubblica-it-logoL’Italia investe nella cybersecurity: è nato il comitato nazionale

Storica firma tra il Cnr e le Università: 400 ricercatori pronti a scambiarsi idee, tecniche e metodologie per difendere gli interessi economici e politici dell’Italia nel cyberspace

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 22 Febbraio

L’ITALIA non ha (più) paura degli hacker? La risposta è ni. Dopo le incursioni informatiche che hanno mostrato la fragilità dell’ecosistema internet italiano qualcosa ha cominciato a muoversi e l’Italia sembra aver capito l’importanza di presidiare il cyberspazio per tutelare i suoi interessi nazionali. Oggi a Roma nasce infatti il Comitato nazionale per la ricerca in cybersicurezza che si vuole diventi la fucina delle idee della difesa informatica nazionale. Ed è indicativo che lo si faccia proprio a partire dal Cini, il Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica, e dal Consiglio nazionale delle ricerche, con un accordo come quello firmato oggi: il primo metterà in campo 300 ricercatori delle 44 università consorziate, il secondo metterà a disposizione 100 esperti attraverso il DITET. A capo di questo comitato ci sarà Roberto Baldoni, già direttore del Laboratorio nazionale di cybersecurity del Cini. Continua a leggere La Repubblica: L’Italia investe nella cybersecurity: è nato il comitato nazionale

Cybersecurity: Cybersecurity, da Benevento a Milano, passando per Roma, gli appuntamenti da non perdere

Cybersecurity: da Benevento a Milano, passando per Roma, gli appuntamenti da non perdere

A Benevento il 15, a Milano il 22, a Roma il 27 febbraio e poi il 2 marzo alla Sapienza: accademici, associazioni, esperti e forze dell’ordine parlano di sicurezza informatica

Arturo Di Corinto per Cybersecurity 14 febbraio 2017

Databreach, phishing, ransomware. Attacchi alla infrastrutture critiche, incursioni di nation state hacker nelle reti istituzionali, manipolazione dei Big Data, frodi con le carte di credito. La cybersecurity non riguarda più soltanto gli esperti, ma tutti noi come cittadini e consumatori.

Mentre le aziende colpite da attacchi informatici provano a correre ai ripari, spesso troppo tardi, le stesse organizzazioni dello Stato si trovano impreparate alle nuove sfide di un mondo connesso dove il cybercrime impera e la guerra fredda si combatte online. “La soluzione” – come dice l’advisor governativo Pierluigi Paganini – “non è tanto scegliere prodotto commerciali affidabili per mettersi al riparo dai cyberattacchi, ma sviluppare una cultura consapevole dei rischi e assumere professionisti in grado di sceglierli e di utilizzarli al meglio.” Spesso però a mancare è la consapevolezza dell’importanza del tema.

E infatti secondo il CIS Sapienza, il framework nazionale sulla cybersecurity per quanto efficace viene adottato troppo lentamente dalle aziende.

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Cybersecurity: ITASEC 2017: il mondo della cybersecurity si incontra a Venezia

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ITASEC 2017: il mondo della cybersecurity si incontra a Venezia

Dal 17 al 20 Gennaio prossimi IBM, Microsoft, MISE, CNR, Confindustria, si incontrano con accademici e policy maker per confrontarsi sulla sicurezza digitale. Ci sarà anche il neoministro Marco Minniti

Arturo Di Corinto per Cybersecurity 27 dicembre 2016

A metà gennaio la cybersecurity si mette in vetrina a Venezia con ITASEC17. La conferenza italiana sulla cybersecurity si terrà dal 17 al 20 gennaio del nuovo anno presso il complesso di San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari. Continua a leggere Cybersecurity: ITASEC 2017: il mondo della cybersecurity si incontra a Venezia

Cybersecurity: A Natale non abbassare la guardia, ecco i consigli da seguire per difenderti dai cybercriminali

cyber_securityA Natale non abbassare la guardia, ecco i consigli da seguire per difenderti dai cybercriminali

Password complesse, doppia autenticazione, backup dei dati e un occhio su pc, tablet e telefonino: il buon senso è la prima linea di difesa dai ladri informatici

Arturo Di Corinto per Cybersecurity 18 dicembre 2016

A Natale i ladri non vanno in ferie, anzi, durante le vacanze approfittano della distrazione e dell’euforia portata dalle feste per sottrarci dati e dispositivi, password e documenti e farci passare un brutto momento. Sono molti gli utenti che proprio durante le vacanze scoprono di avere il computer bloccato e il conto svuotato, mentre il telefonino non funziona più e persino lo smartwatch non risponde ai nostri comandi. Continua a leggere Cybersecurity: A Natale non abbassare la guardia, ecco i consigli da seguire per difenderti dai cybercriminali

Cybersecurity: Come bloccare le telefonate indesiderate dal tuo iPhone (e non solo)

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Come bloccare le telefonate indesiderate dal tuo iPhone (e non solo)

Quando non basta il Registro delle opposizioni per fermare chi ci molesta al telefono è possibile farlo con due colpi di click sul melafonino, anche con una app dedicata (pure per Windows e Android)

Arturo Di Corinto per Cybersecurity 17 dicembre 2016

Tutti i giorni siamo bersagliati da telefonate indesiderate. Le peggiori sono quelle commerciali in cui persone che a stento parlano l’italiano ci offrono di cambiare operatore telefonico.

Per fermare queste telefonate però non tutti sanno che in Italia si può fare ricorso al Registro delle Opposizioni.

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Cybersecurity: Yahoo!, un nuovo attacco mette a rischio i dati di un miliardo di utenti e azzoppa l’accordo con Verizon

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Yahoo!, un nuovo attacco mette a rischio i dati di un miliardo di utenti e azzoppa l’accordo con Verizon

L’annuncio mercoledì sera. È il secondo peggiore databreach della storia dell’azienda americana e potrebbe bloccare la vendita al colosso Verizon che ha dichiarato di voler valutare l’accaduto prima di finalizzare ogni accordo

Arturo Di Corinto per Cybersecurity 15 dicembre 2016

Yahoo! ha annunciato nella tarda serata di ieri che imprecisati hacker al soldo di uno stato non identificato hanno rubato nomi, indirizzi email, numeri di telefono, date di nascita e domande e risposte di sicurezza criptati o in chiaro da più di 1 miliardo di account. Continua a leggere Cybersecurity: Yahoo!, un nuovo attacco mette a rischio i dati di un miliardo di utenti e azzoppa l’accordo con Verizon

Cybersecurity: Watson for cybersecurity entra in punta di piedi nella realtà di 40 aziende

cyber_securityWatson for cybersecurity entra in punta di piedi nella realtà di 40 aziende

L’intelligenza artificiale di Big Blue si prepara a sostituire e affiancare gli esperti di cybersecurity aziendale, deve solo finire il suo tirocinio

Arturo Di Corinto per Cybersecurity 13 dicembre 2016

Raccontano i suoi programmatori che è come un bambino che dopo essere stato a scuola mette in pratica quello che ha imparato, come in un tirocinio. Bella metafora. In effetti Watson, l’intelligenza artificiale di IBM che ha fatto parlare di se per la bravura nel giocare a scacchi e diagnosticare malattie grazie all’analisi iperveloce di milioni di cartelle cliniche, è stato adottato all’interno di una quarantina di realtà aziendali per proteggerle da ogni tipo di minaccia informatica. Continua a leggere Cybersecurity: Watson for cybersecurity entra in punta di piedi nella realtà di 40 aziende

Cybersecurity: Che cos’è il Dark Web e perché non ci fa paura

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Che cos’è il Dark Web e perché non ci fa paura

Surface web, Deep web e Dark web: tre modalità d’accesso diverse a contenuti online che possono essere sicuri o pericolosi, legali o illegali, morali o immorali

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 7 dicembre 2016

Il web non è solo quello che conosciamo e usiamo ogni giorno. Quando parliamo di web in genere ci riferiamo ai siti web del nostro giornale preferito, dell’università, dei motori di ricerca, ai blog e ai social network. Ma questo è soltanto il surface web, il web di superficie. Il surface web è la punta dell’iceberg di tutti questi servizi che emergendo da Internet, chiamiamo genericamente WEB. Sotto al web di superficie c’è il Deep Web. Continua a leggere Cybersecurity: Che cos’è il Dark Web e perché non ci fa paura

Chefuturo! Gli hacker russi hanno fatto vincere Trump: un’altra fake news?

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Gli hacker russi hanno fatto vincere Trump: un’altra fake news?

Difficile dire cosa sia accaduto con esattezza nelle presidenziali USA, ma una cosa è certa, il voto elettronico può essere manipolato

Arturo Di Corinto per Chefuturo! del 11 dicembre 2016

Barack Obama ha chiesto un rapporto dettagliato e preciso sul ruolo della Russia nello svolgimento delle presidenziali americane. Il capo della Cia, il democratico Mike Brennan, ha sostenuto che hacker russi hanno aiutato Trump a vincere le elezioni. I media di mezzo mondo hanno rilanciato la notizia dando l’impressione di credere a questa eventualità: sarebbe stata la delegittimazione di Hillary Clinton prodotta in rete dalla propaganda russa insieme alla diffusione delle email del comitato democratico in una curiosa joint-venture hacker russi più Wikileaks, a minare la fiducia nel candidato democratico e a farla perdere contro il magnate repubblicano.

Tutte le tappe dell’emailgate della Clinton

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Cybersecurity: Cybersecurity e startup: i consigli di Martin Mckeay, l’uomo Akamai che fotografa lo stato di Internet ogni trimestre

Martin McKeay ha cominciato a lavorare nell’information technology 20 anni fa come tecnico di help desk e adesso è Senior Security Advocate per Akamai.

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Intervistato per Startupitalia ci ha confessato di avere fatto praticamente ogni tipo di lavoro da quando ha cominciato: dalla gestione delle reti aziendali all’amministratore di sistema. Interessato alle tematiche di sicurezza quando ha cominciato ad approfondire l’analisi del traffico di rete e i sistemi anti-intrusionedice di aver capito che quella era la strada che voleva seguire. Questa passione lo ha portato a diventare responsabile della sicurezza per una una piccola azienda fino a decidere di diventare Payment Card Industry Qualified Security Assessor, per approdare infine da Akamai. “Nel frattempo ho anche registrato un podcast settimanale sulla sicurezza e gestito un blog, www.mckeay.net

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Cybersecurity: Martin McKeay (Akamai): “The best tools to protect your internet business!

Martin McKeay, thanks for talking to us. You are an expert in information security, could you please tell us more about you, your technical background and your motivations?

I started in IT nearly 20 years ago as a help desk technician, I’m now a Senior Security Advocate and I’ve done nearly every job in between.  In my early career, I managed several small networks as the sole IT person for an entire company, meaning I had to be desktop support, server administrator and network all at the same time. I’d always been interested in security, but when I started digging into PCAPs and IDS alerts, I realized it was the career I wanted to pursue.  This led to a role as a security manager at a small business, which I left to spend time as a Payment Card Industry Qualified Security Assessor, and finally to my current role at Akamai. During much of that time I’ve also recorded a weekly security podcast and maintained a blog (www.mckeay.net)

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Cybersecurity: Wikileaks compie dieci anni, ecco perché dal 2006 è l’incubo di ogni esperto di sicurezza

cyber_securityWikileaks compie dieci anni, ecco perché dal 2006 è l’incubo di ogni esperto di sicurezza

Ha pubblicato le prove della corruzione in governi africani e banche d’affari, ma gli USA non gli perdonano i leaks delle atrocità commesse in Iraq e Afghanistan e la diffusione dei cablogrammi diplomatici

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 5 ottobre 2016

Wikileaks è un sito anti-corruzione e pro-trasparenza che pubblica informazioni che governi e aziende tendono a nascondere a consumatori ed elettori. Il 4 Ottobre 2016 ha compiuto 10 anni di attività.

Fondato da un gruppo di giornalisti americani ed europei, attivisti iraniani per i diritti umani, teologi della liberazione brasiliani e dissidenti cinesi, Wikileaks è stato spesso alla ribalta anche per la rivelazione di informazioni privilegiate e top secret che possono essere inviate al suo sito in assoluta segretezza grazie all’uso della crittografia. Continua a leggere Cybersecurity: Wikileaks compie dieci anni, ecco perché dal 2006 è l’incubo di ogni esperto di sicurezza

Cybersecurity: Zerodium offre 1,5 milioni per hackerare l’iPhone e rivendere il bug alla NSA

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Zerodium offre 1,5 milioni per hackerare l’iPhone e rivendere il bug alla NSA

L’azienda americana dell’ex fondatore di Vupen è amata dai governi e odiata da hacker etici e attivisti per le libertà civili che gli rimproverano i legami con la NSA

Arturo Di Corinto per Cybersecurity 4 ottobre 2016

Zerodium, la start up dell’hacking, offre un milione e mezzo di dollari per hackerare l’iPhone e rivendere l’exploit alla NSA. Fatto senza precedenti nella storia dell’hacking, Zerodium è un’azienda specializzata nell’impiego di hacker e bug-hunters per acquisire tecniche di intrusione informatica in grado di violare sistemi operativi, app, plugin, browser e servizi web.

Creata nel 2015 da Chaouki Bekrar, è stata la prima azienda a cercare di trasformare in un’attività legale l’hacking dei dispositivi che usiamo ogni giorno, seguendo il suggerimento di un ricercatore indipendente della NSA nel lontano 2007. Ma è lo stesso motivo per cui l’esperto dell’American Civil LIberties Unione – ACLU, Christopher Soghoian, ha etichettato Bekrar come un “mercante di morte”. Continua a leggere Cybersecurity: Zerodium offre 1,5 milioni per hackerare l’iPhone e rivendere il bug alla NSA

La Repubblica: Cybersecurity: il crimine online fa 12 vittime al secondo. Ottobre, mese della sicurezza

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Cybersecurity: il crimine online fa 12 vittime al secondo. Ottobre, mese della sicurezza

Nell’ultimo anno in Europa aumento esponenziale di attacchi informatici nei confronti di aziende, governi, partiti e banche

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 29 SEttembre 2016

LE CIFRE sono sbalorditive: il cybercrime fa un milione di vittime al giorno in tutto il mondo, produce centinaia di miliardi di danni, blocca servizi essenziali ma non abbiamo abbastanza esperti per fronteggiarlo. Addirittura le nostre aziende sono impreparate perfino a definire le strategie minime di contrasto e non trovano personale già formato in grado di occuparsene.

È questo il motivo per cui sabato 1 ottobre comincia il mese europeo dedicato alla sicurezza informatica voluto dall’Unione Europea. Nell’ultimo anno nel continente c’è stato l’aumento esponenziale di attacchi informatici nei confronti di stati sovrani, aziende, gruppi bancari e partiti politici e l’Europa ha finalmente realizzato che deve dotarsi di risorse e regole adeguate a limitare i danni che ne derivano. Perciò, attraverso l’Enisa l’Agenzia Europea per la Sicurezza delle Reti e dell’Informazione e il direttorato DG Connect, la Commissione ha deciso di coinvolgere realtà associative e imprenditoriali per aumentare il livello di consapevolezza di fronte a uno scenario che Bruce Schneier, uno dei massimi esperti al mondo di reti non esita a definire di cyberwarfare. Continua a leggere La Repubblica: Cybersecurity: il crimine online fa 12 vittime al secondo. Ottobre, mese della sicurezza

Cybersecurity: Terremoti, guerre e attacchi informatici: cosa possiamo fare quando Internet non funziona

cyber_securityTerremoti, guerre e attacchi informatici: cosa possiamo fare quando Internet non funziona

Le reti mesh consentono di creare un’infrastruttura di comunicazione affidabile ed economica, per questo vengono create ad hoc nelle situazioni di crisi. Un modello da rivalutare?

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 28 settembre 2016

Ogni giorno veniamo a conoscenza di nuovi attacchi alle infrastrutture informatiche di stati sovrani, banche, aziende, e perfino partiti politici. In qualche modo ci stiamo abituando e da più parti si sottolinea l’importanza di costruire un’efficace cultura della sicurezza informatica, perché la questione non è se accadrà, ma quando subiremo l’attacco.

Un esperto come Bruce Schneier ha pubblicato un post in cui ci avverte che le schermaglie informatiche tra Russia, Cina e Stati Uniti sono solo le prove generali di una cyberwar mondiale. Secondo l’esperto però il target non è un paese o il quartier generale dei democratici, ma l’Internet stessa. Cioè la più grande e interconnessa piattaforma mondiale per il commercio e la comunicazione tra i popoli.

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Cybersecurity: È ufficiale: l’iPhone può essere craccato con meno di $100 e le istruzioni su Youtube

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È ufficiale: l’iPhone può essere craccato con meno di $100 e le istruzioni su Youtube

Un professore di Cambridge, usando la stessa tecnica del ricercatore forense Johnathan Zidarsky, ha pubblicato uno studio scientifico che dimostra come si possa violare qualsiasi iPhone

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 19 settembre 2016

In base al Freedom of Information Act, l’Associated Press e Usa Today hanno citato in tribunale l’FBI per sapere quanto e chi è stato pagato per sbloccare l’Iphone di Syed Rizwan Farook, autore con la moglie della strage di San Bernardino nel dicembre del 2015. Fare piena luce sulla vicenda per le due media company è una questione rilevante sia per i consumatori che è giusto sappiano se è vero che i dispositivi Apple sono a prova di furfante, sia per i cittadini preoccupati di tutelare la propria privacy da eventuali ingerenze governative.

E tuttavia proprio qualche giorno fa un ricercatore dell’Università di Cambridge ha pubblicato uno studio su come aggirare il codice di accesso degli ultimi iPhone.

A leggerlo adesso è forte l’impressione che la battaglia di comunicati tra Apple ed Fbi sulla possibilità di violare l’iPhone del terrorista di San Bernardino sia stata solo un gioco delle parti.

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Cybersecurity: Metti al sicuro tablet, computer e smartphone: ecco i consigli per una vacanza serena

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Metti al sicuro tablet, computer e smartphone: ecco i consigli per una vacanza serena

Il primo livello di protezione da virus, phishing e malware è la consapevolezza. Ecco cosa possiamo fare per mettere al sicuro i nostri dispositivi

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 8 agosto 2016

Ransomware quadruplicati, bancomat svuotati, furto di dati personali via email (phishing) e attacchi ai database aziendali. I ladri non vanno in ferie, perciò è bene seguire delle semplici misure di protezione per evitare che le vacanze si trasformino in un incubo.

Accade infatti che in viaggio ci portiamo dietro lo stesso computer che usiamo per lavorare o il telefonino personale su cui abbiamo registrato password e accesso a servizi aziendali, ma una situazione che purtroppo si verifica sempre più di frequente è proprio la perdita del telefonino e il furto di tablet e laptop e con essi di tutti i nostri dati, anche di quelli sensibili.

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Cybersecurity: 3 lezioni che le aziende possono imparare dopo le intrusioni nei server dei democratici USA

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3 lezioni che le aziende possono imparare dopo le intrusioni nei server dei democratici USA

Si vis pacem para bellum dicevano gli antichi. Vale anche nel campo della cybersecurity

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 4 agosto 2016

Dopo le intrusioni informatiche ai danni del Comitato nazionale democratico, dello staff di Hillary Clinton e del comitato congressuale ad opera di due distinti gruppi di hacker russi noti come Cozy Bear e Fancy Bear, Paul Ferrillo, avvocato esperto di cybersecurity ha offerto la sua ricetta per essere preparati di fronte alla certezza che prima o poi accadrà anche a noi. La riportiamo quasi per intero. Continua a leggere Cybersecurity: 3 lezioni che le aziende possono imparare dopo le intrusioni nei server dei democratici USA

Cybersecurity: Non è per niente facile comprare armi nel dark web, ecco perché

cyber_securityNon è per niente facile comprare armi nel dark web, ecco perché

I giornalisti della tv tedesca ARD hanno pagato 800 dollari in bitcoin per avere un kalashnikov nel black market, ma non è mai arrivato

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 1 agosto 2016

“Non è per niente facile comprare un fucile d’assalto nel Dark web, neanche se sei stato istruito dall’IS.” La pensa così Pierluigi Paganini, esperto di cybersecurity e consulente del governo italiano che da lungo tempo si occupa della questione. “In rete ci sono parecchi imbroglioni e il dark web non fa differenza, anzi.”

Probabilmente ha ragione, visto che nella darknet mappata da Intelliag e Darksum e costituita da 30 mila siti nascosti, solo lo 0.3% di essi offre beni, merci e servizi collegati agli armamenti. Nel 2015, Agorà, uno dei black marketplace più famosi dove è possibile fare acquisti illegali, ha addirittura deciso di togliere le armi dalle proprie vetrine virtuali “perché i venditori sono spesso degli imbroglioni” e perché “è molto difficile fare arrivare le armi a destinazione una volta acquistate.” Continua a leggere Cybersecurity: Non è per niente facile comprare armi nel dark web, ecco perché

La Repubblica: Elezioni Usa, hackeraggio: indirizzi Ip e tastiere in cirillico portano agli ex Kgb

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Elezioni Usa, hackeraggio: indirizzi Ip e tastiere in cirillico portano agli ex Kgb

Il dossier. Guccifer 2.0 ha rivendicato la responsabilità delle intrusioni nei sistemi informatici dei democratici. In relatà sono opera di due gruppi legati ai servizi di Mosca. Ecco come hanno fatto e perché

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 31 Luglio 2016

In un’audizione di febbraio al Senato il capo dell’intelligence americana, James Clapper, aveva lanciato l’allarme sul pericolo di attacchi informatici nei confronti dei candidati alla presidenza americana. A giugno, in un’intervista alla National Public Radio, Clapper aveva parlato esplicitamente dell’importanza di preparare i responsabili delle campagne presidenziali a evitare i rischi di una cattiva gestione dei siti attraverso cui i candidati parlano agli elettori, raccolgono dati, ottengono donazioni. Ma, a giudicare dalle ultime vicende, non è stato ascoltato. E i democratici adesso pagano pegno. L’ultimo attacco è di ieri con un sito civetta che ha permesso ai criminali di reindirizzare le donazioni al Comitato elettorale democratico verso un sito fasullo.
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Chefuturo! Dark Web e Isis: perchè non esiste la pallottola d’argento

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Dark Web e Isis: perchè non esiste la pallottola d’argento
Non è per niente facile procurarsi armi nei black market. E i jihadisti non si radicalizzano solo sul web. Cosa è stato fatto e cosa si può fare

ARTURO DI CORINTO per Chefuturo del 31 LUGLIO 2016

La “guerra digitale” del Califfato è stata finora una guerra di propaganda. Attraverso i social network come Twitter i simpatizzanti del sedicente Stato islamico hanno a lungo proposto la propria visione del mondo e fornito riferimenti pseudo religiosi ai simpatizzanti di una malintesa jihad islamica. I messaggi nei social network e neiforum pubblici sono serviti a creare consenso intorno alle azioni dell’Isis e a scambiare informazioni su come contribuire alla guerra santa. È stato attraverso twitter che sono circolati, in chiaro, manuali su come sfruttare i social per la propaganda online e ottenere aiuto dagli esperti del cybercaliffato in caso di rimozione dei propri account.
Solo in pochi e sporadici casi è stato possibile attribuire agli hacker dell’Isis attacchi ai siti web di alcune scuole ed ospedali francesi con attacchi DDOS, ma finora i jihadisti non sembrano avere la capacità di attaccare le infrastrutture critiche e l’Internet of Things. Continua a leggere Chefuturo! Dark Web e Isis: perchè non esiste la pallottola d’argento

Cybersecurity: A.A.A. esperti di cybersecurity cercasi: ne serve un milione, subito

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A.A.A. esperti di cybersecurity cercasi: ne serve un milione, subito

Aumentano virus, malware e attacchi, ma non ci sono abbastanza esperti di cybersecurity. Seminari, contest e hackathon, provano a rimediare alla mancanza di piani formativi adeguati

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 29 luglio 2016

Nel 2050 ci saranno 50 miliardi di dispositivi elettronici in grado di parlarsi tra di loro. Sembra quasi ovvio pensare che aumentando il numero di utenti e dispositivi connessi aumenteranno i rischi di furto di dati, diffusione di virus e malware, intercettazioni e attacchi ai servizi che su quei dispositivi si basano. Per questo Le grandi aziende informatiche hanno da tempo lanciato l’allarme dello skill shortage nel settore della sicurezza informatica. Continua a leggere Cybersecurity: A.A.A. esperti di cybersecurity cercasi: ne serve un milione, subito

Cybersecurity: Freedom of the press finanzierà il telefono anti-intercettazioni di Edward Snowden

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Freedom of the press finanzierà il telefono anti-intercettazioni di Edward Snowden

Introspection engine è un dispositivo che allerta l’utente quando il suo melafonino trasmette segnali a riposo o da spento. Pensato per giornalisti e attivisti, potrebbe andare presto in produzione

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 27 luglio 2016

Durante una conferenza organizzata dal MIT, Edward Snowden, gola profonda del Datagate, ha illustrato un nuovo dispositivo antisorveglianza. Si chiama Introspection Engine, perché va ad ispezionare l’attività radio del telefonino per verificare se sta trasmettendo o ricevendo dati e segnali in stato di riposo.

Introspection engine: i dettagli del progetto

Il progetto di questo mincomputer che analizza l’attività del GPS, del modem e del wi-fi per ora ha la forma di una custodia per iPhone, il telefono scelto per testare il prototipo “perchè è il preferito dai giornalisti”. Infatti Snowden ha spiegato che sono proprio i giornalisti e gli attivisti per i diritti umani quelli che sono più soggetti alle intercettazioni dei governi che vogliono nascondere le loro malefatte e che spesso non hanno i mezzi e il supporto necessario a tutelare il loro lavoro. Il titolo del paper che lo racconta è “Against the Law: Countering Lawful Abuses of Digital Surveillance

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Chefuturo! Edward Snowden e la tecnologia che rende liberi (metti, per esempio, quel progetto anti intercettazioni…)

È protagonista di decine di libri, ha ispirato tre film e una statua di bronzo a grandezza naturale. Ha diverse fanpage su Facebook, è seguito da 2 milioni di follower su Twitter e non passa giorno che non si parli di lui. È giovane, romantico e liberal: Edward Snowden è diventato un’icona della democrazia al tempo di Internet. Continua a leggere Chefuturo! Edward Snowden e la tecnologia che rende liberi (metti, per esempio, quel progetto anti intercettazioni…)

Cybersecurity: “La sicurezza informatica è un investimento, e non un costo”. Intervista a Pierluigi Paganini

Pierluigi Paganini è un esperto di cybersecurity, autore di libri e di pubblicazioni sul tema e anche direttore del master in Cybersecurity della Link Campus University di Roma. Il suo blog, Security Affairs rappresenta un punto di riferimento per molti esperti ed appassionati di cybersecurity ed Intelligence. Ingegnere informatico, autodidatta della prima Internet, lavora per l’Enisa ed è consulente del SIPAF. L’abbiamo intervistato per Startupitalia.

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Cybersecurity: Cryptodrop blocca i ransomware di Windows (ma ha imparato da Linux)

Gli attacchi via ransomware potrebbero avere i giorni contati seguendo un approccio diverso da quello degli antivirus classici. Questa è la convinzione di un quartetto di ricercatori dell’Università della Florida e dell’Università cattolica di Villanova in Pennsylvania che ha elaborato, grazie a uno studio parzialmente finanziato dalla National Science Foundation, un sistema matematico in grado di stoppare i ransomware prima della cifratura dei file bersaglio.

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Cybersecurity: Due milioni di dollari all’hacker che sconfiggerà la Darpa

Mancano due settimane alla Cyber Grand Challenge che deciderà se e quali sistemi automatizzati sono in grado di sostituire gli umani nel corso di un attacco informatico.

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